3. un inizio in salita
pov Thinuviel
Sono sconcertata, davvero ho preso solo Accettabile? Non posso iniziare l'anno così male, non dopo il discorso fatto dal professore il primo giorno. Mi rigiro il foglio tra le mani e cerco di capire cosa avrei potuto aggiungere per non fare un compito solo accettabile, quando la voce squillante del professore Falker richiama l'attenzione.
"Ora a coppie, estratte a sorte, signorina Dalton stia tranquilla, vediamo come vi destreggiate con impedio e protego. Esercizi semplici ma che sono la base della difesa in caso di scontro" Mi guardo in giro e spero vivamente che la fortuna scelga bene per me, o porterò a casa un desolante e il biglietto di sola andata per abbandonare la classe.
"Ecco: Weasley si eserciterà con il signor Bones, Dalton con Robinson, Scott a lei la signorina Tonks..." vedo la bellissima tassorosso dai capelli azzurri sorridermi, io mi sento male, dopo Weasley è la più forte insieme alla Dalton, ma non partirò sconfitta, anzi avrò modo di dare prova di aver capito questo sciocco incantesimo.
"Ora chi è a destra partirà in difesa. Protego e impedio per creare una barriera protettiva sufficiente da respingere almeno tre attacchi portati dallo studente avversario, che sarà libero di usare le tecniche che preferisce... poi cambio. Buon lavoro" conclude iniziando a girare per la classe a controllare ogni singola coppia con attenzione.
Con la bacchetta traccio sicura un ampio cerchio in senso orario e la mia X per finire la bolla protettiva. Tonks aspetta tranquilla e, appena vede ergersi la luce intorno a me, parte all'attacco forte e sicura.
Resto incantata a guardarla, tanta è la grazia e la forza con cui si muove, non prestando attenzione all'incantesimo da me fatto, tanto che la mia cupola crolla al primo affondo.
"Non distrarti Thinuviel " mi suggerisce dolcemente Tonks, "riprova e non abbassare la bacchetta. Mai!" è veramente dolcissima, mi domando cosa ci faccia con la combriccola spocchiosa di Weasley. Poi cerco di distogliere il pensiero dal rosso che ultimamente entra fino troppo prepotentemente, e senza un motivo, nella mia mente.
Con calma e più decisione, rifaccio il cerchio e la X tenendo, però, fissa la bacchetta questa volta. Tonks sorride e si lancia all'attacco. Il primo colpo viene ribattuto e sorrido. Un Secondo e un terzo più potente attacco non vanno buon fine, ma il quatto affondo mi colpisce in pieno scaraventandomi a terra. "Scusa!" Esclama la mia compagna agitata mentre mi corre incontro. "Nessun problema" rispondo sorridente e rialzandomi "credo, solo, tu sia troppo forte per me" le sorrido per rassicurarla, nonostante il mio orgoglio sia ferito.
"Solo fortuna e tanto allenamento, mia madre mi ha addestrata sin da piccola al duello. Dai! Prova tu ora" mi incoraggia prima di posizionarsi dietro il suo scudo. Mi guardo un attimo in giro e noto che Ashley Dalton ha atterrato due volte il suo avversario al primo colpo, Charlie Weasley tiene testa a Bones che non sa più come attaccarlo, Ginger e Michelle sono abbastanza ben equilibrate con il loro avversario e quindi nessun grande problema per loro, decido quindi di dimostrare a tutti che posso farcela.
"Guarda me e resta concentrata" mi apostrofa Tonks, che cambia colore dei suoi capelli facendoli diventare neri come la pece e assume un viso torvo e corrucciato, non fosse per il tono allegro con cui parla metterebbe paura. "Spaventosa vero? Mi sto ispirando a mia mamma e alla sua non più sorella... la mia cara non zia Bellatrix. Forza dai dovresti riuscire ora. Colpiscimi" finisce facendo apparire una ciocca bianca sulla sua testa.
Purtroppo lo scudo di Tonks è più forte del previsto e nessuno dei miei colpi arriva a destinazione, la frustrazione è tanta, ma sono felice di vedere che anche Michelle non se la stia cavando meglio di me, mi eviterà la sua solita lezione su come devo fare. Anche se ho la certezza di dover migliorare la mia tecnica.
"Ora basta tutti molto bravi. Sul banco troverete il giudizio scritto per voi." Con un colpo deciso di bacchetta il professore fa materializzare un piccolo foglio di pergamena su ogni banco. "Potete andare" ci congeda con un sorrido. Senza troppa ansia apro il biglietto e resto amareggiata da quello che vedo scritto
"prova pratica scadente. La aspetto alle 18.00 nel mio ufficio professor E Falker".
Sospiro e seguo il resto della classe nei corridoi.
"Non lo trovi meraviglioso, questo nuovo professore di difesa. Decisamente meglio di quello dell'anno scorso" esclama felice la Dalton saltando sulle possenti spalle di Weasley che per poco non mi fa cadere. "Si questa seconda lezione era per testare la nostra preparazione. Non vedo l'ora di partire con incantesimi e sortilegi nuovi." Risponde lui divertito mentre ci dirigiamo verso la lezione di trasfigurazione. Possibile che debbano sempre dare spettacolo questi due.
Li guardo e per un attimo mi sento in colpa a disturbare tanta sintonia, "Weasley scusa, avrei bisogno." Mi lancio con tono neutro che cela i miei veri pensieri, "oggi dobbiamo rimandare il nostro primo incontro in serra, un impegno imprevisto" continuo senza dare troppe spiegazioni.
Mentre lui annuisce, Michelle interviene "cosa avresti da fare scusa? Sia Con lui che senza di lui. Pensavo avremmo studiato insieme astronomia, come sempre!" Ha un tono dispiaciuto che mi blocca, possibile che abbia questo potere su di me, non è ancora iniziato l'anno e lei si è organizzata per poter usare le mie competenze a piacimento.
Per fortuna l'aula di trasfigurazione non è lontana "Dopo ne parliamo, ora pensiamo alla lezione" rispondo indicando la nostra insegante che ci aspetta intransigente. Le due ore di lezione sono fitte e super coinvolgenti. Oserei dire per fortuna, tanto che Michelle non riesce e farmi l'interrogatorio e io resto concentrata solo su ciò che richiede l'esercizio.
Poco prima di congedare la classe, la professoressa si schiarisce la voce "Signor Weasley, Signorina Scott prego fermatevi un attimo" gli occhi di tutti si girano alla ricerca di qualche indicazione sul motivo di tale richiesta da parte dell'insegnante, "gli altri possono andare" conclude spiccia facendo segno di uscire.
Appoggio i libri sul banco e mi avvio alla cattedra mantenendo una certa distanza dal mio compagno che invece è particolarmente sorridente e allegro.
"Volevo dirvi che sono felice di sapere che collaborerete da oggi per migliorare e ottenere grandi risultati. Pomona mi ha detto che ha stilato un programma di massima per vedere se a dicembre il signor Weasley ha raggiunto gli obiettivi necessari per sostenere di nuovo l'esame e accedere alla classe avanzata." Sposta lo sguardo da me e Weasley con aria compiaciuta, mentre io vorrei farle notare che sono io che aiuto Charlie non è una collaborazione. Forse però non è il caso.
"Esatto professoressa, solo non inizieremo oggi perché la Scott ha un imprevisto" risponde Charlie con educazione quasi snervante, mi guarda e io divento rossa, sia dalla vergogna che dalla rabbia. Potevi tacere stupido idiota anziché fare il di più.
La professoressa ha uno sguardo accusatorio, quindi inutile mentire "sono stata convocata dal professor Falker. Inizieremo domani con il programma di recupero" spiego con la mia solita calma e distacco.
"Domani ho il primo allenamento con la squadra nuova. Non se ne parla proprio." ribatte prontamente il rosso, quasi avessi detto una eresia e non avessimo pattuito che il quidditch non doveva interferire.
"Io ho tempo domani Weasley!" Ribatto piccata e offesa, per la seconda volta fa il super davanti alla capocasa che già mi starà detestando per aver rimandato l'incontro con il suo prediletto.
"E io oggi!" I suoi occhi si infiammano, mentre si para con forza davanti a me, sovrastandomi.
"Ragazzi per favore. Un po' di contegno, ora il professor Falker ha la precedenza di sicuro, così come il rendimento della signorina Scott." Un lampo di trionfo attraversa i miei occhi ne sono certa "ma anche il quidditch è importante e sono certa che lei non voglia sottrarre il capitano alla squadra che ci rappresenta." So che è inutile contraddirla e, anche senza guardare, posso immaginare lo sguardo di Weasley.
"Ora guardando i vostri orari" sfoglia velocemente le pergamene apparse davanti a lei "suggerisco di incontrarvi, per un primo approccio, domani dopo la sua lezione di erbologia. Sarà già in serra signorina Scott, quale posto migliore per iniziare" finisce con fare ovvio la professoressa, mentre verga velocemente il biglietto di permesso per domani.
Entrambi annuiamo alla proposta e, appena congedati, recupero i libri e me ne vado spedita verso il dormitorio, arrabbiata e certa che adesso mi aspetterà il terzo grado appena Michelle mi vedrà entrare.
"Scott aspetta!" Mi grida Charlie Weasley, mentre recupera terreno, "per difesa, se hai bisogno. Io..." lo fulmino "non ho bisogno. Ne ora ne mai. Soprattutto di aiuto da parte tua!" Giro le spalle e riprendo la mia camminata a passo più spedito, non sufficiente visto che si riaffianca con facilità.
"Adesso cosa ho fatto?" mi chiede con una ingenuità tale che lo prenderei a schiaffi, ma resrpiro e rispondo fredda "potevi evitare di dire che non potevo oggi alla McGranitt. Cosa dici?" Ovviamente non può capire cosa pretendo da lui.
"Come no, è la nostra capocasa. Sa tutto e comunque non c'è nulla di male. Non ci sei per una buona ragione, non certo perché sei a trombare qualcuno" mi guarda serio poi ride "tra l'altro sarebbe stata anche quella un'ottima ragione" non rispondo e mi allontano decisa "va bene, scusa. Comunque, se cambiassi idea, la mia proposta è valida. Sarebbe il mio modo di sdebitarmi" Detto questo si affianca senza più parlare, per fortuna.
Davanti al quadro della signora grassa ci fermiamo e per un attimo restiamo a guardarci negli occhi, quasi a voler fermare il momento e accordarci segretamente su cosa dire.
Lui rompe gli indugi e sicuro pronuncia la parola magica facendomi entrare nel caos della sala comune pre-cena. "Eccoti" esclama la Danton felice di vederlo, "stavamo giusto aspettando te!" Continua ignorando la mia presenza, cosa che apprezzo, lasciandomi andare in camera. Dove l'accoglienza è ben diversa.
"Eccoti, si può sapere cosa ti prende?" mi apostrofa Michelle con il suo solito piglio super duro, neanche fosse mia madre quando rincaso a notte fonda.
"Senti non ho tempo ora, tra cinque minuti devo essere dal professor Falker. Sono già abbastanza stanca oggi, senza che ti ci metta anche tu" rispondo prontamente, ma mi pento subito di averla rimessa al suo posto. Michelle odia essere contraddetta.
"Vedi, mi stai mettendo da parte. Prima Weasley e ora questo. Pensavo fossimo amiche, pensavo avresti apprezzato quello che sto facendo per te" mugugna come suo solito, io odio sentirmi rinfacciare queste cose, ma è sola e se la lascio anche io non avrà praticamente amici se non superficiali.
"Lo siamo, sai che siamo amiche. Con Weasley ho solo in ballo delle ripetizioni, la McGranitt ci ha fermato per quello voleva avere dettagli. Falker, temo debba dirmi di ritirarmi dal corso, oggi ho fatto pena e lui vuole solo eccellenze in classe, lo ha detto alla prima lezione" rispondo con una certa amarezza.
Michelle mi guarda di nuovo con il sorriso "Ma no dai, non sarai stata all'altezza oggi, ma alla fine non ti farà lasciare. Forse dovresti concentrarti di più" mi risponde senza troppo trasporto, sia mai che mi dia un incoraggiamento, solo frasi inutili e fastidiose "per Weasley...buona fortuna!" Finisce poi ridendo.
"Già, ci vediamo a cena" la saluto preoccupata, ma senza lasciare che i miei veri sentimenti escano, soprattutto con lei.
La serata si prospetta lunga e faticosa, lo capisco subito dal tono con cui vengo accolta "signorina Scott, si accomodi, prego" così faccio e sono pronta a ribattere ogni punto per restare in classe. "Vedo dai rapporti dei precedenti professori che lei ha un'ottima attitudine per la parte teorica della materia, ma pecca sulla parte più dinamica e reale." Lo guardo deglutendo appena, ma lui sorride e continua "su non faccia così. Non la mangio mica, solo volevo dirle che deve avere più grinta. I libri non la salveranno in battaglia. Il cielo non voglia che ce ne sia bisogno, al nemico non interesserà sapere la differenza tra un berretto rosso e un marciotto, o se conosce alla perfezione tutti i segni che ci indicano un lupo mannaro. Credo che il suo animo legato alla terra la porti al rispetto per tutto e tutti, che sfocia nell'apatia verso il mondo a volte. Anche ora lei è seduta e mi guarda come se io fossi solo un insetto che la sta infastidendo" il suo tono non è di rimprovero.
Decido che è il momento di dire qualcosa "mi hanno insegnato così. Lei è il mio professore e io devo ascoltarla senza ribattere. E se per animo legato alla terra e rispettoso, intende la mia devozione alla natura, si è vero. Io credo che noi si sia ospiti in questo mondo, il tempo a noi riservato è nulla rispetto a quello di altre forme viventi, animali e vegetali. Ma le dimostrerò che saprò superare le insidie che mi proporrà, se mi tiene nel corso. Sono calma e riflessiva, ma non apatica, si fidi" il mio tono di voce e la mia postura fanno intendere che sono più forte di quanto io appaia.
"Certo che non la manderò via, ho visto cosa sa fare, solo le chiedo di non mollare. Sia forte come il ciliegio che cura con attenzione, metta a frutto la sua conoscenza e passi all'azione, sia forte e delicata, ma non si lasci condizionare dalla caducità del suo fiore" resto stupita dalle sue parole, tanto che prosegue "sono solito informarmi sui miei studenti, e lei ha un curriculum di prim'ordine. E per la cronaca, amo le piante anche io. Quindi vede non siamo così diversi" finisce con un sorriso caldo e rassicurante.
Parliamo ancora un po' prima di andare a cena e scopro che, il professore ed io, abbiamo tante passioni in comune; quindi, ora sono più determinata che mai ad andare bene nella sua materia. Mentre ci incamminiamo verso la sala grande, però, penso a quanto poca voglia ho di condividere tutto questo con Michelle, non capirebbe e avrebbe solo critiche ne sono certa. Con una scusa mi allontano e vado in camera a prendere il mio bonsai, per poi dirigermi alle serre. Inizio con calma a guardare i rami e decidere quale tagliate e regolare, con calma e pazienza.
Il silenzio della serra mi rilassa e penso alle parole del professore, alla sua analisi su di me, pochi mi hanno compreso così bene conoscendomi appena, forse il mio ciliegio lo ha aiutato a capire il mio animo, o forse è solo un buon osservatore. Di sicuro ho trovato un anima affine su cui appoggiarmi se ne avessi bisogno.
"Thinuviel? Sei tu?" mi sento chiamare da fuori la serra e riconosco la voce di Elajha, il mio super compagno Tassorosso, quello con cui più di tutti ho legato in questi anni. Non abbiamo mai finto si essere diversi, ore in silenzio in serra lasciando che la nostra natura così simile ci facesse bene e conoscere senza bisogno di troppe parole.
"Sì vieni, sto sistemando il mio bonsai, non avevo fame" rispondo tranquilla e felice di vederlo. Lui entra e mi sorride, ha un visino dolce da bambino e i suoi occhi grandi lo fanno sembrare più ingenuo di quello che è.
"Hai tolto gli occhiali" mi chiede curioso, "con un'operazione babbana, praticamente ora ci vedo benissimo, devo usarli solo se studio molto" rispondo sorridente. "Stai bene" sorride e si siede vicino a me studiando l'alberello per poi continuare "sono il nuovo presidente del club della terra, vorresti aiutarmi e affiancarmi con le attività?".
Lo guardo, dovrei dire di no, non ho tempo, ho Weasley, ma poi penso che Bones possa essermi utile e quindi rispondo sinceramente "non ho molto tempo, ma se tu mi autorizzi a scegliere alcune piante da trapiantare e far crescere per mio interesse personale, accetto".
Come un bimbo mi sorride e risponde sicuro "hai carta bianca. Anche se sono certo tu mi stia nascondendo qualche dettaglio" scoppia a ridere e io con lui.
"Quale dettaglio?" rispondo evasiva, ma il suo sguardo mi fa cedere e decido di spiegare "Charlie Weasley, devo aiutarlo in alcune lacune di erbologia. La Sprite mi ha dato il programma che deve seguire, se unissi il suo programma con quello del club, riuscirei ad avere tempo per studiare e migliorare difesa." Esclamo sincera.
"Posso aiutarti anche con Difesa se vuoi, oltre che con le piante per Weasley." Mi carezza la mano e annuisco, poi decidiamo che la fame è troppa e forse è il caso di andare a mangiare.
Forti del suo essere caposcuola ci avviamo sereni alle cucine per farci servire da elfi festanti. Adoro il clima che si respira qui e mi pento di essere stata sempre ligia alle regole, non godendomi questi momenti prima.
La nostra serata pacifica viene, ahimè, interrotta dal gruppetto di Grifondoro e Serpeverde che appare rumoroso. "Weasley and Co, state infrangendo una marea di regole!" esclama sicuro Elajha, all'indirizzo del rosso che per primo è apparso in cucina.
"Sono un prefetto e posso venire qui come te. Portando ospiti!" mi indica con un sorriso furbo.
"Io me ne stavo giusto andando!" ribatto seria, non resto qui certo con tutti loro con il rischio di finire nei guai.
"A domani Scott!" mi saluta beffardo Weasley ridendo con i suoi amici, "a domani Weasley e cerca di arrivare puntuale. Che ho altre cose da fare, oltre che farti da balia" rispondo acida per poi salutare con un sorriso Elajha e avviarmi verso la torre Grifondoro e Michelle, che, so già, vorrà parlare.
Entro in sala comune guardandomi in giro e, senza volere, mi fermo ad ascoltare la discussione tra i fratelli Weasley. "Se anche ci fosse qualcosa, vi proibisco di andare nella foresta!" il tono che cerca di assumere il giovane Percy Weasley mi fa sorridere, se crede che le due pesti gemelle insieme ai loro amici si facciano intimidire credo debba imparare ancora molto dalla vita.
"Percy non fare il guastafeste, possiamo andare senza problemi, e poi vogliamo dare solo un'occhiata, nulla di più" sbuffa uno dei due piccoli Weasley "i fantasmi parlavano di qualcosa di strano all'interno della foresta, non di pericoloso" finisce l'altro sorridente. Li osservo un attimo per capire chi sia Fred e chi George ma non li distinguo.
"Scott. Hai visto Charlie?" mi chiede il più grande dei tre Weasley, mentre si sistema gli occhiali sul naso, quasi gli desse un'aria più seria. "Perché dovrei?" rispondo tranquilla, di certo non dirò allo studente più bacchettone della scuola che ero nelle cucine e lì ho visto suo fratello.
"Nulla solo perché pensavo studiaste insieme." Mi guarda in cerca di aiuto "e ho bisogno per instillare un po' di buon senso in questi due." Finisce con tono pomposo.
"Mi dispiace, non so dove sia. Ma in quanto a sale in zucca, beh non mi sembra la persona più adatta" rispondo con ovvietà, avvicinandomi poi al camino dove Michelle è seduta a leggere.
Mi siedo con lei a godermi il caldo tepore che emana il fuoco e le passo un dolcetto preso in cucina, "di cosa discutono i rossi?" le domando divertita, "ma i due gemelli hanno sentito Nick-quasi-senza-testa e il barone sanguinario parlare di una strana forza che sta agendo nella foresta proibita. I centauri stanno prevedendo alcune difficoltà future per il mondo magico e alcune piante soffrono. Loro vorrebbero andare a vedere di cosa si tratta avendo visto il professor Falker andare con Hagrid" mi risponde con calma e precisione. Noto il tono divertito nella sua voce al pensiero dei quattro ragazzini del secondo anno che affrontano i centauri.
"Se spera che il grande li fermi, si sbaglia. Secondo me li incoraggerà ad andare e partirà in spedizione con loro. Con il suo fidato seguito" faccio ridere Michelle che mi versa del te per poi chiedermi ragguagli sull'incontro serale con il professore di difesa. Quando è così ben disposta a parlare è un piace condividere con lei le esperienze della giornata.
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