Capitolo 27 "Incomprensioni"

Dopo una notte e un risveglio così "caldi" mi sento proprio rilassata. Claudio mi fa impazzire, vorrei restare in questo letto tutto il giorno, ma il dovere chiama. Per fortuna ho qualche cambio qui, in modo che non devo tornare prima a casa.

Mentre siamo in auto, Claudio mi dice che dovrò analizzare quel pezzo di lattice trovato tra le unghie della vittima e capire a cosa appartiene. Per me è un pezzo di un guanto, semplice: l'assassino ha utilizzato i guanti per depistare le indagini, ma Claudio dice che dobbiamo averne la certezza scientifica.

Arrivati in Istituto, tutto diventa di nuovo freddo fra noi e siamo di nuovo professore-allieva. D'altronde se lo sapessero tutti penserebbero di me cose che mi fanno molto male, quindi preferisco che per il momento vada così, ma so già che le cose ad un certo punto cominceranno a starmi strette. Mi reco in sala specializzandi, indosso il camice e continuo a scrivere il mio articolo. E' quasi pronto e credo che lo consegnerò prima del previsto.

E' una mattinata intensa e già alle 11:30 mi sento stanca morta anche perché stanotte non ho dormito granchè, così mi reco al distributore per prendere un caffè. Mentre sto facendo la mia pausa caffè noto che Calligaris sta andando nell'ufficio di Claudio, ed è anche piuttosto agitato. Li raggiungo, sono curiosa, e mi guadagno un'occhiataccia da parte di CC che non vuole che m'intrometta.

"Buongiorno" dico tranquillamente

"Ah dottoressa c'è anche lei. Bene allora siamo al completo, possiamo iniziare."

"In realtà la dottoressa Allevi avrebbe del lavoro da svolgere." Dice duro

"Dottor Conforti non si dimentichi che l'autopsia l'ho eseguita io." Ribatto dura

"Bene, allora spiega a Calligaris ciò che abbiamo scoperto."

"Allora Ispettore, dall'autopsia è emerso che la vittima è stata colpita con un coltello, a livello del fegato, e questo ha provocato una grave emorragia, causa della morte. Non ci sono tracce di materiale organico che possono condurre alla ricerca dell'assassino, ma abbiamo trovato tracce di lattice sotto le unghie. Stiamo ancora attendendo i tossicologici."

"Che dovrebbero arrivare domani o dopodomani" aggiunge Claudio

"Perfetto, vi chiedo la massima riservatezza e accuratezza, anche se con voi sono in una botte di ferro. Questo caso è su tutti i giornali e il PM mi sta con il fiato sul collo. Comunque, poco più avanti la casa del Rossi abbiamo trovato l'arma del delitto, ancora sporca di sangue. Ve la farò avere per analizzarla ed avere la certezza scientifica. Le tracce di lattice potrebbero appartenere a dei guanti? Magari l'assassino potrebbe averli indossati per evitare di lasciare impronte, ma la vittima per difendersi ne avrà strappato un pezzo."

"Si come no, Alice si occuperà di capirne l'origine, dobbiamo averne la certezza scientifica."

"Perfetto. Fatemi avere presto notizie. Io ora vado, buona giornata"

"Certamente. Buona giornata a te."

"Buona giornata Ispettore." Dico e mi dirigo verso l'uscita ma Claudio mi chiama

"Allevi resta un attimo."

Chiudo la porta e mi siedo di fronte a lui.

"Quando parli così mi fai preoccupare"

"Alice lo sai vero che hai delle scadenze precise e che investigare non è il tuo lavoro, non farmelo ripetere sempre. Esigo che ne resti fuori. Il caso è complicato e soprattutto è sotto gli occhi di tutta Roma, senza considerare che è pericoloso il modo in cui vorresti investigare. E' meglio evitare inconvenienti. Chiaro?"

Sbuffo "Dai Claudio non discutiamo sempre per le stesse cose! Lo sai che al di fuori di farmi una chiacchierata con Calligaris non faccio nulla di male."

"No Alice, non m'interessa, devi starne fuori. Concentrati sull'articolo."

"Claudio lo sai meglio di me che l'articolo è quasi finito. Sto sistemando i grafici e le tabelle da inserire. Appena avrò finito ti invio tutto sulla mail, va bene?"

"Va bene, ma voglio che resti fuori da questo caso! Mi preoccupo, capisci?"

Mi alzo arrabbiata e vado via. Non si fida di me, mi metta l'ansia per questo dannato articolo, che se proprio vogliamo dirla tutta ora non mi va più di farlo bene.

Torno alla mia postazione e continuo a lavorare all'articolo. Oggi mi dedicherò all'individuazione dell'origine del pezzo di lattice.

La mattinata continua così, fino a quando mi rendo conto che è ora di pranzo e così decido di unirmi a Lara e Paolone. Di CC nessuna traccia, l'ho visto che andava da Malcomess ma non mi ha rivolto nemmeno uno sguardo. E' arrabbiato con me ed io lo sono con lui, non si fa così, mica vado dagli assassini a dire "Uccidetemi". Non lo capisco proprio, lui pure ha i suoi hobby, mica gli dico cosa fare e cosa non fare? A proposito di hobby, da quando sono uscita dal suo ufficio ha iniziato a trapanarmi il cervello con quella maledetta pallina, lo fa apposta, ne sono sicura.

Quando torniamo dal pranzo trovo la Wally seduta alla mia postazione, intenta a leggere il mio articolo.

"Allevi, vedo che nonostante gli elogi del dottor Conforti sul suo operato, continua a perdere tempo anziché concentrarsi sul lavoro."

"Professoressa in realtà mi ero fermata per la pausa pranzo"

"Quante volte devo ripeterle che se vuole fare questo lavoro deve concentrarsi su di esso e non sul come perdere tempo."

"Mi scusi professoressa."

"Volevo dirle che l'articolo dovrà essere consegnato lunedì e non venerdì come avevamo pattuito, tanto è a buon punto no? La rivista sarà pubblicata in anticipo, quindi dobbiamo inviare prima il materiale." fa un sorriso da beffarda, brutta arpia

"Certamente." Rispondo ricambiando il sorriso beffardo.

La odio questa donna. E sicuramente ora che lo saprà Claudio saltellerà di gioia, questo stava aspettando. Lunedì è praticamente fra 4 giorni e dovrò passare il weekend a lavorare. Mi sa che andrò a Sacrofano, così mi rilasso e studio in tutta tranquillità. Qui a Roma sarei troppo tentata nell'andare da Claudio, anche se non se lo meriterebbe.

Claudio

Alice non capisce proprio che mi preoccupo per lei e che se si mette ad investigare è la fine. Da quando è qui in Istituto glielo avrò ripetuto un'infinità di volte che non deve intromettersi, ma niente, non capisce proprio. Ma stavolta non vado da lei a chiederle scusa, io mi preoccupo, non le ho detto niente di male.

All'improvviso bussano alla porta. Speriamo sia lei per scusarsi.

"Avanti"

"Claudio, Malcomess vorrebbe parlarti." È Giorgio

"Va bene, lo raggiungo subito, grazie."

"Figurati."

Raggiungo l'ufficio di Malcomess in un battibaleno, passo davanti alla sala specializzandi e non mi volto, deve capire che sono arrabbiato con lei.

Busso, entro e mi siedo.

"Claudio ascolta questo weekend dovevo partecipare ad un congresso a Torino, ma non mi è possibile andarci per impegni personali. Avevo pensato che potresti andarci tu."

"Si certo Paul, quando dovrei partire?"

"Venerdì pomeriggio, il congresso inizia sabato e finisce domenica. Lunedì sei esonerato dal lavoro. Ti invierò tutto sulla mail, in modo da poterti organizzare."

"Va bene, grazie."

"Ah Claudio volevo dirti che la rivista questo mese verrà pubblicata in anticipo, quindi l'Allevi deve consegnare il lavoro entro lunedì."

"Va bene glielo riferirò."

Saluto Paul e torno nel mio ufficio. Nel tornare mi rendo conto che lei non c'è. Sarà andata a pranzo con i suoi amici. Decido di andare nel mio ufficio e vedere se Paul mi ha inviato il materiale. Noto che anche Alice mi ha mandato i grafici e le tabelle da inserire nell'articolo. Sono fatti bene, apporto solo qualche piccola modifica e gliele rimando.

Poi mi concentro sul congresso, l'hotel è molto bello. Io ho una junior suite, si tratta bene il Grande Capo.

Mangio qualcosa al volo e continuo a lavorare, fino a che noto che sono quasi le 17. Così vado nella sala specializzandi, ma Lara mi dice che Alice è in laboratorio. La raggiungo.

"Come procede?" le chiedo mentre è indaffarata a fare ricerche

"Abbastanza bene, ho trovato una scritta sul pezzo di lattice Latex manufacturers che sarebbe l'azienda produttrice di questi guanti, ho fatto una ricerca su Internet. Distribuisce in tutti i supermercati e ipermercati oltre che farmacie, sanitarie e parafarmacie. Quindi possiamo dire che sono guanti."

"Bene perfetto. Il coltello arriverà domani perché la scientifica sta cercando di trovare delle impronte. Il lavoro però sarà assegnato a Lara, perché Malcomess mi ha comunicato che per lunedì devi consegnare l'articolo."

"La Wally mi ha avvisata, se aspettavo te ..."

"Se aspettavo te cosa Alice? Ho avuto del lavoro da fare. E comunque non sono venuto per continuare a litigare."

"Ah no? E allora perché non me lo hai detto prima se lo sapevi?"

"Perché quando sono uscito dall'ufficio di Malcomess tu non c'eri e stamattina sei uscita come una furia dal mio ufficio. Poi l'ho saputo solo stamattina. Non ho capito Alice che pretendi, esattamente. Io voglio proteggerti e non capisco perché ti scaldi tanto."

"Beh mi scaldo perché non ti fidi! E poi qui dentro fai sempre il duro perché non sia mai si sappia che il dottor Conforti se la fa con una sua allieva."

"Farò finta di non aver capito."

Lei sta per andarsene, la fermo per un braccio.

"Aspetta devo dirti una cosa. Domani pomeriggio devo partire per Torino, devo andare ad un congresso al posto di Malcomess."

"Ma si, vai tranquillamente e lasciami a finire il lavoro da sola."

"Alice non ho deciso io! Potrai inviarmi tutto sulla mail ed io correggerò. Come ho già fatto con il materiale che mi hai inviato."

Lei non risponde, mi guarda e se ne va. E ora? Cosa è andato storto? Io davvero non capisco, noi siamo fatti così, ci facciamo del male perché non ci capiamo.

**********

Buongiorno a tutte! Prima di passare ai miei commenti volevo ringraziarvi per l'affetto che mostrate a questa storia e quindi a me. Ve ne sono grata!

Iniziano le prime incomprensioni fra Claudio ed Alice. Secondo voi chi ha ragione? Ora Claudio se ne va anche al congresso! Cosa succederà? Vi aspetto come sempre nei commenti!!!

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