Capitolo 19 "Un weekend da favola"
Alice
La notte appena trascorsa è stata la più bella della mia vita, dopo quasi un mese passato ad evitarci, a non parlarci, a non sfiorarci, questa notte ci siamo amati, desiderati. Siamo stati a casa sua, è una bella casa; mi ha preparato la colazione, credo non lo abbia mai fatto per nessuna.
Ora siamo in auto diretti verso non so quale meta, ma penso di non essere mai stata così felice. Il tragitto è piacevole, anche se gli chiedo in continuazione dove stiamo andando e all'improvviso lui mi dice: "Chiedimelo di nuovo e ti lascio qui, a fare l'autostop per tornare a casa".
Beh dopo questa non gli ho più chiesto niente sulla meta, ma mi sono solo goduta il viaggio insieme a lui. In sottofondo c'è la radio, ma stranamente non canto nessuna canzone, come mio solito, perché i miei occhi sono fissi su di lui e la mia mente vaga, pensa a quanto ci siamo amati questa notte ed io non desidero altro che replicare, oggi, domani, per sempre. Non è un desiderio lussurioso, io Claudio lo amo davvero. Ma come ho fatto tutto questo tempo senza di lui?
A distrarmi dai miei pensieri è lo squillo del mio telefono: è nonna Amalia.
"Nonna ciao! Si avevo pensato di passare domani, ma non so se riesco. No nonna, ora non sono a casa, sono in giro. Va bene a dopo, ciao nonnina!"
"Come si preoccupa la tua nonna!" dice CC con aria gentile
"Si ... quando le ho detto che non ero a casa mi ha chiesto: "ma sei con il dottorino?". E' una tua fan da quando ci siamo conosciuti." Lui ride tantissimo. Lo adoro quando ride.
"Lo vedi? L'unica che non capiva eri tu!" ed io mi rendo conto di quanto abbia ragione. Mi ostinavo a trascinare avanti una relazione che non aveva un lieto fine. Avrei dovuto capirlo molto tempo fa, forse non avrei sofferto così tanto fino ad oggi. E' come se avessi scalato una montagna, ma ora la vista non è brutta, è molto più bella di quello che avevo immaginato.
"A che pensi?"
"Niente!" rispondo, mentendo
"Allevi, impara a capire che non sono stupido e che quando dici niente c'è sicuramente qualcosa sotto!"
Ma come fa? Come fa a capire anche i miei pensieri e soprattutto i miei stati d'animo! Mi sento di dirgli a cosa pensavo ...
"Pensavo che prima o poi dovrò parlare con Arthur di quello che è accaduto. Avevo bisogno di tempo per capire, e alla fine ho capito che gli voglio tanto bene, ma non lo amo. E forse questo mi ha legata a lui fino a qualche mese fa. A volte si crea confusione tra i sentimenti e, nonostante io lo capissi, solo guardandoti, che lui non fosse quello giusto per me, mi ostinavo a reprimere questo sentimento e non so nemmeno io il perché. Forse semplicemente per paura. Ma ho capito: i sentimenti non possono rimanere chiusi dentro di me, ed io non voglio più perderti, Claudio. Tu per me sei di vitale importanza e mi pento tantissimo di ciò che ho fatto nei tuoi confronti. " Dico tutto d'un fiato. Lui nel frattempo si è accostato, per potermi guardare negli occhi.
"Alice, io ho temuto di non poterti più guardare negli occhi, di non poterti più sentire e di non poterti mai più dire ciò che provo per te. Avevo paura che tu tornassi da lui, per dimenticarti di me, di noi. Io provo per te dei sentimenti assurdi ed immensi che non ho mai provato finora e la tua lontananza mi avrebbe straziato. Sei la prima che mi fa stare così, che mi fa provare questi sentimenti e che mi fa vivere queste emozioni. Mi sento come rinato, come rifiorito. Sei tu Alice che mi fai questo effetto. Tu hai qualcosa che mai in nessuna donna ho trovato. Non ritenermi superficiale, ma io non ho mai fatto l'amore. Ho sempre fatto sesso. Tu mi hai imparato ad amare, in ogni senso."
Io sono letteralmente sconvolta per le sue parole, come quando mi disse "Io perdo il controllo con te". Non so fino ad ora cosa m'inibisse. Abbiamo aspettato questo momento per tanto tempo e se avessi fatto la scelta sbagliata, se fossi ritornata con Arthur, ora non sarei qui, davanti a due occhi blu che mi fissano come se non ci fosse un domani. Mi verrebbe da dirgli che lo amo, ma non lo faccio, non voglio bruciare le tappe. Ma è così. Lo amo, l'ho sempre amato, dal primo giorno che l'ho visto. Mi ci è voluto troppo per capirlo ed ora voglio solo rimediare.
"Se ritieni giusto parlargli, fallo. Però ti prego Alice, io ti conosco. Tu sei buona, hai l'animo di una bambina, non cedere alle sue lusinghe perché so che te ne farà." Aggiunge poi prima di ripartire.
"Claudio io amo te." Alla fine glielo dico perché è quello che sento.
"Ed io te." Dice e subito dopo averlo detto mi bacia. Io sono estasiata, ha detto che mi ama.
Si stacca, mi guarda negli occhi come se si volesse assicurare che sto provando quello che prova lui, poi riparte e aggiunge: "Dai siamo quasi arrivati!"
Claudio
Il viaggio procede tranquillamente, almeno fin quando non mi dice di voler parlare con Arthur. Io mi fido di lei, è di lui che non ho fiducia e mi fa paura. Io ho paura di perderti Alice.
Dopo circa mezz'ora siamo arrivati in Sabaudia, alla mia casa al mare. E' sempre bello venire qui, mi ricorda istanti terribilmente felici condivisi con la mia famiglia ed ora spero di condividerli con lei.
Tiro fuori le chiavi che mi ha dato mia madre.
"Benvenuta nella mia casa al mare!" dico felice di averla qui
"Claudio ma è bellissima!"
Mi abbraccia come una bambina contenta, entriamo in casa e vedo che si guarda intorno sbalordita. Si avvicina alla mensola dove ci sono tutti i ricordi della mia famiglia e li guarda teneramente. Poi va verso la dispensa e il frigo e nota che ovviamente non c'è nulla
"Claudio che ne dici di fare la spesa e cucinare qualcosa insieme?"
"Oddio alla riscossa nel supermercato con te non è cosa. Non se ne parla, andiamo in un ristorante!"
"Ma dai Claudio! Perché andare in un ristorante quando potremmo cucinare qualcosa noi! Sarebbe carino."
" E va bene, basta che non perdiamo ore nel supermercato!"
" No promesso, compriamo solo lo stretto necessario!"
" Va bene però ci andiamo dopo. Facciamo una passeggiata lungo la riva, c'è un sole così bello ed il mare non è molto agitato. Prendo dei teli, così ci stendiamo sulla sabbia."
Mi butta le braccia al collo e mi bacia. Ci dirigiamo verso la spiaggia che è deserta. Facciamo una passeggiata e poi ci stendiamo sulla sabbia. Ridiamo, scherziamo. Non sono mai stato così felice.
"Ho visto le foto all'entrata" esordisce curiosa
"Si, mia madre ci tiene che stiano lì. Sai i miei ci vengono solo in estate, mio fratello vive a Milano da anni ormai ed io mancavo da tantissimo tempo."
"In un anno non hai mai fatto cenno alla tua famiglia."
"E' per me una questione molto intima e privata, non mi piace parlarne con chiunque."
"Beh, io non sono chiunque." Afferma dolcemente
"Infatti te ne sto parlando."
"Un giorno me li farai conoscere?"
"Si, perché no. Sarebbero contenti di conoscerti."
"Che rapporto hai con loro?"
"Diciamo che fino a qualche giorno fa avevo dimenticato cosa significasse avere una famiglia. Andavo da loro solo per le feste o i compleanni, perché anteponevo il lavoro a tutto. Poi sabato scorso mio padre ha chiamato dicendomi che mia madre era in ospedale perché si era sentita male, per questo non sono venuto per due giorni. Ora però sta meglio e ho promesso a me stesso di non trascurarli più."
"Mi dispiace Claudio, non lo sapevo. Mi fa piacere che ora stia meglio."
Mi abbraccia e si accoccola sul mio petto. E' così dolce la mia Alice.
Alice
Claudio mi ha portato in Sabaudia, nella sua casa al mare. L'arredo è molto bello con qualche tocco che sa di mare e di spiaggia, ma soprattutto è accogliente. Su una piccola mensola, c'è qualcosa che attira la mia attenzione: un collage con varie fotografie di Claudio e della sua famiglia. Ci sono inoltre foto di quando Claudio era piccolo ed era già bellissimo, e poi quelle della sua laurea. La famiglia di Claudio per me è un mistero: mai un riferimento ad essa in un anno che lo conosco.
Quando siamo stesi sulla spiaggia inizio a chiedergli della sua famiglia facendo riferimento alle foto viste in casa. Claudio è sempre stato molto cinico e distaccato, oggi invece lo vedo così dolce e tenero, e quando apprendo che la madre è stata male lo abbraccio forte. Ed io che pensavo che non venisse per evitarmi, che stupida che sono stata!
Dopo qualche oretta di chiacchiere e tanto sole rientriamo. Andiamo a fare la spesa e ovviamente faccio scocciare Claudio che esordisce dicendo "E menomale che ti avevo detto lo stretto necessario! Guarda che domani torniamo a Roma, il lavoro chiama!" Nonostante ciò, è stato bello fare la spesa insieme.
Torniamo a casa e prepariamo qualcosa di buono da mangiare. La nonna mi ha insegnato a cucinare perché diceva "L'uomo devi saperlo conquistare anche in cucina" e aveva ragione perché Claudio ha molto gradito.
Mentre sto sparecchiando Claudio mi dice: "Lo so che prima in macchina te l'ho già detto, ma non mi sono mai sentito così."
Io mi volto per rispondergli "Neanch'io Claudio" ci guardiamo profondamente per qualche istante e poi ritorno a fare ciò che stavo facendo.
D'improvviso lui mi cinge il ventre con le sue mani. Capisco le sue intenzioni e non vedo l'ora che si spinga oltre. Sento il suo fiato sul mio collo, che inizia a baciare lentamente. Non mi volto, non ancora. E' così piacevole lasciarsi travolgere da quest'emozione. Lui lo nota e delicatamente fa in modo che mi volti verso di sé. E così s'impossessa in un niente delle mie labbra. I suoi baci sono dapprima dolci e man mano diventano sempre più voraci, carichi di passione e di voglia di farmi sua. Pian piano ci muoviamo e lui mi china sul tavolo delicatamente e sempre delicatamente si disfa dei miei e dei suoi vestiti. Diventiamo un'unica cosa, ancora una volta. Ed è a dir poco stupendo. Sento il mio corpo vibrare per l'emozione. Ho il cuore che quasi esce dal petto e penso che attimi del genere non potrò mai più viverli se non con lui.
"Non voglio perderti" sono le parole che mi sussurra all'orecchio mentre io sono impegnata a baciargli il collo.
"Neanche io." Riesco a dire perché poi non c'è nulla da dire. I nostri corpi si stanno già dicendo tutto.
Dopo questi attimi d'amore, lui mi solleva e prendendomi in braccio mi porta in camera da letto. Mi stende sul letto e inizia a coccolarmi. Restiamo poi abbracciati per un tempo indefinito.
Narratore esterno
E così, stretti su un letto dopo aver vissuto ancora una volta il loro amore, Claudio ed Alice pensarono che mai niente li aveva fatto vivere intensamente come quei momenti. Loro erano fatti l'uno per l'altra e promisero a sé stessi di mantenere quell'obiettivo comune: la Felicità.
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Buongiorno a tutte/i, ecco un nuovo capitolo un po' più lungo. Avevate indovinato tutte: CC l'ha portata alla casa al mare! Quanto sono teneri! Come continuerà questo weekend?
Fatemi sapere nei commenti, mi fa davvero molto piacere leggervi!
Un abbraccio
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