CAPITOLO QUATTRO

Mi sono sentito il mondo crollare addosso. Il mio Marco se ne sta andando. Senza di me.

Certo, sono sparito all'improvviso senza dire niente a nessuno, ma non è una cosa che ho deciso io.

È quasi buio ormai e l'uomo misterioso sta di nuovo uscendo.

"dove vai a quest'ora?"

"fatti i cazzi tuoi ti ho detto"

Esce e dopo cinque minuti rientra all'improvviso.

"già di rientro?"

"no, mi sono solo dimenticato di legarti"

"ma dai, dove vuoi che vada?"

Mi fulmina con lo sguardo, mi tira con la forza e mi riporta nello scantinato. Una volta legato, mi porta un pezzo di pane.

"mi spieghi come faccio a mangiare se ho le mani legate?"

"arrangiati"

Se ne va lasciando il pane per terra affianco alla sedia. Mentre penso ai modi per poterlo prendere, non me me rendo conto e mi addormento.

Mi sveglio all'improvviso a causa di un rumore fortissimo, la porta d'ingresso è stata sbattuta con violenza. Non mi preoccupo più di tanto, cosa potrebbe andarmi peggio?

Poco dopo si sente uno strano scricchiolio, sembra quello del divano. Seguito da delle urla. Urla di piacere.

Fantastico, si è portato una donna a casa e io devo sentire tutto. Alzo gli occhi al cielo cercando di distrarmi.

Dopo quella che sembra una mezz'ora, il silenzio più totale. Sento la porta dello scantinato aprirsi e la voce dell'uomo seguita da quella di una donna.

"stai zitta, fai solo quello che ti ho detto"

"fidati di me"

Poi dei passi, vengono verso di me. Prima lui, che mi osserva e nota il pezzo di pane ancora lì dove l'aveva lasciato.

"mangia, ti serviranno le forze"

"slegami"

Sbuffa e mi mette in bocca il pezzo di pane. Una volta ingoiato il boccone si gira verso le scale e fa un cenno, dopodiché vedo la donna scendere.

Tacchi a spillo, capelli lunghi e color cioccolato, è seminuda, indossa un baby-doll.

"davvero hai fatto venire una prostituta? Pensi che possa servire a qualcosa?"

"ti ho detto di stare zitto"

Cantilena con la voce nervosa.

La donna si avvicina a me con una camminata sensuale, inizia a baciarmi il collo, a leccarmi il lobo dell'orecchio e mi ansima nell'orecchio.

Io rimango impassibile. Allora inizia a strusciarsi su di me, mi mostra le parti nascoste dal completino sexy, inizia a toccarsi.

Dopo un po' sbuffa e si avvicina all'uomo misterioso.

"non funziona, me ne vado"

Lui tira fuori un po' di soldi, glieli da e lei lascia l'abitazione. Lui si avvicina a me e mi tira uno schiaffo.

"doveva diventare duro! Perché non ti sei eccitato?!"

Non gli rispondo, gli sputo in faccia.

"senti, non siamo qui per giocare quindi vedi di cambiare, frocio di merda"

Se ne  va. Io provo con fatica ad addormentarmi.

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