24. rituali magici antichi

Pov. Charlie

Un uovo di drago, non riesco a crederci. Godric Grifondoro mi ha donato un uovo di drago, un discendente di Ori, non un drago qualunque. Devo assolutamente dirlo a Thinuviel, spero non stia dormendo.

Mi alzo e prendo la scopa che teniamo qui in camera per le emergenze. "Dove vai?" mi chiede Sean guardandomi confuso, "non eri stanco?" continua prima di sgranare gli occhi "E quello cosa è?" si avvicina eccitato. Sa perfettamente cosa ho in mano e vede la cuccetta, che è apparsa insieme, per la cova a distanza.

"Quella è una incubatrice per uova di Drago, un po' datata, ma credo funzionante e questo è il mio futuro Drago personale. Regalo di Sir Godric Grifondoro per uno degli studenti, più brillanti, coraggiosi e forti che abbia mia visto" cito con un sorriso a trentasei denti che si apre spontaneo con orgoglio.

Le mie gambe non riescono a stare ferme, urlerei dalla gioia, se potessi farlo senza attirare l'attenzione. Penso di non aver mai provato tanta gioia come in questo momento.

"Charl è illegale tenere un drago in Inghilterra, devi denunciarlo!" esclama preoccupato Sean, lo guardo con sguardo perso, sta dicendo sul serio?

"Non ci penso proprio, è mio e non intendo rinunciarvi. Da quando sei ligio alle regole?" domando con un tono preoccupato quanto il suo. Una fragorosa risata rompe il silenzio del dormitorio, "sapevo mi avresti risposto così. Sono dalla tua parte al cento per cento. Avrai il tuo drago, costi quel che costi!" finisce il biondo abbracciandomi, "ma se posso dare un consiglio, adesso dormiamo. Parlerai domani con Thinuviel, anche lei deve riposare e sono certo le ragazze l'abbiano già messa a letto, la vostra salute è più importante. Avete affrontato un viaggio che debilita parecchio, o devo ricordati Eloise Mintumble che fine ha fatto." Finisce serio e prendendo la scopa dalle mie mani.

Decido di ascoltare il suo consiglio, tanto più che credo che Thinuviel starà dormendo tranquilla visto che è da più di un'ora che è andata in camera sua.

"Non sono più abituato a dormire solo, questa settimana sono sempre stato con lei!" racconto senza filtri, Sean è pur sempre il mio amico. "Avete solo dormito o arrivi da una settimana intensa di sesso, perché in quel caso capisco di più perché sei stanco" ridacchia vendo a sedersi sul mio letto certo di ricevere dettagli.

"Abbiamo sia dormito che fatto del sano e appagante sesso, come hai educatamente detto tu." Lo prendo in giro per essersi comportato come un educando, "in sintesi abbiamo trombato come ricci!" finisco ridendo e coinvolgendolo come sempre.

"Non mi dire, Thinuviel ci sa fare allora, acqua cheta...come era quel detto della cartomante?" mi chiede mentre si accomoda e mi guarda con occhi super maliziosi.

"È l'acqua cheta che rovina i ponti. Ma, detto a parte, devo dire che pur non avendo la stessa esperienza e spregiudicatezza di Vanessa, si è fatta valere e mi ha lasciato guidare spesso il gioco." Rispondo per poi scendere in dettagli spinti ma sempre rispettosi della mia partner.

Il sole sorge e, come di consueto, inonda la nostra camera di luce, "ho dormito come un sasso, oggi dobbiamo recuperare la riunione rimandata ieri sera e ho voglia di cornetti al cioccolato" comunico appena alzato e accarezzando il mio uovo di Drago che è caldo e coccolato dall'incubatrice.

"Hai sempre voglia di cornetti al cioccolato Charlie, da quando ti conosco." Mi prende in giro Sean spingendomi per uscire dalla camera prima di me e degli altri ragazzi grifondoro che scuotono la testa divertiti.

Lo adoro avremmo dormito a dire tanto due ore, ma, come per me, stare insieme gli dà la giusta carica per affrontare il mondo.

"VIEL, ASH forza vi stiamo aspettando!" grido verso le scale del dormitorio femminile, e l'apparizione della mia amica bionda che mi invita a non gridare mi fa evitare una sgridata dal prefetto del quinto anno.

"Cosa gridi!" mi riprende dandomi un buffetto sulla nuca "non siamo sordi e comunque Thinuviel sta dormendo ha avuto qualche problema ieri sera." Abbassa gli occhi dispiaciuta, "abbiamo cercato di aiutarla, alla fine ci siamo riuscite, spero, ma non è stato facile" sospira abbattuta.

La guardo allarmato, vorrei correre da Viel ma so che non posso e soprattutto Sean mi sta trattenendo. "Ti ha detto che dorme, andiamo a prenderle la colazione e la portiamo alle ragazze in camera. Così le puoi raccontare del tuo nuovo animaletto e vedere come sta" sorride incoraggiante.

Mi lascio convincere e a malincuore mi avvio verso la sala grande. "Cosa avrà avuto, forse dovrei insistere per farla visitare" lo sguardo vaga per la sala grande alla ricerca di una risposta che ovviamente non troverò li.

"Andiamo a vedere come sta, facciamoci dire cosa ha avuto e poi decidiamo. Non puoi andare in infermeria e dire, ehi abbiamo fatto un viaggio non autorizzato nel passato, ci può controllare." Sean mi fa sorridere e ragionare, prendo velocemente tutto ciò che posso e che so piacerle e lo metto in una cesta che Sean ha fatto apparire.

"Tutto bene?" mi chiede Martha arrivando alle spalle e spaventandomi.

"Si scusa cognatina, ma Viel pare non sia stata bene." I miei occhi comunicano tutta la mia paura, tanto che Sean appoggia una mano sulla spalla per darmi coraggio.

La serpeverde si guarda in giro per essere certa di non essere ascoltata, è preoccupata anche lei, ne sono sicuro "oddio, spero nulla di grave, comunque poi ci vediamo per...hai capito!" finisce scoppiando a ridere camuffando perfettamente la conversazione.

"Certo Martha confermato, dopo sotto il salice!" risponde al mio posto Ashley che ha riempito una enorme cesta di ogni ben di Dio.

Cercando di non destare troppi sospetti ci avviamo verso la torre e con la scopa raggiungiamo la finestra della camera delle ragazze. Solo Thinuviel e Ashley sono presenti, Ginger ha fatto in modo di lasciarci campo libero.

Entro dalla finestra e mi lancio ad abbracciarla, lei si perde nel mio petto e si lascia andare alle coccole, piano le sollevo il viso e la bacio. "ti abbiamo portato la colazione per farla insieme, cosa ti è successo amore mio!" le chiedo con dolcezza e un velo di preoccupazione nella voce.

Lei sospira e racconta della scoperta fatta la sera prima e di come questo l'abbia sconvolta, "ma io lo trovo magnifico Viel, hai una occasione, una possibilità, non devi farti venire sensi di colpa inutili." Le parlo con onestà e forza cercando di aiutarla a reagire positivamente.

"Come può essere accaduto?" domanda come se io conoscessi la risposta, "non lo so," ribatto sincero "ma possiamo chiederlo a Cassandra, avrà la risposta. Dopo tutto ricordi quello che ci aveva detto Kira, il vostro futuro è condizionato da questo viaggio ora mi è tutto più chiaro Viel. Eri destinata ad avere tuo padre al fianco" la abbraccio stringendola forte.

Poi l'argomento si sposta sul mio Drago e dopo la perplessità iniziale e la paura che un altro essere dal passato possa creare danni, sono entrambe felici ed entusiaste per me. Iniziano a consigliare nomi ma io so già come lo chiamerò, lo so da quando sono bambino e sogno di poter avere un drago. Sono certo che mamma conservi ancora il mio disegno dal quale speravo di poter evocare il mio drago.

"Cosa vuoi che sia, dopo tutto un misero Draghetto, che male può fare" mi prende in giro Viel, imitandomi, ogni volta che durante la giornata parliamo delle problematiche legate a quando il cucciolo nascerà e tutti mi pongono le stesse sciocche domande.

La adoro, è tornata la mia cucciola divertente e ironica. Ho amato soprattutto come ha diretto con professionalità la spiegazione sui due rituali che andremo a fare. Ho adorato vederla redarguire Tonks quando non aveva preso con serietà il compito affidatogli commentando sulla lunghezza dell'incantesimo da pronunciare.

Ora che tutti siamo stati edotti su quello che ci aspetta dobbiamo solo allenarci per trovare il giusto equilibrio, la giusta sintonia tra di noi, e tutti i componenti che ci servono per il rito.

Decidiamo di darci una settimana di tempo, per allenarci, domenica prossima ci troveremo sempre qui e stabiliremo la data.

La primavera con il suo tepore mette di buon umore, ma i MAGO che incombono riescono a rovinare qualunque attività si voglia fare. Oggi però devo accompagnare Viel a Hogsmeade per incontrare Cassandra, forse l'unica che può spiegarci esattamente cosa può essere successo.

Mentre siamo accomodati ai tre manici di scopa ad aspettarla Viel continua ad accarezzare la borsa dove so esserci il suo album di famiglia. Confido che Cassandra la aiuti anche in questo aspetto della sua vita cambiato.

"Eccomi!" la voce squillante della ex corvonero ci fa sobbalzare tanto che per poco non rovescio la burrobirra che ho sul bancone.

"Cassandra, ma ti apre il modo!" la rimprovera Thinuviel tenendosi una mano sul petto "poteva venirmi un infarto! Non ci si materializza così dal nulla!" continua agitata facendo una scena teatrale che ci fa solo scoppiare in una fragorosa risata.

"Calmati Thini, che bello vederti sana e salva. Avevo così paura che tu tornassi menomata o malata che non puoi sapere come sono stata in ansia. E che bello vedere anche te Charlie, sapevo tu saresti tornato in forze" ci saluta poi sedendosi con noi pronta ad ascoltare ciò che riguarda il nostro viaggio.

Durante tutto il racconto, Cassandra trattiene il fiato entusiasta, non trova le parole per descrivere l'emozione che prova. In effetti sentire raccontare le nostre avventure fa quasi più impressione che averle vissute.

"e poi ho preso questo per te!" Viel estrae un libro antico sul tempo, i suoi effetti, i portali magici e le chiavi del destino, come le chiamavano all'epoca. Cassandra ha le lacrime agli occhi tanta e tale è la felicità che prova nell'avere un manoscritto tra le mani.

"io non so come ringraziarvi per questo e per le preziose informazioni che mi avete dato. Ora direi che il rituale per il coniglio potete farlo quando vi sentite in forza, i viaggi nel tempo stancano animo e fisico. E tu ne porti i segni!" fissa Thinuviel con aria preoccupata, in effetti le sue occhiaie sono ancora visibili.

"A dire il vero, vorremmo farlo domani, le stelle sono propizie e poi io..." viel abbassa lo sguardo e inizia a balbettare. "Io vorrei tentare di tornare indietro, vedi ho un peso che mi opprime, due nostri compagni sono spariti e mio padre è vivo. Non so come sia successo ma." Non riesce a finire la frase che prende il viso tra le mani.

Io cerco di rincuorarla, ma è Cassandra a parlare "cosa vuol dire che tuo padre è vivo, perché non dovrebbe esserlo scusa?" è perplessa e lo capisco; quindi, cerco di spiegare per dare tempo a Viel di riprendersi.

"Vedi, per noi, suo padre era morto quando aveva cinque anni, arrivati qui scopriamo che non è più così e lei" il tomo mi si addolcisce naturalmente "e lei teme non sia giusto!" finisco guardandola

Cassandra riflette un attimo sulle parole da dire, poi con una dolcezza infinita parla "partiamo dal presupposto che un altro viaggio nel tempo di ammazzerebbe, non vedo perché tu debba rischiare tanto per paura. Perché credo sia questo che ti sta bloccando dal vivere una seconda occasione che ti è stata data. Per quello che so io tu e tuo padre siete una forza della natura, simili, uniti e appassionati. Non privarti di questo dono."

Le due ragazze si guardano fisse, mi sento di troppo ma so che Viel mi vuole vicino e non la lascerò "ma io, io non sono quella ragazza" riesce a dire in un soffio, "certo che lo sei, se non fisicamente lo hai vissuto nel cuore, ti conosco avrei sempre pensato a tuo padre in questi anni, quindi goditelo, e al massimo ti sostengo e diciamo la verità a tua madre." Finisce con amore infinito.

"Visto amore, lo dice anche lei. Vivi il momento tornare indietro non servirebbe, soprattutto non sappiamo come questo sia capitato" la incoraggio io, ricevendo un super sorriso.

"Se solo per quello è facile da spiegare, se, senza volere avete cambiato la vita di qualcuno, le discendenze sono cambiate e quindi non sarà esistito il suo assassino" inizia a spiegarci con cura maniacale Cassandra facendoci ridere.

"Ci ha convinto Cassy, davvero non serve la spiegazione." Ridacchia Thinuviel tornare serena tanto da mostrare a Cassandra una foto e chiederle dettagli.

Mentre le due ragazze parlano, mi cade l'occhio sulla collana al collo della madre di Viel e senza pensarci due volte le domando a bruciapelo "cosa ci fa tua mamma con quella collana al collo?" sono frastornato, possibile non l'abbia notata?

"Quale? Oddio questa" sgrana gli occhi e si mette una mano davanti alla bocca. Cassandra ci scruta nella speranza che uno dei due elabori un pensiero cosa che Viel fa, "questa collana è uguale a quella di Tosca Tassorosso, regalo di Godric Grifondoro!" risponde sicura.

"Non è uguale Viel, per me è quella. Devi chiedere a tua madre" rispondo certo di non sbagliarmi.

"È la collana di famiglia, Charles, passata di madre in figlia. Alla primogenita quando si sposa. Quindi sarà mia" risponde certa di quello che dice.

Cassandra anticipa il mio pensiero "allora tu sei una loro discendente. Questo spiega tutto. Siete rimasti protetti da questo. Mi avete detto che le parole erano che il passato e futuro tornino al posto, solo il legame resti a proteggere. Tu Charlie avevi il legame, e anche tu Viel. Oddio che emozione!" finisce Cassandra bevendo un generoso sorso di idromele riserva.

I giorni passano, come suggerito da Cassandra, ormai dobbiamo per forza effettuare il rituale in serata. La vittoria di questa mattina contro serpeverde e la nostra ormai quasi sicura proclamazione come campioni di quidditch mi caricano di positività.

Nulla può andare storto ne sono sicuro

"Ecco Lie, ho preso tutto, ora dobbiamo solo aspettare. Sei sicuro che non verrà nessuno qui?" chiede preoccupata Viel mentre accarezza Berry per calmare se stessa e il Sylvilagus.

La radura che abbiamo scelto io e Sean è sicura, solo noi conosciamo questo posto e comunque Marta e Mila stanno creando una bolla di sicurezza con incantesimi respingenti.

Prendo in mano lo schema e controllo che candele e cristalli siano correttamente posizionati. Non mi sento per nulla tranquillo a lasciare il comando a Tonks, ma cambiare all'ultimo agiterebbe Viel, che si è già seduta sul suo menhir, piazzato per primo.

"Noi siamo pronti!" mi rincuora Ashley posizionandosi con la sua runa in mano, "ho anche controllato le distanze Charlie, sono giuste stai tranquillo!" mi rassicura sorridendo. Mi fido di lei, so che non rischierebbe mai peer nessuna ragione al mondo, se mi dice che è a posto, sono certo lo sia.

Guardo Sean che alza il pollice, Bones in posizione concentrato fissa Thinuviel, Leonard si è assicurato con Ashley delle rune e ora sorride sicuro di sapere il fatto suo. Lo scruto e devo dire che mi sta simpatico, nonostante abbia scoperto che non correva buon sangue tra di noi, ha accettato volentieri di seguirci in questa impresa, ha aiutato e attivamente messo a disposizione il suo sapere.

Mila sta aspettando Tonks che è ovviamente in ritardo e io inizio ad innervosirmi, possibile che abbia avuto un contrattempo proprio questa sera, sa quanto sia fondamentale il tempo in queste situazioni "arriverà stai tranquillo. Io mi posiziono al quattro giusto?" mi cerca di distrarre Martha.

"Si esatto! Allora in attesa di Tonks ricontrolliamo tutto. Gli otto cristalli di Salgemma ci sono e sono piazzati, il ramo di quercia lo ha Thinuviel" mi guarda e annuisce preoccupata "tintura di Nephila e salice è qui, le otto bacche di incenso ci sono e le otto candele che devi accendere tu Viel anche" il mio tono è sicuro, questo il mio compito, sono pur sempre un capitano e essere leader mi riesce bene.

"Eccomi, scusate. Mi sono persa nella foresta!" esclama Tonks allegra come non vorrei fosse in questo momento. Adoro vederla spensierata ma ora stiamo parlando di Thinuviel e una magia particolarmente difficile e pericolosa.

La guardo andare da Viel e poi mettersi in posizione, sospiro e sento in me crescere la paura. Poco prima che Thinuviel congiunga le dita per legarsi a Berry ci guardiamo e noto la mia stessa paura nei suoi occhi.

"Lo faccio io Tonks!" grido per fermare tutto. I miei amici mi guardano e io decido di spiegare "non sono tranquillo, scusa, potrebbero andare mille cose storte e quindi preferisco essere io il cerimoniere!" concludo spostandomi verso la posizione assunta da Tonks.

So che è rischioso, so che cambiare così all'ultimo non è giusto, ma la nostra amica Tassorosso non sempre riesce a restare concentrata e se dovesse accadere qualcosa a Thinuviel o ad altri non sarei tranquillo per non essere stato io al comando fino in fondo.

"Mi ricordo perfettamente cosa devo fare Charlie, ho ripassato anche prima. Per favore, lasciami tentare!" risponde piccata Tonks, so che è brava ma non posso e non voglio lasciarla fare o tentare come ha detto lei.

"Non restarci male, ma voglio farlo io!" ribatto duro e deciso, poi guardo Viel che sorride molto più serena, "per te va bene?" le chiedo certo ormai della risposta, le leggo in faccia che è più contenta ora.

"Non speravo di meglio" risponde sorridente. È deciso, sarò io a guidare il rituale.

Mi perdo un attimo nella bellezza degli occhi di Viel, ormai parliamo una lingua tutta nostra. So che mi sta mandando la giusta fiducia e io voglio fare lo stesso, respiro e le faccio cenno di iniziare.

Lei mi sorride, guarda Berry, unisce il pollice al suo dito medio e soffia con delicatezza verso il nostro cucciolotto, Una luce verde si espande da Viel e circonda Berry, segno che sono legati.

Dopo qualche istante per assicurarsi di aver agganciato correttamente la creatura alla sua anima in simbiosi inizia il secondo rito.

La vedo è concentrata e determinata a non sbagliare. Con sicurezza immerge il ramo di quercia nella tintura di Nephilia e salice per poi tracciare l'intero campo d'attivazione dandomi così il via

Punto la bacchetta verso lei e Berry, con forza e chiarezza ripeto la formula muovendo poi il mio bastoncino di legno verso le rune e le candele "Purificabis et redimit, cum hoc alica nos mundabimini et purgata of omnia vestigia iniuriam".

Non accadendo nulla ripeto la formula scandendo meglio le parole cercando di ricordare gli esatti movimenti che mi ha insegnato Alcor Black. Al secondo tentativo gli incensi, che i miei amici avevano acceso, si spengono e, come previsto, emanano la coltre di fumo bianca che si espande come nebbia intorno al perimetro esterno.

Le mie labbra si incurvano per la gioia di essere riuscito ad attivare la prima parte del rituale, ma resto agganciato a Thinuviel che si rilassa come stabilito e faccio un cenno con la testa affinché all'unisono gli altri enuncino la loro parte della formula.

Sono molto preoccupato per lo scambio che ho voluto fare con Tonks, non ha mai provato a sincronizzarsi con gli altri, se sbagliasse, se non funzionasse, sarebbe solo colpa mia che ho voluto agire di impulso. Il mio cuore accelera, appesantito dal senso di colpa per aver cambiato le carte in tavola.

Ma dopo pochi attimi torno padrone di me, della mia magia e del suo fluire, c'è in gioco più di una vita in questo momento, se qualcosa andasse storto la maledizione di Berry si scaglierà su di noi e sul chiunque sia nel suo raggio di azione, devo assolutamente restare lucido come aveva fatto Godric Grifondoro a Stonehenge.

Controllo che tutti abbiano la bacchetta puntata verso il centro, in particolare verso Thinuviel che stringe un Berry tremante, e che pronuncino con attenzione le parole in latino.

È emozionante sentire tutte le voci formarne una, come il canto di un coro armonioso e ipnotizzante. "Talismans ponatur supra terram, et caligo quae circa nos protege auxilio resistere bonis. Novem populum, octo adiutores. Protego" viene ripetuto più volte creando una eufonia magica che ci circonda e attiva definitivamente il rituale.

Le linee prima disegnate spariscono come assorbite dal terreno e le candele si accendono una alla volta in senso antiorario.

Berry emette una luce bianca che ci segnala che il rituale su di lui ha avuto effetto.

Un sospiro di sollievo mi esce dalla bocca, Viel mi guarda e con tono solenne mi invita a continuare. "forza Lie, ora la parte più difficile, restituiamo i poteri" mi avvicino e le prendo la mano libera dalla bacchetta.

Siamo uno difronte all'altro, occhi negli occhi, annuisco e lei fa segno di essere pronta, come se fossimo una sola persona pronunciamo l'incantesimo "Questo della strega è il canto che della notte celebra i segreti gli dèi più antichi invocando e rievocando i riti più biechi. La grande opera della magia ho cercato. In questa notte e a quest'ora l'antico potere ci onora. Questo è il tempo di restituire l'antico potere, Rubato da un infido impostore."

Stringendo forte la sua mano creo con la bacchetta un gigante ellisse che la circonda.

Un vortice di luce appare dal cielo e la colpisce in pieno, per poi allargarsi da lei verso tutti noi e il mondo esterno, la coltre di nebbia creata dal precedente rituale sparisce mano mano che il vortice allarga il suo potere.

Quando tutta la magia fluisce da Thinuviel, sviene cadendo a terra con Berry sulla pancia.

Corro da lei, inizio a baciarle la fronte e a cercare di svegliarla, tutti si stringono intorno a noi e Elajha le pone sulle labbra un estratto sconosciuto. So che non le farebbe mai del male quindi lascio che le strofini lavanda e non so cosa altro sulla fronte e su tutto il corpo.

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