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Lui vede me...ci osserviamo per qualche istante...corriamo entrambi per abbracciarci...ci fermiamo a due passi dai nostri occhi...è uno sguardo ricco di emozioni...finalmente arriva il bacio.
Quel bacio tanto atteso. Mille emozioni sto provando in questo momento, sento il cuore che batte forte, quasi fino a scoppiare da un momento all'altro.
Brividi per tutto il corpo, passano leggeri come avvolti da un soffio di vento. Durante il bacio tengo gli occhi chiusi, in questo momento siamo solo noi, non siamo all'aeroporto, ma in un mondo parallelo dove solo le nostre anime possono andare accompagnate dai nostri sentimenti.
Alcuni dicono che l'amore a distanza sia un amore sofferto, senza futuro. Un amore Strano accompagnato solo da parole scritte nero su bianco. Ma non è così si sbagliano, l'amore a distanza e amore profondo, magico.
Si provano sensazioni indescrivibili, quelle tante lettere messe assieme, non sono altro che sentimenti che scoppiano dentro, fino al giorno in cui i nostri corpi si raggiungono e le nostre anime si congiungono, dando vita a questo...un sogno che si avvera.
Riapro gli occhi e ci stacchiamo da quel bacio, ormai senza fiato, non so quanto sia durato, a me sembra durato un istante, non smetterò mai di averne abbastanza delle sue labbra morbide.
"Piccola, che ci fai qui?"
" Volevo farti una sorpresa, Dio non mi sembra vero!"
Ho le lacrime agli occhi.
"Ehi, ma che fai? Quei due smeraldi non devono sciuparsi. "
Con il pollice mi asciuga quelle lacrime che scendono, ed è la prova della forte emozione che sto provando in questo momento.
"Sì, scusami è che... sono troppo felice, sono lacrime di gioia queste, averti qui davanti a me dopo un sogno stupendo che ho fatto stanotte è letteralmente fantastico."
"L'avevo capito tranquilla, adesso sono qui e desidero godermeli appieno questi giorni."
" Andiamo ho la macchina qui fuori, ti accompagno dai tuoi zii a portare le valigie o andiamo direttamente a casa mia, così ti preparo il pranzo?"
" No piccola, andiamo solo a lasciare le valigie e la macchina a casa tua, io e te abbiamo un appuntamento."
" In che senso? Con chi ce l'abbiamo questo appuntamento?"
"Shhh! È una sorpresa."
Andiamo verso l'uscita e ci dirigiamo verso l'auto, lo guardo riporre le valigie, viene al mio lato della macchina, mi apre la portiera e fa un inchino.
"Prego madame!"
Sorrido come un ebete.
" La ringrazio Monsieur. "
Mi stampa un bacio sulla bocca e va a sedersi al posto guida. Mette in moto, mi lancia delle occhiate...
- Sembri una bambina.
- Zitta tu. Ogni tanto ti fai viva tu eh!
- Non dimenticare che sono la tua coscienza!
- Ok, ok. Adesso stai zitta, lasciami godere questa giornata.
Dio, da quanto aspettavo questo momento, chissà dove dobbiamo andare. Accendo la radio ed esce ( casualità) la canzone di Jovanotti "A TE" è diventata la nostra canzone da quando me l'ha fatta ascoltare. Lui mi guarda, allunga il braccio verso di me per abbracciarmi, passa tutto il tempo a guidare con la mia testa appoggiata sulla sua spalla. È stupendo stare così.
Passano circa 20 minuti e arriviamo a casa mia, lasciamo la macchina nel garage. Sento una macchina arrivare.
" Perché hai chiamato il taxi?"
"Shhh."
Va verso l'autista e gli dice qualcosa all'orecchio, mi guarda sorridente e saliamo nel taxi.
"Allora, cosa mi racconti? Questi giorni non ci siamo sentiti per niente."
"Nulla di che, io e Sharon abbiamo preparato il ballo di fine anno. Ah a proposito di questo, amore devo dirti una cosa, tu verrai con me al ballo." "Cosa?! No, no. Come faccio, non ho portato nulla per questa occasione. Non mi hai detto niente."
"Non ti preoccupare per questo, ho già pensato a tutto, visto che il vestito non l'ho ancora preso, tu verrai con me e prendiamo il vestito anche per te."
"Hai già deciso vero?"
Non so se si è arrabbiato...o...sta iniziando a ridere? Ma cosa sta succedendo.
"Dio! Dovresti vedere la tua faccia!"
"Scusami ma non capisco. Mi stai prendendo in giro?"
"Sì, scemotta! Sapevo già tutto, un uccellino mi ha raccontato che stavi andando in paranoia totale. Quindi ha pensato bene di avvisarmi!"
Lo guardo perplessa.
"Non capisco di cosa tu stia parlando!"
"Ti dice niente il nome Sharon?" "Oddio, Io l'ammazzo!! Ma quando..."
Non mi dà il tempo di finire e inizia col raccontarmi tutto.
" Ieri durante i vostri preparativi, mi ha mandato alcune foto di una ragazza bellissima che era leggermente disperata."
"O cazzo!"
Divento Rossa dall'imbarazzo, questa me la paga, non può averlo fatto sul serio.
- Invece sì. Ah ah ah, la tua amica gli ha mostrato quanto sei patetica quando inizi a farti film mentali.
- Oddio Ma tu non stai mai zitta.
"L'ho fatto apposta a non portarmi nulla, mi aveva detto anche del vestito è che tu sicuramente te ne saresti dimenticata."
"Non posso crederci, che mi abbia davvero fatto questo."
L'autista si ferma è solo ora mi accorgo di essere davanti alla Senna.
"Perché siamo qui?"
Non riesco a capire.
"Piccola è ora di pranzo, quindi dobbiamo andare a mangiare non credi? Anche perché sinceramente un forte borbottio allo stomaco."
Proprio in quel momento sento dei rumori provenire da essi. Iniziamo a ridere come non mai è tutta la storia di Sharon viene messa da parte. Ci dirigiamo verso uno yacht ristorante e saliamo a bordo.
"Bonjour Monsieur Ferretti, madame, vi prego di seguirmi."
"Scusa come sapeva che eri tu?
Gli dico sussurrando per non farmi sentire dal cameriere, lui mi guarda e sorride, credo sia uno dei sorrisi più stupendi che abbia mai visto in vita mia.
Mi strizza l'occhio senza dirmi nulla, non mi svelerà mai i suoi segreti, molte volte mi lascia con quel velo di mistero.
Siamo arrivati al tavolo proprio vicino alla ringhiera, dove si vede il bellissimo panorama.
"Ecco qui, questo è il tavolo che ci aveva chiesto Monsieur. "
Il cameriere mi sposta la sedia.
" Prego madame."
"Merci."
Mi fa accomodare e lo ringrazio, Io e Massimiliano ci guardiamo negli occhi, mi immergo in quelle due pozze verdi che sembrano smeraldi sono così profondi, da farti sembrare di vederci dentro la sua anima.
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