il racconto


Seguo Carter lungo il sentiero dentro la foresta. Gli alberi sono alti e la loro chioma  è  foltissima , la luce del sole  non riesce a filtrare, quindi la foresta è  oscura. Io e Carter stiamo mano nella mpano, e lui mi guida attraverso  dì essa.  Stiamo camminando da ore ma non capisco dove dobbiamo andare.

- Carter, dove stiamo andando?- Gli domando.

- arriveremo al confine della foresta. La si troverà  un lago e li ti trasformerai. Una volta arrivata al centro del lago, spunterà  un labirinto. Dovrai ritrasformarti in donna e cercare di attraversarlo.  Alternerai le trasformazioni per abbattere le difficoltà  che ti troverai davanti. Io ti aspetterò  al centro del labirinto. Ce la puoi fare Rose.-

Camminiamo ancora per quasi due ore. Gli alberi si fanno sempre più  radi e la luce comincia ad illuminare di più il sentiero. Arriviamo sulla rive del lago che è  ormai il tramonto.

- ci riposeremo qui per questa notte, poi domani mattina ricomincerai la tua strada.-

E con  un elegante gesto della mano, fa comparire una piccola tenda ed un fuoco.  Entro nella tenda. È  spaziosissima e sembra una piccola villa. Ci sono due camere da letto, un bagno, una cucina, un salone ed un enorme guardaroba. Comincio a cucinare mentre Carter si riposa davanti al fuoco.

Ho l'impressione che il fuoco e la luce gli diano energia. Preparo qualche panino e glielo porto. Lo mangia normalmente, come se fosse un persona normale. Stiamo un po in silenzio a guardare le scintille del fuoco svolazzare allegre mosse dal vento.

Mi giro a guardare Carter. I suoi occhi sono marroni con il contorno della pupilla dorato. I capelli biondo scuro si muovono con lo stesso ritmo delle fiamme.  Ha l'aria di essere un dio , o un qualunque essere soprannaturale. La domanda mi esce spontanea dalle labbra.

-cosa sei tu?-

Lui si gira a fissarmi. Ci guardiamo negli occhi. Sembra che mi stia valutando. Poi sospira a comincia a parlare.

-Sono uno spirito.

Uno spirito di quelli che conservano tutte le caratteristiche umane che avevano quando erano vivi.  Nostro padre fece questo incantesimo a me ed a Clarisse quando la mamma morì ed Helene  scomparì dalla circolazione con il suo diadema.

Noi aiutiamo la persone con il nostro sangue. E tu sei una di queste. Devi sapere che all'inizio i babbani non esistevano. C'erano solo i maghi come noi. Poi cominciarono a nascere i maghino. Ci fu un periodo  in cui ne nacquero moltissimi, quasi di più  dei maghi. Cominciarono a riprodursi tra di loro perché  nessun mago li voleva accanto.

I figli  dei maghinò erano molto spesso come i genitori, 1 figlio  su 4 di solito nasceva mago. I figli maghi abbandonano anche loro la famiglia per unirsi a maghi purosangue. Ed è  stato così  di generazione in generazione. I maghinò cominciarono a dimenticare le loro origini, e quindi la magia. Ed i maghi non glielo ricordavano.

Così  si dimenticarono di loro. Ma comunque sentivano come una sensazione di odio verso chi praticava queste cose. E così  Cominciarono a perseguitare ed uccidere i maghi e le streghe. Non fu un bel periodo quello. Maghi e streghe scappavano via dall'Inghilterra. A Londra riuscì  a fuggire solo una famiglia.

La mia famiglia. Ovvero, i figli dei figli dei figli dei miei figli. La figlia maggiore era di immensa bellezza, ereditata da mia madre. Aveva i lunghi  capelli biondo scuro di papà,ricci, gli occhi azzurri brillanti. Uscì fuori dal loro rifugio per procurarsi da mangiare. Erano in sei in famiglia, ed il cibo scarseggiava.

Il padre si era ammalato e la madre doveva restare per curarlo. La malattia era grave, anche con la magia era difficile da curare. La catturarono. Lei non aveva la bacchetta con se, quindi fu molto facile prenderla. Non vollero ucciderla però.  Era troppo bella per sprecarla.

La diedero in sposa al giovane figlio dell'organizzatore della rivolta. E così il sangue magico si mescolò di nuovo con sangue "babbano". Nacquero i mezzosangue. Ebbero cinque figli. Secondo le regole che tu conosci, sarebbero dovuti essere tutti maghi. Invece uno era babbano. Continuò la generazione, il babbano si sposò con una babbana eccetera eccetera.

Ogni tanto da qualche babbano nasceva un mago, perché  il sangue degli antenati rinasceva in loro. Poi, il sangue mago perse la sua discendenza, e per un periodo non nacquero più  maghi da quella generazione. Circa duecento anni fa, uno dei babbani si sposò  con una strega, facendo in modo che il sangue mago ricominci a circolare nelle cene dei mezzosangue.

Come sempre nacque un babbano tra i fratelli. Dalla sua generazione nacque solo una strega. Tua madre.  Quindi tu ora sei una mia discendente.  Ed è  per questo  che sono  qui ad aiutarti.-

Conclude il suo racconto. In tutto questo non hai mai smesso di guardarci negli occhi. Sono stanca. Mi addormento sulla sua spalla. L'ultima cosa che ricordo sono delle labbra brucianti sulla mia fronte, e poi sulle mie labbra.

Mi sveglio in un letto, con delle calde coperte addosso. Carter è  accanto a me, ed io ho la testa poggiata sul suo petto. Lui si sveglia a dice

- Sei pronta Rose? Devi andare sul lago.  Devi tornare a casa...-

E mi lascia un altro bacio sulla fronte. Mi da dei vestiti ed io mi cambio. Mi metto la canotta e il leggins che mi ha dato.  Il ciondolo brilla sul mio petto, illuminato dai raggi di sole. Carter mi prende per mano e mi porta sulle rive del lago. È  enorme, potrei definirlo un mare d'acqua dolce.

Mi abbraccia fortissimo. È  un abbraccio fraterno. Mi accarezza il viso e dice  -vai, Rose- Prendo tra le mani il ciondolo e subito mi trasformo in un Aquila. Subito spicco il volo  verso il centro del lago.

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