Capitolo 30 "I giorni di Claudio senza Alice"
Alice è appena andata via ed io mi appresto a preparare le valigie per la partenza di oggi. Sarà dura stare così lontano da lei per due giorni, non poterla sfiorare, non poterla avere fra le mie braccia. Già mi manca.
Verso le 14, dopo aver pranzato velocemente, parto verso Torino. Se non c'è traffico arriverò per le 21 circa.
Il viaggio procede tranquillamente, di tanto in tanto mi fermo in qualche stazione di sosta per un caffè e poi continuo fino a Torino. Una volta arrivato vengo subito accolto dal personale e mi viene consegnata la chiave della mia stanza. Ho ordinato la cena in camera perché ho solo voglia di cenare, fare una doccia e rilassami. Scrivo un messaggio ad Alice per dirle che va tutto bene e che sono arrivato, domani magari la chiamerò perché sentirla mi fa male, aumenta la mancanza che già provo.
Mentre sono intento ad aprire la mia camera sento una voce familiare che mi chiama
"Ah bene bene anche il dottor Conforti qui. Allora questo congresso non sarà noioso."
Mi volto "Ciao Beatrice."
"Oh che entusiasmo!" dice sarcastica
"Scusami sono molto stanco ho guidato da Roma a Torino."
"Sei solo?" mi chiede maliziosamente
"Si, sono venuto per sostituire Malcomess, non poteva."
"Capisco. Vabbè se ti va, questa è la mia stanza, magari mi bussi."
Le faccio un sorriso di circostanza ed entro in camera mia. Ad essere bella è bella, ma non è Alice e non mi fa battere il cuore. Forse un anno fa sarei corso in quella camera per passare una notte di sesso sfrenato, ma oggi sono fiero dell'uomo che sono diventato grazie ad Alice.
Dopo aver fatto una bella doccia, mi viene consegnata la cena in camera. Ceno e controllo la casella di posta, poi dopo poco crollo nel sonno.
Alle 7 sono già sveglio, ma il risveglio non è dei migliori perché lei non c'è. Le scrivo un messaggio di buongiorno, dicendole che tra poco inizierà il congresso e quindi non riusciremo a sentirci granchè.
Mi preparo e scendo a fare colazione. Ci sono molti colleghi che conosco e vedo Beatrice che si dirige verso di me. La vedo dura, non si staccherà per tutto il congresso.
"Sei pronto ad affrontare questo congresso?"
"Prontissimo e tu?" lei ride, ma non capisco il perché
"Anche io" e mi ammicca maliziosamente. Io ti ho capito mia cara Beatrice, ma ormai sono fuori pista.
Il congresso procede nel migliore dei modi, gli interventi fatti da me vengono apprezzati da tutti e questo costerà una bella vittoria, l'ennesima, per il nostro Istituto grazie a me. Paul mi ha mandato per questo, perché sa che, nonostante la mia giovane età, sia uno dei più bravi medici legali.
Organizziamo una cena fra colleghi e subito dopo il congresso torno in camera per cambiarmi. Se ora ci fosse Alice sarebbe tutto più magico, tutto più bello. Passerei la serata qui in camera con lei perché per me non esiste cosa più bella di noi due insieme, in un letto, a fare l'amore. Con lei c'è sintonia, in tutto, non solo a letto. Per questo perdo il controllo e sento che è quella giusta. E come se mi leggesse nei pensieri, mi arriva una sua chiamata. Rispondo.
"Ehi ti pensavo, sai?" le dico dolcemente
"Ah si?" risponde sorpresa
"Si, questa stanza è vuota senza di te."
"Hai cenato?"
"No tra poco scendo, il seminario è finito più tardi del previsto."
"Va bene, allora ti lascio cenare, buona cena. Scrivimi dopo."
"A dopo Sacrofano."
Stacco e mi preparo. Alla cena ci sarà anche Beatrice e dovrò tenerla a bada, ma non sarà un'impresa difficile perché ormai i miei sentimenti sono chiari.
Arrivo al ristorante e ci sono tutti, mancavo solo io. La cena è molto noiosa perché questi colleghi parlano del lavoro come se fosse una cosa meccanica, io invece reputo il mio lavoro come la passione della mia vita. Dopo cena prendiamo un amaro al bar e mentre stiamo per andare via Beatrice mi blocca e mi chiede di passeggiare un po' ed io acconsento, non c'è nulla di male alla fine, è un'amica.
"Sai quando mi hanno proposto di partecipare al congresso ho sperato di rivederti. Dopo quella sera a cena non ci siamo più sentiti."
"Ho avuto molto lavoro da fare."
"Capisco. Non avrei mai immaginato di vederti così innamorato."
"Tutto può succedere nella vita."
D' un tratto si avvicina per baciarmi, ma io mi scanso.
"Beatrice non è il caso."
"Perché, mica stai con lei? E poi pure se fosse, quello che succederebbe stanotte rimarrebbe tra noi. Un po' come i vecchi tempi."
"Beatrice ascolta, io ed Alice stiamo insieme, lei mi aspetta a Roma e si fida di me. Sono cambiato, dimenticati del Claudio di una volta."
"Certi treni non ripassano mai. Credevo fossi diverso, ma sei proprio un cretino."
E se ne va, arrabbiata, ma a me non frega proprio. A me importa solo di Alice.
Torno in camera ad un orario improbabile. Starà già dormendo, così le scrivo un messaggio di buonanotte e provo a dormire. E' dura senza di lei. Ah Alice cosa mi hai fatto.
Il giorno dopo è ancora più triste alzarsi di nuovo senza sentire il suo profumo, senza la sua testa appoggiata sul mio petto, senza toccare i suoi capelli. Per fortuna questa sera la vedrò, ma voglio farle una sorpresa. Così verso le 8:30 telefono una persona
"Pronto."
"Ciao Silvia, sono Claudio. Volevo chiederti se tu hai una copia delle chiavi di casa di Alice."
"No Claudio, mi dispiace. Però se mi dici a cosa ti servono potrei procurartele."
"Io dovrei tornare da Torino per le 19. So che lei è a Sacrofano. Vorrei prepararle una sorpresa e mi puoi aiutare solo tu. So che ha casa libera perché baby Malcomess non c'è"
"Baby Malcomess! Claudio sei unico!" e se la ride "Comunque oggi andrò a Sacrofano e con l'aiuto della nonna mi farò dare le chiavi."
"Ovviamente non deve sapere nulla. Io non mi farò sentire, altrimenti mi viene voglia di dirle tutto. Mi manca troppo."
"Tranquillo sarò bravissima a mantenere il segreto. Claudio ti ama, è persa senza di te."
"Anche io la amo."
"Lo so. Vabbè ci aggiorniamo dopo."
"A dopo."
Ora mi sento più tranquillo, così scendo per l'ultima relazione, che finirà alle 11 e subito partirò alla volta di Roma, per raggiungere la mia amata creatura.
Silvia nel pomeriggio mi avverte di aver recuperato le chiavi ed io le do indicazioni precise sul da farsi. Le vuole davvero bene, fa di tutto per lei.
Mentre sto guidando, per radio sento una canzone che conosco molto bene perché i miei, quando ero piccolo, la cantavano e ballavano sempre insieme: Il cielo in una stanza
"Quando sei qui con me
Questa stanza non ha più pareti
Ma alberi
Alberi infinitiQuando sei qui vicino a me
Questo soffitto viola
No, non esiste più
Io vedo il cielo sopra noi
Che restiamo qui
Abbandonati
Come se non ci fosse più
Niente, più niente al mondoSuona un'armonica
Mi sembra un organo
Che vibra per te e per me
Su nell'immensità del cielo"
Alzo il volume, perchè questa canzone mi fa pensare a quando i miei genitori innamoratissimi la ballavano e si guardavano con quegli occhi innamorati, e poi perchè inevitabilmente penso ad Alice. Lei è il mio cielo in una stanza. Senza lei sono perso.
Verso le 19, proprio lei mi scrive un messaggio ma il mio telefono è scarico e si spegne nel momento in cui stavo per risponderla. Per fortuna sono quasi sotto casa sua, ho guidato velocemente, tanta era la voglia di rivederla. Silvia mi ha detto che Alice voleva tornare prima a Roma, ma lei le ha fatto cambiare idea, fortunatamente.
Busso al citofono di Alice e mi risponde Silvia.
"Silvia sono io."
Mi apre. Salgo sopra e trovo tutto come mi aspettavo. Silvia è brava in queste cose, Alice lo dice sempre. Ha preparato perfettamente, è tutto molto romantico e sensuale.
"Grazie Silvia sei una santa!"
"Per il vostro amore questo ed altro."
"Grazie."
Dopo un po' mi saluta e va via. Sono le 19:30, Alice dovrebbe essere a momenti. Mi ricordo che ho ancora il cellulare scarico, così prendo il caricatore e lo accendo. Trovo tantissimi messaggi di Alice, così decido di chiamarla.
"Ehi scusami se ti ho fatto preoccupare, ma il telefono si è spento e l'ho messo in carica solo ora che sono a casa."
"Claudio che spavento, non mi rispondevi! L'importante è che è tutto ok. Ti raggiungo."
"No Alice, vai a casa, preparati che passo a prenderti fra un' ora. Ti porto a cena."
"Va bene."
Dopo qualche minuto la vedo giù che è intenta a trovare le sue chiavi che ovviamente non trova. Così la apro io.
***********
Ecco per voi il nuovo capitolo! Beh che dire, questi due si amano alla follia. Che ne pensate? Come avete potuto notare a Claudio non è successo nulla ed ha resistito alle avance di Beatrice. Domani leggerete della sorpresa e di cosa è venuto in mente a Silvia! Fatemi sapere come sempre nei commenti! Baci
P.S.: Scusate se ho postato il capitolo solo ora, ma stamattina sono stata parecchio impegnata
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