Capitolo Cinque - Mi ritornerai sempre in mente.
NOAH
Non ho avuto il coraggio di premere invio, non avevo scritto niente di particolare, solo 'tanti auguri, mi manchi', ho guardato fisso lo schermo per un ora, ero indeciso, non sapevo che fare, la testa mi diceva non farlo, il cuore diceva il contrario.
Quando avevo deciso di premere invio, ecco un'altra foto di Bree felice, é sulla spiaggia, é seduta sulla sabbia con i capelli che volano al vento e sorride guardando il mare.
Come é bella, sembra una modella ed é stato proprio grazie a questa foto che ho cambiato idea e ho deciso di non inviarle il messaggio di auguri.
Era felice e non volevo rovinarle questo momento, gli ho già rovinato la vita.
Sto diventando pazzo, penso sempre e solo a lei, sono sempre nervoso e ho bisogno di sfogarmi con qualcuno, quando ho chiamato Nick ha detto che era occupato e non poteva parlare, ma mi ha assicurato che in discoteca Bree non avevano limonato con nessuno.
Sembra ridicolo, lo so, ma sono ancora molto geloso, geloso di una persona che non mi appartiene più.
Scendo per andare in cucina per bere un bicchiere d'acqua, non uscivo dalla mia camera da una settimana, arrivo in punta di piedi per non farmi sentire e ne vedere dai miei, ma ormai é troppo tardi.
"Perché cammini come un ladro in casa tua?"
"MAMMA ! Mi hai spaventato! "
"OH, mi dispiace.. ma perché stavi camminando in quel modo?"
"Non volevo vedere nessuno.."
"Troppo tardi, ora siediti, ho bisogno di parlare con te.."
"Io no!"
Mentre sto per andarmene mia madre mi ferma trattenendo il braccio, la guardo con rabbia e lei inaspettatamente mi dà uno schiaffo sulla guancia sinistra, i suoi occhi sono lucidi ed anche i miei.
Quando ero piccolo combinavo molti guai e lei mi rincorreva per casa, a volte riusciva a prendermi e mi dava qualche schiaffo, ma lei preferiva mettermi in punizione, privandomi di uscire o di giocare, ma era da tanto che non mi dava uno schiaffo.
"Scusami, ma ho dovuto farlo"
Questo suo gesto mi é servito, é come se stessi in trans, come se stessi vivendo una realtà parallela.
Siamo ancora in piedi l'uno di fronte all'altro.
"Non volevo farlo, ma devi ascoltarmi. Non vedi che ti stai rovinando la vita?
Non vedi come ti sei ridotto? Noah reagisci!
La ami? Allora vai, e lotta per lei!"
"Non é così semplice.."
"Andiamo in salone e spiegami tutto, ok? Voglio sapere tutta la storia, ti farà bene parlare con qualcuno"
Lei cammina avanti ed io la seguo a testa bassa, ci sediamo sul divano e inizio a raccontare tutto dal principio, da quando a settembre mi sono seduto accanto a Bree e le ho detto ciao, ma lei non mi ha risposto, le ho detto di quando veniva qui a studiare per aiutarmi in lettera, del periodo che usciva con Chase ma poi ha scelto me, di quella cazzata che ho fatto a Natale, del giorno di San Valentino, uno dei più belli della mia vita, ma ho omesso i dettagli di quando avevamo fatto l'amore.
".. lei credeva fosse incinta, lo sapevamo solo io e Chloe, la sua migliore amica, ma quando é venuta qui per parlarne con me, l'ho cacciata via addossandole tutta la colpa, l'ho anche offesa e mi ha lasciato, giustamente.
Ho iniziato a bere e a guidare ubriaco, é così che ho fatto l'incidente in moto, non esiste nessun ubriaco alla guida, ero io che non ho saputo controllare la moto, ero io quello che poteva mettere in pericolo un'altra vita, ma per fortuna sono caduto da solo, non ho ferito nessuno"
Mia mamma scoppia a piangere, quando l'ho chiamata dicendo che avevo fatto un incidente in moto, ma che stavo bene il mondo le é crollato addosso, voleva scoprire chi era quel bastardo che aveva fatto del male al suo bambino, non sapeva che l'incidente l'avevo provocato io, che la colpa era solo mia.
"Per fortuna non ti sei fatto niente, altrimenti ti avrei ucciso con
le mie stesse mani! Quando mi hai chiamato, sono stati i minuti più brutti della mia vita!
Non farlo mai più, non mettere più un pericolo te stesso."
"Bere non é stato l'unico sbaglio che ho commesso, sono andato a letto con un'altra ragazza nel periodo in cui Bree non sentiva ragioni e non voleva perdonarmi, ma l'altra non contava niente, avevo solo bisogno di sfogarmi e non è per giustificarmi ma ero ubriaco e non ricordo quasi niente.
Poi Bree una sera é tornata da me, non voleva che buttassi la mia vita così, era pronta a starmi vicino e io non le ho detto che l'avevo tradita, non potevo deluderla un ennesima volta, l'ha scoperto al ballo di fine anno.
Ci eravamo candidati come re e regina, quando hanno fatto i nostri nomi siamo saliti felici sul palco e ci hanno incoronato, Bree stava ringraziando tutti per i voti, ma poi Molly la ragazza con cui sono andato a letto, le ha strappato il microfono dalle mani e ha detto davanti a tutta la scuola che io e lei avevamo fatto sesso.
Le persone ci fissavano stupiti, Bree aspettava una mia smentita, ma la verità era ormai uscita fuori, non potevo continuare a mentire"
"Ora capisco perché non vuole più
sentirti.. hai sbagliato e ora stai pagando le conseguenze delle tue azioni, ti posso solo dire che devi andare avanti, non puoi vivere così, lotta per averla se la ami davvero"
"Io non la merito, non voglio rovinarle la vita.."
"Tutti commettono errori, bisogno solo saper imparare da essi. É dura ma devi andare avanti, non farlo per me, non farlo per lei, ma fallo per te stesso e quando ti sentirai pronto, quando sarai certo dei tuoi sentimenti e quando capirai che anche sotto alcool e droga non guarderai nessuna ragazza più, solo in quel momento puoi tornare da lei"
"Grazie mamma, hai ragione. Mi ha fatto bene parlare con te, scusa se non l'ho fatto prima"
Mi avvicino e le do un bacio forte sulla guancia, mentre lei mi accarezza dove prima mi aveva mollato un forte schiaffo.
*
BREEANNA
Ritornare alla realtà é sempre difficile, dopo un meraviglioso viaggio con la mia seconda famiglia é complicato riprendere le vecchie abitudini.
Mi sveglio nel mio morbido letto, che forse, oltre ai miei genitori é l'unica cosa che mi é mancata, pochi giorni fa ho festeggiato il mio compleanno a Myrtle Beach, e devo essere sincera aspettavo un suo messaggio, non é che ci speravo più di tanto, ma mi avrebbe fatto piacere.
Ieri era il suo compleanno, neanche io l'ho cercato, perché dovevo farlo io quando era stato lui a sbagliare?
Sono una stupida perché spero ancora in un suo ritorno?
Si, lo sono, ma io lo amo ancora, non posso disinnamorarmi, così, di colpo, da un giorno all'altro come spesso succede in questa società.
Con lui ho vissuti momenti indimenticabili, ricordo ancora il nostro primo bacio, la prima volta che mi ha detto 'ti amo', la nostra prima volta in una delle spiagge più belle di Beaufort, la prima volta insieme al cinema..
tutte queste cose facevano parte della mia quotidianità, ora sono solo un lontano ricordo.
Il mio problema è proprio questo, ricordo tutto, anche la prima volta che mi ha detto ciao, anche i pensieri che stavo facendo in quel momento, ricordo addirittura la sua espressione quando Molly raccontava sul palco la verità sul loro rapporto, a me aveva detto che c'era stato solo un bacio, ma che era troppo ubriaco da ricordarlo.. in realtà sono andati oltre, molto oltre!
Mi ha davvero delusa, pensavo di conoscerlo bene e invece non lo conoscevo affatto.
Ho promesso a me stessa e alle persone che voglio bene e ci tengono a me, che sarei andata avanti, ed è quello che sono pronta a fare appena inizierà la mia nuova viva a Raleigh.
*
NOAH
Dopo quasi un estate intera chiuso in casa, finalmente uscirò con Nick, è tornato da pochi giorni, mi é mancato davvero.
Dopo la cazzata che ho fatto, il nostro rapporto é un po' cambiato, mi tratta in modo freddo, ho deciso di chiamarlo proprio per risolvere questa situazione perché è l'unico vero amico che ho.
"Nick allora tra mezz'ora ti passo a prendere?"
"Perfetto, già sono pronto, ti aspetto!"
Dopo quasi due mesi, mi rado finalmente la barba, mi tolgo quella tuta larga che ho usato per stare comodo in casa, mi do una sistemata ai capelli e sono pronto per andare a prendere il mio migliore amico.
Esco di casa, i miei non ci sono e Ryan é partito per un campo estivo, ho lasciato un biglietto attacco al frigo per avvisarli, immagino già la faccia di mia mamma che piange di gioia perché finalmente sono uscito da quel letto.
Odio guidare l'auto in estate, mi manca molto la mia moto, ma siccome sono una testa di cazzo, non ho neanche il diritto di lamentarmi.
Quell'incidente é stato spaventoso, ma miracolosamente non mi sono fatto niente mentre la moto si é distrutta completamente, non c'era verso di ripagarla.
Chissà se Dio ha voluto darmi un'altra possibilità e chissà perché proprio a me?
Con questi pensieri in testa arrivo a casa di Nick, é già giù ad aspettarmi.
Sale in auto e mi dà una pacca sulla spalla.
"Allora amico, come é stata questa estate senza di me?"
"Nick, non me ne parlare proprio. A te come é andato il viaggio?"
"Bene, però non vedevo l'ora di tornare per risolvere questa situazione.."
"Andiamo a mangiare prima e poi parliamo, va bene? Non mi trovo bene a parlare a stomaco vuoto"
Dopo aver divorato due panini a testa, ci sediamo su una panchina nel piccolo parco di Beaufort, dove tempo prima mi incontrai per la prima volta con Bree, questa città mi ricorda troppo lei.
"Amico, io mi trovo in una situazione un po' scomoda, sono fidanzato con la migliore amica della tua ex, se per caso ti sono sembrato distante é perché hai sbagliato con lei, non mi ha ascoltato, non solo hai mentito a Bree, non ti sei nemmeno confidato con me.
Lei ha ragione ad essere arrabbiata e delusa, ma tu non hai provato neanche ad avvicinarti per cercare di risolvere questa situazione, sei sparito senza neanche chiederle scusa.
Io non mi sono esposto proprio per non andare contro di te, ma hai davvero sbagliato.."
"Mi ero accorto che il nostro rapporto era diventato più freddo, ci siamo allontati un po' e non voglio che accada di nuovo, ho bisogno del mio miglior amico"
"Anche io, ho bisogno di te, vieni qui e abbracciami"
"Ma ci prenderanno per due gay" dico e scoppiamo a ridere e ci abbracciamo forte.
Siamo stati tutto il giorno in giro, proprio come i vecchi tempi.
"Accompagnami a casa, che domani devo svegliarmi presto, Chloe vuole andare al mare"
"Non le é bastato il viaggio?"
"Vuole fare un bagno e prendere il sole nelle belle spiagge di Beaufort..e io devo accontentarla come sempre"
"Ovvio, le cose tra di voi vanno bene?"
"Si, tutto alla grande, la amo molto, non avevo mai incontrato una ragazza come lei. Ah scusami, non volevo.."
"Non ti preoccupare, hai il diritto di essere felice, comunque con Bree sono sparito perché.. perché lei non merita di stare con uno come me, io ho bisogno prima di crescere e maturare e poi forse, se Bree vuole, posso tornare da lei.
Voglio prendermi un po' di tempo per me stesso, voglio imparare dai miei errori per poi non commetterli di nuovo"
"Ma tu vorresti tornare con lei? Seriamente?"
"Mi manca da morire, ma so di non essere pronto ad una relazione stabile, non voglio tornare con lei é commettere l'errore di baciare un'altra, di mentirle.. sono sicuro dei miei sentimenti, io la amo, da morire, ma non sono del tutto pronto."
"Non l'hai dimenticata eh?"
"Potranno anche passare giorni, settimane, mesi, addirittura anni, ma non potrò mai dimenticarla!
Ricorderò tutte le canzone che parlano di noi, tutte le ragazze mi sembreranno lei, ricorderò tutte quelle notti passate ad immaginarla sdraiata accanto a me, ricorderò ogni singola parola, ogni promessa fatta.. lei mi ritornerà sempre in mente"
"Posso darti un consiglio? Parla con lei e digli le cose come stanno.. prendetela insieme questa decisione"
"Lei merita una spiegazione, ma voglio essere chiaro, non deve aspettare me, deve vivere la sua vita, quando sarò pronto andrò da lei e se ci sarà, io sarò l'uomo più felice del mondo, mentre se non ci sarà, sarà questa la conseguenza ai miei errori.."
"Forse non dovrei dirtelo, ma Bree ti ama ancora.. ha sentito la tua mancanza quando eravamo a Myrtle Beach."
"Ed io ho sentito la sua, ormai è parte di me"
"Quando hai intenzione di parlarle?"
"Presto, molto presto"
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