Specializzazione con vino cap. 47
Alice
Oggi è una giornata importante, ho finito la specializzazione... da una parte sono contenta... è la fine di un percorso che mi ha fatto sudare sette camicie ed in cui ho imparato tanto... e dall' altra parte ho un pò paura... non so cosa mi aspetta... per cinque anni quest' istituto è stata la mia casa, la mia vita... ho passato più tempo qui che a casa mia... e poi segna i miei momenti con Claudio, la nostra quotidianità è scandita dai ritmi dell' istituto... ed ora sarà tutto nuovo, verrò qui solo per le autopsie... sempre se mi chiameranno... ma soprattutto non vivrò puoi tali momenti nè con claudio, nè coi miei amici...
non farti prendere dalla nostalgia...
la voce di Claudio mi distoglie dai miei pensieri... che riconosce sempre.
Ma come fai?
Gli chiedo infatti.
Parli del mio famoso sesto senso?
Io sorrido e mi fiondo tra le sue braccia...
Com' è andata?
Sei stata bravissima.
Avete finito?
No... è solo una pausa, ora andiamo a discutere... sono venuto a vedere come stavi.
Sto bene, non ti preoccupare.
Non essere malinconica... da domani inizia la tua nuova vita.
E'... che sono così abituata a stare qui...
Volevi essere bocciata?
Lo sai che non volevo dire questo.
Cercavo di sdrammatizzare... non puoi stare qui in eterno... se proprio ci tieni in futuro puoi provare ad entrare, ma lo sai già che non è facile vero?
Lo so... un passo alla volta, no?
Vedi? Ora vado a contrattare il tuo voto.
Cooosa?
Scherzo... hai perso la tua ironia?
Sono troppo nervosa per capirti.
Non devi esserlo, hai lavorato sodo.
Lui è già vicino alla porta quando gli mando un bacio al volo e lui fa segno di prenderlo con la mano... e m' invia un bacetto... non è certo diventato romantico col tempo, ma mi stupisce con questi gesti. Mi ero allontanata dagli altri in attesa... per stare un pò da sola... ma ora non mi va più, così li raggiungo per attendere tutti insieme i risultati. Siamo solo sei perciò non ci dovrebbero impiegare molto.
Claudio
Sono fiero di Alice... ha fatto un esame fantastico... io faccio parte della commissione e come suo tutor le ho fatto delle domande difficili per far esaltare la sua bravura visto che lei ha risposto brillantemente... e di conseguenza ha avuto il massimo dei voti con la lode... e non ho dovuto contrattare nulla... sono stati unanimi nel voto, anche Valeria...
Quando abbiamo letto i voti avrei voluto stare accanto a lei ed abbracciarla, ma dovrò aspettare quando avremo finito. Lei ha gli occhi lucidi e sta trattenendo le lacrime... solo lei e Lara hanno avuto il massimo ma sono tutti contenti per i voti avuti... sono quelli che meritavano...
Poi vanno tutti a mangiare al solito locale per festeggiare... io li raggiungerò dopo aver terminato qui in istituto. Ovviamente non andrò come dottore, ma come fidanzato di Alice... Oddio devo abituarmi ancora ad essere definito tale... soprattutto davanti agli altri specializzandi... ops... specializzati...
Sbrigo tutto velocemente e raggiungo gli altri che sono tutti seduti nel loro angolo preferito... li vedo che brindano... ti pareva... e noto la sedia vuota accanto ad Alice... mi avvicino e li saluto esclamando...
suppongo che questo sia il mio posto sacrofano.
mi sa di si...
mi risponde con un sorriso mentre gli altri mi chiedono di prendere il bicchiere, pieno ovviamente.
Conforti... mancava solo lei per brindare.
Ahhhh... è inutile che mi adulate, non serve più e poi a quanto vedo... già state brindando da parecchio!
Comunque alziamo i calici e brindiamo un' altra volta e non sarà l' ultima... non so quante bottiglie finiamo, per fortuna io mantengo bene l' alcol, ma ho dovuto frenare Alice...
non ti voglio portare in braccio per le scale.
ma io non sono ubriaca...
non completamente.
Tanto domani non vengo in istituto.
Ci mancherebbe... che venissi.
Che spiritoso.
E mi dà uno schiaffetto sulla gamba... poi lascia la mano là mentre io le accarezzo la gota rossa, causata dal vino che ha ingurgitato... durante la serata non hanno fatto altro che ricordare tutte le marachelle che hanno combinato.
I guai casomai che avete fatto...
sottolineo io...
Conforti... pure qua no!
Ahh... finalmente mi sono liberato di voi!
Ci rivedremo per le autopsie...
Perchè? Credete veramente che vi chiamerannno?
Ehhh... evidentemente ... se fosse per lei no.
Certo che no, avrei dovuto bocciarvi... ma avrebbe significato vedere ancora le vostre brutte facce!
Esclamo serio, ma quando loro mi guardano attoniti ed alquanto dispiaciuti... non capendo se sono serio o meno, scoppio a ridere... prendo un bicchiere e lo alzo dicendo...
brindo a quei poveri disgraziati che vi chiameranno... buona fortuna!
loro allora si rilassano ed uno esclama...
Che bell' augurio, ma penso che da lei non potevamo aspettarci un brindisi migliore!
Sogghigno mentre sorseggio il vino ed Alice ride scioccamente... è ufficiale... è ubriaca...
poggio un braccio sul suo schienale ed esclamo...
Mi sa che è ora di andare via...
Nooo... stiamo ancora... chissà quando ci ricapiterà... di ritrovarci tutti insieme...
ehhh... basta na telefonata... e andiamo va...
Menomale che tutti si alzano... così andiamo via e porto ... praticamente porto per le braccia Alice fino a casa mia e la butto sul letto mentre lei continua a ridacchiare...
Sacrofano vuoi vedere che ti devo anche spogliare?
Dico vedendo che stende le braccia e non si muove.
Lo hai sempre fatto...
esclama ridendo come se avesse fatto una battuta... io scuoto la testa ed esclamo...
ti sei ubriacata.
Ma quando mai... vedi...
e cerca di svestirsi... con difficoltà ma alla fine ci riesce, mentre mi spoglio anch'io.
Ora ti faccio un caffè... così ti svegli.
Sono sveglissima...
mi risponde dondolando sul letto... poi si allunga e mi tira a lei... ma perde l' equilibrio e mi scaraventa su di sè... e ride ancora di più...
dai... vado a fare il caffè... ti devo dire una cosa.
E dimmela... dimmela... dimmela...
esclama sbaciucchiandomi... come una bambina...
Fermati, fammi parlare...
Mmm... che mi devi dire...?
vieni a vivere qui ... piccola.
Ehehehehe... stai scherzando, vero?
So scherzi che si fanno?
Dici davvero allora?
Certo... vieni?
Si... si.. prima che cambi idea.
esclama ridendo e saltellando sul letto.
Non cambio idea!
Giuralo.
Lo Giuro.
Le rispondo ridendo.
Con la mano sul cuore.
Aliceeeee...
Uaaaaaaaaaaa... Vieni qua ora...
Non me lo faccio dire due volte ... mi stendo su di lei e mi fiondo sulle sue labbra...
sai di vino...
Pure tu...
Credevo che si addormentasse di colpo, invece reagisce e come... ai bai e alle carezze... ed anzi... si dà anche da fare... di più rispetto alle altre volte.
ti fa bene un goccetto ogni tanto.
Perchè?
Ehhh... lo so io perchè... lasciamo stare...
Alice
Mi sveglio con una cappa sulla testa, mi sa che ho bevuto troppo ieri... mi giro tra le lenzuola e mi accorgo che sono nuda... Claudio non avrà resistito, ma io ho solo poche immagini sfocate della notte passata insieme... indosso come al solito la camicia Di Claudio e vado in cucina... lui sarà al lavoro... infatti guardo l' orologio ed è proprio tardi... dovrei fare il pranzo invece della colazione... ma io voglio qualcosa di dolce... però prima mi faccio il caffè... sul tavolo noto ora un foglio... vediamo che mi ha scritto Claudio...
sono al lavoro, ma torno per pranzo, preparati che mangiamo fuori.
Ho tutto il tempo per prepararmi... intanto apro i cassetti per trovare il pacco di biscotti da inzuppare nel latte. A casa ho la marmellata e la nutella, mannaggia avrei dovuto insistere con Claudio nel portarli qui... lui e la sua pulizia... questa cucina mi sembra la sala autoptica... a proposito di autopsie... chissà quando ne farò di nuovo una... spero che mi chiameranno presto... dopo aver pulito mi siedo sul divano, tiro fuori dalla borsa il mio telefono e controllo i messaggi ed eventuali chiamate... niente di che... allora mi stiracchio e ripenso al sogno peraltro nebuloso che ho fatto... cerco di ricordare per riassaporare quella strana emozione ma niente... allora la mia mente vola con la fantasia... e non mi accorgo del tempo che passa... fino a che sento la porta che si apre... oh... oh... e chi lo sente ora Claudio? Che non sono pronta? Infatti...
Non mi dire che ti sei svegliata ora?
No... ho già fatto colazione e...
E... ti sei persa nel tuo modo di marzapane...
Mi sto preoccupando... mi conosci fin troppo bene...
Avrei dovuto immaginarlo che avresti sognato ad occhi aperti... hai già avvisato Silvia?
Esclama indicando il telefono.
Del pranzo? Non mi hai scritto d' invitarla... e poi perchè?
Come perchè? Del trasloco.
Quale trasloco? Di che stai parlando?
Allora eri più ubriaca di quanto pensassi...
Mmm?
Il trascloco sarebbe il tuo... ieri ti ho chiesto di vivere con me.
Sbarro gli occhi per la sorpresa... non era un sogno allora, me l' ha chiesto per davvero...
Non ricordi?
Qualcosa... ma pensavo fosse un sogno... ma... Claudio... sei sicuro?
Certo, altrimenti non te l' avrei chiesto.
Non ci posso credere... tu... mi vuoi sempre... qui.
Esatto... ora che non ti vivo più in istituto... ti voglio sempre qui.
Però promettimi di non lamentarti...
Questo l' ho già messo in conto...
Cioè... che ti lamenterai del mio... disordine?
Ho messo in conto ... la pazienza che dovrò avere...
Sai che dovrò averla anch' io, vero?
E perchè mai? Io sono praticamente perfetto.
Mi risponde dal grande egocentrico che è... ma lo amo lo stesso... poi prendo cognizione effettiva della sua richiesta... e mi batto la mano in fronte...
Oddio... non ci posso credere...mi sembra troppo bello per essere vero... non è che sto sognando? Dammi un pizzico.
Ahaha... un pizzico? Posso fare di meglio sacrofano...
mi viene incontro e mi guarda con quel suo sguardo da lupo predatore... in un attimo le sue labbra sono sulle mie mi attacco alla sua camicia... le sue mani invece sono sulle mie guance, poi i nostri occhi si incrociano di nuovo, ma il suo sguardo va alla sua camicia che indosso...
sei ancora svestita.
Molto svestita.
Non mi dire che...
io acconsento e lo faccio voltare e sedere sul divano... poi mi siedo sulle sue gambe ed inizio a togliergli quella dannata cravatta.
Volevo andare a pranzo fuori... per festeggiare...
Non ho fame, ho fatto colazione da poco... e poi possiamo festeggiare... diversamente...
tolta la cravatta inizio a sbottonargli la camicia...
Pensandoci non ho fame... e mi piace di più la tua idea.
Ci avrei scommesso.
Anche tu... mi conosci troppo bene.
la mia bocca si fionda sul suo collo ... strofinandomi a lui... adoro la barba che mi pizzica il viso... poi sento le sue mani che mi sbottonano la camicia e pochi attimi dopo la mia pelle tocca la sua... è incredibile come ancora mi fa ribollire il sangue nelle vene... e da come sospira lo stesso vale per lui...
Dimmi che sarà sempre così...
gli sussurro guardandolo negli occhi...
lui mi toglie i capelli dal viso tenendomeli sulla testa...
io me lo sento... ti desidero come la prima volta che ti ho visto... non resisto senza di te.
O Claudio... quanto ti amo.
lo bacio stringendomi a lui... che mi si alza tenendomi in braccio per stendermi poi sul letto... mentre si spoglia del tutto penso che non mi stancherò mai di lui... anche se viverci insieme significherà sopportare tanti suoi modi di fare ... ma nessuno è perfetto... neanch' io... oddio... se penso a tutto quello che dovrò portare qui... ma il tempo di sentire le sue mani addosso ... non capisco più niente... al trasloco ci penserò domani... e mi dovrà aiutare lui...
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