~25~
Danielle pow
Mi sono svegliata da quel bellissimo sogno...quanto avrei voluto fosse realtà...risvegliarmi tra le sue braccia. Prendo il telefono e scrivo un messaggio a Massimiliano.
"Bonjour mon amour, aujourd'hui c'est un jour merveilleux, je me suis juste réveillé et c'était comme si je me réveillais dans tes bras. Mon coeur est la lumière de mes yeux, le reflet de mon ame. Je t'aime."
Traduzione
[Buongiorno amore mio, oggi è una giorno stupendo, mi sono appena svegliata ed è stato come se mi fossi svegliata tra le tue braccia. Cuore mio sei la luce dei miei occhi, il riflesso della mia anima. Ti amo]
"Bonjour mon amour, amour de mon coeur."
[Buongiorno amore mio, amore della mia vita.]
Che bellissimo risveglio, non c'è lingua più bella del francese per essere romantici...e per sentirsi amata così come ci amiamo noi.
"Amore, vado all'Università e poi andrò con degli amici. Abbiamo una tesina da preparare."
"Si, amò devo fare la stessa cosa, solo che Sharon mi ha incastrato con lo shopping."
Ora devo alzarmi, non né ho proprio voglia ma devo andare all'università...stamattina abbiamo alcune verifiche di testo da fare. Suona il telefono...mi precipito a prendere il telefono sarà sicuramente lui, si è dimenticato qualcosa. E' Sharon.
"Giornooo, sai che stamattina abbiamo da fare...vero?" Abbiamo da fare? Oddio ho dimenticato qualcosa...ma cosa? Preparati mentalmente Danielle...Ecco la mia vocina che mi mette in allerta e ha proprio ragione, mi farà una scenata adesso che non dimenticherò più. "Ehm...scusa cosa dovevamo fare?"
"Mi chiedi cosa dovevamo fareeee?"
Allontano il telefono dall'orecchio...le urla di Sharon mi stanno letteralmente rompendo i timpani...
"Scusa, per favore me ne sono dimenticata ok? Dai dimmi cosa dobbiamo fare oggi."
"Ti avevo chiesto di venire con me a comprare un vestito per sabato sera...ricordi la mia uscita...con Jack..."
Oh Cristo Santo...chi è questo Jack...quando me ne ha parlato.
Meglio non dirle niente Danielle, altrimenti non te la perdonerà mai!
Mi sa che la mia voce interiore ha ragione, le dirò che mi ricordo...anche se non so chi sia questo tizio.
"Aaaaa si ora ricordo...scusa Sharon ma stanotte non ho dormito tanto bene, dai per farmi perdonare verrò dove tu vuoi..."
Povera me, ho firmato la mia condanna a morte. L'ultima volta che io e Sharon abbiamo fatto shopping...
Flashback
"Dai muoviti Danielle, mamma mia sei proprio lenta dobbiamo ancora girare in molti negozi. Non mi fermerò finché non avrò trovato quel vestito rosso che ho visto sulla rivista di Vogue, è stupendo corto davanti, con uno strascico lungo dietro e una scollatura a cuore da mozzare il fiato."
Fine flashback
Dio solo a ricordare ho mal di testa...mi fece girare per ore tutta avenue George e avenue Mointagne.
"Sii, grazie, grazie. Allora ci vediamo fra un quarto d'ora fuori da te, andiamo a scuola e all'uscita ci fermeremo a mangiare qualcosa e poi...pronte per lo shopping. Ahahaha."
"Ok,a fra poco."
Vado in bagno a farmi una doccia veloce, esco e prendo i vestiti: prendo il mio jeans skinny nero, una maglia a strisce bianche, nere e rosse, i miei adorati tacchi neri, il mio giubbotto di pelle e la mia tracolla a strisce. Mi vesto, metto un po' di mascara, un po' di lucido sulle labbra ed eccomi pronta.
Esco e la trovo già fuori che mi aspetta, mi viene incontro e mi saluta dandomi un bacio sulla guancia. Insieme c'incamminiamo verso l'università.
Arrivate troviamo un ragazzo alto, più o meno un metro e novanta, capelli ricci castani rasati ai lati, occhi castani molto profondi, della piccola barba pronunciata sul viso, ha un tatuaggio sul collo, fisico palestrato.
Si avvicina a noi e bacia Sharon sulle labbra, un bacio poco casto...questo tizio dovrebbe essere Jack. Vedo Sharon allontanarlo con la mano, la guardo...le vedo colorire le guance di un piccolo colore rosastro, non ci posso credere, Sharon si vergogna di me.
"Ehi bambolina che succede, ti vergogni di me."
Dio mio ma chi è questo tizio, non so cosa vuole da Sharon...non so perché ma non mi piace questo ragazzo.
"Che dici, non mi vergogno di te...ma sai che non mi piace fare queste cose in pubblico."
Ed ha ragione, anche a me queste cose fatte così danno fastidio.
"Jack questa è Danielle, Danielle lui è Jack."
"Piacere, tu sei l'amica di Sharon, mi ha parlato tanto di te."
"Piacere mio..."
Questo è tutto ciò che riesco a dire ed insieme entriamo tutti dentro.
Iniziano le lezioni, la prima ora abbiamo arte che ci chiede di disegnare un paesaggio a nostro piacimento e per la prossima volta dobbiamo raccontare quello che abbiamo disegnato e le nostre riflessioni.
Passo le due ore a disegnare quello che ho sempre disegnato fin da piccola, un paesaggio di montagna: con una fitta boscaglia, una piccola cascata che sgorga dalle rocce...e nascosto c'è un prato fiorito pieno di rose e margherite.
Finito le ore, viene la prof di italiano e facciamo le prove di testo, mentre stiamo finendo le prove sentiamo bussare alla porta...arriva un ragazzo:alto, biondo con i capelli brizzolati...
"Scusi professoressa, possono venire un'attimo Danielle e Sharon...mi ha mandato la prof di ginnastica..."
"Si, Danielle, Sharon se avete finito la prova andate pure."
Ci alziamo e andiamo con quel ragazzo verso la palestra.
"Salve ragazze, vi ho mandato a chiamare per dirvi che c'è stato un sorteggio per quanto riguarda la squadra di pallavolo...e voi siete state scelte, da oggi fate parte della squadra della nostra scuola. Complimenti"
Oddio non posso crederci, siamo state scelte proprio noi. Mentre la prof si congratula con noi, mi sento...osservata...mi volto nella direzione in cui sento delle voci e vedo un gruppo di ragazze parlare tra di loro e c'è anche la..."gallina" la chiamo così perché si da tante arie.
Lei è Kimberly Walsh, la figlia del preside della scuola. È una bella ragazza non c'è dubbio: è alta più o meno un metro e settanta, capelli rossi come il fuoco che scendono fino alle spalle, ricci piuttosto curati...ma si sa...pensa solo a questo, fisico asciutto, con delle belle forme se così si può dire...ma questo non le dà il diritto di sfidarmi.
Si veste in modo molto provocante pur di farsi vedere...ma a me di lei non interessa un emerito beep...mi lancia delle occhiate fulminanti.
Non la sopporto più, quest'astio dura dalle medie, Sharon se ne accorge e mi trascina fuori dalla palestra.
Le ore passano velocemente e arriviamo alla fine di questa giornata. Insieme a Sharon ci dirigiamo fuori, incamminandoci verso il pub affianco alla nostra università.
Ci sediamo e ordiniamo. Guardo il telefono e non trovo nessun messaggio da parte di Massimiliano...evidentemente è molto occupato. Sharon mi parla ma io sono troppo pensierosa, muovo solo la testa per far capire che la sto ascoltando...ma non so perché ho una strana sensazione...a distogliermi dai miei pensieri è il mio cellulare, lo prendo...è un messaggio da un numero che non conosco...
{Ciao, ti starai chiedendo chi sono...mmm...non ha importanza, è importante quello che ho da mostrarti. Goditelo hahaha.}
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