Ricordi... Cap. 18


Alice

Il bacio con Claudio mi ha scombussolato, più di quello che doveva essere... mi dico che si tratta solo di attrazione fisica, lui è un uomo bellissimo e con un carisma che ti attrae... aldilà di ciò che è successo anni fa, evidentemente... mannaggia a me... che l' ho lasciato fare... in un primo momento avrei voluto buttarmi fra le braccia di Arthur per dimenticare tutto... poi non ci sono riuscita, mi sento in colpa... non avrei potuto guardarlo negli occhi e fare finta di niente. Così sono rimasta a casa, perfino senza mangiare, infilata nel letto come se fossi malata... anzi è così che mi sento... come se avessi preso una brutta influenza... e mi deve passare... così ho inventato una scusa con Arthur, ho detto che non mi sento bene, forse ho la febbre e preferisco non vederlo per non mischiargliela... e siccome mi sento in difetto... in grandissimo difetto, non l'ho raccontato a nessuno di questo bacio... neanche alla mia nonnina... magari un giorno... e forse da vicino... quando andrò a Sacrofano. Sento la notifica di un messaggio sul telefono, penso che sia Arthur per assicurarsi di come io stia... ed invece... sorpresa... è Claudio... no Conforti... che mi chiede come io stia... dopo che sono fuggita dal suo studio... e che gli dovrei rispondere...? Mi ricordo all' improvviso quando mi ha chiesto di chiamarlo Claudio... era... era... adorabile... no... non devo pensarci... è una tattica la sua.. ed io devo essere indifferente, fare l' indifferente, lo sapete che faccio? Spengo il telefono, così non avrò la tentazione di rispondergli, tanto domani è sabato e non è il mio turno di andare in istituto. Il sabato non andiamo tutti , ma due volte al mese, facendo il turno. Posso svegliarmi tardi finalmente e vedere con calma Arthur... ed il resto del mondo. 


Claudio

Speravo che Alice mi rispondesse al messaggio che le ho inviato su whatsapp... ed invece niente... sta giocando la carta dell' indifferenza ora... volevo battere il ferro finchè fosse caldo, ma lei pentita e spaventata di ciò che prova per me... preferisce soprassedere e mettere la distanza tra noi... io domani vorrei andare al contrattacco, ma ho scoperto che lei non è di turno e dovrò aspettare lunedi per rivederla... mannaggia... ricordo vagamente quella storiella che abbiamo avuto dieci anni fa circa... sempre se è lei... mi dovrebbe odiare... e a ragione... era tanto più piccola di me... lo sapevo, ma mi ha conquistato pian piano, mi piaceva parecchio... ed ero così preso da lei che la volevo... e non pensai alle conseguenze, che lei s' innamorasse di me... che cretino... quegli occhi sgranati all' improvviso... nocciola... come il caramello fuso... mi hanno ricordato quell' espressione spaventata di allora... ed perciò ho capito che non potevo continuare... lei cercava il fidanzatino perfetto... innamorato e fedele... già allora... ed io non potevo esserlo...  forse lo avrei  potuto diventare col tempo... ma allora non volevo esserlo... da poco mi ero lasciato con Bea... andata in Canada... ero così deluso... pensavo di essere innamorato di lei, invece era stata solo un' infatuazione...   così improvvisai un discorso... che era più una sparata dopo l' altra... per togliergli dalla testa quelle idee romantiche su di me... e farla allontanare... poi per evitare di cadere nella tentazione di ricadere tra le sue braccia non sono più andato da mio fratello quando c' era lei. Sono praticamente sparito dalla sua vita... e dopo poco tempo ho dimenticato il suo viso, preso dal lavoro e da altre donne... ora non mi resta una cosa da fare per scoprire se è effettivamente Alice quella che un giorno chiamai... una ragazzina... in tono sprezzante... e poi farmi perdonare... forse... 

 E' domenica e sono venuto a casa dei miei per pranzo, vengo ogni tanto, non come vorrebbero loro... ma io  approfittato del weekend per stare con qualcuna o con pseudo-amici, conoscenze con cui divertirsi o scambiarsi favori per lavoro... la mia priorità è la carriera... 

oggi comunque non sono solo venuto per stare con loro... ma anche per trovare qualcosa... sono venuto presto a differenza delle altre volte che arrivavo sempre giusto per il pranzo, infatti i miei si meravigliano. 

Devo cercare una cosa... nel mio studio...

E' da un pò che non ci metti piede.

Sarà pieno di polvere.

Lo sarebbe... se io non ci avessi pulito.

Grazie mamma.

E di che... sai che mi piaceva... come dipingevi.

Io sospiro... pensando... a patto che però dovesse rimanere un hobby, in modo da non distogliermi dallo studio prima... e dal lavoro poi... infatti ho smesso... tanto tempo fa... ma ora ho bisogno di vedere... di controllare... papà che era il più contrario di tutti non commenta... si limita a leggere il giornale.

Comunque mettiti i guanti... anche se alcuni sono coperti potrebbero essere sporcati lo stesso.

Così termino il caffè nella tazzina e mi avvio... sentendo gli occhi di papà addosso... ancora adesso mi pesa il suo giudizio... già ho dovuto subire critiche perchè ho scelto la medicina legale e non una importante... come cardiologia... avrebbe voluto vedere un giorno il mio nome sul giornale per qualche importante operazione... mi spiace ma ho smesso di sentirmi in colpa per questo... dimentico di prendere i guanti, ho voglia di sentire il tocco sulle tele ed i colori... sarò capace di non sporcarmi no? Poi che sarà mai un pò di polvere? Entro e chiudo la porta... apro le tende e la finestra per far entrare meglio la luce e l' aria fresca, qui sa di chiuso. Quanto sarà che non vengo? Che non dipingo? Nove... otto anni... più o meno... ho scelto di dedicare tutto il mio tempo libero alla medicina legale, al lavoro, l' aggiornamento, i congressi, tutto ciò che poteva aiutarmi a crescere e a fare carriera ovviamente... e per rilassarmi o divertirmi ci pensava qualcuna, senza impegno... però ora capisco che mi è mancato sempre qualcosa... questo... girandomi tra queste tele appese alla parete o appoggiate a terra, sul tavolo, la maggior parte coperte per non prendere polvere appunto. Sono quasi tutte finite... ora devo trovare solo quelle giuste... ricordo vagamente che ne avevo dipinte tre - quattro, di diverse dimensioni... su di lei... non ho foto di quella ragazzina che come penso dovrebbe essere Alice, ma a quel tempo l' ho dipinta... mi ricordo che era abbastanza somigliante, la dovrei riconoscere, modestamente ero bravo... certo non un artista... ma rivederla mi farebbe capire se era lei o no... lei non sapeva nulla di ciò... sempre per il fatto che i miei non accettavano molto questa mia passione, non lo dicevo a nessuno, eccetto un amico dell' epoca... e Beatrice naturalmente... anche lei ho ritratto e gliene regalai qualcuno, o forse se lo prese lei, non ricordo bene ... ma lasciamo perdere i ricordi ed alziamo queste benedette lenzuola... mi muovo piano per non far volare la polvere e per non rompere niente... guardo... sposto... sistemo... e ricordo... poi finalmente eccoli... sono tutti vicini... non ricordavo di averli accatastati qui e quasi uno sull' altro... che mistero la memoria... per guardarli meglio li sistemo al posto di altri sul tavolo, di fronte alla finestra... sorrido... non ci sono dubbi... è lei... quegli occhi... quel sorriso... quella dolcezza... quell' allegria che traspare ancora dalle pennellate... come ho fatto a non riconoscerla finora? Rimossa dalla mia mente... ed ora? Ora che lo so... che faccio? Qual è la prossima mossa? Dirglielo o costringerla a confessare? Essere diretto o girarci intorno? Ma comunque devo farle lasciare al più presto quel baccalà... a prescindere dal volere di Paul. 

Ricopro tutti i quadri eccetto uno più piccolo, voglio portarlo a casa mia... non so ancora cosa farne, ma intanto lo porto con me... 

Hai trovato allora quello che cercavi?

Mi chiede mamma.

Si, lo porto a casa, starà bene in camera da letto.

Invento lì per lì, ma forse c' è un fondo di verità... poi papà mi chiede del lavoro e lì inizio ad elencare tutto ciò che ho fatto ultimamente... e lo vedo soddisfatto. 


Alice

Mi sento rimessa al mondo dopo un weekend romantico con Arthur... da sabato a pranzo fino a domenica sera siamo stati insieme... è venuto a controllare che stessi bene.. e visto che non avevo febbre mi ha convinta ad uscire... passeggiare, visitare monumenti, picnic al parco e tramonti al mare... sono ripetitiva ma è l' uomo perfetto, tenero ed innamorato... ecco perchè devo scegliere lui... Conforti non mi potrà mai offrire questo... lo so che lui potrebbe offrirmi una passione sfrenata, ne ho avuto solo un assaggio con quel bacio... ed immagino come sarebbe il resto, ma è meglio non scoprirlo... preferisco la mia serenità con Arthur che il rischio di un cuore frantumato dopo la passione con Claudio... perchè lui romperebbe sicuramente il mio cuore in mille pezzettini dopo aver ottenuto quello che vuole... non ci sono dubbi! Lui è un donnaiolo, non credo che all' improvviso si sia innamorato di me, lui non sa il significato della parola amore... non credo proprio... con questo aspetto battagliero entro in istituto... cercando di non farmi scalfire quest' armatura da lui... perchè ho la netta sensazione che lui, ferito nell' orgoglio, non si fermerà...  e passerà al contrattacco... 


Angolo autrice

Domani andrò ad Ischia per una mini vacanza visto il ponte del 25 aprile e tornerò a casa martedi sera... per cui dovrete aspettare per il prossimo capitolo. 

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