Capitolo 34 "Sai che cosa penso? Che non dovrei pensare"

Buongiorno a tutte, mie amate lettrici. Vi ringrazio dal profondo del mio cuore per l'affetto che mostrate a questa storia, per tutti i commenti, per tutte le stelline. Senza il vostro supporto non sarei arrivata fin qui, e per questo ho deciso di aggiornare anche oggi, anche perché ho cercato di trovare un attimo per voi. Ieri nei commenti vi ho parlato di un colpo di scena, che arriverà nei prossimi capitoli. Leggete attentamente, non mi odiate ahahha ma soprattutto non diffidate! Il lieto fine esiste! Sempre! Buona lettura.

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Alice

"Ehi dai stai calma" si avvicina, ma io non mi sento più le gambe. All'improvviso il vuoto, il buio davanti ad i miei occhi. Perdo i sensi.

Mi risveglio poco dopo sul suo divanetto, ricordo soltanto gli attimi poco prima di perdere i sensi, poi il vuoto. Cosa mi sta succedendo?

Mi sto alzando quando vedo Claudio entrare

"No no ferma, sdraiati" mi dice con amore, già sembra lontana la discussione di ieri.

"Claudio sto bene. Stanotte non ho dormito per questo mi sono sentita male. Sono sotto stress per il lavoro e non solo."

"Ehi ma tu pure quando stai male non perdi occasione per mandarmi frecciate."

Mi guarda alzando un sopracciglio. E per un attimo restiamo così, a guardarci. Ogni volta dopo aver litigato, sento sempre qualcosa di diverso quando mi guarda.

"Dai ti visito."

Ed io mi lascio visitare. Mi misura la pressione e mi ausculta il torace.

"Hai un po' il battito accelerato e la pressione bassa."

"Ti ripeto Claudio, è lo stress. Poi sono sempre stata lievemente ipotesa. La tachicardia sarà perché è un periodo particolare e sono ansiosa."

"Va bene, ma ti prescrivo gli esami del sangue."

"Dai Claudio non è necessario, li ho fatti 3 mesi fa ed era tutto apposto."

"Non m'interessa. Li farai."

"Va bene" acconsento per evitare di litigare, non ne ho la forza.

Non ho proprio intenzione di fare gli esami, sto bene è solo un periodo stressante se lui provasse a capire sarebbe tutto più semplice. Ma figuriamoci. Io lo amo, lo amo da morire, ma quando mi nasconde le cose e fa di testa sua mi fa arrabbiare. Crede che io stia lì, buona buona, ad acconsentire a tutto quello che mi dice. Io non sono così, io non voglio questo. Una sana relazione deve essere basata anche sul dialogo, altrimenti è tutto inutile. Io e Claudio siamo molto diversi e questo purtroppo verrà sempre fuori. Mentre penso a queste cose, lui mi distrae.

"Ho parlato con la Boschi. La relazione la consegni domani. Ora torna a casa e riposa, è evidente che non ti senti bene."

"No Claudio lo sai che non tollero queste cose."

"Vai, ti ho detto che ci ho parlato ed è tutto apposto, ti ha perdonato anche la cosa del caffè."

Ora ride "Ma come hai fatto?" dice continuando a ridere

"Claudio non ne ho idea, ho perso l'equilibrio e sono inciampata su di lei."

"Sei unica!" e continua a ridere

Ma quanto è bello quando ride? Lascia intravedere quella dentatura imperfetta che però mi fa impazzire, lo rende straordinariamente fantastico.

"Dai smettila!" gli dico, altrimenti casco ai suoi piedi. E vorrei tanto farlo, ma voglio che questa volta capisca che ci sono rimasta male.

"Va bene, prendi le tue cose e va a casa. Sono sempre il tuo capo, quindi obbedisci!" dice con il sorriso

"Ancora per poco" alludo al discorso con Malcomess

Lui sbuffa ed io esco. Prendo le mie cose e torno a casa per riposarmi. Mi sa che stasera farò venire le mie amiche qui, non ho voglia di uscire.

Claudio

Alice mi ha fatto davvero preoccupare. Forse ha ragione lei, sarà lo stress, però le ho prescritto comunque gli esami del sangue. Ho intenzione di vederci chiaro in questa storia. Negli ultimi giorni l'ho sempre vista assente, stanca, nervosa e sono preoccupato per lei. Temo che mi stia nascondendo qualcosa, ma non capisco cosa. Proprio io non dovrei pensarle queste cose. Magari stasera dopo il lavoro passerò un po' da lei per salutarla e cercare di chiarirci.

Continuo a lavorare ed ora non sono più furioso. Verso le 19 tolgo il camice e vado via.

Mi fermo alla sua pasticceria preferita e le compro tanti dolcini al cioccolato. Ne va ghiotta. Arrivo sotto casa sua e trovo il portone aperto, così salgo le scale e una volta vicino alla sua porta busso. Viene ad aprirmi Baby Malcomess.

"Salve Dottor Conforti. Prego, si accomodi, le chiamo subito Alice."

"Chi è Cordy?" dice Alice tutta pimpante, poi mi vede e dice "Ah Claudio sei tu, vieni." È sorpresa di vedermi, sorpresa in positivo.

Andiamo nella sua stanza per stare un po' soli. Lei si siede sul letto come una bambina ed io resto in piedi di fronte a lei.

"Siediti" mi dice ed io mi siedo vicino a lei

"C'è aria di festa." Affermo

"Si Cordelia è tornata oggi e dato che non mi sono sentita bene abbiamo pensato di invitare Silvia e Lara qui, per festeggiare."

"Ero passato per vedere come stavi e per darti questi." Le do i dolcini

"Grazie Claudio, sono i miei preferiti!" mi dice con gli occhi lucidi

Ed ora vorrei tanto baciarla e vivere un momento tutto nostro, ma sento qualcosa di diverso in lei, in noi.

"Lo so, per questo te li ho presi. Vabbè allora vado, ti lascio alla tua serata tra donne, ci vediamo domani."

Le do un tenero bacio sulle labbra e vado via. Alice ricambia, ma non sento trasporto. Qualcosa si è rotto fra noi. Decido di andare dai miei, per lo meno con loro non penso ad Alice.

Lo so che è un periodo e che passerà, ma non capisco perché fra noi va sempre così; siamo troppo diversi, è questo il problema.

Arrivo a casa dei miei che stanno preparando la cena.

"Tesoro come mai sei qui e non con la tua Alice?" chiede mia madre

"No lei era con le amiche e ho pensato di passare un po' qui..."

"Hai fatto bene, ma cos'hai? Hai un volto stanco."

"Tranquilla, è il lavoro."

"Sicuro? Non è che hai litigato con Alice?"

Sorrido "Non ti si può nascondere nulla."

Sorride anche lei "Sei mio figlio e ti conosco bene. Ti va di parlarne?"

Così le racconto tutto, di Barcellona, di quello che non le ho detto, di come lei ha reagito, del fatto che sta sempre male e che nel giro di 24 ore è svenuta due volte.

"Claudio sono sicura che non pensa ciò che ti ha detto. Ti ama, si vede da come ti guarda. Tu però devi dirle sempre tutto altrimenti lei perde la fiducia in te e poi non riuscite a costruire niente di buono. Per quanto riguarda la sua stanchezza può essere dovuta allo stress come dice lei, devi stare tranquillo. Poi non devo essere io a dirti che noi donne abbiamo dei periodi particolari e quindi può darsi che è in quel periodo."

Già, il ciclo. Forse è arrivato e quindi è più stressata del dovuto.

"Ci provo. E' che sono un medico, mi preoccupo subito, lo sai."

"Lo so, ma prova a stare sereno. Domani le parlerai con calma."

Dopo poco arriva papà che ormai è diventato un cuoco provetto e mangiamo tutti e tre insieme, ed è così bello stare con loro. In un attimo il mio cuore è sereno.

Alice andrà a Barcellona, mi mancherà da impazzire, ma io non permetterò a niente e nessuno di dividerci. Questa notizia ha un po' scosso il nostro rapporto, sicuramente.

Io penso solamente che ora non dovrei pensare, staccare la spina, spegnere il cervello e rilassarmi. Domani sarà migliore. Domani parlerò con Alice e faremo pace.

Alice

"Alice tu sei cretina, fattelo dire!" è Silvia che ha appena appreso tutto ciò che è successo

"Ma si, Silvia ha ragione! Gli vai a dire che si vergogna di te! Quando poi in Istituto non ti molla un attimo!" è Lara

"Alice a me sembra che ci tiene a te, oggi come ti guardava!" ecco ora pure Cordelia

"Avete da aggiungere altro?" dico stizzita

"Alice, ascoltami, Claudio avrà anche sbagliato a non dirti tutto subito, però lo ha fatto per proteggerti. La sera che ti organizzò la sorpresa disse apertamente di amarti. Tu lo hai cambiato, non è semplice far capitolare un uomo come lui. Vi completate proprio perchè siete diversi. Domani con calma parlaci e vedrai che si risolverà tutto" dice Silvia tranquillamente

"Ci provo. Ma ora basta parlare di me e dei miei sentimenti! Voglio sapere anche di voi!"

E così inizia un mega tour tra le avventure sentimentali delle mie amiche. Lara e Paolone sono sempre più innamorati e passano tutte le notti insieme. Silvia all'amore non ci fa affidamento, preferisce piuttosto avere delle avventure e Cordelia ci racconta di uno spagnolo conosciuto in tour molto carino di cui però ha perso ogni traccia.

Ad un certo punto della serata suona il campanello ed io spero sia Claudio, infatti mi alzo per andare ad aprire.

Con un sorriso a 34 denti apro e mi trovo davanti Arthur.

"Ehi è qui la festa per quella matta?"

Non so perchè, ma quest'incontro mi provoca tristezza, non avrei voluto più vederlo, almeno fin quando le cose non sarebbero cambiate e lui non avrebbe smesso di amarmi. Amarmi poi, che parolone: lui aveva un modo strano di amarmi e di starmi vicino, per questo non ha funzionato.

Cordelia gli corre incontro e si abbracciano. Lara e Silvia mi guardano sconvolte e in realtà lo sono anche io, pensavo che Arthur si fosse trasferito a Parigi, e invece ...

"Dai mangia qualcosa con noi!" dice Cordelia al fratello, non curante del fatto che potrebbe darmi fastidio

Io faccio finta di nulla e anche lui e la serata continua normalmente anche se di tanto in tanto si avverte un po' di tensione.

Verso mezzanotte Silvia e Lara vanno via e restiamo solo noi tre.

"Vabbè io vado a letto, notte." Li saluto freddamente

Mi chiudo nella stanza e dopo poco sento bussare Cordelia.

"Ali scusami, ma è mio fratello. Non sapevo che venisse, è stata un'improvvisata, altrimenti te lo avrei detto."

"No Cordy non devi scusarti, tranquilla è anche casa tua."

"Può restare a dormire? Non voglio che vada in un B&B."

"Va bene."

"Grazie!" mi abbraccia e va di là.

Spero proprio di chiudere occhio, anche perché penso che dovrei smettere di pensare sempre alle stesse cose. Io e Claudio non ci riusciamo proprio ad amarci senza discutere così pesantemente. Sento che c'è qualcosa fra noi che si è rotto, ma domani, come dice Silvia, parleremo e forse le cose torneranno al loro posto. Come 2 giorni fa. Come prima di sapere di Barcellona. Ho sbagliato a dirgli che si vergogna di me, non mi ha mai dato modo di pensarlo. Però dopo aver saputo della proposta di Malcomess mi sento davvero angosciata. Perchè le cose devono andare sempre diversamente da come ce le aspettiamo?

In tutto questo mi son dimenticata di passare da Calligaris per parlare del caso. La relazione della Wally è finita, quindi, domani, dopo averla consegnata, potrei passare in commissariato. Tra l'altro dovrò pagarle le spese della lavanderia per il caffè versatole addosso. Che figuraccia, la ricorderanno tutti per sempre. Prima Lara è morta dal ridere solo per raccontare il tutto, figuriamoci tutti gli altri.

E' notte fonda ed io non riesco a dormire. Ho una sete incredibile e vado in cucina per bere. Non sono l'unica ad aver avuto quest'idea: c'è anche lui.

"Ehi" mi sussurra

"Ciao" dico fredda, gelida

"Neanche tu riesci a dormire?"

"No."

"Alice senti ... io ... io volevo chiederti scusa per come mi sono comportato."

"Tranquillo, è andata."

"Lo ami?"

"Con tutta me stessa." Dico schiettamente, senza pensarci, perchè è un sentimento innato.

"Mio padre mi ha detto che andrai a Barcellona. Ho sempre saputo che sei bravissima"

"Grazie, parto fra meno di dieci giorni. Scusa ora vado, notte."

"Notte."

Mi chiudo nella mia stanza e penso a quello che mi ha detto "Lo ami?" "Con tutta me stessa."

Si, lo amo con tutta me stessa e proprio per questo domani cercherò di chiarire con lui.

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Capitolo lungo ed intenso. Non me ne vogliate, ma Arthur è ancora fra i piedi e .... Vabbè non faccio spoiler, tanto domani arriverà il nuovo capitolo! Non vi lascio in ansia ahahah

Questa discussione non è scontata, credetemi. A volte l'incomunicabilità rende difficili i rapporti e infatti il loro è un rapporto molto travagliato.

Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate. E preparatevi al colpo di scena! Baci

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