~ 52 ~

Dopo un tempo che sembra infinito apro gli occhi, guardo l'ora.

"È tardissimo."

Mi alzo in fretta, anche se vorrei stare lì, in quel letto dove ha dormito con me, fisso il punto dove c'era lui, qualche lacrima riga ancora il mio viso.

- Smettila non è mica morto! So che stai soffrendo, ma devi smetterla, oggi è l'ultimo giorno di facoltà, pensa che poi potrai andare tu da lui nelle vacanze. -

- Ehi, hai un'anima anche tu, però hai ragione ho pianto abbastanza e lui non lo vorrebbe. -

Mi dirigo in bagno per farmi una doccia, devo rimuovere la sofferenza dal mio volto.

Apro l'acqua e cerco di lavare questo magone che si è fermato sul mio cuore, queste giornate stupende sono volate via come manciate di minuti.

Mi asciugo  veloce, prendo un leggins nero, una maglia a mezze maniche grigia, un po' di trucco per mascherare le occhiaie, un paio di Vans e sono pronta.

Esco di casa, l'autobus sta arrivando, corro per non perderlo dato che sono già in ritardo, riesco a salire, mi siedo in uno dei posti che si trovano dietro e appoggio la testa al finestrino.

Strano ma oggi la mia testa non pensa, in questo momento ho un caos di emozioni che mi rendono leggermente apatica, non voglio dimostrarlo a nessuno, non voglio il compatimento della gente, decido di assumere un sorriso smagliante per mascherare le mie vere emozioni.

Siamo arrivati scendo e vado verso i ragazzi, Sharon mi vede, mi fissa negli occhi e mi abbraccia. Mi sussurra:
"Vedrai tornerà presto."
Muovo  la testa in segno di affermazione e decido di parlare con gli altri per cambiare discorso.

"Allora oggi è l'ultimo giorno, dove avete deciso di andare per le vacanze?"
"Non abbiamo ancora deciso, ma tu verrai con noi, non è vero?"
"Si dai, poi vedremo!"

C'incamminiamo e andiamo in aula, entra la  prof di italiano, poi avremo inglese per due ore e infine il prof di arte, tanto sappiamo che queste ultime ore le passeremo tra  raccomandazioni e saluti.

Mentre la prof parla mi distraggo guardando fuori dalla finestra, non riesco a seguirla, sono in una specie di tranche infatti non sento quasi nulla, vengo risvegliata dal suono della  campanella che segna le due ore già terminate, resto sconvolta, come può essere?

"Ehi, dai non puoi stare così, ho visto che non hai seguito per niente."
"Sharon, tranquilla mi passerà, sarà qualche ora che è andato via, puoi stare tranquilla mi riprenderò in fretta."
Cerco di rassicurare la mia amica.

Le ore passano, è finita, ci salutiamo  tutti e andiamo nell'atrio.

"Ehi Danielle è arrivato Jack, vieni con noi?"
"No tranquilla, resto ancora un po' e torno con l'autobus."
"Ok, Allora io vado."
Mi stampa un bacio e se ne va, la vedo allontanarsi.

Non avevo voglia di andare con loro, ho bisogno di passeggiare un po', decido di tornare a casa a piedi oggi torna anche alla mamma, chissa' se è ancora arrabbiata con me.

Mi avvio verso l'uscita per tornare a casa, chissà se Massimiliano è già arrivato, provo a mandargli un messaggio.

~ Ehi, amore grazie per la colazione, sei già arrivato? Sai già mi manchi!
Lo invio, esce una sola spunta, segno che ce l'ha ancora spento, ripongo il telefono in tasca. ~

Sento dei passi dietro di me, nemmeno il tempo di voltarmi e mi ritrovo un fazzoletto sulla bocca, sento la frenata di una macchina e poi tutto buio.

Sharon pow

Ho passato tutto il pomeriggio con un Jack, se n'è appena andato dicendomi che stasera saremmo andati in un pub a bere qualcosa.
Danielle stamattina era triste, quindi decido di chiamarla per vedere se vuole unirsi a noi.

Dopo tre chiamate senza risposta decido di andare a casa sua, strano che non risponde...

Prendo la mia borsa, camminando riprovo e riprovo ancora, ma nulla "Danielle non chiuderti di nuovo in un riccio."
Penso tra me e me, era da tempo che non la vedevo così felice.

Sono davanti casa sua, suono la porta, mi aprono ma non è lei ad aprire.

"Salve signora c'è Danielle?"
"No, scusa perché non era con te?" "Veramente no, si è trattenuta alla facoltà e mi ha detto che tornava con l'autobus."
"Mhm strano...hai provato al cellulare?"
"Sì, ma non risponde."
"Ah, Ok, dai entra, ti faccio un caffè mentre aspettiamo che ritorni."

Mi fa entrare, mi siedo sul divano e riprovo  a chiamarla, nulla...Un senso di ansia mi assale, sono preoccupata! "Dove sei?"

"Ecco a te Sharon."
"Grazie signora."
"Scusami se te lo chiedo, ma è successo qualcosa durante la mia assenza?

Preferisco non dirgli nulla, mi limito solo all'essenziale.

'Siamo stati alla festa di fine anno, il suo fidanzato è ripartito e stamattina abbiamo salutato tutti."
"Quindi è andato tutto bene?"
La vedo piuttosto provata.
"Sì, signora non si preoccupi."

Prova lei adesso a richiamarla.
"Non risponde..."

Dal suo viso si vede che  è molto preoccupata, riprovo io ma nulla, il vuoto... passano un paio d'ore e di Danielle nessuna notizia.

"Ok, ora basta, io vado alla polizia."
"Vengo con lei."
Lei mi da il suo consenso e si alza, prende le chiavi della macchina e io la seguo. Saliamo nell'auto e noto che sta tremando.

"Dio Ti prego fa' che non gli sia successo nulla."
La sento sussurrare per non farsi sentire da me.
Ci dirigiamo al commissariato, non è tanto lontano.

"Quando ritorna mi sente."
"Stia tranquilla, vedrà che andrà tutto bene."
"Lo spero."
Spero tanto che stia bene.

Danielle pow

Sento un dolore fortissimo alla testa ma non riesco ad aprire gli occhi, provo a strofinarli con le mani, che succede?

Perché non posso muovermi? Provo di nuovo ad aprire gli occhi, con molta fatica ci riesco, non vedo bene vedo sfocato, riesco piano piano a mettere a fuoco, mi guardo attorno e mi ritrovo sdraiata sul materasso, ho le mani legate.

"Dio che cazzo sta succedendo?"

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top