15° capitolo
L'inverno era molto rigido, erano anni che non faceva così freddo e la neve scendeva insistentemente. Giustine quella mattina però non sentiva freddo... anzi!
Il primo ad uscire di casa fu il marito; la donna poi si dedicava alla preparazione dei figli. Urlava con loro per farli stare bravi perché non volevano andare a scuola e non facevano che litigare tra di loro; questo la rendeva perennemente nervosa e stanca ed alla fine non aveva mai il tempo da dedicare a sé stessa come voleva (prepararsi quanto bastava per sentirsi presentabile davanti ai clienti del bar); andava così a finire che in un sol minuto indossava cosa le capitava, uno sguardo allo specchio per mettersi sul viso un po' di fard, del mascara sulle ciglia, un velo leggero di rossetto rosa e per finire un'aggiustata veloce ai capelli. Il marito non immaginava nemmeno lontanamente la fatica che faceva la moglie ogni giorno; questo a Giustine comunque non pesava, si sarebbe accontentata ogni tanto di una parola di conforto da parte sua.
In ogni caso quella mattina niente l'avrebbe turbata.
Il suo turno iniziava alle 8,30; la scuola non distava molto dal posto di lavoro. Lasciati i bambini, di corsa al lavoro.
Nel tragitto le arrivò un messaggio da parte di Bernard che le disse di avvisarlo appena si sarebbe liberata per un saluto veloce. Giustine non rispose perche' chiamò direttamente.
Avevano la voce tremolante, tanta era la loro emozione. Prima di riagganciare si erano dati appuntamento come la volta precedente, finito il turno di Giustine; Bernard lavorando in proprio poteva gestirsi gli orari e prima di agganciare l'uomo le disse: " Ciao, a oggi".
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