Capitolo 6 "Ritorno alla quotidianità"
Il weekend è trascorso fra abbracci e lasagne di nonna Amalia. E il mio cuore è subito riuscito a sanare le sue ferite. E' domenica sera, e ho di nuovo l'angoscia. Domani riprendo il lavoro, dopo 10 giorni di ferie. E rivedo Claudio dopo quello che è successo.
Suona la sveglia ad un orario detestabile. Le 6. Ho il treno alle 7 per arrivare in Istituto in tempo. Un bruttissimo ritorno alla quotidianità.
Sono le 8:30 e finalmente sono arrivata. C'è una calma apparente che tra poco sarà risvegliata dalle urla della Wally.
"Aliiiiii" è Lara che mi corre incontro e mi abbraccia
"Lara! Mi sei mancata! Ma Paolone?" chiedo cercandolo con lo sguardo, ma incontro lo sguardo di chi avrei preferito non vedere. Ci passa di fianco dicendo un freddo "Buongiorno" e riga dritto nel suo studio.
"Ma mi stai ascoltando?" chiede Lara scocciata
"Si si hai detto che Paolone torna domani da Palermo!"
"E Conforti ti ha proprio annullata! Torna la settimana prossima!" dice ridendo
" Ho sbagliato di poco" e ridiamo insieme
Il lavoro in Istituto procede bene, a parte qualche ramanzina della Wally. Alle 15 è stata fissata l'autopsia di Elena De Angelis perché la salma ancora non arrivava. La ragazza era napoletana e la Questura ha dovuto attendere l'arrivo dei genitori per il riconoscimento.
Alle 15 in punto siamo tutti in sala settoria e Claudio è più nervoso del solito.
"Lara che vedi? Allevi prendi appunti. Ambra fotografa." si riferisce a noi per iniziare l'autopsia
" Sul corpo sono presenti varie ecchimosi da trascinamento, in particolare sulle braccia e sulle gambe. Sul collo vediamo delle ecchimosi da strangolamento e dietro la nuca una ferita lacero-contusa che presenta tracce di materiale inorganico, legno probabilmente, che prelevo ed analizzo. Stranamente non c'è traccia di materiale organico sotto le unghie. Sui polsi troviamo delle ecchimosi da compressione. Sul viso ci sono dei rossori, in prossimità delle labbra e tracce di materiale organico, saliva probabilmente, che prelevo per analizzare. "
"Bene, continua" e le passa il bisturi
"Nessun organo risulta lesionato, a parte la trachea e i muscoli vicini a causa dello strangolamento. La donna, osservando l'utero, aveva avuto rapporti sessuali, molto probabilmente volontari perché non ci sono segni di violenza esterna. A livello gastrico c'è un liquido bianco-rosa, che prelevo per analizzare. Prelevo anche un campione sanguigno per i tossicologici." Conclude
"Bene, Allevi tu reperterai il vestiario e consegnerai gli effetti personali ai parenti. Ti ho lasciato la videocamera sulla tua scrivania, vedi di farmi avere i filmati entro stasera. E anche tu Ambra, voglio le foto nel mio ufficio prima che te ne vada. Mezzasalma puoi ricucire. L'autopsia è finita, tutti sopra a lavoro!" ci ordina
Mi reco all'uscita per consegnare gli effetti personali della vittima ai familiari. Ma noto che c'è solo una ragazza distrutta. Sarà la sorella di Elena.
" Grazie dottoressa. Può dirmi com'è morta mia sorella? "
" Mi dispiace, ma ancora non sappiamo nulla." le dico dolcemente per non essere indelicata.
"Trovate chi l'ha uccisa vi prego..."
E va via, prendendo quel che rimaneva di Elena, e cioè un vestitino, una collana e degli orecchini. È distrutta.
Torno a lavoro e alle 18 in punto, prima di andare via passo dall'ufficio di Claudio per dargli i filmati da allegare all'autopsia.
Busso. "Avanti" dice in maniera glaciale
"Claudio ti ho portato i filmati."
"Bene posali e vai via."
"Claudio ho bisogno di parlar ..." ma non mi lascia concludere
"Allevi per quel che mi riguarda ci siamo detti tutto. Da oggi parleremo solo di lavoro." Dice furioso ed io vado via, non mi resta che fare altro.
Se ieri mi sentivo rigenerata grazie agli abbracci di nonna Amalia, oggi mi sento crollare il mondo addosso. Il fatto che lui mi tratti così mi destabilizza. Dovrei esserci abituata, ma non dopo quello che è successo. Eppure anche io sono risentita, è andato via senza permettermi di spiegare e ora non mi da neanche il tempo di finire di parlare.
Torno a casa, sicura che non riuscirò a chiudere occhio. Yukino alla fine è partita definitivamente per Kyoto e Marco ci è stato molto male. Ora vivo da sola, ho bisogno di qualcuno con cui stare perché è triste essere soli.
Mi preparo la cena, mi sdraio sul divano e nessun programma televisivo mi colpisce, non quanto quelle sue parole glaciali "da oggi parleremo solo di lavoro". Dopo quel pomeriggio passato insieme non credevo possibile che potesse di nuovo essere così cinico e glaciale nei miei confronti. E mentre penso a quanto sia complicata la mia vita sentimentale crollo in un sonno profondo.
Claudio
Quei suoi occhi, quelle sue parole. Mentre vago per il soggiorno di casa mia, bevendo qualcosa di forte, penso a lei. Avrebbe voluto parlarmi, ma non gliel'ho permesso. Ho bisogno di capire qual è la sua situazione con il reporter perché altrimenti non andremo mai avanti o forse non ci sarà proprio niente tra noi. Sono stato stronzo e cinico, lo ammetto, ma non ho avuto scelta.
Finisco del lavoro arretrato e mi dedico alla perizia dell'autopsia svolta oggi. Domani Calligaris verrà in Istituto e non voglio farmi trovare impreparato. E così, lavorando, inizio ad avere sonno e non mi resta che dormire, dal momento che non ho chiuso occhio tutto il weekend. Lei mi ha tenuto sveglio. Non è un'ossessione, è paura di non averla mai.
Sono le 6, suona la mia sveglia, metto la tuta e mi dedico alla mia corsa mattutina. Alle 8:30 sono in Istituto e noto che Alice è già arrivata perché vedo le sue cose nella sala specializzandi, ma soprattutto sento urlare Valeria. Cosa avrà combinato ora?
Poco dopo Valeria viene nel mio studio.
"Claudio, l'Allevi è sempre più distratta, ieri le avevo assegnato un lavoro da fare e non l'ha nemmeno iniziato, bisognerà prendere provvedimenti."
"Valeria suppongo sia a causa mia. Le avevo chiesto di finire un lavoro entro la sera, mi serviva per allegarlo alla perizia." la difendo spudoratamente, d'altronde con lei l'ho sempre fatto.
"Va bene. Ora torno a lavoro." dice con uno sguardo deluso
"A dopo, buon lavoro."
Alle 10 Calligaris è nel mio studio e possiamo finalmente parlare del caso.
"Vedi Roberto, dall'autopsia è emerso che la ragazza ha avuto rapporti sessuali la sera stessa, prima dell'omicidio, ma erano consenzienti perché non ci sono segni di violenza a livello genitale. Inoltre stiamo approfondendo le analisi tossicologiche. Però posso garantirti, con un piccolo margine di dubbio, che la ragazza è stata strangolata e non si è difesa perché aveva le mani legate e la bocca tappata. Inoltre, il suo assassino, l'ha spinta provocandole la ferita-lacero contusa dietro la nuca. Probabilmente la ferita è dovuta ad uno spigolo legnoso. L'ora della morte abbiamo già stabilito che fosse dopo la mezzanotte, con precisione e con un lieve margine di dubbio è avvenuta alle 00:15. Per gli esami tossicologici e del DNA delle tracce organiche dobbiamo attendere ancora qualche giorno."
E mentre finisco di parlare, sento bussare e posso già immaginare chi sia.
"Avanti!"
"Buongiorno dottor Calligaris!" dice allegramente
"Magari buongiorno Dottor Conforti, visto che è il mio studio, poi aggiungerei: Posso disturbarla?"
"Dai Claudio non essere duro con Alice, sappiamo com'è fatta e poi c'era anche lei al sopralluogo." Dice Calligaris per difenderla, le vuole bene.
"Entra, ma non dare fastidio con le tue teorie."
***********
Ecco a voi un altro capitolo. Diciamo che questo è più incentrato su Elena e vi dico già che ce ne saranno molti perché sappiamo Alice com'è ficcanaso.
I due nel frattempo si evitano, o meglio CC sta evitando Alice per paure di soffrire. E' la cosa giusta da fare?
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