Un bacio all' improvviso... cap. 17
Alice
Quel malandrino di Conforti ci sta provando... ormai è evidente... sono un' ingenua come afferma sempre Silvia, ma non fino a questo punto... prima pensavo che mi stesse prendendo solo in giro, non mi aveva mai considerato... come donna intendo... ed ora non perde occasioni per fare complimenti e battutine ironiche, nonchè rivolgermi sguardi di apprezzamento quanto mai intriganti... io manco a dirlo come sempre non ho la battuta pronta e non faccio altro che scappare... per non cadere nelle sue grinfie... penso che se non ci fosse Arthur già ci sei finita... so che il comportamento di Conforti è solo una tattica per portarmi a letto.. e poi chi s' è visto... s' è visto. Il problema è che se io fossi perdutamente innamorata di Arthur, questo non mi dovrebbe toccare, invece solo lo sguardo di Conforti mi fa tremare... come anche quelle volte in cui mi sfiora " casualmente", ma secondo me lo fa apposta, quello è un marpione. Naturalmente ne ho parlato con nonna... anche lei lo pensa anzi ha affermato....
tè dovrebbe solo lusingà questa specie di corteggiamento se tu fossi innamorata di Arturo...
mi sembra di sentire la sua voce... a Silvia non l' ho detto proprio, già so cosa mi direbbe...
e buttati! Togliti lo sfizio e poi torna dal baccalà!
Claudio
Ormai sto corteggiando Alice in maniera spudorata ma senza nominare minimamente i sentimenti... non voglio mentire... ma lei scappa sempre... anche se vedo i suoi occhi... è attratta da me... ma preferisce non tradire quel baccalà che si è scelta... solo che devo fare qualcosa di più per sbloccare questa situazione... ho il fiato sul collo di Paul, non può credere che quella cosettina mi resista. Io però non ho mai mentito con le donne e non voglio certo iniziare adesso per fare un favore a Paul... il problema è che non dovrei mentire più di tanto visto che conoscendo meglio Alice, ho scoperto sorprendentemente che mi piace... la sua ingenuità disarmante, che generalmente mi ha sempre fatto arrabbiare, la sua tenerezza, la dolcezza dello sguardo, la gentilezza nel porsi con gli altri... il suo intuito ed acume... quel suo modo di fare delicato... non è possibile... mi meraviglio di me stesso... vorrei vedere se è così tenera e delicata anche in altri momenti.. o è più passionale? Fermati Claudio... mi dico... non dovresti proprio chiedertelo... ti ricordi cosa avevi promesso a te stesso? Di non provarci più con un' allieva... specialmente tanto più piccola di me... anche se non la vedo per niente immatura... è molto seria e precisa nello studio e nel lavoro... e... che caspita devo fare? Non sono mai stato così indeciso in vita mia... mannaggia!
Alice
Ogni volta che vado nello studio di Conforti mi sembra di entrare nella tana del lupo... ma devo andarci... cerco di tenere le distanze, ma lui ultimamente è così simpatico e mi tiene sempre in considerazione... cerco di ricordarmi che Arthur è mille volte meglio di lui... che è l' uomo perfetto, quelle che tutte sognano d' incontrare nella loro vita, eccetto Silvia... ma quando mi guarda in quel modo tutto suo... mi sciolgo... povera me... e mi sforzo di ricordare quanto mi fece male in passato... anche oggi continuo nella mia personale opera di convincimento... ogni giorno è sempre più difficile... forza Alice... fra poco uscirai da questa porta e più tardi sarai tra le braccia di Arthur.
Anche oggi Conforti si complimenta del mio lavoro... non è da lui e mi devo preoccupare... quando il diavolo ti accarezza vuole la tua anima, così dice nonna...
sei diventata davvero brava...
merito suo dottore.
Non essere così umile, anche se è una qualità che apprezzo in te.
Grazie... mmm... posso andare?
Ancora no sacrofano... dovresti perdere sai... questa tua timidezza, non ti servirà nel lavoro... là fuori ti sbraneranno.
Mmm... cercherò di farlo.
So che ha ragione... lo vedo quando andiamo ai sopralluoghi ed in questura.
Però... non perdere questa tua dolcezza.
Cosa???
Perchè ora ha quello sguardo da predatore che contrasta con le sue parole?
Adoro questa tua aria tenera e decisa... sei molto decisa... vero sacrofano?
Si avvicina a me... accarezzandomi con un dito una guancia... io dovrei spostarmi, ma sono paralizzata dal suo sguardo, quei magnetici occhi blu, vorrei essere più decisa invece e... scuoterlo... lontano da me... piano alzo le mani verso di lui.. forza Alice muoviti prima che succeda qualcosa... me lo sento... e butto fuori la voce...
si... sono molto decisa ad impegnarmi, a crescere...
Tu sei decisa nel non cedere a quello che provi per me...
Io non provo niente per lei.. sono fidanzata... si ricorda?
lui fa un gesto con la mano per dire ... sciocchezze...
lo vedo nei tuoi occhi sacrofano... non mentirmi... vedi non è facile.. neanche per me... anch' io non riesco più a controllare... ciò che provo per te...
io inizio a balbettare...
non... non è possibile .. dottore...
basta questo dottore... chiamami Claudio...
sussurra accarezzandomi la guancia questa volta con tutta la mano...
No... non posso...
Perchè no...? Voglio sentirlo...
Io scuoto la testa... non riuscendo a dire niente... mentre lui mi sposta i capelli dietro l' orecchio...
dillo...
sussurra in un modo così soave...
Allora in un sospiro lo dico... Claudio...
Adoro come lo dici...
ed in un attimo mi prende il viso tra le mani e fionda le labbra sulle mie... io metto le mani sul suo petto, cioè sulla camicia, ma non riesco a spingerlo via, la sua bocca così sensuale mi divora... la sua lingua non ne parliamo... lo sapete da quanti mesi bacio Arthur vero? Ma questo è... spettacolare... è una sensazione bellissima.. è un turbinio di emozioni... come se prima non esistesse niente... mentre dopo un tempo interminabile prendiamo di nuovo il respiro mi rendo il conto di quello che ho fatto, l' ho baciato, dovevo respingerlo, ma sono ancora in tempo, lui vorrebbe continuare spostando le sue labbra sul mio collo, ma io lo spingo con forza ritrovando il senno... esclamando...
no... Claudio no...
lui mi trattiene, ma io lo imploro... come feci una volta... sono ritornata nella stessa situazione mannaggia...
ti prego no...
lui mi guarda stranito e mi lascia andare, così scappo via.
Claudio
All' inizio non avevo intenzione di baciarla, ma è stato più forte di me, non sono riuscito a trattenermi, lei prima ha risposto, poi si è pentita ed è scappata via... sarà stato il pensiero del baccalà a casa? Solo che la sua espressione, quegli occhi sgranati e soprattutto le sue parole mi hanno lasciato una strana sensazione addosso... come un senso di dejavù, di qualcosa che è già successo, tempo fa però... tanto tempo fa... mi scervello per ricordare... quelle parole... quel tono... mi hanno scosso... nel profondo... quegli occhi... perchè non ci ho pensato prima? Tra tanti visi mi sovviene.. mi compare davanti, ma in modo confuso... come un' immagine lontana... e non mi ricordo neanche come si chiama... ma non può essere... è solo una coincidenza, lei me l' avrebbe detto, no? Era la baby sitter di mia nipote Chiara, e l' ho sedotta... praticamente come ho fatto ora... è passato tanto tempo e sono rimasto lo stesso str...o? Però quando mi resi conto che era vergine la lasciai andare... non sono stato per niente delicato ma dovevo troncare... non poteva continuare. No... non posso stare con questo dubbio devo andare a chiederglielo... e se poi facessi figura del cretino se non fosse lei? Ma se invece è proprio lei? Se non me l' ha detto finora continuerà a mentirmi, no? L' unico modo è chiamare Giacomo... e farmi dire il nome... se lo ricorderà no? Lo chiamo senza perdere tempo e gli dico che ho bisogno di sapere il nome di quella ragazza senza spiegargli il motivo, rimandando la spiegazione...
E secondo te dopo tanti anni... quanti dieci... nove? Mi dovrei ricordare come si chiama?
E' stata la baby sitter di Chiara per tanti anni.
Ma quali tanti, saranno stati a malapena due. E poi ne ha cambiate diverse dopo.
Ma non l' avrai scritto da qualche parte? Tu scrivi tutto.
Ma pure se l' avessi scritto allora, l' ho buttato quando ci siamo trasferiti... ma perchè è così importante?
Mmm... ho visto una che mi pare lei.
Seee... sul ti pare puoi costruire castelli... in aria... e non è da te. Dimmi la verità.
Facciamo un' altra volta. E Chiara? Secondo te se lo potrebbe ricordare?
Fratellino sei proprio rimbambito allora? Aveva due anni quando siamo andati via.
Uffà... e ora? Poi ho un' illuminazione...
I pagamenti... ecco i pagamenti... quelli li puoi controllà no?
Ma di quali pagamenti parli?
I soldi che le davi.
E glieli davo a mano, no? Era minorenne ricordi? Tu sei proprio fuori oggi. Dobbiamo fare un bel discorso io e te.
Ora devo staccà, ci vediamo.
Eh stacca tu, ma quando vengo a Roma mi devi raccontà tutto.
Pensavo che Giacomo ricordasse il suo nome, lui ricorda tutto, ma sono stato troppo ottimista, dopotutto dieci anni so tanti... e ora? Devo correre il rischio ed andare da Alice e chiederle se era lei quella ragazzina di allora? Mi siedo pensando a cosa devo fare... ho pure il pensiero di Paul che mi tormenta... mi calmo respirando lentamente e pian piano mi ricordo di una cosa... forse ho il modo di sapere se quella ragazzina è Alice o no.
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