Capitolo 49 "Preoccupazione e Domande"
Buonasera a tutte/i! Scusatemi se non pubblico più quotidianamente, ma davvero ho tanti impegni. Detto ciò, siete sempre nei miei pensieri e non abbandono la scrittura e quindi la storia. Il capitolo s'intitola "Preoccupazioni e Domande" perchè effettivamente Claudio è preoccupato per il fratello, o meglio dire vorrebbe che anch'egli ritrovasse l'agognata felicità. Vi lascio alla lettura e spero che domani riesca a pubblicare un nuovo capitolo.
P.S.: nel capitolo c'è la solita parte in corsivo che riguarda i momenti intimi dei due piccioncini. Chi non vuole leggerla va oltre. Mi sono arrivate delle critiche su questa cosa, a cui io non ho badato. Ci tenevo a precisare che l'amore, secondo il mio modesto parere, è anche questo: quando due persone si amano è normale vivere momenti d'intimità.
Detto ciò, buona lettura!
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Alice
Chiacchierando il tempo è volato e si è fatto tardissimo. Prendo il cellulare e trovo cinque chiamate senza risposta tutte di Claudio ed in più un messaggio "Dove sei?" di pochi minuti fa. Sto per chiamarlo quando si spegne il telefono e decido di farmi accompagnare subito da Silvia.
Arrivo a casa in poco tempo, entro e Claudio mi viene incontro
"Ti rendi conto che è l'una passata e tu torni ora?" dice molto arrabbiato
"Claudio scusa hai ragione è che ci siamo messe a chiacchierare e non ci siamo rese conto che si fosse fatto tardi."
"Mi hai fatto preoccupare Alice, non rispondevi!"
"Mi dispiace ma si è spento il telefono ..." dico costernata
"Chiamarmi con il cellulare di Silvia non era possibile? Guarda quando fai così mi sembri una bambina davvero!" dice arrabbiatissimo
Detto ciò, va verso il tavolo, si versa del whisky e lo beve in un solo sorso. Decido di andarmene a dormire, anche perché così non si risolverebbe nulla. Mi strucco, metto il pigiama e vado a letto.
Dopo un'ora sono ancora sveglia e decido di andare da lui per capire se si è calmato. Sono delusa da ciò che mi ha detto, ma so che non lo pensa, sono parole dette in un momento di preoccupazione, ma soprattutto dettate dalla rabbia.
Lo trovo seduto su una sedia, con la bottiglia di whisky vicino e il bicchiere mezzo vuoto, che fissa la parete bianca. Spero non sia ubriaco, anche se lo vedo abbastanza lucido. Mi avvicino e lo abbraccio da dietro.
Lui si stringe nel mio abbraccio e mi sussurra "Scusa non volevo urlarti contro. Ero preoccupato."
"Tranquillo, mi sarei preoccupata anche io."
Mi siedo sulle sue gambe. "Quanto hai bevuto?"
"Solo due bicchieri, tranquilla." Dice sicuro
"Cos'hai Claudio? C'è altro?"
"Non preoccuparti, non è niente." Dice accarezzandomi
"Giacomo? Ci hai parlato?"
"Si, ma è tutt'ok, tranquilla."
"Sicuro?"
"Ne parliamo domani, che dici? Ora ho solo voglia di stringerti fra le mie braccia. Scusa ancora per prima, ma sono un po' preoccupato."
"Tranquillo, domani parleremo di tutto. Ora andiamo di là, a dormire."
E così andiamo nel nostro letto e abbracciati ci lasciamo andare ad un sonno profondo.
Claudio
Giacomo è andato via da poco e sono molto preoccupato per lui semplicemente perché l'ho visto provato. E' appena mezzanotte e di Alice nemmeno l'ombra. Provo a chiamarla, ma niente, non risponde. La richiamo altre quattro volte nel giro di un'ora ma niente, mai una risposta. Le invio un messaggio verso l'una ma non risponde, fin quando non torna ed io le urlo contro tutta la mia preoccupazione. Dico cose che non penso e lei ferita va in camera da letto a dormire.
Mi verso del whisky, ma onestamente non mi va neanche quello. Penso e ripenso a Giacomo, a come fare per fargli del bene, per regalargli la tanto agognata felicità.
E' un peccato che io ora sia così felice con una donna al mio fianco, con la mia donna, e lui invece sia così triste perché l'unico vero amore della sua vita non può viverlo come vorrebbe.
A proposito della mia donna, l'ho trattata proprio male, sono davvero uno stronzo. Starà dormendo, domani ci parlerò e le chiederò scusa. Mi aveva fatto davvero preoccupare però, solo che poi mi sono sfogato in un modo orribile e lei non merita ciò, non dopo tutto quello che è successo fra noi.
Mentre sono intento a fissare il vuoto, pensando a queste cose, sento due mani che mi abbracciano da dietro, mi volto ed è lei, l'oggetto dei miei pensieri.
Le chiedo scusa tante volte, finchè non andiamo a dormire, abbracciati l'uno all'altra. Quando lei è ormai nel pieno del sonno le sussurro "Ti amo" le lascio un casto e tenero bacio sulla guancia e mi addormento.
Il giorno dopo mi sveglio ancora prima del suono della sveglia. Mi alzo e preparo la colazione per entrambi. Le preparo i suoi cornetti preferiti alla nutella, una spremuta d'arancia e un caffè. Metto tutto su un vassoio e vado in camera.
Dorme beata: è così bella e svegliarla mi costa tanto. Perciò resto rannicchiato sul letto a contemplare la sua bellezza, fin quando si sveglia.
"Ehi buongiorno." Mi dice
Le do un bacio, prendo il vassoio poggiato sul comò e dico "Buongiorno Sacrofano. Ti ho preparato la colazione."
"Dottor Conforti lei mi stupisce ogni giorno di più."
"Alice ascolta, scusa per ieri, io non volevo essere così duro con te, mi sento un imbecille e ..." non mi fa finire e mi bacia.
"Shh non dire nulla."
"A-lice lo sai che poi ... che poi ..." cerco di dire, ma i suoi baci non mi fanno parlare
"Che poi?" incalza lei tra un bacio e l'altro
"Che poi va a finire che facciamo l'amore."
"Non desidero altro."
Mi stacco dalle sue labbra, poggio il vassoio di nuovo sul comò: la colazione può aspettare, oggi è anche sabato e non si lavora. Torno a letto, lei è sotto le coperte perché stamattina fa molto freddo.
"Riscaldami." Mi sussurra
Inizio a baciarla, lentamente poi sempre con più passione. Lei si lascia travolgere ed in un attimo la ritrovo su di me. Le tolgo la maglia del pigiama e scopro che sotto è completamente nuda: non indossa l'intimo.
"Tu vuoi farmi impazzire ..." le sussurro
"Dal primo giorno che ti ho visto ..." mi dice mentre è intenta a baciarmi
Mi spoglia e inizia a baciare il mio petto, mi desidera ardentemente: i suoi baci, le sue carezze, i suoi movimenti esprimono perfettamente il suo desiderio.
Adoro i suoi baci, adoro fare l'amore con lei. In un niente siamo entrambi nudi e la voglia di diventare una sola cosa è all'ennesima potenza.
Facciamo l'amore per ore, senza mai stancarci, senza mai smettere di guardarci negli occhi. I gemiti e i baci riempiono quei momenti di estrema felicità e fanno sì che restino inflitti nel nostro cuore e nella nostra mente per sempre. Ho creduto di impazzire quando non l'avevo tra le mie braccia ed ora, con i miei movimenti, le sto chiedendo scusa per quello che è successo ieri.
Dopo qualche coccola, lei si alza, prende la colazione e mangia di gusto.
"Vedo che ha fame dottoressa Sacrofano."
"Dottor Conforti lei mi distrugge, devo recuperare l'energia. Questi cornetti alla nutella sono buonissimi."
"Li ho preparati con tanto amore solo per te."
"Così mi fai sciogliere!" dice dolcemente
"A Barcellona come fai colazione?"
"Diciamo che vado al bar con i miei amici e prendiamo sempre un caffè con cornetto o altre tipologie di dolci da colazione, perché?"
"Curiosità. E chi sono questi amici? Ci sono anche maschi?"
"Che c'è? Sei geloso?"
"No, sono curioso. Non posso sapere le tue abitudini a Barcellona come sono?"
"In genere siamo sempre in quattro: io, Chiara, Paolo e Manuela, che in realtà sarebbe la mia tutor, un po' come te qui."
Credo che il mio sguardo dica tutto infatti Alice mi chiede "Claudio ma che hai?"
"No nulla. E com'è questa tutor?"
"Bravissima, è l'unica con cui ho instaurato un rapporto vero e nonostante sia la mia tutor, ci vogliamo molto bene. E' grazie a lei se sono qui, ora."
"Ah si, è perché?"
"Claudio ma cos'hai? Fai domande strane."
"Nulla, nulla ero solo curioso."
"Tu curioso... deve esserci qualcosa che non va." dice con un mezzo sorriso
"No davvero, è che quando tu eri a Barcellona non ci siamo sentiti ed ora volevo sapere come fossero cambiate le tue abitudini, tutto qui."
"Va bene. Senti per Capodanno che facciamo? Io avrei qualche idea." Dice maliziosa
"Ah si? Io pure. Avevo pensato alla casa al mare, che ne dici?"
"Che è un'idea bellissima. Io, te, il nostro amore e il mare. Non vedo l'ora."
Alice
Questa mattina, al mio risveglio, ho ricevuto il miglior buongiorno che una donna possa desiderare: due bellissimi fari blu fissati su di me. Abbiamo fatto l'amore per ore ed è stato fantastico, come sempre d'altronde. Con Claudio ogni volta sembra essere la prima; sento il mio corpo vibrare al suo tocco e le emozioni mi catturano, portandomi in un mondo diverso, un mondo d'amore.
Dopo aver fatto l'amore, facciamo colazione e Claudio è abbastanza strano o meglio le sue domande sono strane. Io lo lascio fare, ma forse ho capito bene cosa vorrebbe chiedermi.
Inizio a fare dei collegamenti: Manuela che mi parla di un grande amore conosciuto a Milano, Giacomo che vive a Milano da anni ormai, che al sol sentir nominare Barcellona va in ansia e infine Claudio che fa tutte queste domande ... Le spiegazioni sono due: o il grande amore di Manuela è Giacomo, o sono sulla strada sbagliata e queste cose non c'entrano nulla l'una con l'altra, ma ne dubito.
Lascio parlare Claudio, se sapesse qualcosa, e suppongo proprio di sì, dovrebbe essere lui a dirmelo e non a caso cambio argomento, chiedendogli di fare qualcosa per Capodanno. La sua idea mi piace veramente tanto e non vedo l'ora che vengano quei giorni. Nel frattempo devo pensare a come far parlare Claudio, o meglio vorrei parlare proprio con Giacomo: se dovesse essere davvero come penso, vorrei fare qualcosa per loro perché Manuela lo ama ancora. Onestamente so cosa significa soffrire per amore e quei due si amano, ne sono sicura, non voglio che soffrano.
Mentre Claudio si mette nel suo studio a lavorare, io penso a sistemargli un po' casa, non che non sia già sistemata, lui è molto ordinato a differenza mia. Dopodiché mi dedico alla cucina, qualcosa dovremmo pur mangiarla. Preparo una pasta alla siciliana, hamburger ed insalata.
Sono intenta a cucinare quando sento delle braccia stringermi in vita.
"Come sei bella quando cucini ..." mi dice
"Grazie Dottor Conforti, ma gradirei che non facesse così, altrimenti non cucino e salta il pranzo."
"Cosa cucini? Vuoi che ti aiuti?"
"No tranquillo, continua a lavorare, qui ci penso io. E comunque è una sorpresa! Dopo vedrai!"
Mi lascia un tenero bacio tra la spalla e il collo e si allontana.
"Volevo fare una pausa. Ti va un caffè?"
"Si"
Prepara due caffè con la macchinetta e lo prende. Prima che vada via lo blocco "Che ne dici di invitare tuo fratello? Mi farebbe piacere."
"E' una buona idea, lo chiamo e vedo che dice."
Chiama subito Giacomo, che accetta. D'altronde quello che ho detto a Claudio è vero: mi farebbe piacere conoscerlo meglio, ma soprattutto mi farebbe piacere aiutarlo. Credo che Claudio abbia intuito qualcosa, perché mi ha guardato alzando un sopracciglio. Conosco quello sguardo e lo fa quando ha capito benissimo le mie intenzioni. Lui è stato vago e lo sarò anche io: evidentemente vuole mantenere il "segreto" al fratello.
Ma io ho già qualche idea su come fare per far parlare i due fratellini ... Una volta la nonna mi disse "In amore vince chi fugge, è vero, ma così ti precludi la possibilità di amare" e credo che questa volta, questa frase o consiglio, serva a Giacomo e a Manuela ...
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Eccoci giunti alla fine di questo capitolo. Claudio è preoccupato ed è ovvio; tra l'altro anche il ritardo di Alice ha inciso su queste sue preoccupazioni, ma alla fine hanno fatto pace a modo loro. Alice dal suo canto ha capito che c'è qualcosa di strano in Claudio, qualcosa che lo preoccupa ed ha anche capito il motivo. Riuscirà a far parlare Giacomo senza essere invadente?
Che ne pensate? Secondo voi cosa farà Alice?
P.S.: si prospetta un Capodanno di fuoco, in tutti i sensi 🔥
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