~ 45 ~
"Piccola ti regalo io il vestito."
"No no, amore, non è giusto che paghi tu."
"Lascia che ti faccia un regalo."
Faccio segno di si con la testa. Restiamo in silenzio, sente la canzone di Liam Payne "For you" e inizia a cantare, lanciando ogni tanto qualche occhiata verso di me. Io mi sistemo meglio sul sedile e rimango ad osservarlo...
{In your eyes, I’m alive
Inside you’re beautiful
Something so unusual
In your eyes
I know I’m home
Every tear, every fear
Gone with the thought of you
Changing what I thought I knew
I’ll be yours for a thousand lives}
{I’m free as a bird
When I’m flying in your cage
I’m diving in deep
And I’m riding with no brakes
And I’m bleeding in love
You’re swimming in my veins
You got me now}
Lo guardo mentre mi dedica questa canzone, il mio cuore sta perdendo molti battiti in questo momento. Non so chi abbia mandato lui sulla mia strada. Ma una cosa è certa gli sarò debitore a vita.
{Been waiting for a lifetime for you
Been breaking for a lifetime for you
Wasn’t looking for love ‘till I found you
For love, ‘till I found you
Been waiting for a lifetime for you
Been breaking for a lifetime for you
Wasn’t looking for love ‘till I found you
For love, ‘till I found you
Wasn’t looking for love ‘till I found you
For love, ‘till I found you}
La canzone è finita, si ferma, anche perché siamo arrivati, mi guarda...
"Ti amo piccola, ormai sei diventata il mio unico pensiero."
Lo guardo con gli occhi di una ragazza innamorata...
"Anch'io ti amo."
Lo vedo osservare le mie labbra e piano piano si avvicina a me, lasciandomi un dolce bacio, più che bacio sembra una carezza, che mi fa con le sue labbra, si stacca e scende dall'auto, con i suoi modi da gentiluomo mi apre la portiera facendomi scendere. Mano nella mano entriamo nel negozio.
"Devo dirti una cosa."
M'imbarazzo a dirgli questo, ma voglio avvisarlo di cosa gli aspetta. Si volta verso di me per capire cosa succede.
"Io sono una ragazza dai gusti molto difficili...se ti annoi ti prego dimmelo."
- Oh mio Dio, non puoi davvero avergli detto questo.
- Oh ma che cavolo vuoi, non voglio che si debba annoiare, anche perché già so che lo farà.
- Si, si. Solite paranoie di un'eterna insicura.
- Ehi!
Anche la mia coscienza mi scimmiotta, che palle.
"Non preoccuparti, anch'io lo sono e devi essere certa di una cosa."
"Cosa?"
Lo guardo Non riesco a capire.
"Che con te non mi annoierò mai."
Appena finisce di parlare prende il mio viso tra le mani e mi lascia un bacio sulla fronte, è riuscito a trasmettermi tutta la sicurezza di cui ho bisogno.
Si allontana da me sorridendo, perché sono rimasta in tranche, mi porge la mano, incatenandola alla mia.
"Stai tranquilla piccola."
"Scemo, mi prendi sempre in giro."
Faccio finta di essere offesa e insieme iniziamo a ridere, mentre ci incamminiamo per andare nel negozio, apriamo la porta e ad accoglierci c'è una ragazza mora, occhi verdi e un bel fisico, ad essere sincera sembrava molto gentile.
- Già sembrava.
Lascio stare la mia vocina, però a ragione sembrava, dato che fa gli occhi dolci al mio ragazzo.
"Salve posso aiutarvi?"
"Sì ci serve un vestito da sera per la mia RAGAZZA."
Massimiliano sottolinea la parola ragazza per fargli capire che non è il caso di provarci con lui, anche perché...
-Gli caviamo gli occhi.
- Per una volta sono d'accordo con te.
Abbozzo in un piccolo sorriso, lui mi guarda e sorride continuando a stringermi la mano, seguiamo la ragazza.
"Eccoci qui, questo è il reparto dei vestiti da sera, la signorina cosa preferisce?"
"Ecco vorremmo un vestito semplice ma particolare, non so se ho reso l'idea."
Mi risponde "Si ha reso l'idea."
Continuando a fissare il mio ragazzo, questa già mi sta sulle scatole. Faccio un colpo di tosse per fargli capire che ha già guardato abbastanza, si volta verso di me.
"Le porto alcuni vestiti, il camerino e alla sua destra così può provarli."
Ci lascia e se ne va, lui inizia a ridere.
"Che c'è perché ridi?"
"Giuro non ce la faccio più!"
Si sta sbellicando dalle risate.
"Scusa perché ridi?"
"Perché non puoi capire con che sguardo l'hai fulminata e con che faccia lei se ne sia andata."
In un certo senso posso immaginarlo, perché quando sono arrabbiata incuto un certo timore, Sharon me lo ha sempre detto, così mi aggiungo anch'io alle sue risate.
Vediamo la commessa portare tanti vestiti di diversi colori, c'è né uno azzurro lungo, con il corpetto tutto ricamato e dalla vita in giù scende un po' più largo semplice, l'altro un rosa pesca sempre lungo, con uno scollo a barchetta pieno di ricami e paillettes sul corpetto è largo dalla vita in giù.
"Ecco i vestiti, vuole che le dia una mano? "
"No grazie."
Dice Massimiliano.
L'osservo, capisco che sia un pò in soggezione, ma nonostante tutto, cerca sempre di sostenermi, è un ragazzo speciale e me ne rendo conto ogni giorno di più!
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