Capitolo 11 "Legami inaspettati"

E' passata una settimana da quando mi è stato affidato il lavoro della Wally. Ma anche da quando, tornando a casa trovai Arthur. Lui non si è fatto vivo, avrà capito che ho bisogno di tempo. Forse, in cuor suo, sa già cosa voglio ed ha paura di affrontarmi. Io non l'ho chiamato proprio per questo: è difficile affrontarlo e dirgli che vorrei restassimo amici e che soprattutto quella notte è stata uno sbaglio. Per quanto riguarda Cordelia, non abbiamo avuto nessuna discussione, ma le ho detto che se decidesse di nuovo di invitare il fratello, vorrei saperlo dal momento che è casa mia.

Con Claudio invece le cose migliorano giorno dopo giorno. Lui è sempre fiero delle mie ricerche e si stupisce del fatto che mi stia concentrando parecchio. Se sapesse che lo sto facendo per non pensare a quella notte con Arthur forse non sarebbe così contento.

E' mezzogiorno quando entro nel suo ufficio.

"Claudio io ho finito tutte le ricerche e ho scritto l'introduzione dell'articolo. Trovi tutto in questa cartellina."

"Va bene, grazie Sacrofano. Devo dire che mi stai proprio stupendo." Non mi chiamava Sacrofano da tantissimo

"E' che mi sto appassionando molto questo lavoro."

"Bene, mi fa piacere. Ascolta io ora mi guardo un po' queste cose. Ti va di pranzare insieme, così ne parliamo?"

"Va bene, allora ci vediamo nella pausa."

"A dopo."

Quando torno alla mia postazione, dal momento che non ho compiti da svolgere, chiamo Calligaris per ricevere notizie sul caso. Non lo sento da un po'.

"Ciao Alice, eri proprio nei miei pensieri. Diciamo che non abbiamo scoperto granchè durante il colloquio con il proprietario del terreno dove abbiamo trovato Elena. Abbiamo comunque deciso di sentire il personale del B&B dove alloggiava per capire se ha ricevuto visite dopo il Mancini. Inoltre penso che vorrò farmi una chiacchierata anche con Giorgia. Avevo sottovalutato la cosa, ma potrebbe sapere qualcosa dal momento che era una delle amiche più care della vittima. Passa più tardi."

"Va bene Ispettore, allora ci vediamo più tardi"

Claudio

Devo ammettere che Alice ha fatto davvero un bel lavoro. Ma non ho mai avuto dubbi: lei è una delle mie allieve migliori. Se continua così, sicuramente andrà a Barcellona. Ho bisogno di riconquistarla, devo dirle tutto. Non posso aspettare che parta, potrei perderla per sempre. L'ho invitata a pranzo. Le cose devono venire man mano.

All'ora di pranzo mi affaccio alla sala specializzandi, ma non la trovo. Vado in laboratorio e la trovo con Anceschi a parlare del caso De Angelis. Si sta intromettendo di nuovo, ne sono sicuro, non dovrebbe farlo, ma decido comunque di non rimproverarla.

"Alice è ora di pranzo, andiamo?"

"Si, certo Claudio. Arrivo"

Mi dirigo verso l'auto e dopo poco lei mi segue. La porto in un posto carino, non al ristorante di sempre.

"Claudio non c'era bisogno di venire qui, potevamo andare anche al solito ristorante."

"Sacrofano ma tu sei proprio una rompiscatole. Ma come faccio a sopportarti?"

"Io non sono una rompiscatole!" dico un po' risentita

"SI e gli asini volano. Su dottoressa Sacrofano prendiamo posto e iniziamo a parlare del nostro lavoro."

"Ma perché ti ostini a chiamarmi Sacrofano?"

Ecco, me lo ha chiesto. Tanto vale dirglielo perché la chiamo così.

"Innanzitutto ti chiamo così perché ti arrabbi e a me fa ridere. Poi perché Sacrofano è il luogo in cui ci siamo conosciuti. Tu rappresenti quel luogo per me."

Lei si fa rossa non sa cosa dire.

"Lo sai cosa sei?"

"Eh si lo so cosa sono... Bello, intelligente,ambizioso. Si diciamo che sono conscio delle mie doti." Dico per farla arrabbiare

"Claudio quando capirai che il mondo non gira solo intorno a te stesso?"

"Lo capirò quando qualcuna me lo farà capire." Ora l'ho proprio stravolta, si vede dal suo sguardo

"Beh allora ti auguro di trovarla questa qualcuna."

Ce l'ho davanti: è l'unica risposta che vorrei uscisse dalle mie labbra, ma ciò che mi ha detto non merita risposta, perché lei lo sa cos'è per me.

"Wow ho zittito il dottor Conforti. Segnerò il giorno e l'ora sul mio calendario."

"Non mi hai zittito, pensavo a come conquistare la prossima preda." Dico malefico

Lei non risponde, è intenta a scegliere il pranzo.

"Ora parliamo di lavoro. D'altronde siamo qui per questo." Mossa bassa lo so, ma dopo la sua doveva aspettarselo

"Hai guardato il materiale che ti ho dato?"

"Si e ho apportato solo qualche piccola modifica alla tua introduzione. Per il resto va tutto molto bene. Diciamo che possiamo passare alla seconda fase già da oggi. Dobbiamo analizzare i vari reperti conservati in Istituto. Mi sono permesso di far leggere a Valeria la tua introduzione ed anche lei ha detto che va bene."

"Scommetto che se ne è meravigliata."

"Non mi sembra lavoro svolto dall'Allevi. Ha pronunciato testuali parole." E scoppio a ridere e ride anche lei.

L'ultima volta che abbiamo riso insieme siamo finiti per baciarci e a fare l'amore. Il mio corpo chiede lo stesso, anche ora, ma non è il caso. Ho bisogno di capire se vede ancora il reporter o meno.

Alice

Ridiamo insieme e la mia mente non può far altro che giungere a quella magnifica giornata trascorsa insieme l'ultima volta. Quanto sono stata bene? Se penso a quello che è accaduto con Arthur non provo la stessa sensazione. Con Claudio mi sento viva, e fa sentire vivi anche i miei ricordi. E' come un vecchio legame che ritorna, un legame inaspettato.

Eppure oggi parla in codice, dice cose strane. Io l'ho capito il suo intento, ma non gliela do vinta. Perché non dice direttamente ciò che prova? Forse semplicemente perché non ha voglia di iniziare una storia seria, come la vorrei io.

Così dopo aver pranzato, torniamo in Istituto. Entriamo ridendo, perché ci stiamo allegramente canzonando l'un l'altro e quando siamo vicini alla sala specializzandi i nostri sguardi, così come i nostri umori cambiano. Claudio diventa cupo, arrabbiato e se ne va nel suo studio sbattendo la porta.

Ci sono delle rose sul tavolo, con un bigliettino. E posso già immaginare chi me le abbia mandate.

"So che sei confusa e che non vuoi parlarmi. Io ti aspetto perché non ho mai smesso di amarti. Arthur."

E' sempre molto dolce e questo suo gesto mi ha spiazzata. Non me l'aspettavo.

"Chi è che ti manda queste rose?" è Lara che vuole sapere

"Arthur ..." dico un po' perplessa.

"E non sei contenta? Sta provando a riconquistarti."

"E' che non è facile come sembra."

"Tu non me la conti giusta. Stasera ti va di uscire un po'? E' venerdì, domani non si lavora."

"Si certo, lo dico anche a Silvia. Cordelia è fuori per lavoro."

"Meglio anche perché lei è di parte non possiamo parlare in sua presenza." Dice convinta e a me fa tanto sorridere.

Claudio nel frattempo non è proprio uscito dal suo studio. Reagisce sempre nello stesso modo. Non stiamo insieme, ma che pretende? Delle volte non lo capisco proprio.

Non ha capito proprio niente. Entro come una furia nel suo ufficio.

"Cos'hai? Me lo spieghi?" dico arrabbiata

"Qualsiasi cosa sia, non dovrebbe interessarti. Il tuo fidanzato non reagirebbe bene."

"Smettila Claudio. Arthur non è il mio fidanzato."

"Ah no? E perché ti manda le rose?"

"Fa quello che non fai tu. Mi corteggia. Vuole riprovarci. Ma lo sai cosa ti dico Claudio? Che purtroppo non ci riuscirà mai perché qui la stupida sono io."

Cerco di andarmene ma lui mi blocca. Chiude la porta e si ci poggia per evitare che io esca.

"Che fai ora? Cerchi di imprigionarmi? Guarda che urlo come la matta!"

"Tu non hai capito un bel niente di me."

"E tu? Tu cosa hai capito che fai conclusioni affrettate?"

"Giungo a conclusioni affrettate perché tu mi ci porti. Alice ma cosa devo spiegarti? Devo spiegarti quello che provo? Non si vede?"

"Claudio io ci sono stata a letto. Ma è stato un momento di debolezza" Ecco l'ho detto, ma non potevo nasconderglielo per sempre

Lui di tutta risposta si sposta dalla porta "Fuori. Alice vai fuori perché non reggo la tua presenza."

"Io non lo amo."

"VA FUORI!" ora urla ed io piango perché ho rovinato tutto. Non potevo aspettare altro tempo, doveva saperlo. Se solo mi avesse lasciato parlare...

******

Ecco qui l'undicesimo capitolo... Grazie sempre per il vostro supporto!

Alice ormai è affetta da autosabotaggio cronico, non è possibile che combina sempre guai! CC ha reagito bene secondo voi? O ha esagerato? 

Vi anticipo però, che nonostante tutto, siamo molto vicini ad una svolta... 

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