Capitolo 31 "Sorprese inaspettate"

Alice

Mi sono preoccupata tantissimo per Claudio, non si faceva sentire e non rispondeva ai messaggi. Ora sono sotto casa intenta a trovare le chiavi che come al solito non trovo.

Dopo poco sento lo scatto del portoncino. Ed ora chi mi ha aperto? Fa che non sia Arthur altrimenti Cordelia questa volta mi sente.

Salgo le scale e trovo la porta di casa mia leggermente aperta. Entro e trovo un'atmosfera molto romantica. Luci soffuse, candele profumate accese, un secchiello con dello champagne e sul tavolo dei rustici. Sono imbambolata a guardare questa meraviglia. In sottofondo c'è della musica, in particolare delle rivisitazioni di canzoni romantiche suonate con il sassofono, quindi molto romantico e sensuale.

Mentre sono imbambolata, per niente conscia di quello che i miei occhi stavano vedendo, sento delle mani dolci, le sue mani, cingermi la vita. Mi volto di scatto. Lo guardo.

"Sorpresa." Mi dice teneramente.

"Claudio ma è fantastico."

"E' che mi sei mancata tantissimo e avevo bisogno di fartelo capire."

"Anche tu mi sei mancato. Ma come hai fatto a fare tutte queste cose?"

"Indovina un po' ..."

"Silvia!"

"Esattamente."

Io lo guardo imbambolata perché non mi aspettavo tutto questo, non da lui, non dopo così poco tempo che stiamo insieme. Ma io dentro di me sento di conoscerlo da sempre.

Lui mi versa dello champagne e mi porge il flute. E' così dolce e romantico.

Mi prende per mano e mi porta in bagno e vedo che la vasca è tutta addobbata e sento un dolce profumo, molto sensuale. Prende il mio flute e lo poggia insieme al suo sul bordo della vasca. Mi bacia e si disfa dei miei indumenti, così come faccio anche io.

Entriamo in acqua, ci coccoliamo, scherziamo, ci baciamo. Le nostre mani vagano sui nostri corpi. E' un lento amarci, come se questi due giorni fossero durati anni. I nostri corpi vibrano di emozioni e sono desiderosi di scontrarsi, di diventare una cosa sola.

Ci insaponiamo sensualmente e, in un momento di distrazione, Claudio mi fa sua, s'impossessa del mio corpo ed entra in me: è tutto così tremendamente romantico, dolce, sensuale. Provo un piacere indescrivibile e i nostri gemiti riempiono la stanza. Vorrei restare così per sempre.

Poco dopo poggio la mia schiena sul suo petto, lui mi cinge la vita con le sue mani e restiamo per un tempo indefinito così, senza parlare, senza dire nulla. I nostri corpi, le nostre carezze lo stanno già facendo. Rompe lui il silenzio.

"Alice devo dirti una cosa."

"Claudio che succede?"

"Al congresso c'era Beatrice."

Io mi volto di scatto verso di lui ed in un attimo temo di sentire ciò che non vorrei mai sentire.

"Claudio per favore, dimmi che non è come penso."

"No, non è come pensi, sciocca. Lei ha provato a baciarmi, ma io l'ho respinta." È sincero, i suoi occhi lo dicono perché non ha smesso un attimo di fissarmi e così di tutta risposta lo bacio e torniamo ad amarci in quella vasca che ormai ha perso tutte le bolle, ma che m'importa delle bolle se poi il contenuto più bello è davanti ad i miei occhi?

Claudio

La sorpresa è ben riuscita, Alice non se l'aspettava e i suoi occhi lo dicono. Ho assistito a tutta la scena, è entrata quasi impaurita, ma poi i suoi occhi sono diventati diversi e hanno lasciato spazio alle emozioni. Così mi sono avvicinato a lei e le ho avvolto la vita con le mie mani. Lei si volta di scatto e aspetta che io le dica qualcosa.

"Sorpresa."  Le dico teneramente

"Claudio ma è fantastico." 

"E' che mi sei mancata tantissimo e avevo bisogno di fartelo capire."

"Anche tu mi sei mancato. Ma come hai fatto a fare tutte queste cose?"

"Indovina un po' ..."

"Silvia!"

"Esattamente."

Le verso lo champagne e le porgo il flute. E' così tenera, quasi arrossisce, non se l'aspettava e onestamente non mi aspettavo neanche io di fare una cosa del genere. Sono più che sicuro che un tempo queste cose non le avrei mai fatte per nessuno, semplicemente perchè ancora non avevo conosciuto l'amore. 

La porto poi in bagno, per farle vedere ciò che Silvia ha preparato. Ma io la desidero, così in un attimo mi disfo dei suoi vestiti e lei fa lo stesso con i miei. Entriamo in acqua ed iniziamo a baciarci, a scherzare ed in un niente diventiamo una cosa sola. 

Dopo aver fatto l'amore lei poggia la sua schiena al mio petto e restiamo in silenzio per molto tempo, finchè non prendo coraggio e le dico di Beatrice.  Per un attimo ha avuto paura, gliel'ho letto negli occhi. Non volevo metterle paura, ma a pronunciare quel nome lei è diventata gelida. Ma quando ha sentito com'erano andate realmente le cose, mi ha baciato e abbiamo ricominciato a fare l'amore. Non desideravo altro.

Quando usciamo dalla vasca è ormai quasi mezzanotte, ci siamo stati per un'infinità di tempo. Mangiamo qualcosa al volo e poi andiamo a letto. Lei si accoccola sul mio petto ma non riesce a dormire.

"Come mai non riesci a dormire?"

"Sono preoccupata per domani."

"Ci sarò io con te."

"Ma Malcomess ..." non la faccio finire

"Tu sei più importante. E poi non era obbligatorio restare a casa. Sono abbastanza rilassato per riprendere il lavoro."

"Claudio e se dovessi andare a Barcellona?"

"Se dovessi andare a Barcellona, i weekend li passeremo sempre insieme, promesso."

"Ho paura."

"Non averne, non finchè ti tengo stretta fra le mie braccia."

Mi stringe forte e dopo un po' crolla. Io invece resto sveglio ancora per molto: ho paura anche io, ma devo essere forte. E poi la raggiungerei sempre, ogni volta che potrò. Non riesco a stare lontano da lei. La amo, ormai non posso più nasconderlo.

Alice ore 10:30

La notte è trascorsa abbastanza bene. E' il grande giorno.

Claudio mi ha accompagnata per consegnare l'articolo, siamo entrambi agitati. Si, lo è anche lui, anche se non lo da a capire.

Siamo davanti alla porta dell'ufficio di Malcomess.

"Dai tranquilla" mi sussurra sorridendomi

Busso. "Avanti". Apro la porta, entriamo e salutiamo

"Ah dottoressa Allevi buongiorno. Buongiorno anche a te Claudio, non eri libero oggi?"

"Paul in realtà, avendo seguito personalmente la dottoressa Allevi durante questo lavoro, ho pensato che fosse giusto che venissi anche io." Dice guardandomi

"E' giusto, bravo. E complimenti anche per il congresso, ho saputo che hai riscosso molto successo."

"Grazie mille."

"Prego professore" gli dico una volta che Malcomess ha posato lo sguardo su di me.

Sfoglia l'articolo e lo legge attentamente. Dal suo sguardo deduco molto entusiasmo e orgoglio.

"Dottoressa le devo fare i miei complimenti. Sa, ho insistito io nel farle fare questo lavoro, la Boschi non era convinta e voleva assegnarlo a Negri Della Valle. Però io ho creduto in lei e nelle sue potenzialità: non mi ha deluso affatto, anzi sono davvero orgoglioso del meticoloso lavoro che ha svolto. E complimenti anche a te Claudio."

"Grazie professore." Rispondo gentilmente

"Grazie Paul" risponde Claudio

"Bene, lo manderò subito all'editore. Per lo stage avremo le risposte a metà novembre, quindi fra 10 giorni circa. Lei cosa vorrebbe fare, ci ha pensato?"

"Beh, io sono molto legata alla mia città e ai miei affetti, però questa è un'opportunità che non capita nuovamente, quindi se dovessi essere presa, partirei." Guardo un attimo Claudio e nei sui occhi leggo fierezza. E' fiero di me.

"Bene, è proprio quello che volevo sentirle dire. Ora potete andare, avete una giornata libera entrambi."

Usciamo dall'ufficio di Malcomess, ci guardiamo intensamente e i nostri occhi dicono solo una cosa: andiamo a casa.

E in un battibaleno siamo nella sua SLK: direzione casa sua. O almeno credo fin quando non vedo che imbocca l'autostrada.

"Dove andiamo?"

"Indovina."

"Alla casa al mare!"

"Esatto."

Quelli che seguono sono attimi che non si possono spiegare. E' pieno autunno ormai, ma questa casa è speciale per me, per noi. Il mare non è molto agitato ed è una bella giornata, anche se fa freddo. Trascorriamo l'intera giornata in quella casa, ad amarci come non mai.

Claudio sei tu l'uomo che ho sempre desiderato e che non smetterò mai di desiderare. Come ho potuto dubitare un solo attimo dell'amore che provo per te? Se ci penso, mi sento una stupida.

Il tuo amore, il tuo modo di fare, la tua voglia di vivermi ogni giorno, mi hanno fatto capire che l'amore è tante cose, non è solo il principe azzurro che salva la sua principessa. Tu, Claudio mi salvi tutti i giorni da quella che è la noia e la tristezza. Tu mi rendi viva, mi rendi felice, mi fai sentire amata e desiderata e mai nessuno ci era riuscito finora, nemmeno Arthur che credevo potesse essere il mio principe.

Al diavolo le fiabe, il principe azzurro non esiste. Esiste l'uomo che ti amerà per sempre e ti renderà sempre felice, nonostante le diversità, nonostante gli ostacoli, perchè la vera vita è questa, non quella delle fiabe. Ed io non ho più dubbi: quell'uomo sei tu, amore mio.

Barcellona? Beh se dovessi andarci, sarà l'ennesima dimostrazione che io e Claudio ci amiamo sul serio e nulla può dividerci. 

*********

Buona domenica a tutte/i con questo nuovo capitolo! Vi è piaciuta la sorpresa?  Alice andrà a Barcellona? Fatemi sapere. Baci 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top