13. Dubbi e certezze
Pov Thinuviel
Arrivo con calma e per nulla affaticata dalla camminata nella neve. Adoro questo momento dell'anno e, come sempre, il tragitto da Hogsmeade al castello mi mette di buon umore, non capisco perché tutti preferiscano le carrozze perdendosi questa meraviglia della natura.
Vanessa che mi viene incontro, però, potrebbe vanificare l'effetto benefico di questa passeggiata. Davvero non volevo che fosse lei la prima persona trovata a scuola, ma dalla faccia che ha e dallo sguardo che assume appena mi ha visto, capisco che mi stava aspettando.
"Tu, finta ragazza comune, cerca di tenere le mani e gli occhi via dal mio ragazzo." Mi apostrofa con aggressività, "non so cosa tu possa pensare, ma sappi che tra me e Charlie va tutto a gonfie vele, e le notti di fuoco di queste vacanze lo possono testimoniare. Quindi accelera per questi GUFO e levati dalle palle" finisce con uno sguardo molto eloquente e vittorioso.
Una fitta al cuore, che non pensavo di poter provare, mi colpisce, ma come sempre sono brava a celare i miei veri sentimenti. Forse mi sono illusa e le parole di Martha, di poco più di una settimana fa in treno, perdono valore. Ha davvero passato le vacanze di Natale a letto con lei, dopo che mi ha scritto certe cose sul libro che mi ha regalato? Per fortuna riesco al momento a mettere a tacere questi pensieri, riuscendo a non far trasparire il tumulto interiore.
"Buongiorno anche a te, Vanessa. Per quanto riguarda I GUFO, non decido io né la data né la preparazione di Charlie. Quindi chiedi alla Sprite, per il resto non so che idea ti sia fatta tu, ma tra me e lui non c'è nulla, assolutamente nulla. Quindi per le vostre notti bollenti, ben per voi, scusa se non mi appassiono alla vostra storia di sesso!" rispondo fredda e distaccata.
Il mio tono deve averla colpita tanto che addolcisce lo sguardo e la voce "Scusa, solo avevo pensato che... beh non importa in effetti tu stai uscendo con Dylan Perry giusto?" mi domanda con tranquillità come se fossimo amiche.
"A proposito, scusami per prima di Natale, non ero in me quando ci ho provato con lui. Ero in crisi e lui mi ha respinta. Volevo che lo sapessi" finisce poi ridacchiando.
Un moto di odio mi colpisce, cosa ha da ridere, ma con calma e indifferenza rispondo "Anche in questo ti sbagli, non sono insieme a Dylan, siamo solo amici. Ora, se posso, vorrei andare in camera cambiarmi per la cena. Grazie" la saluto e mi avvio verso la sala comune sperando di non vedere Charlie, come invece desideravo fino a pochi minuti fa.
In sala comune, così come nei dormitori, non trovo nessuno, probabilmente sono tutti già a cena, potrei scendere a mangiare, ma non sono certa sia la scelta giusta. Quindi mi faccio una doccia calda per allontanare il fastidio che mi hanno procurato le parole di Vanessa e mi infilo sotto le coperte, solo dopo aver lasciato un bigliettino alle mie compagne di camera per non farle preoccupare, così che non decidano di chiedermi qualcosa questa sera.
La notte è tormentata e piena di sogni strani, so che domani mattina mi aspetterà un interrogatorio, ma so anche che otterrò delle risposte, Mich deve essersi accorta di qualcosa e non avrà problemi a raccontare.
"Thinuviel sveglia è mattino." Sento la voce di Michelle che mi chiama, mentre delicatamente mi scuote, "non dirmi che sei venuta a piedi da Hogsmeade, ieri sera" finisce poi sedendosi sul letto con un sorriso dolce.
"Si, lo adoro lo sai, poi mi sono fatta una doccia e non avevo fame" rispondo, raccontando la mezza verità che voglio dirle.
"Non puoi capire quanto mi sei mancata, non ho fatto altro che litigare con questi idioti. Charlie Weasley mi odia e se non ci fosse stato Elajha forse sarebbe stato anche peggio. Ma è un cretino non possiamo pretendete che sappia comportarsi in un modo civile. Però ho una novità succulenta," parla con il suo solito divertimento nella voce e sorrido.
Mi alzo e mi dirigo in bagno decisa a non chiedere nulla di Vanessa ,visto quello che mi ha appena detto del rosso, temo che le discussioni siano nate dalla presenza costante della serpeverde e la conseguenza difesa per me di Michelle.
Sento iniziare il racconto di come le vacanze siano state piene di amore e passione, spero non mi dica qualcosa sulle notti bollenti del dormitorio perché potrei non rispondere di me al momento.
"Buongiorno Thinuviel, bentornata!" mi abbraccia Ashley, che ha appena finito la doccia, distraendomi dai miei pensieri "ti aspettavamo ieri sera, ho una super novità! Sean ed io siamo insieme. Ufficialmente!" continua felice senza darmi il tempo di rispondere.
Sorrido contenta della notizia "magnifico! Voglio i dettagli" esclamo stringendola forte e saltellando quasi dalla felicità, avevamo parlato tanto di questo suo desiderio e sono emozionata che lei sia riuscita a realizzare un sogno.
"Ecco stavo per dirtelo io" ci interrompe Michelle spazientita di non aver potuto fare pettegolezzi, perché anticipata nel racconto.
Non ama il mio rapporto con Ashley lo si vede lontano miglia, la sua solita paura di essere messa da parte o perdermi. "Comunque abbiamo delle novità su Berry e ci terrei io a raccontarle" finisce passandomi la spazzola per i capelli e guardando con accondiscendenza la bionda che si allontana per andare a vestirsi.
Scendiamo in sala grande e ci avviamo verso i ragazzi, Ashley si siede vicino a Sean. Charlie è circondato dai suoi fratelli, ma mi sorride e saluta con un cenno della mano.
Un fastidio alla bocca dello stomaco mi coglie improvviso, sorrido ma mi siedo lontano continuando a chiacchierare con Michelle che è felice di raccontarmi i fatti accaduti nella settimana di Natale senza che nessuno possa togliere il ruolo di amica.
Non prestando troppa attenzione la ascolto, mi domando come possa pensare che queste cose mi interessino. Ragiono sul fatto che non abbia mai citato Vanessa e Charlie, segno che forse preferisce tacere l'argomento per delicatezza, ma non ha neppure voluto sapere nulla di Marcus e di come sto ora e questo mi fa pensare che forse sia più interessata a ciò che ha fatto lei.
La giornata passa veloce, per fortuna è piena di impegni scolastici così che io non abbia tempo di pensare a nulla che non siano i MAGO ormai imminenti e alla ricerca dei documenti per la licenza per il negozio da farmi firmare dai vari professori.
"Questa sera ci troviamo nella stanza dei capitani e facciamo il punto della situazione su Berry. Tonks ha novità e pare anche Dylan, Charlie ha deciso di condividere tutte le informazioni per stabilire come procedere" mi racconta Ashley prendendomi sottobraccio appena uscite da divinazione. Sono certa che voglia raccontarmi bene di Sean senza che Michelle ci interrompa, io ne sono felice.
L'ora che ci separa dalla cena è fitta di chiacchiere, io e Ashley parliamo come se fossimo vecchie amiche, io le racconto di Marcus e del negozio e lei della sua raggiunta felicità oltre che l'inquisizione della McGranitt. Non sono mai stata tanto in sintonia con qualcuno.
"Ma è magnifico, devo fare i complimenti a Charlie allora. È stato decisivo nella vostra storia" esclamo alla fine del racconto, un sorriso spontaneo nasce sul mio viso, tanto che la bionda ridacchia "ci saranno anche per te grosse novità, vedrai" confida con fare super malizioso, ma decido di rimandare ad un'altra occasione le domande che Vanessa mi ha fatto nascere, troppa la paura di sapere cose che non voglio sentirmi dire e Berry ora è la mia priorità.
Mentre attendiamo l'arrivo di tutti io mi incanto a guardare le vecchie foto appese alla parte. Resto sempre affascinata dalle immagini passate, mi sembra di avere la mia macchina del tempo di quando ero bambina.
Amo cercare somiglianze tra la mia vita e quella di chi mi ha preceduto. Gli studenti passati ritratti in queste foto o quadri non sembrano molto doversi da noi. Certo le pettinature e le divise sono differenti, ma i loro occhi sono pieni di speranza per il futuro, proprio come i nostri se venissero immortalati in questo momento.
Riconosco volti noti di studenti che hanno condiviso con noi parte del cammino scolastico, come Cassandra che ha vinto il premio come miglior cacciatrice del campionato 1985 1986 e rimango attratta da una foto della squadra tassorosso dell'anno scolastico 1981/82
"Scusate ma quanti sono i giocatori di una squadra di Quidditch?" chiedo a voce alta, certa che tutti loro sapranno darmi una risposta.
"Apprezzo che tu voglia appassionarti al migliore sport del mondo, prometto che ti aiuto, ma ora non è il momento" mi sussurra all'orecchio Charlie, che si deve essere avvicinato a mia insaputa.
Il suo tono divertito e sensuale allo stesso tempo mi creano un mix di emozioni, ma mi giro e lo spingo via scuotendo la testa "in questa foto i giocatori sono tredici, mentre in tutte le altre qui" indico con la mano "sono quattordici. Quindi, signor Weasley, riformulo la domanda, quanti sono i giocatori di una squadra?" lo guardo seria, ma non arrabbiata.
"Di solito sono quattordici, sette titolati e pari riserve, alcuni hanno però fatto scelte diverse, ad esempio hanno più di un portiere o un cercatore" mi risponde Sean avvicinandosi, mentre Charlie fa il finto offeso accanto a me.
"Ecco . Vedi qui, è strano, sembra manchi una persona" indico il quadro della squadra campione 1981/1982 dove effettivamente sembra mancare un giocatore sulla panca.
Si avvicinano tutti e Elajha è il primo a parlare "manca sicuro, questa è una delle squadre di tassorosso più forti di sempre. Questo è Ferdinand Watkins, il figlio di Fabius Watkins e questo invece è Case MacAvoy, il cugino di Heidi, una ragazzina del primo anno. Ma non ricordo chi altro potesse esserci in quella squadra..." continua pensieroso, mentre Tonks si intromette.
"Nell'elenco manca il numero dieci, cosa può significare?" domanda perplessa.
"Che a mancare è il cacciatore di riserva. Ma come fa a essere sparito?" risponde Charlie lanciando una domanda a cui tutti noi vorremmo non saper rispondere.
"Berry", sospiro.
"In qualche modo deve centrare lui. Solo, se sono qui è perché questa squadra ha vinto il campionato, giusto?" domando cercando di riordinare le informazioni che ho in testa.
"Si certo, vedi restano i titoli a tassorosso" mi risponde Martha che sembra l'unica ad aver capito che sto elaborando un concetto.
"Vuoi che cerchiamo il giocatore scomparso?" mi domanda invece Michelle, che non sta seguendo il discorso per fare la smorfiosa con Dylan. La strozzerei in questo momento, davvero, ma reprimo l'istinto ,ho cose più importanti che pensare a lei e al suo modo stupido si cercare sempre di vivere la mia vita.
"Certo che no! Ma pensateci, se lui è scomparso ma le cose da lui fatte no, vuol dire che il mago di Falker è scomparso dai libri, ma non quello che ha fatto. Quindi se cambiamo prospettiva di ricerca..." formulo con enfasi e gioia crescente il mio pensiero.
"Sei un genio Thiny,! Dobbiamo cercare momenti di magia scomparsa e riapparsa nella storia. Così arriveremmo al mago in questione o a Berry!" finisce il mio discorso Dylan, sfuggito alle grinfie di Michelle, per correre a cingere la mia vita. "E io ne ho appunto trovato qualcuno di questi momenti!" finisce con sguardo fiero.
Mi allontano da lui con eleganza, facendo sorridere più di una persona alla vista del mio gesto. Mi accomodo intorno al tavolo e tiro fuori il mio quadernino per prendere appunti e trovare collegamenti, aspettando che anche gli altri facciano lo stesso.
Il primo a esporre le sue scoperte è appunto il bel corvonero che racconta di come la sua famiglia abbia, in passato, gestito uno dei più grandi allevamenti di Sylvilagus. Stretti parenti di Berry.
"Erano molto famosi capito, i nati babbani li prediligevano rispetto ai gufi o rospi. E darei loro ragione" finisce Dylan lasciandoci senza parole.
"Ma allora perché nel 1340 sono stati banditi da Hogwarts, come ha scoperto Ginger?" chiede perplesso Elajha.
Nessuno di noi sa dare la risposta che invece Dylan sa fornire, "per la precisione sono stati banditi ma riammessi dopo cinque anni fino al millecinqiecentoqualcosa, perché a quanto ho capito da alcuni scritti dei miei antenati, erano animali molto condizionabili. Spesso venivano usati come cavie per esperimenti di magia e quindi senza volere trasformati in animali pericolosi per la comunità magica. Soprattutto all'interno di una scuola dove le magie e gli errori erano e sono all'ordine del giorno." Finisce mentendo l'attenzione su di lui.
"Perfetto Berry, siete stati banditi e tu sei di nuovo qui. Ti prego dimmi che non sei stato addestrato da un mago amante delle arti oscure" sospira Tonks, "perché ragazzi, non voglio aggiungere peso alla serata, ma ho scoperto di alcuni incantesimi che i maghi oscuri più potenti temevano di fare e facevano eseguire ad animali".
La mia penna si blocca all'istante, un brivido mi corre lungo la schiena, la mia amata palla di pelo, colui che io e Charlie abbiamo salvato dalla sua prigionia, è forse l'animale domestico di un mago oscuro che vuole distruggere il mondo.
"Ora non tiriamo conclusioni affrettate" esclama sicuro Charlie, sono certa voglia allontanare cattivi pensieri su Berry "agiamo su due fronti, confrontiamo il registro degli iscritti a Hogwarts a partire dal 1345, vediamo quanti di loro avevano un Sylvilagus con loro e se avevano motivo di odiare la magia." mi incanto a guardare quanta forza e autorevolezza riesca ad avere in questo momento.
"Perché pensi odiasse la magia?" chiede Mila perplessa, ma forse io conosco la risposta.
"Perché solo uno che odia la magia può volere che scompaia del tutto" risponde sicuro Charlie, il suo tono triste mi colpisce, è chiaro che fatichi a pensare che qualcuno odi a tal punto il nostro mondo da volerlo cancellare, mentre io forse so cosa si prova.
"Credi davvero che uno studente possa aver introdotto Berry al solo scopo di cancellare Hogwarts? Impossibile, Hogwarts è casa!" interviene sicura Martha sostenuta da tutti o quasi.
Decido che sia il momento di fare una confessione assai difficile per me, "io non lo trovo così strano sai. Capisco che per voi, che avete sempre avuto magia intorno e amato ciò che questo significava, questa scuola fosse un sogno, un luogo meraviglioso da raggiungere. Ma non per tutti è così. Per me ad esempio non lo era. Ho vissuto l'essere qui come una prigione i primi due anni" guardo Michelle che annuisce e sorride comprensiva. "La magia mi aveva tolto tanto e io odiavo tutto ciò che la riguardava. Avrei preferito non essere un essere magico, avrei preferito di gran lunga la normalità. Quindi potrebbe darsi che qualche nato babbano non volesse venire a Hogwarts, che non volesse essere un mago o una strega e che cercasse in tutti i modi di venire cacciato o cancellare questo mondo" sospiro con un tono calmo e leggermente malinconico.
Tutti mi guardano sopresi, nessuno di loro avrebbe mai pensato che la frigida Thinuviel si stesse difendendo da un mondo che non amava, che il muro che si era costruito era una corteggia per difendersi dal mondo esterno, percepito come minaccia.
Elajha si avvicina e mi abbraccia per confortarmi "hai ragione, non ci avevamo pensato. Ora, grazie a te, sappiamo cosa cercare. Ma sono felice tu abbia trovato il tuo posto qui, perché sei una super strega e una super amica. Fatico ad immaginarmi senza di te tra queste mura" finisce stringendomi forte e aiutandomi a ritornare serena.
Mentre Ashley e Marta preparano uno schema per dividerci i compiti nella ricerca, io fisso il camino, consapevole di avere due occhi azzurri che mi stanno fissando.
Lui è l'unico che può capire fino in fondo le mie parole di prima, l'unico che sa cosa è successo a mio padre, l'unico a cui ho confidato quanto il lavoro di mia madre sia stato la causa della mia solitudine da bambina. Ore ad aspettare il suo ritorno a casa da sola, mentre lei dedicava anima e corpo alla disperata ricerca di trovare un modo per mandare indietro il tempo, per riavere papà e rimediare ai suoi errori. Ottenendo solo di far scivolare via ore e giorni che poteva invece dedicare a me che mi chiudevo sempre più in un mondo tutto mio.
Non commetterò il suo errore, non sprecherò tempo a sperare che succedano cose impossibili, ma concentrerò le mie forze su ciò che posso e devo fare per rimediare all'errore commesso liberando Berry. Posso anche aver odiato in passato questo mondo, ma fa parte di me ora e non voglio venga cancellato per sempre.
"Sei stata forte e coraggiosa prima" la sua voce calda e la sua mano sulla mia, fermano il turbine di pensieri. La fiamma del camino è ipnotica, tanto che non mi accorgo di essere rimasta sola con Charlie nella stanza dei capitani.
"Gli altri dove sono?" chiedo incerta, è confortante essere vicino a lui, ma la paura di non essere pronta a gestire le emozioni mi terrorizza.
"Andati in camera, ma tu eri così assorta dai tuoi pensieri che non ti sei accorta di nulla, è stato difficile mandare via Dylan ma sono stato convincente, e non credevo, ma devo ringraziare Michelle che è stata provvidenziale, per una volta" mi prende le mani tra le sue, carezzando il dorso delicatamente con i suoi pollici.
Il contatto tra di loro crea una sensazione di calore che si propaga per tutto il corpo. I nostri occhi si cercano e mi lascio annegare nell'azzurro inteso dei suoi. Così profondi e limpidi come il cielo estate da trasmettermi un senso di pace profonda.
Siamo attratti l'uno dall'altro come due calamite di poli opposti. Prima che io possa capire cosa sta succedendo, mi porta una mano sul mento alzando leggermente il mio viso e le sue labbra sono sulle mie.
Il bacio partito come casto passa in un attimo ad un bacio carico di passione e desiderio.
Entrambi stiamo bramando l'altro come se non ci fosse nulla di più importante.
Le larghe, calde e morbide mani di Charlie avvolgo la mia vita e dopo un attimo di esitazione iniziano a slacciare la mia camicia. Mentre le mie viaggiano sul suo collo e tra i capelli, mano mano che la sua bocca e le sue labbra assaporato il mio corpo, fremo di piacere.
Eppure, una vocina dentro di me grida di fermarsi. Grida che è sbagliato e che mi farò male. Vanessa e le sue parole, le frasi di Michelle tornano nella mia mente per placare il desiderio e spegnerlo del tutto. Di scatto mi alzo per allontanarmi subito da lui e riprendere lucidità.
"Ti prego Viel aspetta, non scappare. Ti prego io ... io non capisco" mi parla con un tono di voce implorante, in contrasto con la forza della sua mano che stringe il mio polso.
I suoi stupendi occhi sono smarriti e dimostrano quanto sia sconcertato nel vedermi in piedi vicino al divano e non più seduta tra le sue braccia.
"Non capisci cosa Charlie? Stiamo sbagliando, ho sbagliato a lasciarmi andare con te, non dovevo permetterlo. Non dovevamo andare oltre all'amicizia" rispondo concitata e cercando di ritrovare la calma e la ragione. "Meglio fermarci prima che sia tardi." Riesco a spiegare con una forza che non credevo di avere in questo momento.
"Perché? Ci desideriamo è chiaro come la luce del sole" continua lui imperterrito per la sua strada.
Non devo guardarlo, o non riuscirò a controllarmi.
"Si certo, come tu desideri Vanessa!" Rispondo piccata e acida, forse un po' troppo acida, ma le parole che mi ha rivolto ieri sera la serpeverde tornano a tormentarmi. Insieme al ricordo di loro due abbracciati che ballano per il compleanno di lui.
"Cosa c'entra Vanessa?" ribatte sorpreso e infastidito dalla nomina della ragazza.
"La sera del tuo compleanno un mese fa, te la ricordi vero... eravamo stati vicini, vicinissimi e poi neppure cinque minuti dopo ti strusciavi con lei e non pensare che non sappia della nottata che avete passato, come di quelle durante le vacanze di Natale" spiego con tranquillità e un briciolo di amarezza nella voce. "Quindi adesso l'atmosfera ti ha portato a pensare di desiderarmi, ma se ci fosse lei, non avresti esitazioni! Non posso permettermi di venire con te e poi vederti con lei" termino sicura di quello che dico.
Non posso permettermi di avere il cuore spezzato, non ora che mi sento così inadeguata e confusa. Non ora che la mia vita sta cambiando in meglio.
"Non... non ho fatto nulla durante le vacanze di Natale con lei. L'ho lasciata, chiedilo a chi vuoi se non ti fidi di me. Non potevo, non potevo perché pensavo a te" il suo tono è quasi disperato, tanto che vacillo un attimo.
Ma in un secondo si trasforma, quasi non volesse mostrare alcuna debolezza, e si rivolta addosso come una furia "Poi non fare la santarella, anche tu con Perry non ci sei andata leggera in questo mesi, a quanto so" ribatte con rabbia, devo aver colpito un nervo scoperto, oppure vuole vincere la battaglia come sempre e colpisce senza pensare.
Sembrava sincero prima, che Vanessa si sia inventata tutto? Ma adesso non ho dubbi, sta mentendo, vuole solo ferire e farò lo stesso, conosco le regole di questo gioco. Attacca per difenderti.
"Sei uno stronzo, lo sai. E per la cronaca con Dylan è stato un momento di debolezza, avevo un ragazzo che non mi considerava e per lui invece ero una Dea. Volevo solo sentirmi apprezzata e vista in un qualche modo. Non esco con lui da prima di Natale, comunque, perché non mi andava, lui stava iniziando a cercare qualcosa di più di amicizia e io non volevo e non potevo. Tanto è vero che a Hogsmeade sono andata solo con Elajha Bones per prendere i regali di Natale alla sua ragazza oltre che quello per te. Prima di partire io e Dylan abbiamo litigato pesantemente e non ci siamo visti fino ad oggi. Ma forse eri troppo intento a scopare Vanessa per vederlo e capirlo" Rispondo altrettanto nervosa.
"Io, io ti consideravo, ti considero" confessa con calma e dolcezza, davvero vorrei credergli ma ho paura di sbagliarmi, ancora una volta. "e non scopo con Vanessa da prima del mio compleanno ma a te cosa interessa, sai sempre tutto!"
Mi viene da ridere per uscire da questa situazione imbarazzante, tento di usare ironia "dovrei provare pena che le vostre nottate non siano state fruttuosa? Comunque, ti interessavo come una tacca in più sul tuo calcio della pistola" mi esce una risposta così acida che mi pento subito di quanto fatto.
dopo un sospiro continuo più calma e disponibile "Ascoltami, non ho voglia di litigare con te, siamo amici e abbiamo cose più importanti al momento da affrontare; quindi, cerchiamo di restarlo e di concentrarci solo su Berry. Dimentichiamoci il bacio e il resto, ti prego." Lo imploro certa che lui si consolerà in un attimo e io non ne uscirò con il cuore spezzato.
"Giusto, Berry ha la priorità. Ma non chiedermi di dimenticare, perché non ci riesco. Ti giuro che con Vanessa non c'è più nulla e posso dimostrarlo. Come ti mostrerò che sono serio e che non ti sto prendendo in giro. Non sto cercando una avventura, non con te!" finisce incamminandosi verso il corridoio principale per tornare in dormitorio lasciandomi interdetta da questa breve confessione.
"Dove sta andando signor Weasley?" il professor Piton, con la sua aura di freddezza, lo blocca nel corridoio. Decido di non lasciarlo solo e accelero, arrivando subito dopo e restando immobile. Gli occhi penetranti del professore di pozioni non lasciano scampo, sembrano leggerti dentro.
"Bene bene, non perda tempo a giustificarsi. Dieci punti a testa da Grifondoro, per la divisa messa male e per la vostra attività extra curricolare evidente" esclama con un ghigno malefico.
Divento rossa e abbasso lo sguardo notando che ho allacciato la camicia in modo sbagliato, vorrei sotterrami, ma ormai il danno è fatto, Charlie ridacchia sotto i baffi, lo strozzerei, ma è bellissimo.
Restiamo in silenzio per un attimo, attoniti, ma appena il professore gira l'angolo scoppiamo in una fragorosa risata. "Potrebbe mangiare a lui qualcosa Berry non credi" rido divertita,
"credo gli abbia mangiato il senso dell'umorismo, o forse ne è sempre stato sprovvisto" ribatte altrettanto divertito il mio compagno prendendomi sotto il suo braccio.
"Si credo sia indigesto per Berry, meglio evitarepovero cucciolo" finisco per poi riprendere a camminare con Charlie, come seniente fosse successo. O forse proprio perché qualcosa è successo
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