Capitolo Sedici - Ci si incontra e ci si separa.
BREEANNA
É dura trattenere le lacrime, la gola mi brucia e sto respirando male, riesco solo a dire "Sono qui Noah"
Lui si gira, i suoi occhi sono stanchi e gonfi, ha pianto per ore e ha la faccia di chi non dorme da giorni.
Chloe sospettava che Nick le nascondesse qualcosa, dopo tante insistenze ha finalmente spifferato tutto. Ed eccomi qui.
INIZIO Flashback
"Allora come ti sembra questa pasta?"
"Mi aspettavo di peggio, non sei niente male come cuoco"
"Mi sono impegnato per te, non capita tutti i giorni di avere in casa una ragazza così speciale"
"Smettila Liam mi farai arrossire"
"Ti é piaciuta la spiegazione del prof di letteratura? Ti vedevo tutta presa" dice Liam alzandosi per sparecchiare.
"Mi affascina come uomo"
"Devo essere geloso?"
Mi alzo per aiutarlo, metto i piatti nella lavastoviglie e le bottiglie in frigo. Io e Liam siamo stati sempre insieme e sto scoprendo lati del suo carattere giorno dopo giorno.
"Mhm.. Forse si"
Liam si avvicina e mi bacia lentamente, gentilmente e dolcemente è una cosa intima, così dolce.
Nel giro di qualche istante mi ritrovo sollevata da terra, con la schiena contro la parete.
"Liam, andiamo in camera" sussurro convinta.
"Sei sicura?"
Non avevo fatto sesso con nessuno dopo Noah, e per la prima volta non penso a lui dopo tanto tempo.
Che fine ha fatto? Non mi ha cercato più e neanche io.
Liam non riesce a fermarsi ed io non voglio che lo faccia, arrivati in camera mi sbottona il pantalone e infila le mani nelle mie mutande, le ha spostate con molta facilità.
Il mio corpo é a sua disposizione, l'attrazione che c'é tra noi é troppo forte.
Ho slacciato la sua cintura e i suoi pantaloni mentre continuava a baciarmi. Il suo pene é grosso e non riusco ad ignorarlo, ho sfiorato la sua erezione facendolo gemere.
"Sei mia?" mi ha chiesto Liam continuando a baciarmi il collo.
"Si sono tua" ed è vero, perché non mi sento in colpa per quello che provo per lui.
In un attimo sono completamente nuda e Liam continua a fissarmi.
"Non ti immaginavo così perfetta" dice mentre mi chino per liberarlo di tutto ciò che ancora lo copriva.
Inizia succhiare i miei seni prima dolcemente e poi con più trasporto.
"Voglio.. Assaggiarti"
Annuisco aprendo le gambe per lui, posa la sua bocca sul mio clitoride e sento la barba pizzicarmi la vagina.
"Sei così dolce" dice mentre sue due dite entrano ed escono da me.
"Sei così stretta" afferma con voce roca.
"Sto per venire"
"No, aspetterai" dice Liam continuando a masturbarmi con le dita. In un attimo indossa il preservativo ed entra in me, ho stretto le pareti della mia vagina più forte che potevo, non ha mai smesso di guardarmi mentre insieme venivamo.
Ho dormito per la prima volta con un altro ragazzo, ho fatto sesso con un altro dopo Noah e forse mi sto innamorando di lui, dei suoi occhi neri, delle sue labbra, del suo modo di fare, del suo modo di essere.
Forse mi sto innamorando ma non c'è un perché!
Il mattino seguente sono ancora nelle sue braccia, siamo stati svegliati dal suono del mio telefono.
Tre chiamate perse da Chloe, la richiamo subito, sono preoccupata.
"Che é successo??" urlo sentendola piangere.
"Nick.. Nick.."
"Parla!!" urlo ancora più forte e spavento anche Liam che è accanto a me.
"Mi ha detto cosa mi stava
nascondendo.."
"Ha un'altra? Perché se é così.."
"No! Si tratta di Noah"
"Allora non lo voglio sapere, ciao Chloe"
"Aspetta!" urla la mia miglior amica.
"Da quanto tempo non ti chiama?"
"Che c'entra adesso? Comunque.. Più di due settimane"
"É da più di due settimane che Ryan é in coma"
"Ma che cavolo stai dicendo?"
"Ti ha chiamato per questo, quel giorno aveva bisogno di te.."
"Grazie Chloe, preparami la valigia e vienimi a prendere da Liam ti invio la posizione su Whatsapp"
"La valigia é pronta, e Nick arriva subito."
"Grazie"
Scendo dal letto e cerco i miei vestiti, Liam mi fa mille domande ma non ho tempo per rispondere.
"Cosa é successo? Ti prego parla!"
"Il fratello di Noah é in coma, ha bisogno di me!! Dove diavolo sono i miei calzini?"
"Eccoli - dice Liam - Quando tornerai sarai sempre mia?"
Non rispondo, sento il clacson dell'auto di Nick, mi precipito giù.
Sul cruscotto ha un biglietto per Beaufort.
Arrivati in aeroporto lo ringrazio e corro per imbarcarmi.
Noah aveva bisogno di me ed io non c'ero, Noah piangeva per Ryan ed io ero a letto con Liam.
*FINE flashback
* * *
"Che ci fai qui? É stato Nick che mi ha tradito o ti ha chiamato mia mamma?!"
Lui é ancora vicino Ryan ed io sulla porta, ho sentito quello che ha detto al fratello, lui mi ama, nonostante tutto. Ed io? Lo amo ancora? Fino a poche ore fa ero a letto con un altro, forse ha ragione mio padre, sono diventata puttana.
"Allora? Sto aspettando una risposta"
"Chloe ha fatto in modo che Nick parlasse. Appena l'ho saputo
sono venuta da te"
"Ti ho chiamato quando é successo.."
"Lo so Noah" mi avvicino al letto e vedo quel piccoletto, sembra un angelo.
"Avevo bisogno di te" dice Noah cercando di trattenere le lacrime.
"Lo so" dico avvicinandomi di più a lui.
"Tu non c'eri, tu non eri con me"
"Ora sono qui, piccolo" mi butto nelle sue braccia e lui non mi respinge, sussurra al mio orecchio "Non mi pentirò mai di quello che sto facendo, il tuo posto é qui vicino a me"
Non rispondo, in realtà non so che dire. Posso amare due ragazzi contemporaneamente?
Se penso questo vuol dire che mi sto innamorando di Liam, lui riesce a comprendermi, non so molto di lui, ma mi fido e guardando i suoi occhi scuri ho capito che non è necessario conoscere una persona per innamorarsene, mentre Noah non sa ascoltare, ma mi ha sempre amato con tutto se stesso, mette il cuore in qualunque cosa faccia.
L'amore è un qualcosa su cui non si ha nessuna influenza, accade e spesso senza un perché, senza ragione, senza spiegazione, ti colpisce dritto al cuore.
Restiamo accanto a Ryan per tutto il tempo, ci teniamo per mano senza parlare facendoci forza a vicenda, Noah mi racconta sottovoce la dinamica dell' incidente e quello che pensano i medici, dice che Ryan può sentirci e non vuole fargli sapere che nessuno crede nella sua guarigione.
"Ryan, sono Bree. Sei sempre stato un campione, questa é la tua battaglia, la più difficile, noi crediamo in te" gli do un bacio in fronte e ho il cuore a pezzi, ma devo essere forte anche per Noah.
Usciamo a prendere una boccata d'aria, c'é il papà di Noah, ci consiglia di tornare a casa e di riposare, starà lui accanto al piccolo. Dopo tante insistenze da parte mia, Noah accetta e va a salutarlo, resto sola con suo padre.
"É un bene che tu sia qui, non voleva che ti chiamassimo"
"Lo so, ma ha bisogno di me in questo momento"
"Sei sempre stata il suo ossigeno, prima era diverso, non gli importava niente, sembrava non avesse un cuore, da quando ci sei tu nella sua vita lo vedo diverso, lo vedo sereno. Non so come sono i vostri rapporti, ma ti ringrazio".
Non so che dire così mi limito a sorridere, Noah arriva poco dopo e andiamo a casa sua, la mamma é andata a dormire dai nonni e quindi siamo soli.
"Ti preparo la stanza degli ospiti, devo solo ricordare dove abbiamo le lenzuola pulite"
"Aspetta Noah, non ho intenzione di dormire"
"E cosa vuoi fare?"
"Farti stare bene"
Mi avvicino e inizio a baciarlo piano, infilo la mia lingua nella sua calda
bocca, dopo qualche secondo risponde al mio bacio, la sua lingua di seta ha incontrato la mia.
Ho slacciato i suoi pantaloni e aperto la zip.
"Cosa stai facendo, piccola?"
"Ti ho mai detto che mi ecciti quando mi chiami così?"
Noah smette di baciarmi e mi respinge - "Non ho bisogno della tua pietà"
"Ho bisogno di dimenticare, di non pensare a niente, ho bisogno di te" sussurro al suo orecchio.
"Ma tu e Liam.."
"Shh. Adesso siamo solo io e te, ho un disperato bisogno di succhiarti il cazzo"
Noah mi guarda sconvolto e lo sono anche io, provo tanta attrazione per lui che sto per scoppiare.
"Hai un bellissimo pene" dico e Noah inizia a gemere.
Lo prendo in mano e inizio a leccare lentamente la punta, ho sempre amato il suo sapore.
Il suo pene é grosso e liscio come il
velluto, ho continuato a succhiare fino a portarlo all'orgasmo, all'improvviso mi ha presa e sbattuta contro il muro, mi ha abbassato i pantaloni e gli slip.
Senza avvisarmi ha iniziato a scoparmi, sempre più forte, sempre più veloce, sentivo i suoi testicoli indurirsi, non sarebbe durato a lungo, é venuto dentro di me, ma non abbiamo detto una parola, non mi ha detto di amarmi, non mi ha accarezzato, eravamo in piedi contro una fredda parete.
Dopo si é alzato i boxer e i pantaloni ed é andato a dormire nella sua camera, non mi ha neanche guardata in faccia, non si è voltato per salutarmi.
* * *
Il mattino seguente Liam, Chloe e mio padre continuano a chiamare, decido di spegnere il telefono, non voglio sentire nessuno.
Vado in cucina e preparo il caffè, mi volto verso la parete dove ieri io e Noah abbiamo fatto sesso, non c'era sentimento, é stato selvaggio, é stato brutto non poter dormire con lui, ma cosa le é preso?
Noah entra in cucina e mormora un buongiorno, si siede a tavola e io gli porgo il caffè.
"So che odi parlare di mattina ma.."
"Se lo sai perché continui" risponde acido.
"Devo chiederti una cosa"
"Qualunque cosa sia, non ne voglio parlare"
"Io si!" dico battendo il pugno sul tavolo.
"Vai al diavolo!!" dice Noah lanciando a terra la tazzina.
"Guarda che hai combinato!"
"Abbassati e pulisci, é questo che fanno le puttane"
Mi precipito su Noah e inizio a prenderlo a calci e pugni, ma lui non si muove, non reagisce.
"Ci sei andata a letto" continua a ripetere a bassa voce.
"No!!" urlo piena di rabbia.
"Sei una bugiarda! Ci sei andata a letto! L'ho capito ieri sera, per questo sono andato via, mi sono sentito usato.."
"Noah, ti prego lasciami spiegare"
"Ci sei andata a letto" continua a ripetere e ridendo in modo isterico.
"Adesso capisci cosa vuol dire.. Capisci come mi sono sentita io quando ho scoperto di te e di Molly!"
"Cazzo Bree! Era diverso!!!" e mi urla in faccia, ma non ho paura di lui, non può farmi male, non fisicamente.
"Era diverso perché tu sei un maschio ed io no? Era diverso perché eri ubriaco?"
"No stronza! Era diverso perché io non la amavo!!!! Tu lo ami, ti sei innamorata di Liam" - dice cercando di trattenere le lacrime - "Mi fai schifo, ti odio puttana, ti odio!!" - urla, ma io non mi allontano, non me ne vado, mi avvicino per tranquillizzarlo, non ho paura di lui.
"Allontanati da me, vattene, non capisci che ti odio?"
"Non ti credo Noah"
Vorrei dirgli che non amo Liam, ma non posso, non so nemmeno io cosa provo per lui, ormai non so più niente.
* * *
NOAH
Dopo la scenata di stamattina, sto andando in ospedale da mio fratello, Bree si é infilata in auto e non voleva scendere, ma perché è qui?
Perché non riesco ad odiarla per essere andata a letto con un altro, non so come l'ho capito, quando sono entrato in lei ho sentito come se quel posto fosse stato occupato da qualcun altro, volevo che mi dicesse di non amarlo, ma lei non sa mentire e i suoi occhi parlano.
"Noah, Noah!" sento mio padre urlare per i corridoi dell'ospedale.
"Noah chiama subito tua madre!!!"
Corro verso di lui e Bree é al mio fianco.
"Papà cosa é successo???"
"Tuo fratello ha mosso la mano, i medici adesso lo stanno visitando"
Non so quanto tempo é passato da quando mio padre urlava felice per i corridoio, i medici ancora non sono usciti e Bree e mia madre si fanno forza a vicenda.
"Papà, sto perdendo la pazienza, non ci fanno sapere niente. É mio fratello cazzo!!!"
"Stai calmo" dice mio padre facendomi risedere.
Il dottore esce con un sorriso sulle labbra, deve essere per forza una cosa positiva, mia madre e Bree si tengono per mano, io ho lo sguardo fisso sulla porta che separa me e mio fratello.
"Si tratta di un miracolo, Ryan si è svegliato, non sembra ci siano problemi gravi, dovremmo fare altri accertamenti, é fuori pericolo"
Mia mamma abbraccia forte Bree, scoppiano tutti a piangere, ma io voglio vedere il mio campione, mi precipito nella sua camera e mi accoglie con un sorriso, mi é mancato troppo.
"Noah!! Noah sei qui!!!"
Lo abbraccio forte, stando attento a non staccare tutti quei fili, sto piangendo come un bambino, mio fratello é salvo, mio fratello è qui con me, anchr mia madre non smette di baciarlo, mio padre continua ad accarezzarlo ovunque e Ryan ama stare al centro dell'attenzione.
"Tra qualche istante dovremmo fare
altri accertamenti, quindi non voglio più nessuno in questa stanza"
"Va bene dottore" dico fingendo un sorriso, non voglio lasciare mio fratello, mai più.
"Bree, avvicinati" dice Ryan.
"Sei tornata con mio fratello? Mentre dormivo ho sentito tante cose, anche io sono innamorato come lui, si chiama Lola, é una bambina spagnola"
"É venuta a trovarti tante volte"
"Lo so, l'ho sentita"
"Noah, promettimi una cosa" - dice la piccola pulce rivolgendosi a me, come mi è mancata la sua voce - "Al mio compleanno voglio che veniate tu e Bree, prenderete l'aereo e tornerete a Beaufort"
"Ma io non me ne andrò più" dico informando anche la mia famiglia di questa decisione che ho preso stanotte.
"Che vuol dire?" mi chiede mio padre.
"Non voglio lasciare Ryan, troverò un lavoro qui"
"No!!" - urla mio fratello - "Non devi restare per me, non sono solo, ho mamma e papà, ho Lola e ho tanti amici, tu devi inseguire i tuoi sogni, tu devi diventare il miglior avvocato del mondo, devi essere più famoso di papà"
"Ma io.."
"Niente ma! Promettimi che studierai, e promettimi che tu e Bree starete qui insieme per il mio decimo compleanno"
"Te lo protetto fratello"
"E tu Bree?"
"Sarò qui per festeggiare il tuo decimo compleanno"
Se ripenso alla notte che ho passato con lei e a quando il mio pene era nella sua bocca, mi sento di essere stato trattato come un oggetto.
Da oggi prometto di smettere, smetto di cercarla tra la folla ovunque vado, smetto di andare in un posto e sperare che lei sia lì.
Lo prometto a me stesso, ho messo un punto a questa storia.. ma se poi aggiungo un ennesimo punto e virgola? No, la smetto, adesso ho solo bisogno di qualcuno che mi porti via da Bree.
* * *
BREEANNA
Sono passate due settimane, miracolosamente Ryan non ha riscontrato problemi, in questi giorni sono andata da mia madre, mi ha chiamato dicendo che doveva urgentemente parlarmi e mi ha dato un indirizzo.
Ha deciso di separarsi da mio padre e voleva sapere cosa pensassi della sua scelta, le ho risposto Finalmente hai avuto il coraggio.
Mi ha detto che da tempo non lo amava, che si sentiva soffocata da lui, ha già trovato un lavoro da un fiorista, ha sempre amato i fiori e dovendo stare molte ore a casa aveva iniziato a praticare giardinaggio.
Mio padre ora é solo nella nostra vecchia casa, mi ha cercato solo per minacciarmi di stare alla larga da Noah e dalla sua famiglia, non mi ha chiesto di Ryan, non mi ha chiesto come sto.
Non so come e quando ha saputo della mia presenza qui a Beaufort, forse Chase mi ha seguito, forse se lo immaginava e basta.
Io e Noah stiamo partendo per Chapel Hill, una volta arrivati li, mi accompagna a Raleigh.
Da quella sera non ci siamo rivolti la parola, solo in presenza di Ryan era dolce e gentile, ho dormito tutte le sere nella camera affianco la sua, non é mai venuto a trovarmi, non ha nemmeno il coraggio di guardarmi in faccia.
Durante il viaggio in aereo ha finto di dormire, me ne sono accorta perché ho appoggiato la testa sulla sua spalla e subito mi ha detto in modo brusco "Levati".
Non ho replicato, non volevo aggravare la situazione.
Ho sentito poco Liam, non mi ha chiesto nulla di Noah, voleva solo sapere di me e del mio stato, gli ho parlato di mio padre e della separazione con mia madre, non ha detto niente, mi ha fatta solo sfogare.
* * *
"Svegliati, siamo atterrati"
"Chi ci viene a prendere all'aeroporto?"
"Un mio amico"
Ritiriamo le valigie, usciamo fuori per avvertire i nostri familiari del nostro arrivo.
"Mia madre mi ha detto della separazione dei tuoi..che ne pensi?"
Allora gli importa ancora di me? Sta combattendo come me con i suoi
sentimenti, siamo sempre stati due casini.
"Sono felice per lei, mio padre non la merita, finalmente lei può volare, lui le ha sempre tagliato le ali"
"Ora non dipende più da lui, come tu non dipendi più da me, mi vedevi come tuo padre?"
"Noah no! É diverso.."
"É arrivato Caleb, andiamo" dice interrompendomi
Saliamo in auto senza dire una parola.
"Dove é finita la tua educazione fratello? Per un mese ho preso appunti solo per te e tu non mi presenti questa dolcezza?"
"É solo Bree"
Che vuole dire con 'é solo Bree?'
"Piacere, tu devi essere lo sfortunato ragazzo che divide la camera con lui"
"I primi tempi non mi rivolgeva neanche la parola!"
"Lui é così, ma quando si affeziona ti dà il cuore"
"Fino a quando non incontro qualcuno che lo calpesta" sussurra Noah e nella macchina ritorna
il silenzio.
"Dove devo accompagnare la tua amica?"
"Non é mia amica, comunque vai al dormitorio, me lo vedo io"
Cosa siamo io e Noah? Cosa provo per lui? Cosa prova per me? Perché l'amore deve essere così complicato.
Arrivati al dormitorio scendiamo tutti e tre dall'auto, Caleb prende le valigie, ma Noah lo ferma.
"Porta dentro solo la mia valigia, noi dormiamo in motel"
Caleb annuisce e poco dove scompare dalla mia vista
"Ti decidi a salire?"
"Si s-cu-sa" balbetto.
"Dove stiamo andando?" mi azzardo a chiedere, Noah mi risponde dopo cinque minuti.
"Dormiamo in un motel, é una stanza singola, é l'unica che ho trovato, ma non ti preoccupare non ci tengo a
dormire con te"
"Perché allora non te ne torni al dormitorio?" dico infastidita dalla sua freddezza.
"Perché ho promesso a mio fratello che mi sarei preso cura di te, e non me la sono sentita di lasciarti sola in una camera di un motel nel cuore della notte. Domani ti accompagno a Raleigh"
"E poi? Che ne sarà di noi?"
"Ti chiamerò quando sarà il compleanno di mio fratello, fingeremo di stare insieme"
"Non hai intenzione di vedermi più?"
Noah scoppia a ridere e scende dall'auto - "Prenditi la valigia" - dice buttandomela a terra, la raccolgo senza fiatare.
Entriamo e lasciamo i nostri documenti, Noah prende le chiavi e cammina verso la camera, io lo seguo.
"Mi metto sulla poltrona, il letto é tuo"
"Potremmo dividerlo"
Lui non mi risponde ed entra in bagno, ne approfitto per cambiarmi, mentre sto per indossare il pigiama Noah si ferma e fissa il mio corpo.
Ho addosso solo un reggiseno bianco abbinato agli slip.
Noah sospira e si siede sulla poltrona come se nulla fosse, non gli piaccio più neanche fisicamente?
I pensieri sono troppo rumorosi e non riesco a prendere sonno, e così inizio a piangere senza un motivo o forse perché ho troppi motivi per farlo.
"Perché piangi?" mi chiede Noah che é seduto sulla poltrona e neanche lui dorme.
"Non volevo svegliarti, s-cu-sa" dico balbettando
"Non stavo dormendo"
Dopo qualche minuto di silenzio si alza e si avvicina al letto inizia a parlarmi in modo dolce.
"Piangi per colpa mia?"
"No.. Si.. Cioè.. Non lo so"
"Se piangi per me, allora smettila subito" Noah torna a sedersi sulla poltrona come se nulla fosse.
"Stronzo" mormoro e lui mi sorride soddisfatto.
Noah é pazzo, mi risponde male, poi bene, in un momento é dolce e nell'altro è stronzo e acido, prima mi bacia poi mi respinge, mi fa uscire fuori di testa e non mi fa dormire la notte, ha un carattere particolare, tutto suo, mi crea dipendenza.
Ma alla fine tutti vogliamo una persona che vede la vita o bianca o nera, una persona dal carattere semplice senza quelle mille sfaccettature, insomma quella persona che non ti crea problemi, ma ti trova soluzioni.
Ciao ❤
Volevo sapere cosa ne pensate del capitolo? E cosa pensate del comportamento dei nostri protagonisti? Riusciranno a trovare un punto di incontro?
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