11. Natale Speciale

La sala dei capitani è il posto ideale per parlare tutti insieme, Charlie ha avuto una grande idea convocando tutti qui, solo speriamo di riuscire a convincerli. Lui è un grande leader e riuscirà a smuovere i loro animi e trovare una soluzione sfruttando i talenti di tutti, ne sono certa.

"Quindi crediamo che sia lui il vero motivo per cui voi non avete più magia, o almeno i vostri incantesimi sembrano non avere effetto" finisco di spiegare con calma e vedo tutti, con occhi spalancati, fissarmi. Credo non si aspettassero una rivelazione del genere.

"Quella bestiaccia ha mangiato la mia magia, e sta compromettendo il mio domani?" Esclama con rabbia Michelle, indicando la gabbietta appoggiata vicino a me.

"Sì, capisco che tu sia sconvolta, ma Berry non è una bestiaccia e troveremo una soluzione. Te lo prometto" il mio tono è calmo e sicuro, sono certa che sia il modo migliore per tenere a freno Michelle. Conosco fin troppo bene la sua furia quando si sente ostacolata e contradetta, non voglio che Berry ne paghi le conseguenze.

Ashley e Martha stanno fremendo per dire qualcosa, ne sono certa, ma spero non lo facciano, complicherebbe solo la situazione. Persino Charlie sta tenendo tranquille le sue amiche bionde, credo intuendo la pericolosità di reazioni forti di Michelle. Sean è perplesso e con una mano sotto il mento guarda Berry che dorme sereno, questo ragazzo mi sorprende sempre, non ha mai una reazione fuori controllo o non ben vagliata.

"Noi vi aiuteremo, stanne certa" mi incoraggia Elajha prendendomi la mano, sento gli occhi di Charlie su di lui, ma sono sicura che troveranno un modo per collaborare, dopo tutto tra noi non c'è nulla e io posso essere amica di entrambi. "Michelle anche io sono nelle tue condizioni, ma non per questo sto aggredendo gli altri. Nessuno poteva immaginare che quell'esserino così dolce fosse in realtà un demonietto" finisce serio, ma scherzoso, il tassorosso.

"Loro due avrebbero dovuto essere più accorti. Passi che Thini non segue cure delle creature magiche, ma lui" ribatte furiosa additando Charlie.

"Non esagerare, potevo arrivarci anche io visto dove lo abbiamo trovato, solo non andiamo avanti recriminando sul passato e accusandoci a vicenda" difendo con forza Charlie e rimetto al posto Michelle, senza che lei reagisca, da me accetta le cose meglio che da altri.

"Giustissimo, diteci come pensate dobbiamo agire." Incalza Dylan, che per ora sembra essere stato immune all'effetto Berry come me e Charlie, ignorando Michelle che per lui potrebbe sparire all'istante, mi sorride per incoraggiami.

Sono felice che, Michelle a parte, tutti siano ben disposti verso colui che ha causato tutto questo, "Grazie Dylan, sapevo di poter contare su di te" rispondo con calma e risolutezza, facendo un sorriso che fa alzare gli occhi al cielo a Charlie. Non capisco cosa abbia contro di lui, è gentile a volerci aiutare, se lo fa per Vanessa dovrebbe essere felice che lui l'abbia allontanata quando ha fatto l'oca. Possibile che non capisca che abbiamo bisogno di tutto l'aiuto disponibile.

"Io direi che la cosa principale e importante è capire da dove arriva e come possiamo fermarlo!" esordisce Charlie con tono da vero capitano, "quindi partirei dalla ricerca di tutte le informazioni che riusciamo a trovare qui e a casa, per chi non resta qui per le vacanze di Natale, su animali simili a Berry e a periodi di magia negata" finisce guardando me e gli altri che sabato partiranno.

"Dobbiamo anche cercare di restituire la magia a loro, o saranno vulnerabili oltre che non in grado di superare i MAGO," sospira Martha guardando tutti con serietà. Ashley appoggia l'amica e sorride fiduciosa, "ci riusciremo vedrai, siamo tra le menti più brillanti della scuola" finisce la mia compagna grifondoro sorridendo a tutti.

"Io andrei dal Preside." Esclama Michelle con tono duro e per nulla collaborante, la strozzerei davvero, sa essere irritante quando fa così. "Chissà quanti studenti sono stati colpiti, senza che noi lo si sappia, e voi lo prendete come un gioco" termina alzandosi indispettita.

"Non osare muoverti sai!" la minaccia Martha alzando la bacchetta, "se vai dal preside loro rischiano espulsione e tu la vita." Ha uno sguardo duro da far paura, tanto che Michelle si siede di nuovo, senza proferire parola.

"Però ha ragione, non sappiamo quanti studenti sono coinvolti. Potrebbe aver smangiucchiato altro, dopo tutto Percy è stato colpito  senza che nessuno di noi si accorgesse. Tra una settimana molti saranno a casa, destando sospetti e allarmando i genitori" ci fa riflettere con calma Ashley, adoro come sappia trovare il giusto modo di affrontare le cose, capisco perché Charlie la adori così.

"Allora questa settimana dobbiamo indagare tra gli studenti se qualcuno ha problemi, senza farci accorgere o generare panico immotivato. Voi due" esclama il rosso, mentre indica me ed Elajha, "dovete lavorare sulla pianta che lo fa dormire, vedi come è tranquillo ora" indica Berry, sedato dalle poche foglie rimaste da quelle prelevate nel tronco ormai mesi fa. "Io vi aiuterò, sarà esercizio extra utilissimo!" termina con fare compiaciuto, facendo ridere Ashley e Martha.

Noto solo ora che non ha invitato Vanessa alla serata, o forse lei non ha accettato, poco importa non la sopporto, avrebbe solo cercato di attirare l'attenzione distraendoci dal punto focale della riunione.

Dylan che discute con Elajha mi fa tornare al presente "quindi non puoi unirti, di corvonero siete in due e in tre siamo più che sufficienti, non prendertela ci saranno altre occasioni di lavorare con noi" spiega con fermezza il tassorosso al deluso bello della scuola che sperava di aiutarci con la pianta.

"Io a questo punto torno a casa e cerco di spulciare la biblioteca di mamma, di sicuro ha prelevato molto da casa sua prima di essere cancellata dai Black, e magari in certi libri di magia oscura troviamo la soluzione" esclama battagliera Tonks, per poi continuare "tranquilli lei è una tipa a posto e adora aiutarmi e complottare. Alla fine è pur sempre vissuta tra maghi oscuri, prima di trovare papà, quindi, perché non sfruttare il suo passato" sorride e chiude il discorso con l'approvazione di tutti.

Calmati gli animi e stilato un piano di azione, la serata passa tra chiacchiere e confidenze. Io mi ritrovo a giocare a scarabeo con Dylan, Mila e Sean. "Questo gioco babbano è super Scott. Non lo conoscevo ma mi piace un sacco!" esclama battendomi una mano sulla spalla l'amico ricciolino di Charlie, ormai credo di essere considerata una amica anche da lui, quindi azzardo, "Puoi chiamarmi Thinuviel sai. Non mi offendo e adesso giochiamo nella stessa squadra" termino sorridente. Sposto appena lo sguardo e noto che Charlie ha assistito al dialogo e sorride soddisfatto, devo cercare di considerarlo un amico, o non andremo avanti, per quanto difficile sia ora, l'amicizia è un buon compromesso per restare nella sua vita.

"Certo Thinuviel, hai ragione" ride Sean e si alza per portare Ashley a giocare con noi. Credo di essere una delle poche a cui Ashley ha confidato che con Sean stanno facendo passi da gigante, lui ad esempio la riempie di attenzioni e dall'inizio dell'anno non è uscito con nessuna ragazza che non sia lei, mentre dal canto suo la bionda si sta fidando di lui e le cose stiano prendendo la direzione voluta.

La settimana passa veloce, io ed Elajha abbiamo provato ogni incantesimo conosciuto per far aprire la pianta ospitante e avere un piccolo aiuto, ma sembra che la mancanza del suo ospite l'abbia fatta ammalare. "Davvero non capisco, come mai stia morendo" esclamo abbattuta, "non preoccuparti, ci lavoro io durante le vacanze, forse Berry la teneva in vita e ora lei si sta lasciando morire" mi rincuora il mio più caro amico, la sera prima della partenza.

"Ora vai a dormire che domani il treno parte presto e devi risolvere più di un problema a casa." mi abbraccia e aspetta che io attraversi il quadro per andare a dormire.

La mattina della partenza scendo con tranquillità le scale e consegno tutti i regali agli elfi domestici, che organizzeranno le consegne la mattina del 25 dicembre. Controllo più volte che i nomi siano attaccati bene e trattengo ancora un attimo tra le mani quello per Charlie alla ricerca del coraggio necessario per lasciarlo, dopo tutto dal suo compleanno ci siamo comportati come se nulla fosse successo e io non posso prendermela per Vanessa. È solo un amico a cui faccio un regalo; quindi, con un sorriso, appoggio il pacchetto vicino a quello degli altri e mi avvio al treno.

Nessuno dei miei amici verrà a casa quest'anno e Dylan al momento non vuole parlare con me, quindi mi accomodo in uno scompartimento tranquillo e mi posiziono al finestrino. Lentamente il treno parte e dopo poco inizia a prendere velocità, facendomi ammirare il panorama innevato che mi aiuta a pensare.

La strana relazione con Dylan e le emozioni provate per Charlie mi portano a riflettere su Marcus e su quanto poco serio sia il nostro rapporto. Se veramente fossi innamorata di lui non avrei avuto bisogno di altro, le attenzioni del bel corvonero, ma soprattutto la vicinanza del grifone rosso non mi avrebbero scalfito. Eppure, sono qui a vederlo nel cielo azzurro come i suoi occhi e pensare che queste vacanze mi serviranno per cercare di riportare un equilibrio nel nostro rapporto. Lui ama Vanessa e dalla sera del suo compleanno mi è chiaro, devo solo tornare a vederlo come prima della mia prova, come un compagno di casa da aiutare, un amico al massimo.

Sospiro e non mi accorgo subito che nello scompartimento è arrivata Martha Collins. "Cosa ti turba amica mia?" mi domanda con calma e dolcezza, "e non dirmi niente perché non ci credo. Anzi, in fondo, credo di conoscere cosa ti tormenta," finisce passandomi una cioccorana.

Le sorrido ma non rispondo subito, in modo da spostare l'argomento "pensavo ti fermassi a Hogwarts anche tu" esclamo dopo un attimo di silenzio. Lei sorride sincera e dolce, credo abbia capito cosa sto cercando di fare, ma accetta le mie regole, ho avuto modo di conoscerla da quel pomeriggio sugli spalti e so che sa attendere il momento giusto.

"Torno a casa da Bill, cioè vado a trovarlo in Egitto. Sai la settimana scorsa era qui a Hogsmeade, credo lo abbia chiamato Charlie per parlare" mi racconta con calma mentre guarda fuori dal finestrino con noncuranza. Sono certa però che non sia venuta a cercarmi per caso e soprattutto non stia facendo questo discorso senza un motivo.

"Sono felice per te" rispondo e torno a guardare fuori il paesaggio come lei, che non demorde "con Dylan tutto a posto? È a lui che stavi pensando prima?" mi domanda curiosa, so che conosce la risposta quindi scuoto la testa, per nulla interessata all'argomento, Vanessa è una sua amica, non posso certo parlare con lei dei dubbi sui pensieri che faccio su Charlie.

"Lo sai siamo amici e non stiamo insieme, devo prima chiudere una situazione in sospeso, ma comunque non è il mio tipo. Credo voglia solo distrarsi dalla rottura con Holly, non che abbia un reale interesse per me" rispondo sincera, ripensando alla conversazione avuta pochi giorni fa con Dylan Perry.

In biblioteca sento una mano che mi sfiora con dolcezza, "disturbo?" mi chiede Dylan sorridendomi e sedendosi al mio fianco. "Nessun disturbo, ti stavo giusto aspettando per studiare" rispondo altrettanto sorridente. "Volevo anche proporti una cosa. La Vigilia di Natale vogliamo stare insieme? Sai con Holly di solito andavamo a sentire le carole al Covent Garden" mi domanda speranzoso, mi dispiace deluderlo, ma devo, voglio essere onesta.

"Forse è meglio di no Dylan, mi lusingano le tue attenzioni, ma vorrei rallentassi. Sto per uscire da una relazione difficile e tu hai appena chiuso la tua. Diamoci tempo" rispondo con calma e, spero, ferma gentilezza.

"Tu mi piaci davvero, Thinuviel. Hai qualcosa di diverso quest'anno e io non voglio lasciare nulla di intentato con te. Ho lasciato Holly apposta, non puoi negare che quella sera sulla torre di astronomia ci fosse della chimica tra di noi. Non ho mai provato con Holly certe sensazioni." Mi confessa senza troppe remore.

"Non è quello che hai detto la mattina dopo, però" faccio notare con calma. "Lo so ma tu mi ha liquidato con "è stato un errore", io non volevo rimanere a piedi; quindi, ho continuato ad uscire con Holly, fino a che lei ha capito che non provavo per lei quello che provavo prima del nostro incontro" continua sicuro e con un fare troppo impostato per essere totalmente sincero. "Se c'è qualcuno d'altro, perché non credo che Marcus possa farti trattenere così e Elajha è solo un amico per te, sono pronto a lottare per conquistarti." Mi ribatte deciso e io sorrido ma mi sento in trappola e non mi piace, non sono un trofeo da vincere o un premio.

"Perché vuoi proprio me?" chiedo curiosa e il mio tono fa trasparire il dubbio che mi attanaglia il cuore "Beh, perché sei diversa dalle altre. Non sei venuta ad implorarmi di stare con te, non lo hai fatto neppure dopo il bacio allo stadio, anzi mi hai allontanato. Nessuna prima di te lo aveva fatto." Sorride sicuro del suo fascino, convinto che questo mi farà capitolare.

"Sarò onesta anche io, non nego la chimica e neppure che mi piaccia stare in tua compagnia, ma nulla di più. Non ora almeno." Chiudo il discorso, come il libro davanti a me, per avviarmi in un posto dove lui non possa seguirmi.

"Bene allora ti dirò una cosa. Charlie ha una cotta stratosferica per te, ma ha paura di ammetterlo. Non chiedermi perché, ma è così. Io e Ashley lo conosciamo bene, soprattutto lei, Anche Sean ne è convinto; quindi, pensaci ti prego" mi spiattella davanti senza mezzi termini.

"Lui sa che mi stai dicendo queste cose?" chiedo con voce tremante, ma dura allo stesso tempo.

"Certo che no, mi ucciderebbe se lo sapesse, tra l'altro lo nega anche con sé stesso. Ecco perché alla sera del suo compleanno è andato a letto con Vanessa, per convincersi che per te non prova nulla, ma fidati, non è così!" mi spiega con calma, come se stesse spiegando ad un bambino che la sua mamma gli vuole bene anche se va a lavorare al mattino e lo lascia a scuola.

"Non so perché tu mi stia dicendo queste cose, o come ti aspetti che io reagisca. Ma devo prima chiudere con Marcus e devo pensare a come trovare informazioni per risolvere il problema Berry." La guardo e vedo che non mi crede, "se Charlie provasse per me qualcosa avrebbe avuto molte occasioni per parlarmene, quindi tranquilla, interessante teoria la vostra, ma temo sia sbagliata" sorrido e torno a guardare fuori dal finestrino il panorama ora cambiato, come il mio stato d'animo.

Non riuscirò a dimenticare come il mio cuore abbia fatto una capriola prima. 

**

Come sempre la mattina di Natale mi sveglio con il profumo di biscotti al cioccolato della mamma. "Buon Natale, Mamma" esclamo felice scendendo le scale, lei, come sempre, è in cucina piena di farina. "Buon Natale piccola mia" ricambia abbracciandomi forte. Il Natale è sempre stato un giorno solo nostro, non ha mai lavorato e siamo sempre state io e lei da quando papà è morto.

"Quanti pacchetti sotto l'albero quest'anno." Ridacchia indicando alcuni pacchi voluminosi che sono arrivati questa mattina via Gufo e non solo. Sono certa di riconoscere i mittenti di quasi tutti i pacchi, e sorrido vedendo uno piccolo con un nastro di lana fatto a mano.

"Aprili se vuoi, poi facciamo colazione e oggi siamo fuori a pranzo!" mi comunica con calma la mamma.

La guardo sorpresa, non ho memoria di pranzi di Natale fuori da queste mura, "come usciamo a pranzo?" la mia voce esce tremante e lei mi sorride con dolcezza appoggiandomi una mano sulla schiena.

"Siamo stati invitati dai Martin. Ti ricordi di loro? Cassandra la loro figliola è più grande di te di qualche anno e a settembre ha iniziato a lavorare per il mio dipartimento." Mi spiega con calma.

"Ma è il giorno di Natale" ribatto triste, "siamo sempre state io e te in pigiama, a mangiare schifezze e bere cioccolata calda" la guardo con occhi cuccioli, ma lei ride "non sei più una bimba e vedrai che ti sarà utile uscire dal tuo guscio" mi sorride e continua le coccole.

"Ieri sera ho lasciato Marcus, non mi andava di stare con lui e a Hogwarts ho conosciuto un ragazzo che mi ha fatto molto pensare" inizio a raccontare senza paura di giudizio.

"Quello che ti ha mandato quel pacchetto?" mi domanda indicando il pacchettino che ho tra le mani da un po'.

"No mamma, questo me lo manda Charlie Weasley, lo sto aiutando in erbologia, non che sia un brutto ragazzo, ma non è il mio tipo. Il ragazzo di cui parlo si chiama Dylan Perry, non fare quella faccia, non mi piace neppure lui, solo che ci siamo baciati e frequentati un pochino. Questo mi ha fatto pensare che forse di Marcus non mi interessava. Motivo per cui non ho detto nulla quando ieri sera mi ha confessato di aver trovato un'altra ragazza." Spiego con calma e odio il viso soddisfatto della mamma, quasi avesse capito più di quanto sto dicendo.

"Sarà, ma non puoi negare che il primo pacchetto che hai preso in mano è quello di questo Charlie Weasley, non quello di Michelle, o di Elajha o quello di Dylan Perry" mi prende in giro e poi continua passandomi un pacchettino "comunque il primo Pacchetto che aprirai sarà il mio" sorride dolcemente passandomi una scatolina rossa.

Scarto con curiosità ed emozione il pacchetto e trovo un mazzo di chiavi, la guardo sorpresa.

"Con i soldi che avevamo messo via con papà ho pre-opzionato un piccolo negozietto a Potters Bar. Non è molto grande e va sistemato, ma lo trovo molto carino ed è in centro. In più queste sono le carte per richiedere la licenza. Così, se vorrai, a scuola finita, potrai aprirti l'erboristeria che tanto desideri." mi spiega con calma e con un sorriso commuovente. Le lacrime arrivano e la abbraccio forte. "Sei unica mamma! Ti voglio bene!" mi lascio stringere poi ridendo esclamo "domani andiamo a vederlo ti va?", lei ride e annuisce.

Nonostante sia ansiosa di aprire il pacchetto di Charlie, non darò soddisfazione a mia mamma, quindi inizio dal set di saponi di Michelle, per passare al bellissimo paio di guanti di Elajha e al libro di Dylan. Con mia grande sorpresa Ashley e Martha hanno fatto pervenire una scatola di calderoni fondenti al gianduia, al rientro a scuola mi presenterò con qualcosa per loro, visto che ho pensato solo ad un biglietto.

"E ora vediamo cosa mi ha regalato il mio super studente" borbotto divertita mentre tolgo la bella sciarpa fatta a mano e usata come fiocco. Sposto con delicatezza la carta e appare un vecchio e consumato libro dal quale si vede fare capolino un biglietto. Leggo con attenzione il titolo e già immagino cosa sia.

"Il bambino e il Drago" legge ad alta voce mia mamma, evidentemente apparsa alle mie spalle, "Si! Rispondo con un sorriso spontaneo. "Da quando ti piacciono i Draghi?!" ride divertita mentre si siede con me sperando di carpire qualche segreto. Scuoto la testa divertita e riporto attenzione al libro.

Apro la copertina e ho la conferma di quello che pensavo, quando trovo scritto, con la grafia di un bimbo, "di Charles Septimus Weasley".

Senza volere sorrido e apro la busta che faceva capolino poco fa, emozionata tanto da non riuscire ad rompere subito il sigillo.

Buon Natale Viel,

questo libro è stato uno dei primi regali che ho ricevuto da zia Muriel, come potrai capire leggendo la fiaba, ha condizionato la mia vita completamente.

Vorrei che fosse tuo, così che tu possa capire un pochino di più me e, perché no, capire che nella vita non si deve per forza tenere tutti lontani e soffiare fumo e fiamme. Anche se a volte è necessario per sopravvivere.

La sciarpa invece è fatta dalla mia mamma, le ho chiesto di fartene una, un onore avere un manufatto di Molly Prewett in Wealsey, ci sono persone che pagherebbero oro.

A parte gli scherzi, ci ha tenuto a fartela, è il suo modo di dirti grazie dell'aiuto che mi dai.

Sono piccoli doni ma fatti con il cuore.

Spero a presto

Buon Natale

Charlie

Una lacrima di emozione fa capolino nei miei occhi, mamma la vede ma non dice niente attirandomi a sé e coccolandomi come da bambina.

"Forza ora andiamo!" mi incita alzandosi e sono felice non abbia chiesto nulla per ora. Neppure io so bene che valore dare a queste emozioni che provo, ma sono felice che Charlie mi abbia dato una parte di sé così importante. Forse non ho sbagliato a vedere il suo animo. Forse le parole di Martha erano veritiere. Forse la notte della prova ha davvero cambiato tutto.

Il pranzo a casa dei Martin è piacevole, Cassandra me la ricordavo più tranquilla, ma evidentemente il lavoro che sta facendo, di cui ovviamente non può parlare, la sta coinvolgendo moltissimo. I due genitori, grandi maghi anche loro, riescono a farmi sentire a mio agio, nonostante sia silenziosa e poco avvezza alle chiacchiere.

Il pensiero vola a Hogwarts, a Charlie e a Berry, magari Cassandra sa qualcosa che possa aiutarci, ma come faccio a trovare il modo di parlare senza che la mamma lo scopra. Sono certa inizierebbe a fare mille domande sul perché mi sono presa a cuore una creatura sconosciuta senza denunciare il fatto. Così mi metto con disinvoltura a guardare i libri in cerca di qualche titolo utile.

"Cerchi qualcosa in particolare?" mi domanda la giovane padrona di casa, che non ha mai resistito alla curiosità, vedendomi leggere i titoli della sua biblioteca.

"Nulla di che solo mi chiedevo, chissà se esiste a Hogwarts o da qualche parte un libro che parli di creature magiche improbabili, pericolose, estinte" lei ride alla mia domanda e sicura risponde "di sicuro esiste a Hogwarts. Ci sono i libri più rari e particolari, alcuni sono manoscritti unici al mondo" termina senza sapere che il mio cuore ha perso un battito, la paura che Berry possa aver mangiato uno di quei manoscritti, si impossessa di me.

"Vuoi vedere una cosa?" mi bisbiglia con fare cospiratorio e, sorridendo, annuisco per poi seguirla nella stanza accanto. Senza remore estrae un pensatoio vecchio ed elaborato da una anta, con un colpo deciso di bacchetta estrae un suo ricordo e mi fa segno di seguirla.

Come di incanto ci troviamo in una sala circolare che gira e piena di porte, non ho idea di dove mi abbia portato e perché. Seguiamo la Cassandra del ricordo che attraversa una delle porte accompagnandoci in una enorme sala che sembra una biblioteca, solo che al posto dei libri, sugli scaffali altissimi e lunghissimi, ci sono una serie di sfere luminescenti. Ognuna contrassegnata da date e iniziali. Mi incanto a guardarle, per fortuna non posso prendere nulla altrimenti avrei già provato a sentire la consistenza di una sfera che sembra fatta di nebbia.

Cassandra sorride e mi porta fuori dal ricordo. "Non dire a tua mamma che ti ho mostrato questo, ma dovevo condividere con qualcuno. È la sala delle profezie al ministero della magia, solo il custode della sala può prenderle e ascoltarle, oltre che autorizzare l'ingresso. Ovviamente non ero autorizzata quella volta, ma volevo vedere se qualche profezia avesse il mio nome, sai le iniziali che hai visto, in quel caso avrei potuto ascoltarla essendo la diretta interessata. Purtroppo, non ci sono profezie per me o non ne ho trovate, ora tu sai un segreto mio, tocca a te" ride divertita di avermi fregato.

"Sei unica, mi hai incastrato" rispondo divertita, siamo sempre andate d'accordo io e lei. A scuola ci trovavamo a studiare in biblioteca e scambiavamo sempre qualche chiacchiera, è ciò che più si avvicina ad una sorella maggiore per me. "Corvonero ricordi! Avanti sputa il rospo" ridacchia e seria si siede su uno dei divanetti accendendo il caminetto.

Decido di dirle tutto, o quasi di ciò che sto cercando "pensavo a questo prima, può un evento passato, nel presente, condizionare il passato e non il futuro?" So che sto incasinato le cose, ma temo che Berry abbia mangiato apposta la pagina del mago che lo ha rinchiuso nella pianta per farlo sparire per sempre dalla vita, dalla memoria e dai libri di storia della magia, ma non posso elaborare in questo modo il pensiero.

"Ora l'esperta del tempo è tua madre, ma presumo tu non possa parlare con lei, e suppongo tu non possa essere più chiara con me." Mi domanda soppesando le parole per pensare già ad una risposta utile. "Non posso, non è un segreto solo mio, scusa" rispondo sincera, certa che mi dirà ciò che sa.

"Ti dirò quello che so. Il tempo non è lineare come lo intende la maggior parte delle persone, ma un continuo fluttuare. Ecco perché questa conversazione sta cambiando il futuro, o uno dei tanti nostri futuri per esattezza, mentre una azione passata ci ha portato qui. Ma questo già lo sai, lo spiega bene anche la Cooman, nonostante finga di leggere le foglie di tè. Arriviamo al dunque, non essendoci un reale prima e dopo, questa conversazione potrebbe un domani cambiare il nostro ieri."

La guardo perplessa "mi spiego meglio. In passato c'era un mago, o forse era un mago del futuro, ora non ricordo. Aspetta, hai mai visto la serie TV babbana il Doctor Who?" Annuisco, ho amato quella serie, "ecco è la storia di quel mago resa comprensibile per i babbani. Si chiamava Fizban, dovresti averne sentito parlare a storia della magia, sempre che tu non ti sia addormentata come capitava a me. Beh, lui era un indicibile, come tua madre, del tempo e viaggiava avanti e indietro per le ere per studiarlo e capire il suo funzionamento. Ecco perché era svampito e disorientato, non sapeva più quale fosse la sua era esatta, motivo per cui hanno deciso di vietare i viaggi nel tempo. Troppo pericoloso per tutti" Ascolto cercando di capire dove questa storia mi stia portando. Cassandra è così quando si appassiona ragiona troppo velocemente e le parole le escono a raffica.

"Lui aveva capito della non linearità del tempo e scoperto che esisteva un incantesimo di magia oscura tale per cui, se facevi un maleficio a qualcuno nel presente potevi cancellare la sua esistenza cancellando per sempre i suoi antenati e, contemporaneamente, la su discendenza" conclude con enfasi, nella speranza di aver risposto alla mia domanda. 

"Passato e Futuro cambiato in un solo semplice momento del presente" continua tranquilla. I miei occhi brillano di sicuro, "si credo di aver capito. Faccio una azione oggi che compromette il futuro, ma cancella anche il passato legato all'azione" ripeto il concetto per essere certa, sicuramente quello che ha fatto Berry senza maleficio però.

"Di sicuro a Hogwarts, nella sezione proibita, potresti trovare qualcosa, ma non avvicinarti troppo alla magia oscura potrebbe essere pericoloso davvero, poi non vorrai cancellare qualcuno spero!" mi guarda divertita, sta scherzando ma credo abbia un briciolo di paura per me. questa è una informazione che dividerò con Charlie e insieme troveremo un modo.

Quando a metà pomeriggio lasciamo la casa dei Martin, ho la certezza che, se avrò bisogno di un'aiuto perché la situazione c'è sfuggita di mano, potrò chiedere a Cassandra. Come a scuola lei ha una voglia matta di arrivare a scoprire le cose e trovare soluzioni, non preoccupandosi dei pericoli che potrebbero esserci nel percorso, oltre al fatto che il suo abbraccio sincero mi fa capire quanto affetto ancora lei nutra per me ed io per lei.

Il resto delle vacanze passa tra un libro e l'altro alla ricerca di informazioni utili su come risolvere la situazione. Purtroppo, lo studio non porta a nulla, quindi mi trovo a fantasticare sul mio negozio, immagino come disporre gli scaffali, le piante, l'insegna. Mi vedo vendere rimedi magici a babbani e viceversa, crescendo i miei figli nel rispetto del mondo. 

Non vedo l'ora di mostrare il posto a Elajha e a Michelle, che da sempre conoscono il mio sogno. Come per incanto vedo Ashley, Martha, Sean e Charlie varcare la stessa porta e sorridere, felice della mia realizzazione personale. Sospiro nella speranza che Berry non distrugga i miei sogni e quelli dei miei amici, mangiando la magia per sempre.

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