Capitolo 7 - Ipocrisia
Era lei sul marciapiede?
No, non poteva essere lei, sicuramente era solo una che le somigliava...
Non la vedevo dai tempi di... dai tempi del matrimonio di Ludovica e Riccardo.
Sì, l'ultima volta l'avevo vista proprio in quell'occasione.
Che faccia tosta aveva avuto a presentarsi, quel giorno, dopo quello che aveva fatto a sua sorella...
Suonarono al citofono.
Doveva essere lei.
<< Chi è? >> chiesi, fingendo di ignorare la sua identità.
<< Sono io... una vecchia amica >>.
Una vecchia amica?
Non la ritenevo proprio tale.
<< Chi? >> insistetti, irritata.
<< Vittoria >> svelò lei.
Dal tono di voce trapelava un malcelato imbarazzo.
<< Entra pure >> aprii il cancello.
Cosa diavolo poteva volere da me dopo tutti quegli anni?
<< Elena >> mi salutò, non appena spalancai la porta di casa. << Come stai? >>.
Che domanda inopportuna fatta da te, avrei voluto dire.
<< Bene >> dissi invece. << Cosa vuoi? >>.
Era chiaro che la sua visita, dopo tutti quegli anni di lontananza, avesse una precisa finalità, ed ero intenzionata a scoprirla subito.
Io e l'ipocrisia non andavamo certo d'accordo.
<< Complimenti per la casa, davvero bella >> osservò Vittoria, colpita.
<< Grazie. Cosa vuoi? >>.
In quel momento l'educazione era in fondo alla lista di cose di cui mi preoccupassi.
<< Posso entrare? >> chiese, esitante. << Preferirei parlarti lontano da orecchie e occhi indiscreti >>.
Come potevo rifiutare?
<< Certo, entra pure >> la invitai, spostandomi da un lato.
La donna oltrepassò con fare incerto la porta d'ingresso e si diresse verso il salotto, a pochi metri di distanza. Era molto invecchiata, constatai: delle fini rughe contornavano il suo volto, disegnando delle linee spezzate attorno agli occhi e alle labbra, e aveva delle vistose occhiaie violacee.
<< Vuoi del caffè? >> proposi, prendendo posto accanto a lei.
Per quanto la detestassi con tutto il cuore, il suo aspetto, così duramente segnato dagli anni, mi incuteva una certa umana compassione.
Sembrava l'aspetto di una donna che ne ha passate tante...
<< No, grazie. Non voglio disturbarti più del necessario >> rifiutò, decisa.
<< Allora... >> iniziai, schiarendomi la gola. << Cosa volevi? >>.
<< Ci tenevo a ringraziarti di presenza per quello che hai fatto per... per Ludovica. Per quello che tu ed Edoardo avete fatto per lei... >> annunciò, tirando su col naso.
<< Non ce n'era bisogno, era una nostra cara amica >> mi affrettai a dire. << Perché non sei venuta al funerale? >>.
Era da quel terribile giorno che me lo chiedevo, non riuscendo a trovare una risposta sensata a quel quesito...
<< I-io... >> balbettò Vittoria, titubante. << ... mi sembrava ipocrita presentarmi, tutto qui. Dopo quello che le ho fatto... non credo mi abbia mai perdonata veramente, e non la biasimo per questo >>.
<< Ti sembrava ipocrita farlo? >> sbottai, scioccata. << Era tua sorella! >>.
Iniziò a singhiozzare sommessamente, asciugandosi gli occhi con un fazzolettino di seta.
<< Lo so >> dichiarò. << E non c'è un giorno da quando è morta che non vada al cimitero a trovarla, ma questo non eri tenuta a saperlo >>.
<< Insomma... sei venuta solo per questo? >> domandai, quasi infastidita dal suo atteggiamento.
<< No >> si ricompose. << Volevo dirti che oggi ho incontrato il poliziotto che indaga sul suo omicidio e quello della ragazzina >>.
<< Giada >> specificai io, irritata.
Quella ragazzina... detestavo la sua superficialità.
<< Era un'amica di tua figlia, vero? >> volle sapere.
Annuii.
Non capivo cosa le interessasse.
<< So che Melissa frequenta il figlio di Luca >> rivelò.
<< E quindi? >>.
<< Be', fossi in te non glielo permetterei. Il signor De Fazio crede sia stato lui ad uccidere... Giada >> sottolineò volutamente il nome. << Vuole riesumare il corpo della figlia e farle fare un'autopsia >>.
Quella sua rivelazione mi turbò parecchio, ma non volevo che trasparisse nulla.
<< E me lo stai dicendo per rimediare a tutto quello che hai fatto? >> chiesi, spazientita. << Perché adesso credi al karma o che so io? >>.
<< No, semplicemente perché so che a fare l'autopsia sarà Alessandro, e... se vuoi aiuto, io ci sono >>.
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