Capitolo 1 "Amsterdam"


17 agosto. Credo di non aver avuto mai tanta ansia in vita mia. Ho il cuore in due, indecisa per l'ennesima volta. Eppure sia Arthur che Claudio erano stati abbastanza chiari sui loro sentimenti. Devo rimanere in Istituto, a stretto contatto con Claudio, e quindi confondermi ancora di più le idee o lasciarmi tutto alle spalle e trasferirmi a Parigi con Arthur? 

La mia più che ansia è paura, paura di prendere la decisione sbagliata. Silvia aveva ragione, io li amo entrambi. Ma non si possono amare due persone. Evidentemente tra i due c'è qualcuno che prevale e affonda nel mio cuore, ma devo capire chi. E questo me lo spiegherà solo la lontananza da entrambi.

Così decido di prendermi del tempo per stare da sola. Propongo a Silvia di trascorrere qualche giorno insieme prima della fine dell'estate. Inutile negarle che lo faccio per staccare la spina.

"L'ho capito sai che hai bisogno di tempo per pensare" mi dice.

"Silvia lo sai quanto io soffra per questa situazione." ribatto.

"Lo so, ma sei l'unica a non aver chiara la verità! Vedi Alice, puoi parlarmi del tuo principe reporter quanto vuoi, ma quando parli di Claudio hai tutto un altro aspetto. I tuoi occhi diventano lucidi, quasi come se stessi vivendo un'emozione in quel momento. Quello che è successo fra voi, al congresso, vi ha uniti e non lo puoi negare!" dice Silvia con tono autoritario, ma dolce perché alla fine ciò che ci lega ci autorizza ad essere sincera l'una con l'altra.

"Silvia io credo che ho solo bisogno di tempo per capire. Nient'altro. A volte penso che se non avessi incontrato Arthur sarebbe stato tutto più semplice, magari ora starei con Claudio e non avrei nessun dubbio, altre volte invece penso che quella notte con Claudio è stata solo un errore che ha distrutto la mia storia con Arthur, il ragazzo più dolce che abbia mai conosciuto ..." rispondo mortificata.

"Ali prenditi tutto il tempo che vuoi. Nel frattempo ci penso io a farti svagare. Ho prenotato 5 giorni ad Amsterdam così hai tutto il tempo di organizzarti al ritorno" dice Silvia con aria allegra, ed io gioisco perché volevo andare ad Amsterdam da tanto

"Silvia mi conosci davvero bene! Grazie!".

Riesco stranamente a far entrare tutto in una sola valigia media, anche perché non mi va di pagare un costo aggiuntivo per restare soli 5 giorni ad Amsterdam. Tra l'altro devo stare attenta alle mie finanze perché per consolarmi ho comprato delle scarpe che mi sono costate un capitale. Ma n'è valsa la pena!

E così due giorni dopo mi ritrovo all' aeroporto di Fiumicino, in fila per il check-in. Questo luogo è stato per me gioia e dolore. Eppure quando sapevo che Arthur sarebbe tornato per pochi minuti mi precipitavo per vederlo.

Io e Silvia ad Amsterdam stiamo proprio bene. Il giorno giriamo per la città, visitiamo qualche museo mentre invece il pomeriggio lo passiamo ovviamente in giro per negozi che sono divini! Inutile dire che non volevo spendere soldi per una valigia in più, ma ora sicuro mi servirà per ritornare perché ho comprato tantissime cose. La sera la passiamo in giro per bar e qualche discoteca, per svagarci un po' o meglio come dice Silvia "per farti passare la sindrome da cuore in sospeso". Quanto ha ragione?

E' il giorno prima della partenza, io e Silvia vogliamo goderci un'ultima passeggiata sull'Amstel e ammirare per l'ultima volta questa città, anche se spero di ritornarci presto, magari con l'amore della mia vita. Silvia si lamenta perché sono la solita ritardataria e allora decide di scendere giù al bar dell'albergo per prendere un caffè. Io resto a truccarmi quando all'improvviso sento il mio cellulare squillare. Credo sia Silvia e allora senza guardare lo schermo rispondo: "Silvia, mi sto truccando dammi un attimo e scendo!" rispondo agitata e un po' incazzata.

"Ah ma quindi fai tardi anche per uscire? E comunque ancora non divento donna, anzi non ne ho proprio l'idea, sai amo troppo certe cose per rinunciare al mio essere uomo." Oddio è CC, anche piuttosto malizioso. Sono in panico. Ma perché mi ha chiamata? Cosa vuole? Cosa non gli è bastato delle mie parole "non chiamarmi, voglio stare da sola a pensare" ? Evidentemente non ha capito il concetto. O magari sta accadendo tutto nella mia mente come al solito. Intanto lui continua a parlare ma io non lo ascolto.

"Sacrofano! Ma ci sei? Sei sempre nelle nuvole! Sto parlando a vuoto come al solito!" eccolo il solito stronzissimo CC.

"Claudio, i tuoi rimproveri non mi erano proprio mancati. Comunque ci sono, ti ascolto e ho capito benissimo cosa hai detto!" dico mentendo.

" Ah si e cosa ho detto?". Questa è una mossa bassa, ma dovevo aspettarmela.

" Claudio hai ragione non ti stavo ascoltando. Cosa vuoi?" dico scocciata

" Lo vedi Allevi? Ho sempre ragione!" dice con tono autoritario e di chi sa che ha ragione.

" Claudio senti, non ho bisogno delle tue prediche, giungi al sodo!".

" Va bene, pensavo ti piacesse restare a telefono qualche minuto in più con me ..." dice convinto ed in effetti non mi dispiace molto parlare con lui, anche se ho bisogno di non pensarlo, così come non dovrei pensare ad Arthur. " Comunque mi ha chiamato Calligaris per un sopralluogo e ha chiesto anche di te. Se ti va di venire ti mando un Whatsapp con l'indirizzo. Ma da come mi hai risposto deduco che stai per incontrarti con la tua amica Silvia." avrei dovuto capirlo che mi chiamava solo per questo.

"Guarda Claudio non posso venire perché sono fuori Roma, torno domani mattina." Dico secca, e anche un po' amareggiata per non poter partecipare al sopralluogo.

" Ah si? E dove sei?" risponde curioso

"Ad Amsterdam" dico con aria superiore

" E brava dottoressa Allevi. Non la facevo tipa da Amsterdam. Divertiti!" dice tutto convinto

"Io potrò anche saper poco di te, Claudio, ma lo stesso vale per te. Divertiti anche tu con il tuo bel cadavere!" dico anche un po' ironica.

Lui ride e risponde "Non è la stessa cosa senza te, Sacrofano!" ecco, lo ha davvero detto? Ha detto davvero che non è la stessa cosa senza di me? Non ci credo. Ho il cuore a mille. Mi batte fortissimo. Ma vengo interrotta dalla sua voce. "Ciao Allevi, ci vediamo al ritorno!" dice speranzoso

"Ciao Claudio!". 

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Ecco il primo capitolo. Spero vi sia piaciuto. Ho tantissime idee per questi due, anche se a volte vi farò arrabbiare. Ma alla fine che amore è se non si lotta un po'? 

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