Capitolo 8
Beverly
Il giorno dopo i postumi della sbronza si fecero sentire, sebbene avessi dormito fino alle 3 del pomeriggio mi sentivo uno straccio. In cucina le altre ragazze non se la passavano meglio, erano sedute a quello che un tempo era stato il tavolo della cucina e stavano facendo colazione, probabilmente si erano svegliate da poco anche loro, avrei voluto chiederglielo ma non ne avevo le forze e dalla loro faccia si capiva che nemmeno loro sarebbero state in grado di rispondermi, così mi limitai ad un semplice cenno con la mano. Mi versai una tazza di caffè e mi sedetti insieme alle altre dopo aver recuperato una delle sedie sparse per la stanza, avevo lo stomaco sottosopra e la puzza di birra e alcool che inondava il salotto non era di grande aiuto. La stanza sembrava un campo di battaglia, il pavimento era nero e appiccicoso, c'erano fazzoletti e bicchieri sparsi dappertutto, per non parlare delle cose da mangiare spiaccicate che erano state posate sotto il tavolo quando Cristian mi aveva proposto di ballarci sopra. Ci sarebbe voluto tutto il pomeriggio per mettere apposto e al solo pensiero maledicevo me stessa per aver proposto di organizzare quella fottuta festa.
I miei ricordi della sera precedente terminavano nel momento in cui avevo cominciato a ballare sul tavolo con cristian, dopo di che nella mia mente c'era il buio totale, non sapevo come avessi fatto ad arrivare a letto e mettermi il pigiama, né tanto meno quando e come fosse finita la festa, speravo che le mie amiche avrebbero saputo dirmi qualcosa in più, ma visto come erano combinate ne dubitavo fortemente,perfino Daniele che da quando lo conoscevo era sempre stato un ragazzo moderato sembrava essere ko. Dopo aver bevuto il caffè mi chiusi nel bagno, avevo bisogno di una doccia per riprendermi, anche perché ero ancora truccata e puzzavo come gli ubriaconi che girano bar, bar imbottendosi di birra dalle sei di mattina. La doccia fu a dir poco miracolosa, il mal di testa non era ancora passato del tutto , ma se non altro non mi sentivo più uno straccio ed ero certa che dopo aver preso un'aspirina sarei tornata quella di sempre , o almeno era quello che speravo. Rientrando in camera recuperai il cellulare che era rimasto sulla scrivania dalla sera prima,doveva assolutamente chiamare la mamma,l'ora di pranzo in cui di solito la sentivo era passata da un pezzo e conoscendola sapevo che se non l'avessi chiamata all'istante avrebbe allertato tutte le forze dell'ordine e chiamato '' CHI L'HA VISTO''.Stranamente però non c'erano sue chiamate, ma ce n'erano 3 di un numero che non conosceva con diversi messaggi su whatsapp sempre dallo stesso numero. Era Cristian e dai messaggi sembrava parecchio preoccupato, non ricordavo di avergli mai dato il numero,quindi sicuramente era stata Anna a farlo. In tutti i messaggi mi chiedeva di chiamarlo per parlare di quello che era accaduto alla festa. Cazzo perché cosa era accaduto alla festa? Oltre al ballo poco consono sul tavolo della cucina non ricordavo nulla, cosa avevo fatto con Cristian che avevo rimosso? Perché era così preoccupato? Cominciava a venirmi l'ansia, il buio totale che avevo in testa mi stava facendo impazzire, avrei voluto richiamarlo subito ma avevo paura di ciò che mi avrebbe potuto dire. Cristian era un bel ragazzo ma non avrei mai voluto farci niente oltre a ballare, non ero il tipo da portarmi a letto qualcuno dopo un ballo e qualche strusciata, ma dovevo ammettere di non essere stata proprio in me quella sera, era stato l'alcool a fare da padrone, per cui potevo aver fatto di tutto senza esserne realmente consapevole. Dovevo parlare con le mia amiche,magari loro sapevano qualcosa in più, non pretendevo di sapere i particolari , ma almeno speravo che mi dicessero se fossi rimasta in sala tutta la sera o se mi fossi appartata con Cristian , in quel caso mi sarei preparata al peggio e l'avrei chiamato per scusarmi. Chiamai ,mia madre per dirle che stavo bene e uscii dalla stanza per parlare con le altre.
Mrika era nella sua stanza insieme ad Anna << hei , >> dissi entrando nella camera e sedendomi sul letto insieme a loro
<< come state?>>
<< sicuramente meglio di te>> disse marika
<< a proposito di me >> dissi sistemandomi meglio sul letto
<< ho bisogno di sapere cosa è successo ieri, nella mia testa c'è il vuoto più totale e stamattina ho trovato dieci messaggi di Cristian che mi chiedeva di parlare>>
<< beh lo credo bene >> disse Anna <<avete ballato tutta la sera appiccicati sul tavolo è normale che voglia parlare>>
<< quindi è solo questo che è accaduto? Cioè voglio dire abbiamo ballato lì tutta la sera e basta ?>>
<< si, beh ballare non è proprio il termine che avrei usato ma si, siete rimasti lì fino all'arrivo dei carabinieri>> rispose Marika,
<< i carabinieri? Ci sono stati i carabinieri?>>
ero allibita, come avevo potuto dimenticare una cosa del genere? Eppure per quanto mi sforzassi di ricordare non ci riuscivo, dovevo aver bevuto davvero troppo,perché non mi era mai capitata una cosa del genere
<< si, li avranno chiamati i vicini probabilmente, quando sono arrivati sono andati via tutti compreso Cristian ed è stato uno di loro a farti scendere dal tavolo e a portarti in camera , poi io ti ho messo il pigiama e sei crollata quasi subito>> continuò.
Non dissi niente , rimasi lì sul letto con il telefono tra le mani. Da un lato mi sentivo sollevata per non aver distrutto la mia reputazione , ma dall'altro no,bere fino a non rispondere più delle mie azioni non era da me. questa cosa del cambiamento di vita mi stava sfuggendo di mano, avevo intenzione di divertirmi dovevo ammetterlo , per questo aveva organizzato la festa,però non fino al punto, di dover farmi trascinare a letto da un uomo in uniforme. Dovevo riprendere le redini della mia vita e per cominciare avrei dovuto richiamare Cristian e chiarire l'accaduto.
Uscii dalla stanza dopo che mi ebbero raccontato tutto ciò che era accaduto il giorno prima e mi chiusi nella mia , composi il numero di Cristian che rispose dopo soli due squilli
<< Beverly finalmente, perché ci hai messo tanto? stavo per venire a casa tua>>disse,
<< scusami, mi sono svegliata tardi e ho visto solo ora il telefono>>risposi << va bene tranquilla, ascolta a proposito di ieri sera io...>>
<< non è successo niente>> dissi prima che lui potesse finire la frase
<< abbiamo solo ballato, nient altro>> udii un sospiro di sollievo dall'altro lato del telefono e non potei fare a mano di sentirmi sollevata anche io , avevo temuto che lui si fosse fatto strane illusioni , invece voleva solo sapere<<ne sei sicura ? Perché io non ricordo niente >> disse
<< nemmeno io ricordo niente , ma le ragazze mi hanno assicurato che non ci siamo mossi dal tavolo fino alla fine della festa>>
<< bene, grazie Bev e scusami per le chiamate e i messaggi , ma stamattina ero nel panico più totale. Non è niente di personale non fraintendermi , ma sono fidanzato, ieri avevamo litigato e mi sono lasciato andare ma l'idea di averla tradita mi stava uccidendo>> << non preoccuparti , ti capisco. Ci si vede in giro allora >>dissi
<< si, ciao Bev>>mi salutò e chiuse la chiamata.
Passammo il resto del pomeriggio a ripulire il salotto,organizzare una festa in casa non era stata proprio una delle mie idee migliori , la puzza di alcool e la patina appiccicosa che si era creata sul pavimento desisteva dall'andarsene, tanto che due bottiglie di detersivo sembravano non bastare. Alle 22:00 finalmente mi feci l'ultima doccia e mi buttai sul letto spegnendo la luce ,ero stremata e il giorno dopo mi sarei dovuta svegliare presto per andare a lezione , avevo perciò bisogno di recuperare le forze. Dopo pochi minuti sentii le palpebre farsi pesanti e mi addormentai.
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