Capitolo 17 "Il grande giorno"

Oggi è venerdì, è il grande giorno. Stasera ci sarà la festa dell'Istituto e spero proprio che fra me e Claudio torni il sereno. Ho bisogno di lui, della sua presenza costante. Non m'interessa che gli venga l'orticaria al sol pensare le parole "matrimonio" e "figli". Le cose, come dice Silvia e la nonna, devono venire con il tempo.

Del caso di Elena nessuna nuova informazione, Calligaris non sa come uscirne, non riesce a reperire i filmati e sta indagando in massima segretezza perché la Edil Costruzioni è una potente azienda di Roma e quindi molto controllata.

Ma oggi non voglio pensare a nulla, è una giornata importante. La giornata in Istituto procede tranquillamente ed oggi finiremo di lavorare prima grazie alla festa che si terrà proprio in Istituto.

"Agitata per stasera?" è Lara, che sa tutto ormai

"Si, tantissimo. Cosa gli dico? E se non riuscissimo ad avere un momento per noi?"

"Non essere paranoica e cerca di prendere le cose così come vengono, naturalmente. Vedrai che andrà bene." Mi dice, rassicurandomi

"Grazie Lara per il supporto. A proposito, veniamo insieme stasera?"

"Si certo, a me passa a prendere Paolone verso le 21, magari passiamo a prendere anche te, ma cerca di essere puntuale!"

"Certo, tranquilla."

Claudio

Oggi c'è tanta agitazione in giro perchè stasera ci sarà la festa. Ed è inutile che lo nasconda ma lo sono anche io. Stasera, se tutto andrà bene, potrò parlare a cuore aperto ad Alice, ma soprattutto ho bisogno di ascoltarla, di capire perché ha avuto questo momento di debolezza. Io, nonostante ci tenga a lei, sono ancora amareggiato per questa cosa.

Alle 16 in punto stacco da lavoro e noto che lei è ancora in sala specializzandi perché insieme a Lara e Paolone stanno finendo la ricerca settimanale per Valeria.

Prima di tornare a casa passo a dare un saluto ai miei.

"Ciao Claudio" è mio padre che mi apre

"Ciao papà, la mamma?"

"E' di là, sta riposando un po'."

"Ma non sta bene?"

"No, sta bene, era solo un po' di stanchezza. Senti stasera ti va di venire qui da noi, preparo io la cena, sai non voglio far stancare troppo la mamma."

"Grazie papà, ma stasera ho la festa dell'Istituto e non posso mancare."

"E c'è anche lei..." dice lasciando intendere che mamma gli abbia già spifferato tutto

"Scommetto che c'è lo zampino di mamma."

"Claudio noi siamo felici per te, sei cambiato. Evidentemente questa ragazza ti ha fatto capire cosa significhi amare. Non ti vedevamo così dai tempi del liceo. Con il passare degli anni ti sei chiuso sempre di più e forse un po' mi somigli, perché prima di incontrare la mamma ero anche io così."

"Papà ancora non stiamo insieme, ci sono stati dei momenti in cui ho creduto che potessimo iniziare una storia, ma lei mi sfugge. Ha l'ex che le ronza intorno costantemente ed io mi allontano perché ho paura di soffrire."

"Verrà tutto con il tempo, se lei ti ama il suo cuore sa cosa fare."

Dopo questa bella chiacchierata con mio padre, che è l'essere che forse più mi somiglia al mondo, decido di aspettare mia madre che si svegli per poi salutarla e andare via. Prima di andare però chiedo una cosa.

"Mamma, papà, ma da quanto non andate alla casa al mare a Sabaudia?"

"Tesoro ci siamo stati quest'estate, perché?"

"No così, posso prendere le chiavi? Così magari una di queste domeniche ci passo, magari mi rilasso un po' da tutto il lavoro."

"Certo tesoro, ecco a te." Dice mia madre porgendomi le chiavi.

Torno a casa e mi preparo per la serata. Chissà la mia Sacrofano cosa indosserà. Lei è bella con qualsiasi cosa perché è terribilmente semplice e naturale. Ed è sincera soprattutto. Quello che mi ha detto mi ha fatto male, ma con il senno di poi capisco che poteva anche tacere e nascondermelo, ma ha preferito dirmelo.

Alle 21 precise scendo e mi dirigo in Istituto. Tutto è ben preparato, Paul ci tiene ai minimi dettagli, spero che non ci sia anche quel pesce lesso del figlio, altrimenti mi rovina la serata.

Noto che Alice ancora non viene e mi dirigo verso i miei colleghi per conversare e per evitare di pensarla, ma non ci riesco perché mi giro intorno continuamente.

"Buonasera Claudio." È Paul

"Buonasera Paul."

"Sei sempre molto elegante. Comunque ho saputo che l'Allevi si sta impegnando molto per quell'articolo, sapevo che potevo contare su di lei, ma soprattutto su di te. A proposito come sta tua madre?"

"Grazie Paul per il pensiero, mia madre sta molto meglio. Per quanto riguarda Alice non ho mai dubitato delle sue capacità, anzi tutt'altro. Ci tenevo a chiederti quando le comunicherete cosa c'è in ballo."

"Penso che lunedì le darò tutte le delucidazioni. Se non l'ho fatto finora è perché non volevo gravare sul suo operato."

"Hai ragione, concordo a pieno con te." E mentre finisco la frase noto Alice che sta entrando insieme a Lara e Paolone e che si guarda intorno.

E' bellissima, è meravigliosa. Quell'abito le sta d'incanto. D'un tratto i nostri sguardi s'incrociano e restiamo a guardarci così per qualche attimo.

"Claudio mi stai ascoltando?" dice Paul voltandosi in direzione del mio sguardo e la vede.

"Oh si certo, scusami." Dico portando di nuovo lo sguardo su di lui. Non mi è mai capitato di distrarmi mentre lui parlasse.

"Perfetto, allora buon proseguo"

"Grazie anche a te."

Alice

Sono tornata a casa alle 17 e poco dopo ho iniziato a prepararmi, cominciando dalla ceretta.

E' sempre così, quando si tratta di grandi occasioni impiego ore per prepararmi, ma per fortuna in aiuto corre Silvia che mi aiuta in tutto: ceretta, trucco e parrucco.

"Sei perfetta." Mi dice Silvia al termine delle preparazioni e guardandomi allo specchio mi sento perfetta anche io.

Lara e Paolone alle 21 sono sotto casa e fortunatamente sono pronta, così scendo e raggiungiamo l'Istituto. Fuori vedo l'auto di CC parcheggiata al solito posto, quindi sarà già arrivato.

Quando entro mi guardo intorno e lo noto, sta parlando con il Supremo. E' bellissimo, come sempre. Ha uno smoking nero, camicia bianca e papillon nero. Non gli tolgo gli occhi di dosso, non riesco a smettere di guardarlo e dopo poco il suo sguardo s'incrocia con il mio.

Sento il cuore uscirmi dal petto, mi sento svenire. Ho bisogno di qualcosa di forte, ma non troppo, altrimenti poi va a finire male, così mi dirigo verso il tavolo degli alcolici, mentre Lara e Paolone verso quello del buffet.

Sto sorseggiando dello champagne ottimo quando sento una voce alle mie spalle.

"Credo di non aver mai visto tanta bellezza." È lui, io mi volto delicatamente

"Anche tu" dico, ormai persa nei suoi occhi

"Anche io cosa?" e ride perché gli ho dato una risposta senza senso.

"Stai molto bene, questo intendevo."

"Ah ecco, ora mi è chiara la tua risposta. Sei sola?"

"Si, e tu?"

"Solo." Dice con voce suadente ed io già non vorrei più parlargli, vorrei solo baciarlo.

"Vieni, prendiamo qualcosa da mangiare, lo so che hai fame, ormai ti conosco. Anzi per stasera basta alcolici, dopo ti voglio lucida." Dice in maniera ambigua

"In che senso?"

"Nel senso che dopo ho bisogno di parlarti."

"Anche io."

Così ci dirigiamo anche noi al tavolo buffet e Lara mi guarda con occhi maliziosi, come a dire "Già lo hai stregato". Mangiamo qualcosa, poi ballo un po' con i miei amici. Sul pezzo più bello, delle mani mi cingono la vita e mi sento sussurrare all'orecchio "Vieni un attimo con me, dobbiamo parlare." 

Narratore esterno

Claudio ed Alice si dirigono verso la loro meta, quella della felicità. E ad un tratto nulla è più importante. Ciò che conta sono solo le loro mani strette, i loro sguardi che s'incrociano, i loro cuori che battono all'unisono. Si, è davvero il grande giorno, il giorno in cui tutto inizierà o forse era già iniziato da tempo, ma i loro cuori avevano paura di amare. 

*******

Buona domenica a tutti! Cosa c'è di più bello la domenica di un bel capitolo da leggere? Ci siamo quasi, questi due stanno per parlarsi. Cosa si diranno? Cosa succederà? Volevo darvi un piccolo spoiler e così ho aggiunto la voce di un Narratore esterno. 

Oggi credo che non riuscirò a pubblicare altro, però domani tornerò attiva per voi!!! Un abbraccio

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