16. Festa con sorpresa
pov. Charlie
La sera della festa di Martha e Mila arriva, esco dal bagno con asciugamano intorno alla vita e frizionando i capelli con l'altro, certo di non trovare nessuno in camera e deciso a parlare con Thinuviel visto che sono settimane che la evito.
Con mia grande sorpresa, invece, sul mio letto e mezza nuda c'è la piccola Rory Hilliard. Cosa vuole questa peste.
Non faccio in tempo a cacciarla che entrano Sean seguito da Ashley e, con mia grande sfortuna, Thinuviel.
Il sorriso della mora si spegna all'istante e mi ritrovo un uragano biondo addosso. "Sei cretino! Davvero Charlie, io non capisco tutto il nostro discorso dell'altra sera, sei un emerito deficiente" continua picchiandomi con le sue manine, confermando la sua forza di battitore.
"Lasciami spiegare. Non è come sembra!" cerco di gridare per farla fermare. Cerco di catturare attenzione di Sean che, appena capisce la malparata della situazione, butta una felpa alla ragazzina e cerca di fermare la fidanzata.
"Lasciamolo parlare, forza." La blocca energicamente e mi guarda come a dire, io ti ho aiutato ma cerca di essere convincente.
"C'è poco da spiegare, sono mezzi nudi. Godric è una bambina!" mi grida Ashley arrabbiata e delusa.
"E io non ci ho fatto nulla. Me la sono trovata qui, uscito dalla doccia. Da solo!" termino intravedendo l'insinuazione balenare negli occhi della mia amica. "Sono settimane che sto male perché Viel ci ha definiti solo amici" le faccio il verso "e pensi che io faccia una stronzata del genere." Finisco buttando finalmente fuori il motivo di tanta insofferenza degli ultimi giorni.
Ashley guarda con fare accusatorio la ragazzina del quinto anno che, rossa in viso, spiega la sua versione dei fatti "volevo fare una sorpresa. Ho visto che era sempre solo e pensavo che avesse litigato con la Scott e fosse di nuovo libero. Vanessa Swan mi ha consigliato di lanciarmi, che lui amava queste cose" il suo tono ingenuo mi lascia allibito, mentre una rabbia interna mi cresce.
Vanessa sta giocando scorretto, ha sicuramente visto che questi giorni con Viel sono strani e sta tentando di renderla insicura, alla festa questa sera giocherà qualche brutto scherzo e io devo evitarlo a tutti i costi. Viel è troppo importante per me ora.
"Vanessa dice un sacco di stupidate sai, non devi crederle. Ora vestiti e sparisci" le comanda Ashley, per poi fiondarsi su di me.
"Ti ammazzo dopo, e di sicuro ammazzo Vanessa. Ora mi spieghi perché ti metti nei casini, sempre? Quando ti ho chiesto cosa c'era, che Thinuviel era rimasta male dopo Cassandra eccetera, tu cosa mi hai risposto?" domanda senza addolcire la voce, mia madre le ha insegnato troppo bene come fare le scenate.
"Ho mentito va bene, mi scocciava dirvi che non la capivo. Da soli ci siamo baciati più volte e poi lei se ne esce con quella frase." Rispondo sincero infilandomi mutande e pantaloni.
Sean mi guarda sorpreso "vi siete baciati più volte e non me lo hai raccontato. Bell'amico che sei" esclama mentre si siede sul letto ricevendo una occhiata incenerente dalla bionda.
"Devi darle tempo Charlie, fatica a fidarsi e tu non la aiuti. Certo adesso ce ne vorrà molto di più, io vado a convincerla dell'equivoco, ma questa sera devi superarti. Intesi!" mi minaccia puntandomi il dito contro ed esce sbattendo la porta.
"Non chiedere per favore, io non sempre capisco cosa si aspetti da me! Dice una cosa poi ne vorrebbe un'altra e si arrabbia" scoppia a ridere Sean, "comunque dovevi vedere la tua faccia, ero sicuro che non avevi invitato la maliziosa Rory a letto, anche se è messa bene la bambina" continua a ridere mentre mi passa una camicia.
"Non mi interessa come è messa la Hilliard, spero solo che Ashley convinca Thinuviel. Comunque, come si allaccia questa cosa?" domando mentre lotto con un panciotto gessato.
"Ci tieni molto a lei vero?" mi domanda serio Sean mentre mi aiuta con questo abito babbano anni 20. "Non ti ho mai visto così tanto teso" finisce passandomi la cravatta.
"Sì molto, è strano non ho mai provato nulla di così intenso. Ogni volta che mi sembra di arrivare ad un dunque con lei, torniamo indietro come gamberi. Questa sera temo che Vanessa giochi qualche brutto scherzo e, se lo farà, questa volta non sto zitto" assumo la faccia cattiva che dovrebbe avere il gangster che sto interpretando.
"Forza andiamo o faremo tardi . Ho promesso che aiuto Ashley e Tonks nella preparazione, non vorrei farle arrabbiare più di quanto tu non abbia fatto con la mia ragazza." finisce il mio amico vestito come me, solo che il suo gessato è bianco.
Scendo in sala comune e vedo i miei tre fratelli discutere, "inizia ad andare, io ho questioni di famiglia" sospiro e mi avvio da Percy, Fred e George.
"Cosa succede?" chiedo con calma e dolcezza al più grande dei tre.
"Succede che vogliono venire alla festa nonostante non possano e non siano stati invitati perché piccoli" mi spiega piccato Percy.
"Non è vero Ashley ha detto che possiamo venire se troviamo il vestito e lui non vuole aiutarci con trasfigurazione" risponde Fred adirato verso il nostro perfettino di famiglia.
"Ha persino vietato a Oliver Baston di aiutarci." Finisce George incrociando le mani al petto.
Non fosse che sto per deluderli, riderei di loro tre. "Purtroppo per voi concordo con Percy, non è una festa adatta a voi. Non mi interessa se Ashley permette a Luke di venire, mamma mi scorticherebbe se lo sapesse. Quindi mi dispiace aspettate il settimo anno per partecipare a feste così" spiego con fermezza e calma.
"Ma mamma non lo saprà mai, dai Charlie. Per favore" mi implorano in coro i due gemelli,
"Primo la mamma sa sempre tutto, non so come faccia, ma lo sa. Secondo lei si fida di me, e non voglio deluderla. Quindi mi dispiace ma restate qui!" comando perentorio ora. Mi sento in colpa, uno dei motivi è che voglio stare con Thinuviel e loro sarebbero motivo di distrazione, e poi sono certo che scorrerà troppo alcool e non sarà facile per noi grandi da gestire, non vorrei davvero finire scorticato vivo dalla mamma.
Lascio la mia famiglia indispettita e mi avvio alla sala dei capitani, spero che Thinuviel sia presente per aiutare , così da poterle parlare.
Appena entro nella stanza resto a bocca aperta, l'allestimento è perfetto sembra di essere tornati indietro nel tempo e spero sia di buon auspicio per me e lei.
"Charlie vieni a dare una mano qui!" grida Sean a cavallo di una scopa mentre cerca di fissare alcune lanterne.
"Lo sai che abbiamo la bacchetta e con un Vingardium Leviosa, incantesimo del primo anno, avreste fatto prima" rido divertito ma aiuto.
Luci, scintilli, gioco di oro, bianco e nero, le ragazze si sono superate. Perle e piume di struzzo addobbano il tavolo delle bevande, che, come da tradizione, sono camuffate e nascoste in contenitori del latte fresco.
"C'era il proibizionismo all'epoca, e noi dovevamo rispettare le regole" mi sussurra Ashley apparsa dal nulla, rispondendo alla mia domanda non espressa. È veramente bella e sexy in questo vestitino di velluto bordeaux e con le perle sulla schiena.
"Guardati sei bellissima, non ti considerassi una sorella ci potrei provare con te" rido nel vederla imbarazzata.
"Non è con me che devi fare il carino Char. Ma grazie, spero Sean apprezzi, perché vorrei finire la serata in bellezza" sorride maliziosa e si avvia dal biondo che la guarda con occhi attenti e desiderosi.
Mila e Marta arrivano vestite rispettivamente di argento e oro, mi avvicino alla serpeverde e la prendo un po' in giro "sobria direi. Per nulla appariscente!" rido mentre le faccio fare una piroetta su sé stessa.
"Sono la festeggiata, mi devono notare tutti, comunque tuo fratello è uno stronzo, non ha voluto chiedere il permesso di partecipare!" mi racconta piccata, ma divertita
"Si farà perdonare sabato tranquilla, ma io non ti ho detto nulla" le confido schioccando un piccolo bacio sulla guancia, prima di andare da Mila che sta distribuendo dei nastrini.
"Auguri Mila! Sapevo che tra le due avresti ceduto tu" scherzo sapendo che la gemella tassorosso aveva una idea diversa per la festa. "E questi cosa sarebbero?" domando curioso
"Beh un giochino, questo mi è stato concesso di fare," ride guardando sua sorella "siccome non tutti siamo accoppiati, ho pensato che la fortuna potesse accoppiare qualcuno" risponde divertita.
Spero che quel qualcuno sia io, devo fare in modo che Thinuviel abbia l'altro pezzo, ma come. Mila sembra avermi letto nel pensiero. "Non posso fare eccezioni, la sorte parlerà, forza!" e mi pone davanti il cestino. Penso al colore che sceglierebbe Thinuviel e prendo quello rosa fiore di ciliegio, al posto di quello rosso fuoco che invece avrei preso senza sapere nulla.
Ora devo solo aspettare il momento, chiacchierando con tutti i ragazzi e le ragazze che stanno arrivando. L'idea degli anni venti si sta rivelando vincente.
"Solo Charlie?" l'inconfondibile voce di Vanessa, che con la mano mi carezza la schiena, mi infastidisce.
"No, ma comunque non starei in tua compagnia lo stesso!" rispondo freddo e distaccato, "non farmi più scherzi come Rory Hilliard, o me la paghi" la minaccio sperando di spaventarla.
"Rory chi? Non conosco nessuno con il suo nome." Se non sapessi che è bravissima a mentire ci cascherei, poi abbassa lo sguardo e guarda le mie mani "rosa? Peccato io avevo preso il verde smeraldo. Si abbina bene al rosso dei miei capelli" si allontana legandosi il nastro al polso mostrandolo con eleganza.
Alzo gli occhi al cielo, davvero non capisco come io sia resistito tanto con lei. Guardo la porta di ingresso nel momento esatto il cui Thinuviel ed Elajha Bones la stanno varcando, ridono entrambi, e un piccolo nodo allo stomaco fa sentire la sua presenza. Sono sinceramente geloso del rapporto che hanno i due.
Tonks e il suo arrivo inopportuno riescono a farmi perdere di vista il nastro che Thinuviel ha estratto dal cesto, mentre vedo che Elajha ho lo stesso giallo della mia amica pasticciona e sorrido felice.
"Dimmi Tonks di cosa hai bisogno?" chiedo sollevato di sapere che almeno non passeranno la serata insieme Viel e il tassorosso.
"Stiamo preparando la fila di bicchierini, ci dai una mano a riempirli, Ashley sta impazzendo con i premi e poi sono doppi" indica il tavolo lungo e stretto dove sono stati messi dei bicchieri di succo ,all'apparenza, ma so bene che verranno riempiti di Whisky riserva speciale.
Mi avvio e aiuto le ragazze, "se li beve tutti domani sta male" rido guardando Ashley che ha escogitato questo divertentissimo gioco.
"Naaa, Mila si fermerà presto e Martha regge bene!" ribatte la mia amica. Per poi continuare "tu resta sobrio e non fare cazzate, ti ho già visto parlare con quella" seguo i suoi occhi e vedo che sta guardando Vanessa che sta civettando con Bulstrode.
"Tranquilla ho chiarito alcune cose. Ora se permetti ho visto un mora vestita di verde e vorrei andare da lei" sussurro e, con un sorriso da cacciatore, mi avvio verso il tavolo del buffet dove ho visto Thinuviel.
Piano mi avvicino e la abbraccio, appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Scusa, davvero sembra che io non ne combini una giusta, ma volevo sapessi che ci tengo a te e con la Hilliard non è successo nulla, solo un brutto scherzo di Vanessa" sussurro appena, spero non mi arrivi una sberla qui davanti a tutti.
Lei pone le sue mani sulle mie che le cingono la vita. "Lo so, Ashley mi ha spiegato tutto. Solo non mi aspettavo di restarci così male." Risponde altrettanto sottovoce. "Spero che tu abbia scelto il tuo colore preferito." Ridacchia, poi, mentre mi mostra il nastro rosso fuoco.
Scoppio a ridere e la strigo a me, "no! Ho scelto il tuo!" e agito il nastro rosa davanti ai suoi occhi facendola ridere, mentre appoggia la sua guancia sulla mia. Sono scomodo ma non la lascio andare, per nulla al mondo.
"Allora come facciamo ora?" mi chiede ridendo e girandosi per guardarmi in faccia.
"Semplice Mademoiselle, adesso cerco chi ha il rosso e faccio cambio" rispondo sicuro senza lasciarla andare. Per mano ci mettiamo a cercare chi ha il corrispettivo del nostro colore.
Per mia fortuna il rosso lo ha Quirdick un corvonero amico di Mila. Mi avvicino e con calma gli spiego le ragioni per fare cambio, soffermandomi sul fatto che il rosa lo avrà di sicuro una ragazza dolce e romantica.
"Missione compiuta!" comunico sventolando il nastro rosso davanti ai suoi occhi, facendola nuovamente ridere. "Per fortuna ha ceduto, altrimenti avresti dovuto convincere tu una ragazza a mollare me, e non so se ti sarebbe riuscito"
"Certo, sarebbe stato impossibile rinunciare a te vero" ironizza spingendomi appena per poi lasciarsi abbracciare fingendo un ballo.
"E questa sera sei tutta mia. Abbiamo il nastro abbinato dopo tutto!" le dico avvicinandomi pericolosamente a lei, che stranamente non si allontana come sempre.
Balliamo un tempo indeterminato, poi la vedo ridere.
"Sai che ha il nastro rosa?" mi chiede con un sorriso malizioso "Hazel Hazewell! Di tassorosso! Potevi essere suo" mi guarda con occhi che brillano, la trovo bellissima.
"Oddio è noioso solo il suo nome, è una lagna!" rido stringendola a me. Questa volta niente Michelle a portarmela via.
"Ma povera, con me è gentile!" ribatte senza opporre resistenza, restando vicina come mai in presenza di altri.
La musica si ferma e io resto stizzito, stava andando alla grande. Ashley con la sua solita forza e sicurezza annuncia il gioco per Mila e Martha. Dovranno bere un bicchierino ogni mezzora, ogni bicchierino avrà un premio e vincerà chi, a fine serata, ne avrà bevuti di più tra le sorelle.
"Ma è tremendo come gioco" esclama preoccupata al mio fianco Viel, non conosce la capacità di Martha di ingurgitare alcolici, sono certo vincerà lei.
"Quindi i regali me li devo conquistare" chiede divertita e combattiva Martha, certa che in tutti i bicchieri troverà alcol. Ma io stesso ho riempito la maggior parte dei bicchieri e ho messo parecchi finti alcolici. Ci tengo alla mia amica.
Confido questo segreto a Thinuviel, sussurrando al suo orecchio, lei si gira, mi guarda sorridendo e mi bacia davanti a tutti, un bacio passionale che scatena in me una esplosione di gioia, che raggiunge il culmine quando intreccio la mia lingua con la sua.
È la prima volta che mi bacia con qualcuno presente, la prima volta che non si nasconde dietro paure o insicurezze. Cosa sarà successo, poco importa, la sto baciando e sono in paradiso.
La stringo a me e non la lascio allontanarsi, premendo ancora le mie labbra sulle sue e danzando con le lingue e le mani.
"Non che io sia dispiaciuto ma questo bacio? Vorrei ..." non mi fa finire e sorride.
"Ma Ashley mi ha parlato molto oggi, dopo Rory. Mi ha spiegato perché eri freddo con me, oserei dire glaciale in questi giorni e ti chiedo scusa. Non pensavo per te fosse importante farlo sapere a tutti che io e te stessimo iniziando a frequentarci, ecco. Quasi pensavo volessi tu per primo tenerlo riservato" mi confida diventando rossa
"perché avrei dovuto?" la risposta arriva alle mie orecchie forte e chiara sottoforma di una risata fastidiosa, quella di Vanessa.
La mia compagna di ballo si irrigidisce sentendo i commenti che la rossa sta facendo, ma la stringo di più a me per darle forza , anche se non credo sia necessaria "ti provoca per allontanarti da me, non ascoltarla" il mio tono sicuro e fermo la rasserenano tanto che in riposta a Vanessa mi bacia nuovamente, senza vergogna.
"Brutta bestia l'invidia sai Swan. Ti conviene fartene una ragione come ho fatto io" sento chiaramente la voce di Dylan Perry parlare con una inflessione di sconfitta e il mio ego si gonfia ancora di più per unirsi alla gioia di avere Viel per me in via ufficiale.
Lei scoppia a ridere sulle mie labbra e l'istinto di portarla via della festa e andare da qualche parte, solo noi, prende il sopravvento. Tanto che la prendo per mano, strizzo l'occhio a Sean che mi guarda e la trascino fuori dalla sala dei capitani, per riprendere a baciarla contro il muro del corridoio.
"Charlie la festa!" ride divertita e su di giri, "onestamente non mi interessa più nulla della festa voglio solo stare con te. SOLO" rispondo altrettanto su di giri.
Scoppiamo a ridere dalla mia risposta "quasi due mesi che aspettavi di stare con me in mezzo alla gente e ora vuoi stare solo. Sei strano lo sai vero" finisce prima di infilare le sue mani tra i miei capelli scompigliandoli.
La luce dell'alba ci trova vicini e abbracciati. Lei dorme serena sul mio petto e io non resisto e le bacio i capelli sciolti che le cadono e le coprono spalle e schiena nuda.
Mai avrei pensato che passare la notte con lei fosse tanto appagante e per nulla scontata.
I giorni successivi ci trovano sempre più uniti e coinvolti nella storia facendo passare in secondo piano Berry e i M.A.G.O.
Senza rendermene conto siamo arrivati al 21 di marzo, sera della missione tempo, l'ansia mi prende, se dovessimo fallire potrei non tornare più o tornare in un nuovo futuro e sono terrorizzato al solo pensiero.
Thinuviel sarà carica e pronta ad affrontare questo, ma io, io no. Forse dobbiamo trovare un'altra via. Se i miei sapessero cosa sto per fare, non sarei più il figlio responsabile che credono di avere. Se dovessi involontariamente cambiare qualcosa e creare problemi ai miei genitori o ai miei fratelli, ne morirei.
Questo pensiero mi terrorizza, devo dire a Thinuviel che dobbiamo cambiare piano. Essere coraggiosi va bene, essere avventati va bene, ma questo è troppo.
Come ho solo potuto pensare che tornare indietro di quasi mille anni possa essere la soluzione ai nostri problemi. Siamo due pazzi, ecco cosa siamo.
Fisso il cielo fuori dalla finestra, sta iniziando ad imbrunire, è il momento di andare. Sospiro e mi faccio coraggio.
In sala comune la trovo con Ashley, con la gabbietta di Berry, e Sean, ha un viso teso anche lei. Nessuno a parte noi quattro sa di questa folle idea, meno persone sanno il piano, meno si rischia di farsi scoprire. Domani quando gli altri chiederanno i nostri amici spiegheranno, ma saremo lontani e al sicuro, spero.
"Tutto bene Char hai una faccia?" mi domanda la bionda, non meno tesa di me e Viel.
"Solo, stiamo facendo la scelta giusta?" chiedo più a me stesso che agli altri.
"Si Charlie. Ma se non te la senti posso andare sola. Non ho paura del tempo, ho studiato tutti i dettagli e molte cose che ho imparato da bambina mi possono aiutare. Davvero non ci sono problemi, fammi solo arrivare a Hogsmeade. Poi proseguo sola" parla con calma e tranquillità. È forte e sicura, non posso lasciare da sola.
"e rinunciare a conoscere Ori? Non ci sperare" rispondo spavaldo, nascondere il vero senso di vuoto che ha creato in me il mancato saluto ai miei fratelli che sto per fare, è la scelta migliore.
"Ori?" Mi chiede Ashley dubbiosa. "Studia e scoprirai chi è" rispondo divertito dal fatto che loro tutti ignorano informazioni che invece io ben conosco.
Per mano ci avviamo verso la statua della vecchiaccia orba, come l'altra volta. Salutiamo i nostri due amici e via verso la cantina di mielandia. Esattamente come l'ultima volta percorriamo il tunnel in silenzio, entrambi persi nei pensieri che ci portiamo dentro il cuore.
"Cassandra dove ci aspetta?" domando prima di entrare da Erbe Essenziali e Funghi Fatali, negozio gestito da un amico di Viel che non mi da troppo affidamento, per passare di nascosto dal camino.
"Nell'atrio del Ministero, così non veniamo registrati. Te l'ho già spiegato mille volte. Mi ha garantito che a quest'ora tuo padre e mia madre sono già andati a casa. Cosa che onestamente spero o il nostro viaggio terminerebbe prima di iniziare." Risponde ridacchiando, segno che è nervosa.
Usciti dal camino ci troviamo nel grande atrio di ingresso con il pavimento di legno scuro e il soffitto blu pavone. Rispetto alle altre volte in cui sono arrivato qui con mamma o papà, mancano le lunghe file di maghi e streghe in attesa di tornare a casa, nessuna corsa per un posto o visitatore spaesato. Solo un gran silenzio interrotto dal ticchettio di qualche scarpa di maghi che spera di finire il loro lavoro in fretta e lo scroscio della fontana dorata davanti alla quale ci sta aspettando Cassandra.
Prendo per mano Viel e mi avvio sicuro verso la nostra complice, devo infondere sicurezza alla mia compagna, non posso farmi vedere nuovamente insicuro. Voglio godermi l'avventura.
"Ben arrivati, eccovi i vestiti idonei al tempo, almeno credo, la signora del negozio di costumi me lo ha garantito. Al massimo una piccola trasfigurazione dovreste essere in grado di farla" finisce con una lieve nota preoccupata.
"Siamo al settimo anno Cassandra, certo che siamo capaci di trasfigurare dei vestiti" ribatte Thinuviel un attimo risentita dalla insinuazione.
"Non è questo Thiny, ieri parlando con un mio collega su questo ipotetico viaggio nel tempo, mi ha fatto riflettere sul fatto che se nell'epoca in cui arrivate, nessun vostro antenato è in vita o è magico. Ecco..." deglutisce nervosa "sareste senza poteri magici!" finisce con leggerezza per nulla adatta all'informazione che ci ha appena dato
"E LO DICI SOLO ORA" grido senza accorgermi, fino a che l'eco non ritorna alle mie orecchie
"Non gridare o ci scopriranno. Lo dico ora perché l'ho scoperto ieri, visto che non c'è rimedio, inutile agitarvi prima del dovuto!" mi risponde con tranquillità Cassandra, che evidentemente nel suo lavoro di ricerca è abituata a tralasciare certi dettagli.
Thinuviel sospira e mi guarda prendendomi le mani "Ascoltami, non possiamo farci nulla, io sono certa che la tua famiglia avrà antenati all'epoca, voglio dire è una sacra ventotto. Quindi non preoccupiamoci, tu avrai di sicuro la magia, questo basta!" il tono e la sua postura mi trasmettono certezze, quindi annuisco e con le due ragazze mi avvio agli ascensori.
Con il solito stridore le griglie dell'ascensore si aprono al piano, Cassandra preme sicura il numero nove e io penso alle volte in cui sono stato in questo ascensore con Bill mentre papà sbrigava pratiche. Quanto Sali e scendi ascoltando questa voce gracchiante che ora mi mette ansia. "Ufficio Misteri" la sento annunciare mentre la grata ci mostra un corridoio deserto illuminato da torce tremolanti.
"Ma è sempre così cupo qua sotto?" domando vedendo che le due ragazze non sembrano minimante spaventate dalla sensazione di oppressione che invece mi comunica il luogo.
"Si sempre, tranquillo fa questo effetto a tutti la prima volta" mi comunica Cassandra accompagnandoci davanti ad nuda porta nera. Thinuviel deve essere stata qui a trovare la madre come io sono stato ai piani superiori a trovare papà. La differenza è sostanziale, il caos e il brulicare di maghi contro i buio e il silenzio di questo corridoio.
Cassandra si ferma sulla porta e ci consegna un mazzo di chiavi "la mia parte termina qui. Ricordatevi, il tempo è strano. Voi restate fedeli al piano e nessun colpo di testa. Restate saldi ai vostri principi e" prende fiato prima di abbracciare Thinuviel "buona fortuna amici miei!"
Poi sposta lo sguardo su di me, "appena la porta si chiude dietro di voi, apponete questo sigillo in un punto nascosto, o non sarete in grado di capire quale porta vi riporterà a casa" parla con sicurezza e mi abbraccia.
"Tranquilla Cassandra, ho questa! Impedirà alle porte di vorticare" Viel mostra una catenina con un sigillo che non ho mai visto, ma Cassandra sorride.
"Come capiamo quale porta aprire?" chiede senza paura Thinuviel. La osservo e non vedo la fragile e timida ragazza di Hogwarts ma una donna forte e determinata.
"La chiave si illuminerà appena la avvicini alla toppa giusta. Ma ricordate, prima di varcare il portale fissate le lancette sul senso contrario e visualizzate il posto. tenendovi per mano" batte una mano sulla spalla di Viel sicura che riusciremo nell'impresa.
Ci guardiamo negli occhi, ci prendiamo per mano e via.
Una volta varcato il portone ci troviamo in una stanza circolare, nera dal soffitto al pavimento. "non farti impressionare, è così per scoraggiare i maghi non determinati a scoprire l'ignoto e per vedere meglio nel buio. O almeno così mi ha spiegato la mamma" mi rincuora Thinuviel che è già passata altre volte da qui.
"Quante sono queste porte?" chiedo guardandomi in giro, senza chiudere quella alle mie spalle.
"Dodici, un numero assai simbolico" ride come se fosse ovvio quello che mi sta dicendo. Ormai sono abituato con lei, quindi con coraggio chiedo "non faccio aritmanzia, dodici cosa significa?" vorrei sapere cosa aspettarmi prima di continuare nel viaggio.
Dodici è un numero che simboleggia il passaggio, la trasformazione radicale di quello che siamo, indica ostacoli, enigmi da risolvere, ma anche amore e luce. Il giorno è diviso in dodici ore se ci pensi bene, e come Cassandra ha consigliato il solstizio è un passaggio. Ma Tranquillo, ho già varcato alcune porte, ad esempio quella porta nella stanza del tempo con giratempo e orologi" risponde calma, con lo stesso tono e atteggiamento con cui mi parlava a lezione di erbologia.
La guardo negli occhi, le sue lunghe ciglia intrappolano la luce azzurra delle fiammelle attaccate al muro e resto un attimo incantato, poi con coraggio sussurro per timore del luogo "conosci bene questo posto, quindi possiamo procedere a dare un'occhiata prima di partire, ma fammi fare come ha detto Cassandra, metto questo sigillo e chiudo." Ridacchio appena per smorzare la tensione che si è impadronita di me, e appena il battente si serra restiamo al buio, ma un buio azzurrato.
Thinuviel mi guarda sorride e seria esclama con un tono di voce normale "vuoi dare un'occhiata prima?" sembra divertita e continuando a sorridere inizia ad aprire una porta.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top