2. Chiedere aiuto

Pov Charlie

La scuola è iniziata da una settimana e i ritmi serrati dell'ultimo anno mi aiutano a restare concentrato sullo studio, tranne oggi. Oggi la mia mente ha vagato libera tra sogno e realtà.

"Questo foglio mi sta facendo impazzire, mannaggia a Hagrid" sbuffo innervosito rigirandomi nel letto. "Si può sapere cosa succede? Non dirmi che sei teso per i provini di domani, perché la squadra è praticamente la stessa dell'anno scorso e tu sei stato un super capitano" mi domanda Sean sdraiandosi vicino a me. Mi conosce troppo bene e mi è stato vicino tutto il giorno.

"Ci stiamo ancora. Hai notato?" rido guardando il mio compagno di sempre sdraiato accanto a me nel letto che mi ospita da sette anni. Ci siamo amati dal primo sguardo scambiato alla stazione e abbiamo combinato di ogni insieme in questi anni. Gli voglio bene come ad un fratello e quindi so che posso dire tutto a lui. "Quindi Char cosa ti prende?" Mi chiede serio quasi preoccupato, "questa cosa mi sta facendo impazzire. Hagrid mi ha dato questa notizia: al santuario dei Draghi in Romania aprono due posti con la borsa di studio. Lui ha un amico e gli ha parlato di me. Mi prenderebbero...Capisci potrei andare al Santuario dei Draghi senza far pagare nulla alla mia famiglia" sento la gioia dentro svanire mentre racconto, passando il foglio al mio compagno di mille avventure.

"Ma è meraviglioso!" esclama lui felice ed ignaro della seconda parte della questione. "No che non lo è, ci vuole almeno il livello GUFO in erbologia, e io ho mancato l'esame. Cosa cazzo c'entra l'erbologia con i Draghi" commento platealmente, facendo cadere le mie grandi braccia lungo il corpo. Lui mi guarda e si mette a ridere "vero tu sei stato bocciato al GUFO in erbologia. Noi dobbiamo trovare una soluzione però, se questo voto è importante, un motivo ci sarà e tu lo scoprirai. Parlane con la nostra Granitica insegnate, vedrai che per aiutare un suo studente smuove il mondo. Soprattutto se questo studente è il capitano della sua squadra e non si concentrerà sul quidditch" mi risponde con fare ovvio. Ridiamo insieme per cacciare i pensieri negativi.

"Tu invece, nuove conquiste in vista?" domando spostando volutamente l'argomento su di lui e la sua nota predilezione per il genere femminile. Lui sorride malizioso, segno che ha già adocchiato qualche ragazza, "forse, ma ti dirò. Potrei mettere la testa a posto, per quella giusta" mi risponde serioso. "Questo sarebbe strano sai?" Confesso facendolo rotolare dal letto con una spallata vigorosa.

"Sei scemo Charlie, lo sei veramente!" ride divertito riposizionandosi sul mio letto e spingendomi in un angolino. "Tu con Vanessa invece, ancora amici di letto?" Mi chiede curioso eludendo la sua affermazione precedente, dal tono che usa so che non approva molto la rossa fuoco. "Non so, sinceramente mi ha un po' stufato è diventata pretenziosa e io ..., voglio dire è super a letto ma non mi prende più come una volta e, con lei in giro, molte ragazze non si fidano di me." Sean scoppia a ridere "ma sentilo, non mi prende più come una volta, ... è diventata pretenziosa... Tipo sesso estremo?" Ride ancora più forte e di istinto mi porto la mano davanti alla faccia, "sei un cretino! Volevo dire che vuole sempre più attenzioni e richieste varie. Ashley, per esempio, mi ha detto che dovrei piantarla con questa storia, non è seria e mi crea terra bruciata intorno facendomi passare per ciò che non sono. Secondo Martha, invece, Vanessa è veramente innamorata di me, quindi la starei illudendola facendo così. Insomma, sarei uno stronzo". Spiego senza freni.

"Vanessa innamorata? Naaaaa Vanessa ama essere libera e divertirsi con il fusto di turno. Tu! Nell'ultimo periodo sei il prescelto, ma non sei il solo. Non l'unico insomma." Mi guarda confuso "lo sai vero?" I miei occhi parlano per me "no, sinceramente non lo immaginavo. Ma motivo in più per chiudere la storia con lei, non credi?" rispondo con un velo di amarezza nella voce.

Sean sorride comprensivo, "motivo in più. Magari Tonks vorrebbe fare un giro, hai visto vero come ti guarda..." "Tonks è una amica e basta." Rispondo senza dare adito ad ulteriori divagazioni sull'argomento, in troppi vorrebbero questa storia, ma non sono attratto dalla mia compagna tassorosso. Sean scuote la testa poco convinto "se lo dici tu? E la gemellina? Tu e tuo fratello potreste fare la coppia." Ride mentre io sono serio "Martha è carina e Mila pure, ma non sono il mio tipo. Io ho bisogno di emozioni forti, loro non possono darmele" spiego con forza.

"Effettivamente a te piace la conquista, il brivido della ricerca e la cattura del boccino. Nulla deve essere facile per Charles Septimius Weasley" Ride enfatizzando il racconto, come se stesse facendo il resoconto di una partita di quidditch. Da sempre non riusciamo a fare un discorso serio, senza scoppiare ridere insieme e lo adoro. il sorriso è il miglior modo di affrontare la vita.

Una volta arrivati in dormitorio tutti i miei compagni di anno, ci decidiamo a dormire, tanto non potremmo più fare le nostre chiacchiere liberamente, quindi tanto vale risposare. Posiziono il figlio sotto il cuscino convinto ad andare dalla McGranitt domani dopo le selezioni e parlarle, come suggerito da Sean.

Dopo la mattinata passata a esaminare i giovani aspiranti giocatori, lascio a Sean e Ashley il compito di organizzare la cerimonia di ingresso in squadra e vado dalla mia capocasa con la scusa della nuova lista di giocatori. Come sempre parlare con la professoressa McGranitt mi ha dato la carica giusta per affrontare le insidie, oltre che ottimi consigli su come risolvere il problema GUFO fallito. Ora con passo deciso mi avvio in biblioteca dove sono certo di trovare la mia missione intenta a studiare, speriamo sia sola così da ottenere la sua completa attenzione. La vedo concentrata a scrivere un saggio e mi avvicino senza far rumore.

"Scott scusa, avrei bisogno di te", cerco di tenere un tono cordiale, lei alza lo sguardo e mi trovo due occhi scuri che mi fissano perplessi "buongiorno Weasley, stavo studiando se non te ne fossi accorto" risponde con tono forse un po' troppo acido per i miei gusti. "Ecco allora vengo al dunque, senza perdere tempo in due" meglio prendere in mano la situazione e non lasciarsi guidare dall'istinto.

"Mi devi aiutare in erbologia. Devo prendere a tutti i costi il livello GUFO" le dico velocemente sedendomi al suo fianco. "Sei in ritardo di due anni, e potevi studiare a tempo debito" ridacchia sarcastica in risposta sapendo del mio T, mi domando perché debba renderlo così difficile. "Lo so grazie!" Rispondo con lo stesso tono "ma DEVO averlo e la McGranitt mi ha garantito che se la mia preparazione sarà buona chiederà di farmelo sostenere insieme ai MAGO a fine anno. La Sprite mi ha detto di chiedere a te. Hai tempo e conoscenza per aiutarmi. Dai cosa ti costa".

Lei non risponde e resta un attimo perplessa e, sono sicuro, spiazzata dal mio tono finale, respira e  mi risponde con calma "tu DEVI prendere il GUFO, va bene, ma io NON DEVO aiutarti, posso dire di no" sottolinea parecchio il verbo dovere e capisco che sarà difficile convincerla se si attacca così alle intenzioni.

"Capisco che io e te non si vada molto d'accordo, ma potresti fare una eccezione e io ascolterei tutto quello che mi dici di fare, senza fiatare o fare commenti strani. Ti prego ne ho bisogno", cerco di essere sincero e convincete, usando tutte le armi che ho a disposizione. Il mio tono dolce e supplichevole deve averle smosso qualcosa dentro, lo vedo dai suoi occhi. "Vorresti recuperare il programma di sette anni in uno?" Chiede perplessa.

Il mio metodo usato con la mamma ha funzionato, si è aperta alla proposta, nessuna donna resiste a questa tattica, ormai ne sono certo. "No, basta quello per i GUFO, quindi, avendo io seguito le lezioni, sarebbe un ripasso tecnicamente, ma se vogliamo esagerare io sono pronto a fare anche il livello avanzato. Nessuna sfida è troppo grande per me" ridacchio per allentare la tensione e sperare di convincerla. "Va bene, accetto. Ma non farmi perdere tempo, lavoreremo senza sosta e il quidditch o Vanessa Swoon non sono scuse accettabili per saltare gli incontri" finisce con un abbozzo di sorriso, seppure il tono sia serio e impostato.

È fatta ho il suo aiuto, "Chiaro, tu comandi io eseguo. Grazie e a buon rendere!" soddisfatto mi allontano e la lascio con le sue pergamene, non vedo l'ora di dirlo ai miei amici, quindi accelero il passo verso la sala comune.

La reazione non è quella che mi aspettavo, "sei sicuro di voler lavorare con lei?" mi chiede una non convinta Ashley, "potevo aiutarti io o Martha, ce la caviamo con le piante. Tonks sta seguendo il settimo anno, lei di sicuro conosce bene anche la Sprite" continua cercando una soluzione alternativa alla mora perfettina. "Lei è la migliore, la McGranitt non ha dubbi in proposito, quindi io scelgo lei. Sono certo che con Tonks finiremmo a parlare di altro e non concluderei nulla" cerco di far valere le mie scelte, a Tonks non avevo pensato ma non voglio che lo sappiano. "O magari concludereste qualcosa che ha a che fare con le piante il senso lato" ride Sean che, come sempre, legge in tutto un doppio senso. "Quanto sei infantile!" rispondo facendo il verso di una ragazza schifata dall'insinuazione e facendo ridere tutti, "ma a parte gli scherzi, devo mettercela tutta e con lei posso concentrarmi solo sulla materia, senza pensare ad altro" finisco serio.

"Ora, risolto il problema Erbologia, noi dovremmo pensare al torneo notte delle sfide. Come casa vincitrice del titolo l'anno scorso abbiamo il compito principale, e, soprattutto, quello di superare il torneo precedente" Cerco di prendere in mano la situazione e spostare l'attenzione su argomenti più interessanti. "Il torneo dell'anno scorso fatto dai serpeverde è stato bellissimo e non possiamo essere da meno" comunico fiero e deciso, ricevendo consensi e sguardi ammirati.

"Potremmo fare delle gare a sfida diretta. Ogni concorrente sceglie chi e in cosa sfidare l'altro" propone Sean, ma subito Ginger lo fa ragionare "finirebbe in una faida Serpeverde Grifondoro. Quindi per nulla divertente". Le ragazze la appoggiano, quindi siamo in minoranza.

"Sono d'accordo con te. Io proporrei una cosa super carina. Sfide sulle paure di ognuno e il superamento di queste" esclama Ashley cercando l'appoggio mio e di Lauren. "Bello la notte da leoni" risponde una entusiasta che Lauren sta già abbozzando il volantino.

"mi piace, il coraggio è una caratteristica nostra e della nostra casa" approvo con entusiasmo l'idea della mia amica di sempre. "Ma nessuno sarà sincero sulle proprie paure" ci fa riflettere Ginger, che come sempre è quella che più è attenta ai dettagli. "Non importa, sta a noi cercare di capire le paure e studiare le prove di conseguenza" rispondo semplicemente pensando a come la mamma riesca sempre a capire quando mentiamo o quando abbiamo commesso qualche strappo alle regole.

"Non servirà! Siamo maghi. Useremo l'incanto che usa Vitious per i quiz in classe, semplice. Basterà stregare il cestino delle candidature e lui esporrà la prova. Senza che nessuno possa accusare di prove pilotate" esclama con sicurezza la mia bionda amica che mi guarda con sguardo di una che la sa lunga. "Una volta uscita la paura, noi avremo il tempo per preparare in sicurezza la prova, senza farci scoprire" conclude Ashley con la serietà di un comandante.

"Sia! Allora tu, Sean, ti occupi dell'incantesimo, tu Ashley di trasfigurare qualcosa che possa fungere da box iscrizioni e successivamente assegnatore di prove. Io e Ginger parleremo con gli altri prefetti e tu Lauren oltre alla locandina dovresti convincere gli altri Grifondoro a collaborare, ma la vedo grigia" lo sguardo di tutti si sposta sui tre ragazzi dell'ultimo anno che saranno un osso duro.

"Michelle e Thinuviel non sono un problema" Spiega Ginger con sicurezza. "Dici? Sono due palle al piede secondo me" esclama Lauren, ma la prefetto continua sicura "Michelle è una che ha bisogno di essere al centro dell'attenzione, per cui se le dici che così facendo diventerà popolare, accetterà. Poi, secondo me, non perderà occasione di farsi notare da voi due" ridacchia guardando me e Sean, ma davvero non mi interessa una come Michelle ."Thinuviel fa quello che dice la sua capetta, se vuoi parlo io con loro. Jason e Mitch sono il vero problema, ma confido che tu mi possa aiutare" continua senza staccare lo sguardo da me. "Certo che ti aiuto, ma dubito che Mitch possa partecipare, la sua paura è fare qualcosa che non sia studiare" rido divertito mentre guardo per vedere se dal tavolo ci sia una reazione che però non arriva, poco mi importa organizzeremo un torneo clandestino stupendo e lo vinceremo.

"Chi facciamo partecipare?" chiede pratica Lauren, "tutti escluso il primo anno?" risponde Ashley, sono certo che suo fratello e i miei abbiano fatto pressioni per partecipare e se le regole fossero come quelle dell'anno scorso sarebbero tagliati fuori. "Io direi dal terzo anno in poi, come sempre. Alla fine, i primi due anni sono piccoli e non hanno grande esperienza" commenta Sean e onestamente ha ragione, oltre che temo cosa possa succedere se mia mamma venisse a sapere che ho lasciato partecipare i gemelli ad un torneo non autorizzato. Sono certo che sei gemelli dovessero partecipare Percy le scriverebbe in tempo zeroe io riceverei come minimo una strillettera.

"Concordo terzo anno in su!" esclamo convinto, fosse solo per sfuggire all'ira di mia madre, sarò un grifondoro ma non sono un suicida. Ashley sbuffa e si alza, sono certo che domani mattina le sarà passata, lo fa sempre, devo solo darle tempo. Poi la aiuterò a spiegare il perché abbiamo lasciato fuori i nostri fratelli, alla fine le devo tutto, oltre ad aver preso io la decisione finale.

Senza volere alzo lo sguardo e mi fermo a guardare i miei compagni di anno al tavolo a studiare. Possibile che abbia parlato così poco con loro, da sapere a mala pena quali sono le loro passioni, i loro interessi, le peculiarità e le loro paure. Fisso un attimo di più la Scott, lei è un enigma da scoprire, riservata e silenziosa tanto da passare inosservata per tanti anni, eppure la sera del nostro arrivo è stata una piacevole compagnia. Ashley mi ha raccontato del bisticcio per il gatto e non penso che Michelle sia la sua capetta, solo lascia che lei si creda tale. 

"Charlie, hai capito?" mi chiede Sean passandomi una mano davanti agli occhi. "Sì certo, va bene. Puoi pensarci tu?" rispondo sicuro senza sapere in realtà che cosa ho chiesto di fare. Ritorno a osservare la mora che ritira con ordine i libri e la pergamena che stava scrivendo, per poi sparire come un fantasma su per le scale, senza che nessuno, a parte me, si accorga che sia andata a dormire.

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