Mi volto ed entro in casa , trovo la mamma intenta ad uscire , avrà sicuramente il turno di notte.

"Ciao mamma, dove stai andando?"
"Ciao tesoro, ho il turno di notte. Ti ho lasciato il pranzo nel forno."
"Ok, grazie. Domani vado a prendere Massimiliano in aeroporto."
"Va bene tranquilla. Ciao e mi raccomando, chiudi bene le porte."
"Sì, mamma sta tranquilla."

La mamma se ne va lasciandomi da sola. Un senso di angoscia ha preso il sopravvento, lasciando spazio a milioni di pensieri, domande. La frase principale che occupa la mia mente è..."Dalla luce cadrai nelle tenebre più profonde."

Cosa sono queste parole? Cosa dovrà succedere? Cosa significa tutto questo? Non ho voglia di mangiare, ho lo stomaco del tutto chiuso, un'ansia tremenda mi sta logorando.

"Cazzo!!!"
"Ehi tesoro che succede?"
"Mamma!!! A me lo chiedi? Mi hai fatto prendere un colpo ma non eri andata via?"
"Ho dimenticato delle cartelle, ma perché sei così agitata?"
"Nulla tranquilla. "
"Ok, ora vado che è già tardi, ma domani mi racconti tutto ok? "
"Si, si. Tranquilla ora vai."
Mi da un bacio sulla guancia e se non va. Dio mi ha fatto prendere uno spavento tremendo.

Perché ho questa strana sensazione? Mi sento strana, come se stesse per succedere qualcosa...sono felice per il suo arrivo, ma allo stesso tempo ho paura...come se dovesse andare tutto storto.

Scrivo a Sharon e gli racconto la strana situazione che mi è capitata.

- Danielle è solo una vecchia signora a cui manca una rotella. -
- E se ti stessi sbagliando? Come faceva a sapere del mio passato...non lo so...inizio ad avere uno strano presentimento. -
- Ascoltami, questa è solo una conseguenza a causa di quella vecchia megera, quindi smettila e pensa a Massimiliano, ah e non dimenticare il vestito. -
- Tranquilla, ora credo che me ne andrò a letto, ascolterò un po' di musica e cercherò di addormentarmi per non pensare a nulla. -

Chiudo il telefono, l'appoggio sulla scrivania. Voglio smettere di pensare... cosa che credo impossibile.

Mi sdraio e guardo il soffitto. Penso a domani, quando lui arriverà, chissà cosa dirà riguardo al ballo, non so se accetterà...inizio con le mie tante paranoie, purtroppo sono molto problematica... Mi faccio mille film mentali.

Ora basta, chiudo gli occhi e provo a dormire. Con grande fatica, dopo un pò riesco ad addormentarmi.

"Dove mi trovo? Questa non è la mia camera."

Vado verso una finestra, è buio, c'è già un'immensa distesa di stelle davanti ai miei occhi.

Alzo gli occhi al cielo e osservo le stelle, ad un tratto una di esse si muove e si avvicina in modo che io possa vederla. Non so come, ma come per magia riesco a sentirla.

" Ciao, perché ci guardi così pensierosa? A cosa pensi? "
"Al mio amore. Perché me lo chiedi? "
"Perché sono un pò di sere che ti guardo, all'inizio credevo fossi una di noi, perché emanavi una luce molto forte."
"Ti ringrazio. Ma non sono una di voi."
"Posso chiederti come fai a brillare così. "
"È semplice sono innamorata. "
"È l'amore che fa questo effetto? Cioè che ti fa brillare così? "
"Sì, l'amore rende bello anche il mostro più brutto. Riesce a far brillare come voi tutto quello che ci circonda. "
"E se l'amore non c'è come si diventa?"
"Si smette di brillare, si diventa cupi come la notte che ci circonda. "
"Ah ma allora è una brutta cosa se non c'è l'amore. "
" Si. È una sensazione molto brutta, che ci fa apparire peggio di una voragine senza fondo. "
"Dio, è una cosa orrenda. Mi ha fatto piacere parlare con te, le mie amiche mi stanno chiamando. Prima di andare voglio dirti una cosa. "
"Dimmi."
"Ama e pensalo così come adesso, perché è bello vedere una ragazza che brilla come una di noi. "
"Si lo farò fino a che tu non riuscirai più a vedermi, quando non riuscirai più a farlo è perché i miei giorni su questa terra sono finiti e forse...chi lo sa, sarò una di voi."

Se n'è andata e mi ha lasciato un senso di conforto dentro l'anima e mi ha fatto capire che il mio amore per Massimiliano si vede a miliardi di anni luce da qui.

Non voglio smettere di brillare come una stella in mezzo a tutto questo buio.

Una luce mi abbaglia gli occhi, faccio fatica ad aprirli, capisco che è già mattino.

Cavolo era solo un sogno. Uno di quelli che ti fanno svegliare di buonissimo umore, anche perché...oddio che ore sono?

Prendo il telefono è guardo lo schermo, no!!! È tardissimo.

Sono le 11:30, alle 13:00 arriva Massimiliano, devo sbrigarmi. Corro in bagno per fare una doccia a volo, prendo un paio di leggins color nero, una canotta a palloncino bianca a pois neri, decido di mettere le scarpe a bambolina e lasciare sciolti i capelli, metto un semplice lucido sulle labbra e il gioco è fatto.

Ho la patente già da un bel pò, però mia madre va al lavoro con la macchina, quindi preferisco prendere i mezzi per spostarmi.

Ma stavolta è un caso eccezionale, la mamma mi ha lasciato la macchina, lei si è fatta dare un passaggio da Richard, quei due stanno molto bene insieme speriamo che tutto vada per il meglio tra di loro.
Non è ancora rientrata evidentemente è con Richard.

Prendo le chiavi e mi dirigo in aereoporto. C'è un traffico pazzesco a quest'ora, ma sono arrivata in tempo, sono le 12:30, fra poco dovrebbe arrivare. Mi siedo guardando ogni secondo il tabellone degli atterraggi.

Vedo delle persone con delle borse, ce ne sono tante ad aspettare i loro parenti. Mi fermo a fissarli, vedo una bambina che tiene la mano della madre e il padre arrivare, lei gli corre incontro. È in questi casi che ne sento sempre di più la mancanza...

Asciugo una piccola lacrima che mi sono lasciata sfuggire, osservo di nuovo il tabellone e noto che il suo aereo è atterrato in questo momento.

Aspetto giusto il tempo che i passeggeri scendano dall'aereo e poi mi avvicino al gate da dove iniziano ad uscire le prime persone, lo cerco tra di loro che piano piano aumentano di numero fino a formare una piccola folla, poi ad un tratto lo vedo bello e sorridente come sempre.

Lui vede me...ci osserviamo per qualche istante, corriamo entrambi per abbracciarci, ci fermiamo a due passi dai nostri occhi, è uno sguardo ricco di emozioni, finalmente arriva il bacio.