BREEANNA

L'amicizia è il bene più prezioso nella vita di ogni persona.

È molto difficile trovare un amico vero e sincero, molto spesso si è amici per convenienza, o ci circondiamo di sconosciuti solo perché ci sentiamo soli.

Io ho pochi amici, ma sono le persone più importanti della mia vita, so che posso contare su di loro, che se commetto errori loro saranno pronti a sostenermi e aiutarmi, se ho torto non mi daranno ragione per zittirmi, ma mi faranno capire dove sto sbagliando.

Chloe, Abbie e Clara ci sono state per me durante quest'estate non mi hanno lasciato sola, non mi hanno umiliato e deriso come hanno fatto tutti i ragazzi della scuola

Con Clara e Abbie che erano al mare ho fatto videochiamate dove mi confortavano, mi davano consigli, cercavano di tirarmi su con il morale, ma Chloe mi é stata vicino quando piangevo, quando urlavo, quando non volevo mangiare, non volevo uscire.

Lei restava li in silenzio e mi abbracciava forte.
Solo questo gesto mi ha aiutato ad andare avanti, devo tutto a lei se ora esco, mangio e non ho paura di andare a scuola.

Mi chiedo ancora il perché la gente si diverte ad umiliare le altre persone, cosa ci prova a far stare male una persona, é un modo come un altro di passare il tempo?

Hanno una coscienza? E se quella ragazza magra e sofferente fosse stata sua sorella?
Se quella ragazza che piangeva ogni notte e non voleva uscire perché non odiava il mondo ma se stessa, fosse stata la loro fidanzata?

Prendere in giro i sentimenti di una ragazza é la cosa più insulsa che si possa fare, ho dedicato anima e corpo a James, gli ho dato il mio tempo, le mie attenzioni, ho dato il mio cuore nelle sue mani, nelle mani di un mostro, un mostro in grado solo di giocare con il mio cuore fragile e di calpestarlo ripetutamente.

Non volevo le sue scuse, non merita nemmeno il mio perdono, ma almeno adesso, voglio essere lasciati in pace!
Perché continuare a mettere il dito nella piaga? Perché continua a fermarmi per i corridoi ricordandomi quanto mi ha fatto stare male, vuole vedermi piangere, ma non devo dargli questa soddisfazione!

  * *  *

Arriviamo al centro commerciale, è il più grande della città di Beaufort, c'è davvero tanta gente ed io odio camminare in luoghi affollati.

Dopo un ora di shopping sfrenato, mi ritrovo con sei buste piene di abitini, jeans strappati e attillati e magliette con scollo a V o camicie color pastello.

Le mie amiche sono sorprese di questi acquisti, ma sono felici per me, finalmente mi vedranno con qualcosa di decente e femminile.

Uscite dal centro commerciale, saliamo in auto e ci avviamo verso la gelateria vicino casa mia, ci prendiamo un gelato, io alla frutta naturalmente, e chiedo al proprietario se cerca una cameriera che serva ai tavoli, mi dice di lasciargli il numero e che mi chiamarà domani per farmi sapere.

Speriamo perché ho bisogno di questo lavoro, voglio mettere da parte dei soldi per aiutare i miei.

Il telefono poi mi squilla, già so che è mio padre e so anche che é furioso con me.

"Papà dimmi"

"Dove sei? Tua mamma mi ha detto che sei uscita, perché non mi hai chiamato?"

"Ciao anche a te, papà" dico in tono sarcastico alzando anche gli occhi al cielo e le miei amiche ridono cercando di non farsi sentire.

"Allora? Dove sei?"

"Sono da Gigi il gelataio, quello vicino casa nostra"

"C'é Chloe? O sei da sola?" dico di si e racconto tutto quello che ho fatto questo pomeriggio in modo dettagliato per evitare ulteriori domande.

Lui si sente più sicuro se c'é la mia migliore amica con me, dice che combino guai, ma con Chloe al mio fianco non devo preoccuparmi più di nulla.

Mio padre mi ha visto stare male questa estate ma non sa perché, da quel momento le sue domande sono raddoppiate, le sue chiamate triplicate, a volte mi sento soffocare.

Lui non vuole che qualcuno faccia del male alla sua principessa, é molto apprensivo, non vuole neanche che prenda l'auto anche se ho la patente da sei mesi, anche per questo voglio lavorare, così potrò comprare un auto tutta per me, e lui non avrà diritto di dire niente.

Mi sono divertita molto con le ragazze oggi.

Ho raccontato a tutte del mio incontro con James, e Clara voleva andare da lui per dargli un calcio dove non batte il sole.

Ma l'ho dovuta fermare purtroppo, non voglio che si senta importante, non voglio che capisca che sto ancora male per quella storia!

"Ragazze dove andiamo adesso?" Dice Abbie che é sempre piena di energia, ma questa ragazza non si stanca mai?
Io ho i piedi che mi fanno male!

"Io dovrei andare a casa di Ian, ho le prove con la band, volete venire?"

"Va bene, Clara, tu Bree? Vieni?"

"Okay, avviso mamma e ovviamente anche papà!"

Dopo quindici minuti arriviamo a casa di Ian, Clara é pazza di lui anche se non vuole ammetterlo, seguiamo le prove e ci offrono anche la birra che però io rifiuto perché non mi piace e poi un panino con kebab e tante salse, mangio solo un pezzetto é già mi sento gonfia.

Adoro osservare Clara che suona la chitarra, è come entrare nel suo mondo, ama davvero la musica, il suo sogno é di fare un concerto in qualche bar, per adesso la band non si é mai esibita dal vivo con un pubblico vero, a volte organizzano serate nel garage di Ian, ma siamo al massimo dieci persone.

Il nome della band è Blume, il leader é ovviamente Ian che ha una voce stupenda, poi c'è Chloe, un altro ragazzo che suona la batteria e un altro che si occupa degli arrangiamenti, non ho mai scambiato quattro chiacchiere con loro, quindi non conosco i loro nomi.

Finite le prove Chloe mi accompagna a casa, si é fatto tardi e mio padre di sicuro chiamerà arrabbiato, meglio non farlo innervosire.

Quando torno tardi mi impedisce anche di uscire.  Sinceramente non so che fare con lui, a volte mi soffoca troppo, non mi lascia vivere, non mi lascia sbagliare.. non ho la stessa libertà di tutti gli adolescenti, ho un orario per tornare, non posso guidare perché ha paura, non posso fidanzarmi perché sono troppo piccola, non posso truccarmi e vestirmi come mi pare e mi fa andare in giro come un befana.

A volte non ne posso più di lui, anche se gli voglio bene davvero!