Capitolo Trentadue - Capodanno con il botto.


NOAH

"É finita" dice con un filo di voce e va via ed io resto fermo senza più un motivo per vivere.

È arrivata al punto di odiarmi, i suoi occhi erano sinceri, sono stato uno stupido.

L'ho ferita, ma io non volevo, la amo, ma non so come dimostrarglielo.
Non l'ho seguita in casa perché sapevo che era inutile, era delusa e arrabbiata e avrei peggiorato solo le cose, ma ora mi rendo conto che non sarà mai più mia. Le ho giurato di non aver provato niente in quel bacio ed è vero, Molly mi ha provocato, si é seduta sulle mie gambe e mi ha preso la mano e l'ha messa sul suo seno, io l'ho tolta all'istante ma ormai le sue labbra erano sulle mie, quelle labbra erano sconosciute e subito ho capito l'errore commesso.
Ho preparato la valigia, i miei amici mi prendevano in giro, dicevano che non dovevo dire niente a Bree, ma non riuscivo a tenere questo segreto con lei, non merita di essere presa in giro, Nick non é venuto a sciare con noi, Chloe era troppo gelosa delle troie che c'erano e così ha rinunciato alla vacanza per lei, ma non potevo starmene a casa anche io?
Non era così importante sciare con loro, avevamo programmato questo viaggio tempo fa, potevo anche perdere dei soldi, ma almeno non perdevo l'amore della mia vita.

Per l'ennesima volta ho messo gli altri prima di Bree. Per l'ennesima volta ho sbagliato.

L'ho persa per sempre e non mi perdoneró mai.

* * *

BREEANNA

É la sera di Capodanno, Chloe é ancora dagli zii a Boston, le gemelle dai nonni a New York.

Sono sola, ma ho voglia di uscire e di bere, voglio dimenticare, per un giorno non voglio pensare a niente, voglio liberare la mente da questi brutti pensieri e dall'immagine di Noah e Molly.

Non potrò più baciare quelle labbra, quelle labbra che sono state sporcate da una troia. Quanto lo odio! Quanto li odio!

Mi preparo velocemente, senza impegnarmi nel scegliere l'abito perfetto, ne nel truccarmi in modo decente, ormai non mi interessa piacere a nessuno.

"Mamma io esco" Urlo vicino alla porta mentre lei é in cucina

"Con chi?" Viene verso di me, con addosso il grembiule che le ho regalato per Natale con scritto :
'Sono un ottima cuoca'

"Con Nick" Mento, è stata la prima persona che mi é venuta in mente, l'unico che non ha seguito Noah sulle montagne per andare a sciare perché per lui quella vacanza non era molto importante, ha preferito la famiglia e ha dato ascolto alla sua ragazza, io non volevo che Noah rinunciasse a partire, ma almeno non comportarti da idiota.

"Il ragazzo di Chloe? E perché esci con lui?"

"Ehm.. Stiamo organizzando una festa per Chloe, per quando tornerà da Boston e lui vuole il mio aiuto" che bugia colossale!

"Ma é stata fuori neanche due settimane. Come é esagerato questo ragazzo"

"Eh, Nick é fatto così, ci tiene a fare questa sorpresa e vuole il mio aiuto. Io vado, ciao!" Scappo perché non so più che inventarmi

"Non fare tardi e guida con prudenza!!"

Ma una scusa migliore potevo trovarla?

Prendo l'auto e inizo a girare per Beaufort, non so esattamente dove andare, poi arrivo fuori casa di James, ha dato una festa e voglio andarci.

So cosa state pensando ma per forza qui dovevi venire? È l'unica festa dove io mi sento a casa siccome c'è quasi tutta la scuola, dove altro potevo andare? In qualche bar a bere da sola? Almeno qui non sarò sola di sicuro incontrerò qualche mia amica, e qualcuno riferirà a Noah la mia presenza, così si arrabbierá di sicuro.

"Che sorpresa, Mrs Brown a casa mia"
Dice James con un sorriso malizioso, non mi ero accorta della sua presenza dietro di me e mi spavento un po'

"James smettila! Mi hai fatto venire un colpo!"

"Per cosi poco. Cerchi Noah? Il tuo ragazzo? O dovrei dire ex ragazzo? Perché prima l' ho visto salire con Molly e c'ero anche io quando alla vigilia di Natale si sono baciati e non solo.. Prima stavano cercando una stanza libera per continuare quello che Noah stupidamente aveva interrotto, gli ho offerto la mia, per te mica é un problema?"

Sono disgustata, ma non voglio darlo a vedere. Ormai Noah fa parte del mio passato.

"Non sono qui per lui, ma per bere, ballare e divertirmi, non preoccuparti hai fatto bene almeno faranno sesso su un letto a lei familiare. "

"Vieni con me, ho quello che fa per te, stasera mi stai simpatica e voglio farti divertire."

Lo seguo. Ma perché lo seguo?! Dopo tutto quello che mi ha fatto non dovrei rivolgergli neanche la parola
Ok, voglio divertirmi ma non combinare guai e stando con James i guai sono dietro l'angolo.

Salgo le scale consapevole che stiamo andando in un stanza, e io come una stupida continuo a seguirlo, mi porta nella camera degli ospiti in fondo al corridoio e ci sediamo sul letto. Conosco a memoria questa casa, in estate stavo sempre qui perché io ero la sua scommessa, il suo segreto.

"Hai sete? Scendo giù per prendere da bere, se vuoi qualcosa basta chiederlo." E io annuisco.

"Qualcosa di forte?"

"Per me é uguale, fai tu"

James lascia la camera e scende per prendermi qualcosa da bere, dopo cinque minuti torna e mi dà un bicchiere.
Non so cosa contiene, spero qualcosa di forte perché voglio dimenticare Noah e Molly che stanno scopando in una di queste stanze e mando giù tutto senza pensarci, senza preoccuparmi di essere sola con James in una camera infondo al corridoio.

Dopo 10 minuti non riesco a capire niente, mi sento stordita, ho la vista annebbiata e la stanza sembra muoversi.
Sento delle mani che premono sui miei fianchi, è James, sento il suo alito che sa di alcool sul mio collo e la sua voce sembra in lontanza ma è qui vicino a me, troppo vicino.

"Che cazzo fai? Cosa mi hai dato?" Urlo con le poche forze che mi restano.

"Stai calma e lasciati andare. Volevi divertirti? Allora ti faccio divertire io, adesso ti scopo" - mi annusa i capelli e poi me li tira - "mi sei mancata, brutta troia.."

Voglio scappare, ma non ho la forza necessaria.
La devo trovare, devo uscire da qui.

"Noah aiuto" continuo ad urlare il suo nome sperando che mi senta.

"Voglio sentire se sei ancora così stretta, ti ricorda la prima volta?
Ti lamentavi in continuazione, avevi paura e non eri sicura, ma io ce l'ho fatta, sono riuscito a rubare la tua verginità, sono l'unico che ti ha scopato è vero"

"Aiuto, Noah!" Il mio grido é ormai disperato, non voglio essere toccata da un porco come James, cerco di fargli del male, ma inutilmente.

"É inutile gridare come una matta, sta scopando Molly. Siamo soli, io e te, lasciati andare bimba, un tempo ti piaceva stare nel mio letto, tutte le volte che ansimavi e dicevi ancora. Volevo continuare a giocare con te, ma tu no sei arrivata in casa mia e hai visto me e Molly,  non doveva andare così"

Queste parole mi feriscono ma continuo ad urlare poi sento un tonfo, non ricordo niente più, solo voci e le mani di Noah sul mio viso che asciugano le lacrime.

* * *

Mi sveglio e sono agitata. Questo non é il mio letto, questa non è la mia cameretta. Dove mi trovo? Sembra un ospedale, ma cosa é successo?

"Ti sei svegliata come stai?"
Dice una voce dolce, mentre una mano mi accarezza i capelli. È il mio Noah, mi giro per guardarlo e ammirare la sua bellezza.

"Noah, mi fa male la testa. Ma che ci faccio qui in ospedale? E perché hai delle ferite sulle mani e sul viso?" Lo accarezzo, delicatamente.

"Non ricordi niente?"

"Ricordo solo che James mi ha detto che stavi scopando con Molly.."

"Ma non e vero!" Mi interrompe.

"Sono salita in camera con lui e non so perché.. ricordo un bicchiere.. e avevo l'immagine di te e Molly e l'ho mandato giù senza pensarci, mi sono fidata nuovamente della persona sbagliata"

I ricordi stanno affiorano mano a mano e ricordo come ero disperata per aver perso Noah.

"Ti ho detto che non stavo con lei, non volevo restare a casa e sono andato alla sua festa.
Lui ti ha drogata e voleva approfittare di te. Stavo cercando un bagno e ho sentito dalle urla, sembrava la tua voce e senza pensarci due volte ho sfondato la porta e ti ho visto sul letto priva di sensi.L' ho picchiato, forte.
Ora é in ospedale come te."

"E i miei genitori? Li hai chiamati?"

"Sono fuori, ho spiegato tutto ai tuoi. Del bacio tra me e Molly e di ieri sera.
Tuo padre é furioso sia con te che con me, tua mamma invece vuole parlarti"

"Lui come sta? James, intendo" Non so perché sto chiedendo di quel bastardo!

"Ha solo la testa fasciata e il braccio rotto, niente di che. Quando starai bene dobbiamo parlare"

"D'accordo"

"Mi hai fatto preoccupare, non farlo mai più, non potrei perdonarmelo"

"Ma tu non centri niente, é stata tutta colpa mia!"

"Hai bevuto per causa mia, ti sei fidata delle sue parole perché io non ti do certezze e per te era facile credergli"

"Sono stata una stupida"

"Sono stato io uno stupido, ora riposati" e lascia la stanza e io mi sento vuota senza la sua presenza.

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