Capitolo 23 -parte prima-


'' Non scelgo dove mettere un'emozione, scelgo a chi donarla ''

Alda Merini


- Bene mia cara! La festa si terrà nella casa in campagna della nostra famiglia, perciò sarà bene che mandiamo alcuni domestici ad aprire le porte e le finestre visto che per anni è rimasta chiusa.. Il tema sarà un meraviglioso ballo in maschera ''il bianco e il nero''. Siamo d'accordo su questo vero? - chiese Beth, mentre il rumore della penna sulla carta del block notes che aveva tra le mani, riempiva la stanza.

- Credo di si.. - Holly era dubbiosa.

L'altra alzò lo sguardo dai suoi appunti e la guardò corrugando le sopracciglia - Credi? Dobbiamo essere sicuri nella scelta del tema! -

- Oh Beth, non ho mai partecipato a nessuna festa a tema! Non so se possa piacere ad Edward o meno. Tuttavia posso dire che mi ispira ma non mi convince del tutto... E se fosse ''il bianco e il nero: luci ed ombre degli anni 30''? Intrighi e lussuria.. Può avere molti significati no? -

Elizabeth la guardò con occhi spalancati, poi scoppiò in una fragorosa risata - Oddio! Non avrei mai dato un simile doppio significato ad un banale tema come il bianco e il nero, mentre tu gliene hai dato uno così... Non me l'aspettavo da una donna che arrossisce ogni due per tre! -

- Con tuo fratello ormai ho fatto il callo - borbottò facendo ridere l'altra.

- Va bene allora, diciamo che il tema sarà sì, il bianco e il nero, ma con l'aggiunta degli anni 30! Mi piace! Credo che verrà fuori una bella festa; fino ad ora tutte le feste a tema sono state piuttosto noiose e quasi sempre tutte uguali, perciò sono sicura che sarà indimenticabile e se ne parlerà per mesi ne sono certa -

- Per quanto riguarda gli invitati? Io non conosco nessuno dei suoi amici... Tranne forse quella donna, ma non l'ho più vista qui da quando ho iniziato a lavorare. -

- Donna? -

- Si, piuttosto bella ma molto.. fredda, e maleducata se devo essere sincera... -

- Mmm... Alta, piatta, occhi da triglia e caschetto nero? Con una faccia da bassotto? -

- Bè l'ho vista qui qualche mese fa, mi ha parlato piuttosto sgarbatamente ad essere sincera e si, la descrizione sembra la sua, con delle labbra davvero gonfie.. - ridacchiò.

- Allora hai conosciuto la delicatissima Georgiana, quella soave fanciulla docile quanto un barracuda! Sta dietro a mio fratello dal college, quell'arpia punta al nostro titolo sai? Ecco perché se la fa con lui.. - Beth si zittì quando vide Holly impallidire - Se la faceva! Se la faceva con lui! Sono mesi che non li vedo insieme... Davvero Holly, mio fratello non intrattiene più nessun rapporto con lei, anzi mi meraviglio che in questo periodo non abbia ancora causato problemi ad Edward. Fu lei a parlare con Mary, è stato a causa sua se... Edward intratteneva di tanto in tanto dei momenti ginnici con Georgiana se capisci cosa intendo, ma quando notò il disinteresse di Edward nei suoi confronti ha messo zizzania tra lui e Mary.

Mary è sempre stata fragile sotto ogni aspetto, e quando quella stronza l'ha affrontata bè... puoi solo immaginare cosa è successo... Edward ha capito, ha compreso i suoi sbagli anche se si incolpa ancora di tutto, perciò non ripeterebbe lo stesso errore anche con te, ne sono più che certa! -

Holly prese a mordicchiarsi il labbro inferiore non sapendo se crederci o meno. Sapeva che lui non avrebbe più corso il rischio di rifare gli stessi errori commessi anni prima, ma aveva visto quella donna e ora che aveva compreso anche il suo carattere, ne aveva paura.

'' No, devo avere più fiducia in me stessa e in lui. Non posso permettere alle mie insicurezze di prendere il sopravvento; non permetterò a nessuno di creare problemi a me o a Edward! '' pensò facendo un respiro profondo.

- Va bene Beth, ho capito sta tranquilla - le sorrise - Posso allora lasciare a te la lista degli invitati? Così siamo sicuri e non corriamo il pericolo di invitare persone indesiderate -

- Assolutamente! Lascia fare a me! Bene allora, si dia il via all'organizzazione! -

Erano passate tre settimane frenetiche in cui Holly di destreggiò tra il lavoro, la festa incombente e la relazione con Edward. Ogni tanto lo guardava e lo vedeva spesso con lo sguardo perso e cupo, probabilmente aveva qualche grattacapo sul posto di lavoro, e le dispiaceva che lui non volesse parlargliene. Spesso glielo chiedeva, ma lui sviava il discorso molto velocemente e lei doveva arrendersi.

Sperava che con quella festa il suo umore si risollevasse un poco.

E grazie a Beth, era certa che la festa avrebbe avuto un gran successo! Non aveva smesso un attimo alla ricerca della perfezione: la location era perfetta, la villa in campagna era isolata e non facilmente raggiungibile per fotografi e non invitati indesiderati, molti dei quadri erano stati tolti e al loro posto erano stati messi degli specchi, le tende variavano dal nero al rosso cupo. Era stata chiamata un orchestra che avrebbe suonato pezzi jazz, tango e qualche lento, ed un fotografo che avrebbe scattato foto agli ospiti e al festeggiato senza avere il timore che quelle foto cadessero in mano di qualche testata scandalistica.

Erano pur sempre gente altolocata!


Quella mattina si era dovuta svegliare molto presto; Edward avrebbe lavorato solo la mattina in modo da poter sistemarsi con tranquillità nel pomeriggio prima di raggiungere la villa. Lei invece insieme a Beth avrebbero fatto un sopralluogo, poi sarebbe rimasta lì a vestirsi mentre la sua preziosa alleata sarebbe tornata a casa e avrebbe raggiunto la festa con il marito.

Tutto era stato sistemato a dovere, gli inviti erano arrivati per tempo e presto avrebbe accolto insieme ad Edward e alla sua famiglia gli invitati. Guardò per un istante il lungo abito steso con riverenza sulla poltrona e sentì il sangue ribollirgli nelle vene: era pura seta nera e scintillante, con uno scollo vistoso sulla schiena com'era di moda in quegli anni, delle splendide decolté nere a punta facevano capolino sotto l'orlo del vestito. Per completare il tutto, una lunga collana che pendeva lungo la spina dorsale e faceva diversi giri al collo e un semplice braccialetto di brillanti da mettere al polso. La cosa che però avrebbe intrigato, o così pregava, Edward, era il fatto che non avrebbe indossato indumento intimo sotto. In fondo, con un abito simile si sarebbero notati troppo no? Sorrise maliziosa mentre scioglieva il nodo dell'accappatoio ed entrava in bagno per farsi un bel bagno caldo facendo attenzione all'acconciatura fatta appositamente per la serata.

Edward stava conversando con Beth, salutando e ringraziando gli amici che avevano deciso di festeggiare il suo compleanno. Sua nonna aveva deciso di non venire, dicendo che non faceva per lei una festa così libera, ma entrambi i nipoti concordavano sul fatto che probabilmente le veniva un mancamento al pensiero di festeggiare nell'epoca in cui lei era una giovincella.

- Sono sicura che ti divertirai! Abbiamo pensato a lungo il tema per questa festa sai? Sono eccitata! Abbiamo avuto una splendida idea! Ti senti a tuo agio immagino vero? - sogghignò Beth al fratello.

- Oh si certo. Non vedo l'ora di osservare persone ubriache vomitare nei vasi antichi di famiglia o magari nell'urna di zio Benjamin! O di dover accendere gli irrigatori nei giardini per cacciare i vari amanti appartati ad amoreggiare al chiaro di luna! Ti avevo chiesto di non fare niente... Cosa... - dovette deglutire guardando verso le scale. '' E' una dea '' pensò sbigottito, mentre vedeva la sua rossa avanzare con passo leggermente incerto andare verso di loro.

Holly sorrise dolcemente mentre si sporgeva verso di lui e baciargli una guancia sbarbata - Tanti auguri Ed - bisbigliò piano, emozionata.

Ricambiò il sorriso in modo più accattivante - Grazie. Dimmi un po', hai forse deciso di festeggiare in grande stasera? Non ti ho mai vista vestita così... - le disse accarezzandole la schiena, per poi bloccarsi con la mano poco sopra il suo sedere - Ti prego, dimmi che non sei scesa senza intimo! -

La vide sbattere lievemente le ciglia civettuolo e gli sussurrò all'orecchio - Andiamo a ballare - gli prese la mano e lo condusse in mezzo al salone adibito a sala da ballo, dove la piccola orchestra di suonatori vestiti in smoking e cappelli con piume suonavano un jazz vivace, dove molti degli ospiti stavano già danzando sorridenti mentre si lasciavano andare in rocambolesche piroette. Edward si sentiva leggermente a disagio, non sapeva se per il ballo o per non essere sicuro di avere una dama da ballo completamente nuda sotto i vestiti! Ma doveva ammettere che amava questo suo lato sfacciato, ed era felice in un certo senso che fosse così sicura di sé, però perché doveva farlo proprio in una serata come quella?! Si scoprì geloso, geloso perché aveva voluto condividere quell'atto di ribellione davanti a degli estranei, per non aver voluto fare un simile balzo sola con lui, per il fatto che molti sguardi erano puntati più su di lei che su di lui soprattutto sguardi maschili che apprezzavano parecchio quel corpo fasciato strettamente dalla seta.

- Sappi che questo te lo faccio scontare con le cattive più tardi - le sussurrò a denti stretti, le mani stringevano spasmodiche sui suoi fianchi e scivolavano poi lungo il busto e poi sulle natiche.

- Oh ma io contavo su questo, credevo avessi perso un po' di smalto da qualche settimana a questa parte.. - disse lasciva, sfoggiando un sorrisetto compiaciuto sulle labbra rosso papavero.

Edward grugnì - Sei per caso posseduta da un demone?! Cristo... Vieni con me! -

- No! Non possiamo andarcene a festa appena cominciata, cosa penserebbero i tuoi ospiti se lasci tutto per andare ad imboscarti con una persona che non conoscono? Su avanti, balliamo - ridacchiò spavaldamente cominciando a muoversi sul posto.

Le sue mani l'afferrarono più saldamente mentre un lampo oscuro passò nei suoi occhi e, dopo averle fatto fare mezzo giro con destrezza e velocità masticò tra i denti - Te la faccio pagare questa, lo giuro su Dio! -



Ormai non tento più di giustificarmi, e non tento nemmeno di cospargermi il capo di cenere! E' un capitolo corto, questo perché altrimenti risultava troppo lungo e rischiavo di annoiarvi. Preparatevi, nella seconda parte ci sarà da ridere e da piangere.

Un bacione

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