Capitolo 8 - Carribbean Blue

"Eurus,

Afer Ventus...

so the world goes round and round

with all you ever knew...

They say the sky high above

is caribbean blue".

Furono le note di "Carribbean Blue" a darmi il buongiorno quella mattina.

Oltre alle urla della mia nuova coinquilina.

<< Melissa, alzati! Sono le sette e mezza! >>.

In men che non si dica, eccola nella mia stanza.

<< Alzati! >>.

<< Non pensavo che avrei rimpianto le urla e gli scossoni di mia madre >> mormorai a voce sufficientemente bassa.

<< Cosa? >> chiese Elettra, tirando le tende e sollevando le tapparelle.

<< Niente >> fui rapida a rispondere. << Sbaglio o nel lettore avevo messo un cd dei Cranberries? >>.

<< Melissa, adesso devi imparare a convivere. Domani ascolteremo "Zombie", oggi lascia Enya >> fu categorica, uscendo dalla mia camera.

<< Come vuoi tu >> borbottai, mettendomi in piedi.

Ordinai rapidamente la stanza e mi diressi verso la cucina per fare colazione.

<< Solo del latte, eh? >> constatai, spalancando il frigorifero e trovandolo semivuoto.

<< Scusa, ieri sono uscita e sono rientrata solo stamattina a casa >> si giustificò lei, alzando le spalle. << Possiamo andare al supermercato oggi pomeriggio, se vuoi >>.

<< Ero convinta di aver lasciato del caffè pronto >> osservai, confusa.

<< Ehm, stamattina non sono rientrata da sola... >> specificò, lievemente imbarazzata. << Deve averlo bevuto Kevin >>.

<< Kevin? >> ripetei, divertita. << E adesso chi è questo Kevin? Che nome strano per un italiano, poi >>.

<< Non è italiano, è inglese >> chiarì Elettra, schiarendosi la voce. << Non so chi sia, chiedi troppo... un tipo che ho conosciuto in discoteca e che mi è piaciuto >>.

Evitai di commentare.

<< Dovrei uscire alle quattro, possiamo andare a fare la spesa per quell'ora >> la informai, sorridendole.

<< Che lezioni hai oggi? >> fu rapida a cambiare argomento.

<< Due ore di Biologia, due di Chimica e Fisica dalle due alle quattro >> comunicai, lanciando un'occhiata all'orario affisso sul muro.

<< Biologia? Avete anche voi il professor Penna? >> domandò Elettra, porgendomi la confezione di cereali.

<< Penso di sì, nell'orario risulta il coordinatore di quella materia >> confermai.

<< Oddio, allora povera te >> si sconvolse la ragazza, rischiando di farsi andare di traverso un biscotto. << Vedi di arrivare alle nove in punto, lui è fissato con la puntualità e con cose del genere >>.

<< Grazie dell'informazione >> risi.

<< Sul serio, Melissa. Quel tipo è completamente pazzo... vi farà lezioni di Bioletteratura, come dico io >> enunciò, seria. << "Perché chi studia la Biologia deve anche sapere la letteratura, non può prescindere dalla Letteratura!" >> recitò, imitando la sua voce.

<< Buono a sapersi >> dissi, scoppiando a ridere. << Io vado a farmi una doccia >>.

<< Mi raccomando, non stare più di cinque minuti! Rimane pochissima acqua calda >> mi suggerì.

Fantastico.

<< Non mi dire che tu e quell'inglese avete... ? >> iniziai, interrompendomi subito dopo, pentita.

Meglio non sapere, probabilmente.

Avrebbe rovinato la mia doccia-pensatoio.

Erano quasi le otto e mezza quando uscii di casa. Entro pochi minuti fui al policlinico, alla ricerca del padiglione in cui si sarebbe svolta la mia prima lezione universitaria. Stavo per chiedere informazioni ad un collega più grande, quando scorsi, a pochi metri di distanza, il signor De Fazio.

Doveva essere lì per l'autopsia di Giada...

Certo, che stupida!
Era proprio di fronte al Dipartimento di Anatomia Patologica...

<< Allora, posso passare a ritirare il referto stasera? >> stava chiedendo ad un medico.

<< Sì, dovrebbe essere pronto >> assicurò lui. << Adesso torno in reparto, salutami tua moglie. E cerca di riprenderti, non ti fa bene tutto questo lavoro >>.

<< S-sì, lo farò >> balbettò il poliziotto, asciugandosi il sudore con un fazzolettino di carta. << Dov'è il tuo studio? >>.

<< In questo padiglione, al secondo piano. Entri e vai subito sulla destra, è il primo che trovi. Il numero 131 >> rispose il dottore. << Adesso vado >>.

Incredibile...

A pochi metri di distanza avrei trovato, di lì a qualche ora, il referto dell'autopsia della mia migliore amica...

E se... se gli avessi dato un'occhiata?

Dopotutto, non c'era nulla di male, no?

Avrei potuto scoprire qualcosa di più sulla sua morte e sull'eventuale coinvolgimento dell'alter di Giacomo.

Lo sguardo mi cadde sull'orologio da polso: erano le nove! Oddio, Elettra si era raccomandata di arrivare puntuale! E io non avevo la minima idea di dove fosse il padiglione in cui si sarebbe a breve svolta la lezione di Biologia...

<< Ti serve aiuto? >> domandò qualcuno alle mie spalle.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top