Capitolo Quarantasei - Con te ci sarò pure io.

BREEANNA

"Queste vacanze vi hanno fatto male! Nessuno di voi é stato attento alla mia lezione, spero che la prossima volta non capiti più una cosa del genere, non darò a nessuno il mio esame se continuate così. Siete avvisati!"

Un boato si espande per l'intera aula, a me sinceramente non importa nulla del professore, né dell'esame, sono tornata all'università solo perché mi hanno costretta i miei amici e la mia famiglia.

"Neanche oggi hai preso appunti? Se vuoi posso prestarti i miei? Puoi farti le fotocopie.."

"Ti ringrazio Isa, ma non ho bisogno di nulla"

Prendo lo zaino ed esco fuori, arrivo ai giardinetti e mi accendo anche una sigaretta, é da un po' che fumo, da quando Liam non c'é più molte cose sono cambiate, io sono cambiata.

Isa é la mia nuova coinquilina, Chloe Nick e il piccolo David adesso abitano insieme, avevano preso casa a Raleigh già mesi fa e ora si sono trasferiti definitivamente lì.

Non vedo la mia migliore amica da un paio di giorni, lei non frequenta i corsi perché non vuole affidare il suo bambino ad una sconosciuta, per questo motivo segue sempre le lezioni online.

Stamattina ho anche dimenticato di richiamare Noah, il nostro rapporto é fermo, é un una fase di stallo, sono fredda con lui, in realtà lo sono con tutti.

Il dolore che provo per la perdita di Liam é troppo grande, non riesco a stare qui, tutto mi ricorda lui, ma nessuno mi capisce, solo questa stupida sigaretta mi fa stare meglio.

Noah continua a chiamarmi ed io continuo a non voler parlare con lui, ieri abbiamo addirittura litigato, Liam prima di morire ha lasciato uno scatolo per me, ma non ho il coraggio di aprirlo ed ogni volta che Noah affronta questo argomento mi arrabbio, ormai ho messo da parte tutte le sue cose, i suoi regali, i nostri libri li ho spediti tutti a Beaufort, non ho con me nemmeno una sua foto; sto cercando di andare avanti e l'unico modo che ho per farlo é fare finta che non sia esisto.

So che non vorrebbe questo, ma non riesco a reagire in modo diverso, negarmi di ricordarlo é l'unico modo che ho per salvarmi.

"Ancora che fumi?" - dice Andrea alle mie spalle, lui era il suo migliore amico e forse é l'unico con cui a volte parlo di Liam - "Non ti fanno bene queste cose"

"Non sta a te decidere quello che mi fa stare bene oppure no. Comunque cosa vuoi?"

"Nulla, passavo di qui e ti ho vista. É da poco finita la tua lezione?"

Prendo un'altra sigaretta dal pacchetto quasi vuoto, la porto alle labbra e mentre sto per accenderla Andrea la prende e la butta per terra.

"Perché non ti fai gli affari tuoi? Tornatene da Hope e non mi rompere!"

"Siamo tutti preoccupati per te" mi dice ed io prendo un ennesima sigaretta ma questa volta riesco ad accenderla.

"Sto bene" rispondo buttando tutto il fumo in faccia ad Andrea, vado via dai giardinetti e raggiungo la mia camera, mi butto sul letto cercando di dormire, é l'unico modo per non dare voce ai pensieri.

Mi sveglio sudata, il mio respiro é irregolare, ho di nuovo sognato Liam e anche questa volta ho pianto senza accorgermene.

Mi asciugo le lacrime e mi alzo dal letto, fuori é già buio, prendo il telefono per vedere l'ora, ho tante chiamate perse, sono dei miei genitori, di Chloe e sopratutto di Noah, decido di richiamarlo e mi risponde subito.

"Bree, ti sto chiamando da questa mattina.." dice preoccupato.

"Stavo dormendo" rispondo semplicemente.

"Mi hai fatto stare in pensiero, va tutto bene? Come é andata la lezione oggi?"

"Normale, come le altre volte"

"Isa mi ha detto che eri distratta e hai continuato a non prendere gli appunti e Andrea ti ha trovata di nuovo in giardino mentre stavi fumando, cosa ti avevo detto?"

Noah ha conosciuto Isa il primo giorno che sono tornata al dormitorio, non volevo una nuova compagna di stanza, volevo restare da sola, per questo motivo sono così brusca con lei, dovrà andarsene un giorno.

"Se sai tutto di quello che ho fatto oggi che cavolo mi chiami a fare?"

"Bree, non voglio starti addosso, ma é l'unico modo per sapere qualcosa, non parliamo più come prima, ti sento distante"

"Noi siamo distanti, io sto qui e tu stai a Chapel Hill"

"Ma questo l'hai sempre saputo e sai anche che vorrei essere lì ed aiutarti a superare la morte di Liam.. ma le lezione me lo impediscono.."

"Ti ho detto mille volte che non devi nominarlo!"

"Piccola.. dovrai affrontare questa cosa, non puoi far finta che lui non sia mai esistito"

"Noah, mi hai rotto. Lasciami in pace e non mi chiamare più, mi farò viva io quando vorrò"

Chiudo la telefonata, sapendo che non sarà così, io non lo chiamerò, sarà lui a farlo, come sempre.

* * *


NOAH

Stringo il telefono nelle mani, ho intenzione di scaraventarlo contro il muro, ma devo riprendermi, Bree sta male e devo fare qualcosa.

"Ti ha risposto la tua ragazza?" mi chiede Caleb sdraiandosi sul suo letto.

"Si, ma non so più che fare con lei.."

"Amico, sai che non sono bravo in queste cose.. potrei chiedere consiglio a Katy, so che tra voi non é andata a finire bene, ma è una brava ragazza e mi sento bene quando sto con lei, penso di essermene innamorato.. e poi è intelligente saprà sicuramente come agire.."

Katy, questa estate dopo aver cercato di rovinare la mia storia con Bree raccontandole per prima del nostro breve flirt, é tornata a Chapel Hill dove ha rivisto il mio coinquilino Caleb e adesso stanno insieme, non sono convinto di questa storia, non so perché ma penso che Katy lo farà soffrire.

"Sai che faccio Caleb? Preparo una borsa e vado a Raleigh dalla mia piccola. Lei ha bisogno di me, ed io non posso starmene qui con le mani in mano"

"Ma domani abbiamo una lezione importante, il prof prenderà anche le firme di quelli che saranno presenti.."

"Lo so, firmerai al posto mio.. va bene?"

Prendo un foglietto ed una penna e scrivo il mio nome e cognome e lo porgo a Caleb.

"Ecco qui, esercitati per domani"

"Sono il numero uno a falsificare le firme, puoi contare su di me"

Prendo tutto il necessario, starò a Raleigh per tutto il weekend, chiamo anche Isa chiedendole di non tornare al dormitorio almeno stanotte.

"Volevo dormire a casa di amici, ma non volevo lasciare Bree da sola, adesso che so che ci sarai tu sono più tranquilla"

"Ti ringrazio Isa e scusa se ti rompo chiamandoti a tutte le ore del giorno e della notte.. Buonaserata!"

"Bree é fortunata ad avere te"

"No, sono io fortunato ad aver lei" rispondo, Isa non sa quanto amore ho ricevuto da Bree.

Con la borsa sulle spalle scendo le scale per raggiungere il parcheggio, un auto accosta accanto a me.

"Stai partendo Noah?"

É Katy, da quando sono qui l'ho incontrata un paio di volte, stava sempre con Caleb per questo non mi ha rivolto la parola, ma i suoi occhi erano sempre su di me.

"Si" rispondo continuando a camminare per raggiungere l'auto.
Katy spegne la sua e scende, raggiungendomi a piedi.

"Senti Noah, vorrei parlarti.. è importante"

"Non mi sembra il caso Katy, vado molto di fretta"

"Stai andando da lei? Ho saputo che sta male per la morte di Liam.. questo non ti fa pensare?"

"Cosa dovrebbe farmi pensare?"

"Che lei é ancora innamorata di lui e ti sta usando per dimenticarlo. È ovvio! Lei sta con te perché non ha più nessuno, non ti ama davvero, non ti merita!"

"Katy, ti prego.. Non mettere bocca nella nostra storia, hai già parlato troppo, io non interferisco nella tua"

"Ma Noah" - Katy si avvicina e mi prende per mano - "Io sto con Caleb perché é l'unico modo per averti vicino, io non lo amo, io amo te.. ho cercato di fartelo capire.."

Spingo Katy per liberarmi dal suo tocco, continuo a camminare anche se lei mi sta urlando di restare lì.

"Dammi un'altra possibilità, ti prego Noah"

"Dovresti lasciare in pace Caleb se non lo ami, lui non merita di soffrire, lui si é innamorato di te"

"Ma io no. Non riesco a dimenticarti, ricordi come eravamo felici mesi fa?"

"Stavamo insieme perché entrambi soffrivamo, io a causa di Bree e tu a causa di Carol.. lo sai che non ho mai provato nulla per te, ti ho voluto bene come un'amica.."

"Se eri mio amico perché non mi hai detto la verità su Carol? Perché non mi hai detto che faceva sesso a pagamento non solo con le donne ma anche con gli uomini?"

"É stato Caleb a dirti tutto?" - lei annuisce - "Volevo solo proteggerti"

"Visto? Volevi proteggermi perché tu mi amavi, noi possiamo ancora essere felici, non andare da lei, partiamo insieme, concedimi un weekend, scoprirai che anche io so darti amore, posso amarti più di Bree"

Vado via lasciandola sola con le sue lacrime, nessuno può essere in grado di darmi amore come l'ho ricevuto dalla mia piccola.

Mentre sono in viaggio per Raleigh penso a Caleb, dovrebbe sapere la verità, ma come posso dirgli che la ragazza che ama é innamorata di me?

* * *

Finalmente sono arrivato da Bree, nel cruscotto della mia auto ho ancora una delle varie lettere scritte da Liam per me, la prendo per rileggerla.

Noah,
so di averti riempito la testa di parole, ma questi giorni in ospedale mi sono serviti per capire tante cose e per capire il tuo rapporto con Breeanna.
Forse non sono nella posizione di darti dei consigli, ma voglio farlo lo stesso, sta a te decidere se seguirli o no.
Allora, voglio parlare chiaro, so che é lei l'unica che ti fa battere il cuore per questo motivo ascoltami.

Falle sapere ogni giorno cosa rappresenta per te, dalle amore e certezze, Bree dei tuoi 'se' non se ne fa mica niente.

E ti prego, non farla ingelosire.
Quello che ho capito delle donne é che odiano essere gelose perché come é giusto che sia vogliono essere uniche e non vogliono vivere perennemente in ansia.

Quando lei sarà giù di morale, ricordale quanto per te é speciale e quando sbagli chiedile subito scusa non aspettare perché è inutile farti correre dietro, valle incontro!

Amala con tutto te stesso perché ragazze come Bree quasi non esistono più.

Riposo la lettera al suo posto, scendo dall'auto e passo per l'entrata sul retro per non farmi vedere, conosco a memoria questo posto, non è la prima volta che entro di nascosto in questo edificio.

Busso un paio di volte alla sua porta, quando mi apre ha i capelli davanti al viso e le lacrime che lo stanno bagnando.

"Noah, sei qui" dice buttandomi le braccia al collo.

"Piccola sono qui.. sono qui.." sussurro prendendola tra le mie braccia, ci accomodiamo sul letto e capisco che non ha voglia di parlare, per stasera gliela darò vinta, la coccolo e allo stesso asciugo le sue lacrime, poco dopo ci addormentiamo.

Il mattino seguente é arrivata l'ora di parlare, scivolo da letto senza farla svegliare, facendo attenzione a non fare rumore, vado al bar per prenderle la colazione e quando torno in camera lei é ancora lì, dorme e sembra un angelo, il mio angelo.

Mi avvicino e comincio a baciarle i capelli, ad annusare il suo profumo.

"Noah.." sussurra con voce roca.

"Piccola, buongiorno! É l'ora di alzarsi e di fare una bella e ricca colazione"

"Non ho voglia di mangiare adesso, ma grazie per essere qui.. avevo bisogno di te.."

"Cosa é successo ieri sera? Perché stavi piangendo?"

"Mi ha chiamato Chloe e abbiamo litigato"

"E perché? Ti va di parlarne?"

"Mi ha detto che con il mio atteggiamento sto facendo soffrire tutti.. e poi mi ha parlato di Liam, ha detto che non vorrebbe vedermi così e che sono un egoista perché non ho mai pensato minimamente alle altre persone che stanno soffrendo.. ed é vero, perché Liam non era solo mio amico.."

"É stata dura con te.."

"Si, ma anche io, l'ho accusata di avermi lasciato sola e di pensare solo al suo bambino.. quando gli ho detto questo mi sono sentita un mostro, lei è sempre stata al mio fianco.."

"Chloe avrà già dimenticato tutto, sai come é fatta non porta rancori e poi eri arrabbiata e ferita non le pensavi davvero quelle cose"

"É vero, non le pensavo.."

"Allora piccola, ti va di raccontarmi qualcosa?" dico prendendola per i fianchi e facendola sedere sulle mie gambe - "Come ti trovi con Isa? A me sembra simpatica ed è sempre disponibile"

"É una brava ragazza ed è anche molto paziente.. ma la sto trattando malissimo e non ho scuse per il mio comportamento.."

"All'inizio anche io trattavo così Caleb, ma ora é diventato uno dei più cari amici" dico pensando a come fargli capire che Katy non é la ragazza giusta per lui.

"Mi manca davvero tanto" dice all'improvviso ed io non ho bisogno di chiedere chi.

"Cosa ti manca in particolare?"

"Mi manca quando di mattina facevo tardi perché non sentivo mai la sveglia e Chloe urlava come una pazza isteric, Liam era giù per accompagnarci all'università, ci aspettava per ore e molte volte é arrivato in ritardo per colpa mia.

Mi manca seguire le lezioni con lui, quando eravamo annoiati fingevamo di prendere appunti e invece giocavamo a tris, mi batteva sempre ma delle volte mi lasciava vincere, io lo capivo, ma facevo finta di niente.

Mi manca scherzare con lui in mensa, diceva tantissime battute sul cibo che faceva veramente schifo.

Mi manca quando stavamo al sole ed io mi facevo tremila selfie perché la luce era ottima e lui me li rovinava tutti, mi faceva ridere, mi agitava la mano e venivo sempre tutta mossa.

Mi manca studiare con lui e anche leggere libri, non ho più letto da quando lui é andato via e non sono più andata in mensa.

Sto facendo tutto quello che lui detestava, odiava il fumo e odiava perdersi le lezioni.

Lui non c'é più ed io non riesco ad accettarlo, mi sembra di fargli un torto se mi diverto, non posso essere felice"

"Bree.. quando starai male, Liam sara accanto a te.. e quando starai bene ti guarderà felice.. La cosa che dovresti fare é aprire quello scatolo, per lui era importante e penso lo sarà anche per te."

"Grazie per essere venuto"

"Grazie per aver scelto di parlare con me"

"Noah ti amo, non dimenticarlo mai"

Bree si avvicina e mi bacia dolcemente, non facciamo l'amore perché lei non é emotivamente pronta, ma restiamo abbracciati per ore.

Domani Bree scoprirà cosa contiene quello scatolo ed io tornerò a Chapel Hill per parlare con Caleb della sua relazione.

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