~34~
Apro la porta ed entro, mia madre mi ha lasciato un biglietto sul frigo.
~ Tesoro scusami se non ti ho avvisato, ma sono fuori per qualche giorno. Mi hanno chiamato all'ultimo minuto, ho un congresso in America, torno presto mi raccomando, stai attenta. Un bacio la mamma! ~
Di bene in meglio, quando ho più bisogno di lei non c'è. Vado nella mia camera, prendo il telefono e provo a scrivere a Massimiliano. Cosa devo dirgli? Amore scusami ti ho tradito? Cazzo, non posso farlo richiudo il cellulare e lo lancio sul letto. Guardo fuori, la luna stasera non c'è, è coperta dalle nuvole, c'è solo la pioggia assieme a tuoni e fulmini a farmi compagnia questa sera. Il telefono suona, sono messaggi, mi stendo sul letto e apro i messaggi, sono diversi. Da Sharon: - Ciao, com'è andata con Luke? -
Non rispondo, non voglio parlarne adesso.
Da Luke: - Ehi scusami per prima,ho visto che l'hai presa molto male, riparliamone ti prego. -
Vaffanculo, è grazie a te che adesso mi sento uno schifo.
Da Michael: - Non ho voluto chiederti nulla, se stavi così, in quell'ospedale è successo qualcosa. Se vuoi parlarne sono qui. -
Da Massimiliano: - Ciao amore, come stai? Non ci sentiamo da stamattina. Tutto bene? Rispondi appena puoi. Ti amo. -
Mi dispiace davvero. Inizio a piangere di nuovo, stavolta molto più di prima. Molti singhiozzi si susseguono fino ad appesantirmi l'anima. Mi ritrovo a guardare la finestra, Oddio come può essere, noto che è mattina. Devo essermi addormentata, mi alzo e mi guardo allo specchio.
" Che orrore."
Ho delle borse sotto gli occhi, sembrano due fosse scavate. Vado a farmi una doccia, non voglio restare ancora a fissare la mia immagine. Apro la doccia, ho bisogno che questa confusione sparisca. Passo una mezz'ora sotto il flusso dell'acqua, decido di lavarmi, devo sbrigarmi la sveglia è suonata, segno che è tardi. Sono gli ultimi giorni di scuola, non posso arrivare in ritardo. Esco con l'accappatoio, prendo le prime cose che mi capitano, uno Skinny nero, una maglietta azzurra e le Nike che mi ha regalato la mamma. Lego i capelli in una morbida coda, metto un po' di correttore sotto gli occhi e sono pronta. Esco e trovo Michael sulla porta, intento a bussare.
"Ciao, che ci fai tu qui?"
" Volevo sapere come stavi, dato che hai letto il messaggio e non mi rispondevi."
"Diciamo bene dai. Ora però devo scappare sennò faccio tardi a scuola."
" Allora andiamo, ti porto io a scuola, così mi dici cosa è successo."
" Non mi va di parlarne e ho bisogno di passeggiare un po'."
"Danielle, non fare così, su andiamo hai bisogno di parlarne con qualcuno. Come ai vecchi tempi, per favore."
Mi fermo un attimo a riflettere e credo che forse ha ragione.
"Ok."
Dico solo questo, andiamo verso la macchina è Da gentiluomo mi apre la portiera facendo un inchino, mi lascio scappare un sorriso e chiude la portiera. Sale anche lui e ci dirigiamo verso la scuola, inizia a parlare, ma io...
"Ho baciato Luke, il ragazzo che sono andata a trovare ieri, non l'ho voluto io è stato per sbaglio, però all'inizio ho ricambiato e adesso mi sento uno schifo per aver tradito Massimiliano."
Parlo a raffica, altrimenti non ci sarei riuscita.
"Tutto qui? Perché ti fai sempre tutti questi problemi, è stato per sbaglio e poi ti ricordo che anche lui ha baciato un'altra, quindi non hai fatto nulla."
"È vero, ma appena glielo dirò andrà su tutte le furie."
" Scusa perché glielo devi dire, non dirglielo e non succederà nulla. Danielle non è stata colpa tua."
Lo fisso confusa, però penso che forse ha ragione. Siamo arrivati a scuola, ci salutiamo e se ne va. Vado direttamente in classe e noto che non c'è nessuno. Sento una voce che mi richiama, mi volto.
" Cosa ci fai qui, stanno aspettando tutti i te per iniziare gli allenamenti."
Cazzo!! Mi maledico mentalmente per averlo dimenticato. Lo saluto con la mano e corro verso la palestra.
"Chiedo scusa, ho fatto tardi."
Mi rivolgo alla professoressa, in modo mortificato.
"Va bene per questa volta ti lascio stare, ma adesso sbrigati, cambiati e inizia gli allenamenti."
"La ringrazio."
Corro a cambiarmi e gli allenamenti hanno inizio. Faccio alcune schiacciate che finiscano male, vedo Sharon turbata, Allison si avvicina a me.
" Ehi che diavolo ti prende, stamattina hai la testa tra le nuvole."
" Scusa, Non mi sento tanto bene."
"Niente scuse, non so come la prof abbia scelto te come difensore, sei una frana anche nelle schiacciate."
"Che cazzo di problemi hai? Eh? Pensa a giocare."
La rabbia inizia ad assalirmi, odio quella bionda ossigenata. Dio perché proprio a me. Sto correndo per prendere la palla ma non ci riesco, qualcosa mi fa cadere. Non capisco cosa sia. Mi volto e noto che quella stronza sta ridendo alle mie spalle, segno che c'entra qualcosa con la mia caduta. Merda non riesco ad alzarmi.
Sharon e la prof si avvicinano a me, per vedere cosa sia successo, noto Sharon che guarda con rabbia Allison.
"Danielle come stai? Alisson che diavolo fai?"
"Sharon, non riesco ad alzarmi. Credo di essermi fatta male alla caviglia!"
Mi guarda sconvolta e si rivolge alla prof, lei decide di chiamare un'ambulanza, crede che sia meglio che mi controllino. Lancio uno sguardo fulmineo a quella vipera, lo ha fatto apposta. L'ambulanza arriva è Sharon viene con me. Siamo dirette Al Georges pompidou, l'ospedale dove è ricoverato Luke. Passano all'incirca venti minuti, siamo arrivati. Mi portano al pronto soccorso.
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