21. alla ricerca di soluzioni
pov Thinuviel
"Mi stai ascoltando?" domando ancora eccitata dalla giornata mentre noto che Charlie fissa il camino senza parlare e fingendo di prestare attenzione al mio discorso.
"Si amore, tutto molto interessante, l'orto botanico che vorrai ricreare a casa, la gita nel bosco, la fortuna di aver piantato la Cervisae che salverà Berry con coso, come hai detto che si chiama?" mi guarda facendo la faccia entusiasta e invitandomi a rispondere.
"Simon Fisher-Becker, si chiama così, ma non prendermi in giro, sono solo felice!" rispondo con il broncio, non capisco perché non sia entusiasta di sapere che ho passato il pomeriggio con Tosca a fare ciò che più amo.
"Non ti prendo in giro, solo, pensavo a quello che ha detto Serpeverde. Non abbiamo idea di come tornare, se non ci riusciamo sarà tutto inutile capisci? Non abbiamo un portale" sospira senza guardarmi, ma restando fisso sul camino.
"Ogni cosa a suo tempo Charlie, non abbatterti lascia che ti dica cosa mi ha insegnato mio padre una volta. In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso, devi solo aspettare il tempo giusto." Il mio tono è dolce e pensare a papà mi aiuta sempre.
"Perché vedi Charlie non possiamo decidere quando troveremo la soluzione, possiamo cercare, provare ma da sola non arriverà. Arriverà al momento giusto se noi ci impegniamo a creare la situazione, come per le piante, prepari la terra, pianti il seme, concimi, bagni la terra e il fiore nascerà. Ecco noi abbiamo preparato tutto ora dobbiamo concentrarci sul bagnare la terra, ovvero cercare un modo per creare un portale. Il resto verrà" Spiego con determinazione mentre mi accoccolo per terra vicino a lui.
Lui sorride, lo sento, e sono felice di averlo rincuorato. "Sai cosa mi fa ridere Viel, che trovi sempre il modo di rapportare tutto all'erbologia. Sei come mia mamma con il cibo." Ridacchia mordendo una mela che gli elfi hanno lasciato nel cesto sul tavolo.
"O tu con il Quidditch" ribatto senza remore, appoggiandomi di più lui. "A proposito domani hai la seconda lezione, posso venire a vederti?" chiedo entusiasta di vedere come si comporterà con Alcor Black.
"A dire il vero dipende molto dall'incontro con i fondatori deciso da Lady Corvonero per domani mattina, se avrò lo spirito e il tempo volentieri. Certo che la Lady è davvero una comandona, non pensavo" ridacchia rilassato dalla mia vicinanza, mentre sta creando sicuramente dei nodi sui miei capelli.
"Davvero, oggi Tosca mi ha raccontato che quando hanno deciso di fondare Hogwarts, una sera mentre giocavano a un gioco tipo il nostro gioco di ruolo "Dungeons & Dragon" hai presente? Ecco a Lady Corvonero è venuta idea di creare la scuola. Grifondoro era entusiasta e si è subito lanciato nell'impresa partendo alla ricerca del luogo ideale, ha comandato lui in pratica tranne per qualche dettaglio. Come sappiamo lui e Serpeverde sono stati i pionieri, ma le donne non sono state da meno. La cosa bella è stata che le hanno coinvolte, non è scontato nell'anno mille insomma, ma il fatto che l'idea sia stata sua le fa credere di potersi considerare più degli altri" finisco con enfasi.
"Serpeverde oggi ha borbottato un sacco sul fatto che Lady Corvonero si sia nominata responsabile, lui non sopporta di essere comandato. Si arrabbia perché alla fine il nostro grande Godric non si oppone con forza, ma io ho capito è molto "vivi e lascia vivere." Se la Lady non gli schiaccia i piedi le lascia l'illusione di comandare. Ottima strategia quella di Godric, non trovi?" mi racconta con calma.
"Comunque sono felice che tu abbia approfondito le tue conoscenze in erbologia, certo per me sarebbe stato una noia mortale, ma mi piacerebbe fare una esperienza simile con le creature magiche, chissà magari ci riesco prima di tornare" continua con tono triste e di nuovo preoccupato.
"Devi solo cercare di trovare l'occasione." lo guardo con amore e lo costringo a tenere gli occhi fissi nei miei "torneremo, ne sono sicura." Aggiungo con voce malinconica.
"Anche al nostro tempo non cambierà nulla Viel. Tu ed io abbiamo capito come possiamo amarci e non permetterò a nessuno di farti cambiare. Soprattutto a Michelle." È serio ha capito la mia paura senza che io la esternassi e, senza volere, al nome della mia amica mi irrigidisco.
"Si Thinuviel, hai notato come qui, senza di lei, tu sia veramente felice e te stessa? Libera di esprimerti e non giudicata? Ecco quando torneremo ti proteggerò da lei, da tutto e da tutti." Sussurra con dolcezza e mi bacia con passione.
I suoi baci sono davvero magici, riescono ad attivare una cascata di emozioni positive tanto che non posso più farne a meno.
In cuor mio so che ha ragione e mi dispiace di essere stata per tanti anni soggiogata da Michelle, sarà una cosa che imparerò a gestire al mio ritorno. Una volta che vedi la luce è difficile amare il buio. Michelle è davvero un'ombra nella mia vita.
"Sono certa lo farai," sorrido appena le labbra si staccano, mantenendo il tono a poco più che un sussurro "ma ora andiamo a cena, primo ho fame e secondo i tuoi giocatori ti aspettano con ansia, devi dare loro alcune dritte per domani" ridacchio più convinta . Mi alzo appoggiandomi a lui e facendolo ridere, visto che per poco non lo faccio cadere.
"Fai pure! Sono qui apposta per fare il tuo appoggio, non ti preoccupare se ti sei pesata completamente su di me, lussandomi quasi una spalla" ridacchia mentre cerca di farmi cadere, per poi alzarsi con agilità "andiamo ci saranno tante leccornie da mangiare" il suo tono ironico e la faccia disgustata che fa, mi portano a scoppiare a ridere ancora più forte.
La cena non è delle migliori, ma le chiacchiere e le risate con gli amici ci proiettano con velocità all'appuntamento per il portale la mattina successiva.
Con passo sicuro ci avviamo alla sala dei colloqui, la stessa che abbiamo usato la prima volta in cui abbiamo parlato con loro. Il sole fatica dietro le nuvole, ma ormai ci siamo abituati.
Entriamo con sicurezza, per ora è presente solo Cosetta Corvonero che ci fa accomodare su due sedie vicino al tavolo, mentre ne posiziona altre due.
Con una risata contagiosa fanno il loro ingresso Godric e Tosca che indossa una bellissima collana che ci mostra con orgoglio. Un albero con al centro un cuore rosso di rubino.
"Bella vero? Un suo dolce regalo." Esclama poi indicando il gigante che la accompagna e parlottando con la sua amica Corvonero in un angolo.
Resto per un attimo gelata, quella collana mi ricorda qualcosa, ma non riesco a focalizzare dove io l'abbia già vista. O forse semplicemente mi sbaglio, ma il rubino così bello è difficile confonderlo.
"Ben arrivato Salazar, giusto in tempo" esclama Corvonero con uno sguardo glaciale rivolto al collega che, con un sorriso freddo ed eleganza, si siede nell'unico posto vuoto intorno al tavolo.
Accantono così il pensiero della collana e presto attenzione alla conversazione, meglio ascoltare e farsi vedere attente.
"Ci sono stati problemi?" domanda invece con gentilezza Tosca, mentre gli versa una tazza di infuso di erbe fumante.
"Nulla, solo volevo assegnare un compito ai miei studenti visto che già ieri ho perso la lezione. Ma grazie per averlo chiesto, Tosca e grazie per la menta, sai che la amo" finisce con un cenno del capo formale ma con un sorriso sincero. In effetti la tisana di Salazar profuma immensamente di menta a differenza delle nostre.
"Allora possiamo iniziare, il problema è creare un portale. Ieri sera mi sono dilungata in biblioteca e tra i miei libri ne ho trovato uno, questo" con fare da insegnate lo mostra "dove illustra alcune varianti di portali spazio tempo. Purtroppo, nessuno ha avuto successo nella creazione, ma di sicuro il punto focale per tutti è trovare un nesso magico. Ovvero un punto dove la magia si concentra" finisce con enfasi.
"Grazie, Milady per averci trattato come i tuoi studenti" ironizza Salazar "confido che la spiegazione su cosa sia un nesso fosse per loro due" finisce indicandoci. "Perché ti ricordo che il nesso magico su cui fi fonda Hogwarts lo abbiamo trovato io e Godric." Finisce con tono sempre più insofferente.
Cosetta Corvonero lo guarda senza battere ciglio, la sua freddezza farebbe impallidire la McGranitt e non è poco. Guardo Charlie e noto che trattiene una risata.
"Chiarissimo il concetto Cosetta, grazie. Non c'era la spiegazione su a cosa siano dovuti i fallimenti? Solo così possiamo trovare un rimedio e aprire il varco nel tempo" interviene con calma Grifondoro, chiaramente cercando di deviare il discorso per evitare uno scontro tra i due.
"Principalmente all'inesperienza dei maghi che hanno tentato. Qui, ad esempio, il nesso era inesistente, qui, a quanto si legge, Erodoto dice che il pentacolo è stato mal costruito senza rispettare la proporzione. L'ultimo tentativo, il più avanzato quello di Farouk Al Noui ad Alessandria, probabilmente è fallito per il rituale inefficace che non ha attivato le rune nel modo corretto, a quanto sostiene lo stesso mago, per altro" spiega con calma Lady Corvonero facendo apparire una pergamena appesa nel vuoto su cui sono riportati i suoi appunti.
"Direi che i loro fallimenti ci possono essere di aiuto. Per prima cosa cercherei un posto magico, proporrei un posto circolare, magari a cerchi concentrici, visto che il tempo lavora cosi, come ci suggerisce il tronco di un albero" inizia a ragionare con un filo di voce la dolce Tassorosso.
"Io propongo qui a scuola. Conosciamo la zona e abbiamo più punti da tentare, anche il lago se dovessimo usare gli elementi della natura, acqua, aria, fuoco e terra" continua come se avesse già deciso tutto Cosetta Corvonero.
"Non credo che qui a scuola sia la scelta giusta" ribatte Godric. "troppo alti i rischi per gli studenti, e poi il nesso non è così forte come parrebbe servire" finisce accarezzandosi la barba con una mano. Chiaramente un vezzo che lo aiuta a pensare.
Guardo Charlie che, come me, è in ascolto assolutamente incantato davanti a tanta conoscenza e forza magica, ma timoroso di esprimere una opinione.
"IO invece credo che sia il posto giusto" risponde con forza Corvonero.
"NOI, invece pensiamo di no!" sibila Salazar mentre fissa la collega con aria di sfida. Gli occhi verdi e penetranti di Serpeverde fanno paura, ma Lady Corvonero non accenna a tirarsi indietro.
La tensione tra i due è palpabile.
"Io ho deciso che questo è il luogo migliore, come vedi ho già anche predisposto alcuni dettagli come altare, posizione rune e.." Corvonero non cede, anche se il suo tono calmo e sicuro ora è più alto e rigido, segno che sta cercando di imporsi sugli altri. Gli occhi di Salazar sono davvero un'arma potente che il mago ha.
"Non capisco perché debba comandare tu! Chi ti ha eletto nostro capo? Non ricordo!" esclama seccato Serpeverde alzando non poco la voce.
Resto colpita di come riesca a mantenere la calma e far così traballare l'avversaria che però non sembra risentirne.
"Si dà il caso che io sia la strega più dotata qui, e l'unica che si sta davvero prodigando per questi ragazzi!" risponde con lo stesso tono acido Lady Corvonero.
La situazione sta sfuggendo di mano per fortuna il vero leader qui in mezzo sta per scendere in campo.
Godric Grifondoro si alza e sovrasta tutti con la sua postura fiera e i suoi quasi due metri di altezza. "Adesso basta tutti e due, litigando non si va da nessuna parte. Cosetta non sei certo più brillante di me o di Salazar e neppure di Tosca, abbiamo tutti dei talenti e delle peculiarità diverse e solo lavorando come una squadra possiamo trovare una soluzione." Il suo tono è calmo ma autoritario.
Ha una autorevolezza enorme, senza imporsi con forza o arroganza riesce a far sentire tutti piccoli.
"Tutti noi abbiamo a cuore i ragazzi e, se siamo qui, è perché vogliamo tutti trovare una soluzione. Quindi ripartiamo da dove ci siamo interrotti, ci serve un luogo magico potente dove poter attingere ad antiche magie. Qualche idea?" domanda poi guardando i suoi colleghi.
Dopo un attimo di pesante silenzio è sempre Lady Corvonero a parlare, ma questa volta il suo tono sembra più rilassato. "Pensavo che forse potrebbe andare bene Stonehenge nello WiltShire, li alberga una magia antica che, aggiunta alla nostra, dovrebbe riuscire ad aprire un varco spazio tempo" spiega con sicurezza. Il suo tono è decisamente più mesto di prima "ammesso di trovare un incantesimo adatto" finisce guardando tutti fuorché Serpeverde.
"La trovo un'ottima idea, tu ci puoi riuscire Cosetta, e possiamo amplificare l'effetto con rami di mandorlo e ulivo. Oltre che preparare un cerchio magico con mele tagliate e alloro" continua con entusiasmo Tosca posando una mano su quella della collega. Mi sorride e invita a partecipare alla conversazione con qualche suggerimento, ma ne io ne Charlie al momento ci sentiamo di dire la nostra.
"Concordo con Tosca, Cosetta, non esiste incantesimo che tu non sappia creare, e unire la magia delle piante e la loro protezione può solo aiutare solo che..." Grifondoro parla con calma ma viene interrotto da Serpeverde in modo alquanto maleducato.
"Solo che il luogo è troppo magico, la sua forza potrebbe spazzare via i ragazzi come se nulla fosse! Polverizzarli, considerando poi che lei ha sangue babbano!" finisce con tono di sprezzo.
"Non mi fa certo paura sfidare le antiche magie e neppure a Thinuviel. Lo abbiamo dimostrato venendo qui, quindi, non vorrei mancare di rispetto, ma la prego di smettere di trattarci come due incapaci e pavidi!" Charlie si è alzato e parla al fondatore con forza e coraggio.
Un coraggio che si era sopito venendo qui, ma che ora vedo in lui e resto ammirata da tanta forza. Questo è il mio Charlie, il Charlie Weasley che conosco, che ho odiato e amato alla follia, lo bacerei se non fossimo in un momento così particolare.
"Ben detto ragazzo. Vi chiedo scusa se abbiamo ignorato il vostro punto di vista. Siamo in sei a questo tavolo e tutti dobbiamo lavorare insieme." Comanda Grifondoro spostando appena la sedia e permettendoci di arrivare al tavolo di lavoro, quali pari.
Sono così orgogliosa di Charlie che non potrei essere più felice, gli prendo la mano e disegno sul suo palmo un cuore, che lo fa arrossire appena, per poi tornare a concentrarci entrambi sulla creazione del portale.
"Allora mi sembra chiara la posizione, Stonehenge sia." Sentenzia con tono serio Serpeverde. La presa di posizione di Charlie deve averlo colpito perché ora sembra più collaborativo e ben disposto. "Dobbiamo ora capire quando le stelle saranno propizie essendo un portale astronomico, studierò per voi il cielo per calcolare il momento migliore per ottenere il massimo risultato" finisce con calma e gentilezza.
Sono felice che ci stia aiutando. Era quello che speravamo in fondo, che i maghi che hanno fondato la nostra scuola aiutassero i loro studenti.
"Certo Salazar, se vuoi ti aiuto. Serve sfruttare il momento di confine, la ciclicità del tempo ricordi. Ci serve un momento di passaggio" Lo segue Cosetta, ora tornata anche lei posata e aperta alle idee degli altri. "Dobbiamo anche trovare un veicolatore di magia, credi che Dinadan Prell ci possa prestare la bacchetta di Sambuco?" chiede poi a Salazar che sembra dubbioso.
"Io non userei la bacchetta di Sambuco per nulla al mondo. Sarà anche forte, Cosetta, ma sappiamo bene cosa succede quando viene adoperata e non siamo ancora stati capaci di usarla per il bene, sa solo portare morte a chi la agita. Troviamo un'altra fonte di magia antica" ribatte sicura Tosca, è risoluta, noto che parla restando in disparte ma non manca di farsi sentire quando serve.
Mi rivedo moltissimo in lei.
"Ori potrebbe essere utile secondo me. Lo metto a disposizione volentieri" propone Grifondoro e noto una strana eccitazione nel mio ragazzo.
Ori è un nome sentito, lo aveva citato Charlie prima di partire e dalla reazione che sta avendo credo di immaginare che creatura sia.
"Esiste davvero? Ori non è una leggenda?" Charlie ha il tono di un bambino felice che ha appena visto apparire sotto l'albero di Natale i suoi regali.
"Certo che esiste, è il mio Drago Rosso. Dopo ti porto a vederlo se vuoi, bisogna camminare un po', lo tengo lontano da scuola perché è un pochino nervoso a volte." Gli sorride Godric Grifondoro felice quanto lui.
"Un pochino nervoso dici? Mi ha bruciato tre serre. Per fortuna non c'erano studenti dentro" ridacchia Tosca al ricordo di quanto accaduto, scuotendo accomodante la testa.
Sorrido e senza volere ripenso a quando i miei funghi sono andati in fumo grazie ai gemelli e subito lo racconto senza vergogna "posso capire, i suoi fratelli hanno dato alle fiamme i miei Cefalofago. Una colonia intera il mio compito pre MAGO" finisco con enfasi.
"I cefalofago sono rarissimi e difficili da far crescere, un vero danno!" esclama, dispiaciuta Tosca e io le sorrido certo che capisca come mi sono sentita.
"Li ho recuperarti in parte, ma non sono ancora riuscita a perdonare i gemelli. Dopo tutto mi hanno messo in difficoltà solo per scherzo!" sospiro dispiaciuta, noto che Charlie si irrigidisce al commento, forse non dovevo esternare il mio disappunto sulla sua famiglia in questo momento. Gli chiederò scusa dopo.
"Tutto molto interessante, ma le vostre piante bruciacchiate non ci sono di aiuto, torniamo a concentrare la nostra attenzione al portale." Borbotta acido Serpeverde e io vorrei rispondere a tono ma l'educazione impartitami da mamma e papà me lo impedisce.
"Invece lo sono Salazar. Stavo pensando a come far cessare l'esistenza dei ragazzi qui, passaggio fondamentale perché non ci siano conseguenze nel futuro, ma non sapevo come. Ora lo so. Ori li deve bruciare in un cerchio di fuoco a Stonehenge!" esclama euforica di aver trovato una soluzione Cosetta Corvonero.
"Li vuoi bruciare vivi?" ribatte ridendo Serpeverde, cosa ci sia di divertente non lo so.
"No io..." cerca di spiegare Lady Corvonero imbarazzata, di sicuro non aveva pensato alla pericolosità. Decido di intervenire, alla fine forse posso dare il mio contributo.
"Se posso, possiamo fare come per le streghe che i babbani pensavano di bruciare sul rogo. Non bruceremo se useremo l'incantesimo Freddafiamma. Esiste anche la sua pozione per aumentarne l'effetto" li guardo sicura che sappiano cosa sto dicendo ma, Charlie a parte, sono perplessi.
"Sapresti ricreare la pozione e effettuare incantesimo?" mi chiede sicuro e speranzoso Grifondoro. Probabilmente non hanno mai avuto bisogno di usare qualcosa di simile e la mia sicurezza nell'esporre la soluzione lo affascina.
"Certo professore, senza alcun dubbio!" rispondo altrettanto sicura e anche Charlie annuisce, abbiamo entrambi un'ottima preparazione in incantesimi per dubitare in questo momento.
"Ora serve solo capire come convincere Ori!" sospira Tosca avvicinandosi a Grifondoro e con dolcezza sedendosi sulle sue gambe.
"Per quello ci sono io. I Draghi sono la mia specialità" si lancia Charlie spavaldo, ormai ha davvero ritrovato il suo spirito forte e spaccone.
"Allora un problema in meno" esclama felice Grifondoro, vedo i suoi occhi illuminarsi di orgoglio nel vedere Charlie così forte e coraggioso.
In cuor mio temo che il rosso stia sopravvalutando le sue forze, in fondo la sua conoscenza di Draghi è poco più che teorica, ma non voglio fargli sapere che ho paura.
Grifondoro lo aiuterà e, nonostante ci siano una marea di dettagli ancora da stabilire e altrettante possibilità che qualcosa vada storto sento che la nostra impresa avrà successo.
Alla fine, ha ragione, come ha detto prima, abbiamo intrapreso questo viaggio con coraggio e preparazione, allora perché fatico a far tacere la vocina interiore che mi ricorda che tecnicamente sarà riuscita la nostra impresa solo se torniamo sani e salvi.
"Cara, vuoi aiutarci? Ho visto quanta bravura hai dimostrato con la piuma. Ci serve che tu riproduca qui lo schema d'azione e prenda appunti" mi comanda Lady Corvonero distraendomi dai miei pensieri.
Mi siedo e inizio ad eseguire il disegno come da ordini di Cosetta e Salazar, ogni tanto alzo lo sguardo e vedo Godric che chiacchiera con Charlie, presumo del drago e Tosca, ancora sulle gambe del suo amato, che si carezza la pancia con dolcezza.
Strano come in tutto questo tempo io non abbia mai pensato alla mamma, mentre ora io lo stia facendo. Chissà se anche lei accarezzava la pancia così, chissà se mi ha mai coccolato.
"Signorina, per cortesia, vuole stare concentrata su quello che sta facendo. I suoi pensieri sono inutili e forvianti. Deve pensare al qui e ora. Avanti non resti indietro, ogni dettaglio saltato potrebbe costarvi la vita." Mi rimprovera Serpeverde, il suo tono duro e risoluto attira l'attenzione di tutti, tanto che Charlie si alza e si affianca a me quasi in difesa e pronto ad aiutare.
"I ragazzi dovranno sistemarsi al centro del cerchio delle Bluestone. Li sono certa si aprirà il vortice del portale" Cosetta Corvonero è concentrata e ci guarda "avete detto vortice giusto? non cerchi concentrici o altro, è importante!" ci domanda seria.
Annuisco, "Vortice ma, se posso, farebbe differenza?" domando timidamente.
"Certo. Un vortice prevede un punto focale e una spirale, i cerchi concentrici un centro ripetibile. Quindi essendo il complesso megalitico un cerchio di per se concentrico, voi dovete essere posizionati al centro del vortice o, in caso di cerchi concentrici nel cerchio più magico ma non per forza al centro di esso" mi spiega con calma Grifondoro prima che lo facciano altri.
"Non solo Il vortice è un vuoto, una soglia di passaggio, uno spazio di articolazione. Ciò che a noi serve. I cerchi concentrici sono il luogo sacro dove si concentrano tutte le energie materiali e spirituali. In pratica i cerchi vi permetteranno il vortice!" finisce Corvonero con una tale chiarezza da incantarci.
"Ora torniamo allo schema, dove pensi di creare il cerchio di fuoco?" le domanda Tosca osservando il disegno da me realizzato.
"questo va deciso, pensavo che appena fuori dal ferro di cavallo dell'Inner Sarsen possiamo creare il tuo cerchio magico, che coinvolgi la magia al fulcro e protegga il resto del mondo da eventuali problemi" le risponde sicura Corvonero.
Serpeverde è concentrato e dubbioso. "le Rune di attivazione? Ci saranno non credete?" possibile che ogni volta che dice qualcosa Serpeverde sia distruttivo e volto a spegnere l'entusiasmo che abbiamo.
"Ci saranno di sicuro Salazar, le posso cercare con te. In biblioteca abbiamo dei libri e Prell ci aiuterà volentieri se abbiamo dubbi." Risponde sorridente e certa di quello che dice Tosca, ricevendo un sorriso di assenso da parte del collega più restio a sorrisi.
Le ore passano e lo schema prende sempre più forma. Dettagli, formule e congetture si moltiplicano, così come i dubbi su alcuni passaggi. Il fatto che nessuno prima di oggi abbia pensato ad usare certe magie e certe combinazioni rende tutto più difficile ma anche più affascinante.
Giunti all'ora di pranzo abbiamo stilato la lista delle cose da fare, io e Charlie abbiamo solo il compito di ricreare la pozione per la resistenza alle fiamme, Salazar e Cosetta studiare le stelle, oltre che un incantesimo che funzioni per cosetta. Godric e Tosca si occuperanno del cerchio protettivo, e di trovare Rune ed eventuale rito per concentrare le forze della natura a nostro vantaggio.
"Direi tutto perfetto, ora che ognuno ha il suo compito diamoci da fare, domani mattina stessa ora, stesso posto per i ragguagli. Pensate di poter avere le informazioni necessarie entro domani?" domanda sicuro e incoraggiante Grifondoro, il suo sorriso e il suo sguardo danno coraggio tanto che senza indugio io e Charlie annuiamo sicuri delle lezioni fatte con Piton.
"Certo amico mio, per quanto mi riguarda non ci saranno problemi" risponde altrettanto sicuro Serpeverde alzandosi per andare a mettersi all'opera.
"Con il mio aiuto sono certa che non farai tardi, andiamo avanti" lo becca Lady Corvonero con un piglio duro. Ci saluta e si avvia superando il collega con passo sicuro.
Tosca ride alla scena e con un sorriso incoraggiante si congeda confermando che anche per lei il compito non è difficile avendo già creato più di un cerchio protettivo nella sua vita.
Rimasti soli io e Charlie osserviamo lo schema e nessuno dei due osa dire una parola.
Ci teniamo per mano certi che la strada sia quella giusta, ma molto pericolosa.
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