Capitolo 3 "Complici"
Claudio mi ha portato in un ristorante bellissimo. Anche se siamo partite alle 8, non abbiamo trovato un volo diretto e quindi con lo scalo a Milano di 2 ore e la durata del viaggio, siamo arrivate per ora di pranzo.
Mangiamo e parliamo tutto il tempo di quello che abbiamo fatto in questi giorni. E' vero mi ero ripromessa di stare da sola e non pensare a nessuno dei due. Ma Claudio mi fa perdere il senso delle cose, mi fa perdere il senso del tempo.
Ad un certo punto lui interrompe i miei pensieri.
"Sai pensavo che se dovessi andare a Parigi, dal tuo giovane Malcomess, sarei costretto a rinunciare ad un'allieva troppo pasticciona!" dice per farmi ridere perché ha notato che sono un po' persa nei miei pensieri.
"Claudio, non andrò a Parigi, non voglio lasciare la mia famiglia, Roma, il mio lavoro, anche se lì potrei avere un'opportunità vantaggiosa per arricchire il mio curriculum."
"Guarda che lo facevo per farti ridere ... e comunque nessuno meglio di me sa quanto io sia felice di questa tua decisione" dice sorridendo
"Non me la sento di troncare il mio percorso qui. Si è vero, in Istituto non sono elogiata come una grandissima studentessa di Medicina Legale, ma so che il mio posto è lì e se in futuro dovesse capitarmi l'opportunità di andare all'estero solo per lavoro, beh ci penserò!"
"Ah quindi non resti per me?" chiede sfacciato, poi continua dicendo "Se tu stai bene qui, allora resta."
Ed io sono senza parole per quello che ha appena detto. Mi sta dimostrando davvero ciò che ho sempre desiderato da lui. Forse tanto cinico e stronzo non è e sicuramente, per comportarsi così, non sono una studentessa qualunque per lui. Ma non voglio illudermi, voglio solo pensare a quello che lui è per me e al fatto che se sono in quell'Istituto è merito suo. Mi ero invaghita di lui subito, anche se l'atmosfera non era l'ideale e avevo deciso di chiedere l'internato lì, ovviamente per lui. Ma poi mi sono innamorata perdutamente del mio lavoro e di Arthur ...
Ad interrompere ancora una volta i miei pensieri è il suo telefono.
"Pronto! .... Si Roberto, qual è l'indirizzo? ... Va bene dammi 20 minuti e sono da te!"
"Deduco che questa volta il sopralluogo sia reale!" dico ridendo
"Purtroppo si, dobbiamo interrompere questa chiacchierata anche se tu eri nel tuo mondo di Marzapane, come al solito. Spero comunque che ci sia modo di continuarla. Tu ovviamente se non sei stanca puoi venire per farmi da assistente."
"Non sono stanca, mi va di riprendere il mio lavoro." dico tutta felice
"E ti pareva! Guarda che scherzavo. Ora ti accompagno a casa. Con la stanchezza che hai sai quanti pasticci!" dice serio
"Ma sei proprio uno ..." sto per dire una parolaccia ma non mi fa finire
"Eh dottoressa Sacrofano non si dicono le parolacce!" e lui scoppia in una risata che farebbe ridere anche me, ma non rido per non dargliela vinta.
"Quando la finirai di chiamarmi Sacrofano?" dico un po' risentita
"Mai! Sarò la tua tortura!" dice con quel suo sorrisetto beffardo per poi continuare dicendo "Dai scherzavo! Muoviamoci altrimenti faremo tardi!"
"Ai suoi ordini, Dottor Tortura" dico per ripicca e ridiamo insieme. E' bello ridere insieme a lui. Strano ma vero, il mio cuore si sente al riparo quando sono con lui.
Arrivati al sopralluogo, che è in una zona periferica di Roma, troviamo Calligaris e Visone che aspettavano solo noi. La zona non è proprio il massimo. C'è un capannone abbandonato in lontananza, da come ci spiega Calligaris, e poi ci sono tutte campagne, dove ci sono delle piantagioni. La cosa che mi attira è che il luogo è davvero molto isolato e che sarà stata trovata da un contadino. Chi ha ucciso la ragazza avrà sicuramente premeditato tutto. Forse era qualcuno che frequentava quel capannone abbandonato. Che peccato, morire così giovane e bella.
"Claudio finalmente. Dottoressa Allevi buon pomeriggio!" ci saluta Calligaris
"Salve Dottor Calligaris!" rispondo felice di rivederlo.
"Il corpo è disteso su quel prato, è una donna di 30 anni. E' una certa Elena De Angelis. Ci ha avvertito il proprietario del terreno dove hanno lasciato la ragazza. Era passato per controllare i suoi campi e ha dovuto assistere a questa scena molto triste. Appena ripreso dallo shock lo interrogheremo in commissariato" Dice Calligaris avvilito anche lui per la giovane età della ragazza.
"Va bene. Alice andiamo ad esaminare il corpo. Oggi lo farai tu, riprendo io con la videocamera."
Veramente ha chiesto a me di farlo? Non ci credo! In un anno me lo avrà fatto fare al massimo una volta, solo perché conosceva la vittima e si sentiva coinvolto nella faccenda. Non mi ha mai dato quest'opportunità. Forse qualcosa in lui è davvero cambiata.
"Claudio io ..." non finisco di parlare che continua lui
"Alice io lo so che sei capace, e poi se dovesse sfuggirti qualcosa ci sono sempre io qui."
"Va bene."
Inizio ad esaminare "Donna razza caucasica, 27 anni. Presenta delle ecchimosi da trascinamento sulle braccia e sulle gambe. Sul collo sono presenti delle ecchimosi da strangolamento. Sui polsi sono presenti ecchimosi da compressione e sul viso dei vari rossori. Considerando la temperatura corporea e il rigor mortis, direi che è morta circa 15 ore fa. Dietro la nuca c'è una ferita lacero-contusa."
"Bene Allevi! Visto? Sei capace!" dice CC ed io sono contentissima di queste sue parole.
"Beh allora? Che sapete dirci?" dice Calligaris curioso
"Dottor Calligaris la vittima è morta forse tra le 00:00 e le 00:30 di questa notte e possiamo dedurre che sia un omicidio date le ecchimosi da strangolamento e il colpo alla nuca, senza considerare le ecchimosi da trascinamento sulle gambe e sulle braccia. Inoltre, le ecchimosi da compressione sui polsi e i rossori sul viso fanno capire che la vittima è stata legata ai polsi e probabilmente le avranno tappato la bocca con lo scotch. Evidentemente l'hanno strangolata e spingendola ha battuto la testa. Poi l'avranno trascinata qui dato che il luogo è molto isolato e frequentato solo di giorno quindi hanno avuto tutto il tempo per farlo lontano da occhi indiscreti." dico io che ho eseguito l'analisi sul cadavere.
"E brava la detective! Mi erano mancate queste situazioni!" dice ironico e guardandomi negli occhi poi continua "Comunque per ulteriori risultati, dobbiamo fare l'autopsia, vedere se ci sono organi interni deteriorati e poi soprattutto dobbiamo eseguire le analisi tossicologiche." aggiunge Claudio.
"Va bene allora aspettiamo tue risposte Claudio! A presto" ci congeda Calligaris.
" A presto!" rispondiamo in sintonia io e Claudio, infatti ci guardiamo negli occhi profondamente.
"Adesso rispondete anche insieme!" dice ridendo Calligaris e noi di tutta risposta ridiamo.
Io e Claudio saliamo in macchina e vaghiamo per la città per tutto il pomeriggio, finché si fa sera. Decidiamo di tornare a casa, anche perché oggi non ho proprio riposato. Durante il percorso di ritorno io e Claudio scherziamo come non avevamo mai fatto. Ascoltiamo tanta musica e ci piace canticchiare di tanto in tanto.
"Mi raccomando ora non fare la detective della situazione, già c'è Calligaris che svolge questo lavoro" dice scherzoso ma so che alla fine vuole ribadirmi il solito concetto.
"Claudio, sai benissimo che non potrei mai mantenere una promessa del genere! E poi l'importante è fare attenzione."
"Va bene signora in giallo!" dice e ridiamo insieme.
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Eccoci qui con il terzo capitolo! Beh che dire, dopo tre giorni non mi aspettavo così tante visualizzazioni e tutti i vostri commenti positivi! Grazie infinitamente!
Ma tornando ai due testoni... Si stanno lasciando andare parecchio, sono molto complici. Ho sempre adorato questa loro complicità, anche nella fiction, anche per questo ho scelto questo titolo.
Inoltre sto cercando di introdurre pian piano una trama più noir, legata al caso di Elena. Non ho mai scritto un giallo, quindi spero che ne verrà un buon lavoro 😂
Secondo voi cosa succederà nel prossimo capitolo?
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