Capitolo Trentatré - L'amore di una madre
BREEANNA
Mi trovo ancora in questa stanza di ospedale, mi sento davvero molto debole e stordita, ma felice che quest'incubo con James sia finito. Mi sento responsabile di tutto, ma perché sono andata a quella festa? Mi sono cacciata nei guai e ho mentito anche ai miei genitori, ma che mi è saltato in mente? Ho perso completamente la ragione.
"Bambina mia, posso entrare?"
"Si mamma"
"Come stai?"
Mi chiede avvicinandosi lentamente al letto sorridendomi.
"Meglio e voi? Papà?"
Dove è? Perché non è qui con lei? Questa volta l' ho fatta grossa, non mi perdonerà mai.
"É a casa.. Sai.. Lui é molto arrabbiato.. Ha bisogno di tempo per.. elaborare tutta la faccenda e per mandarla giù."
"Si, ho capito.. ho sbagliato, lo so.."
"Non è questo il momento per parlare di quello che hai combinato.. Hai visto quanti fiori sono arrivati?" Cerca di cambiare argomento e io la assecondo, anche se ho voglia di chiederle scusa per tutte le volte che l'ho fatta stare in pensiero per me.
"Puoi leggere chi li manda?
Ancora non riesco ad alzarmi, mi gira tutto"
Prende il biglietto rosa, quello vicino alle margherite bianche e inizia a leggere.
"Guarda che combini in nostra assenza. Guarisci presto, ti vogliamo bene. Le tue più care amiche."
"Che dolci che sono le mie ragazze.
Come farei senza di loro.."
"Questo é di Chase, lo leggo?" Mi chiede mamma, è curiosa di sapere cosa c'é scritto e un po' lo sono anche io. Essere curiose è nel DNA di ogni donna, è la nostra natura.
Annuisco.
"Bree, mi hai fatto spaventare, non farlo mai più, stavo per morire quando ho saputo cosa ti è successo. Volevo venire in ospedale ma sapevo di trovare Noah lì vicino a te. Non voglio intromettermi o combinare casini, voglio solo sapere come ti senti. Fatti sentire e vienimi a trovare se hai tempo, mi manca passare del tempo con te, anche come semplici amici, ti regalo questi fiori, i girasoli, perché so che sono i tuoi preferiti. E sono anche i miei.
Baci Chase"
"Quando esco di qui lo devo chiamare.. Ha avuto davvero un bel pensiero, è un ragazzo molto dolce, gli auguro il meglio.
Ma mamma quando torno a casa? Non mi sono mai piaciuti gli ospedali"
"Domani mattina già puoi uscire di qui.
Questo biglietto é di Brenda e Ryan. Riprenditi presto e vienici a trovare. Ci manchi tanto. Chi sono?"
" Brenda è la mamma di Noah, e Ryan é suo fratello piccolo, ci ho parlato solo un paio di volte e sono simpatici. Hanno avuto un bel pensiero.
Mamma cosa succederà a James?
Lo arresteranno? "
"Grazie ai suoi genitori farà dei lavori per i servizi sociali e cambierà scuola.. volevamo fargliela pagare, ma i suoi genitori sono davvero persone influenti e non guardano in faccia nessuno, suo padre ha corrotto tutti e.. mi dispiace, volevamo ottenere qualcosa di più, ma è così che va il mondo."
"Menomale che cambia scuola così non dovrò più vedere la sua faccia da culo! Lo sapevo che andava a fine così, grazie ai sui genitori che per non macchiare il buon nome della famiglia coprono tutte le sue malefatte. Questa volta James ha perso completamente la testa."
"Bree! Non mi piace quando parli così, però adesso ci voleva proprio! Ha davvero una faccia da culo"
scoppiamo a ridere.
"Mamma scusami, ho sbagliato di nuovo, vi ho mentito, vi ho deluso.."
Non riesco a non parlare di quello che ho combinato, ho bisogno di chiederle scusa perché so che é stata molto in pensiero e so di averla delusa.
"Bree ti chiudo solo di non chiuderti di nuovo in te stessa. Ti chiedo di non respingere le persone che ti vogliono davvero bene, come Noah. Lui ha sbagliato, ma anche tu, anche io, e anche tuo padre..sbagliamo tutti"
"Io scappo sempre e respingo le persone. É quello che mi riesce meglio."
"Bambina tutti commettiamo sbagli, errori, ma nella vita si deve andare avanti, si deve perdonare.
Perdona prima te stessa, sei stata solo ingenua, e troppo buona.
E perdona Noah, lui ama te e ti avere ama davvero tanto, dovevi vedere come stava in pena per te.
L'ho capito anche io e l'ha capito anche tuo padre per questo é così furioso.. non vuole ammettere di aver sbagliato nei confronti di Noah, l'abbiamo giudicato troppo in fretta."
"Secondo te, Noah mi ama davvero? Nonostante il mio brutto carattere?
Nonostante scappo sempre?
Nonostante non riesco ad aprirmi e fidarmi delle persone?"
"Ti ama proprio per questo, per i tuoi mille difetti e per i tuoi mille pregi"
"Ma lui ha baciato un'altra ragazza.. Molly, ti ricordi?"
"Certo, quella troia! A noi ha detto che si è pentito e sembrava sincero.. ma sta a te la scelta, riesci a perdonarlo?"
"Non lo so.. lo amo tanto e credo mi ami anche lui.."
"Per qualsiasi scelta, avrai sempre il mio appoggio."
"Sei unica mamma, lo penso davvero"
* * *
Finalmente sono a casa.
Tra un paio di giorni inizieranno di nuovo le lezioni.
Sento il suono del campanello e mia mamma che urla : "Bree c'è Noah, lo faccio salire?"
Noah? Adesso? Qui?
Oddio sono un mostro, sono impresentabile.
"Siiiiiii!" Urlo e mi alzo di scatto dal letto, mi aggiusto i capelli, corro in bagno, mi spazzolo bene i denti, torno in cameretta e lo aspetto.
Sta parlando con mio padre e anche se non dovrei inizio ad origliare, cammino in punta di piedi e mi siedo sul gradino delle scale, fuori la mia camera, da li posso vedere e sentire tutto.
"Signor Young vorrei chiederle il permesso di uscire con sua figlia"
Ma siamo nel 700?
"Ragazzo, a me tu non piaci... però..
voglio far felice mia figlia, ma se la farai soffrire ti spezzerò le gambe. Una per una, poi passerò alle braccia.. e poi.. penso che ci siamo intesi, no ?"
Oddio povero Noah. Mio padre sembra il protagonista de "Il padrino"
Non c'è stato un vero e proprio chiarimento con lui, ma già é tanto che mi dà a parlare dopo tutto quello che è successo, é un periodo difficile anche per lui, scoprire che la sua adorata bambina in realtà é diventata un adolescente bugiarda e combina guai, non riuscire ad accettare questa cosa.
"Intesi! Io come già le ho detto amo sua figlia. Non potrei mai ferirla!" Esclama Noah
"Bene, lo spero per te perché la mia bambina ha già sofferto abbastanza. Ora puoi salire, ma ricorda che ti tengo d'occhio, un solo sbaglio e sei fuori dalla sua vita.. per sempre"
Corro in camera e mi metto a letto come se nulla fosse, quindi adesso mi chiederà di uscire e io ho il permesso di papà?! Sono felice, è stato un po' duro con lui, io mi sarei spaventata a morte.
"Piccola come stai?"
Dice Noah appena entra nella mia camera.
"Benissimo tu?"
"Ora bene. Tuo padre é molto protettivo eh? Mi ha quasi fatto paura"
Si siede accanto a me.
Il mio cuore fa 100 salti, 1000 acrobazie.
"Non spetta a lui decidere con chi devo stare o no.."
"Bree..dobbiamo parlare.."
"Sputa tutto" dico in tono ironico per alleggerire la situazione che si sta creando.
"Tu sai che io ci tengo molto a te, vero?"
Annuisco.
"Voglio dimostrartelo ogni giorno, voglio viverti, voglio conoscere tutto di te, voglio starti vicino quando piangi, coprirti quando hai freddo, voglio ridere, mangiare e addirittura dormire con te!"
"Sei così dolce Noah.."
"Non puoi immaginare come sono stato quando ho visto James su di te e tu priva di sensi, lì ho capito ancora di più quanto la mia vita dipenda da te, sei essenziale.. ti prego perdonami..
Sono stato un cretino, un coglione! Non ti ho cercato dopo averti detto la verità.. ma non l'ho fatto perché non sapevo che dirti, non dovevo ricambiare il bacio con Molly, non dovevo andare in vacanza con i miei amici, dovevo restare qui con te.. combino sempre casini, ma ti prego, dammi un'altra possibilità"
Si avvicina e ho il viso nelle sue mani, mi bacia con forza, mi manca il respiro, mi sono mancate queste labbra.
Mi é mancato lui, da morire.
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