Richieste e consensi cap. 22
Claudio
Quando ho definito Alice una ragazzina ho ricordato quando la chiamai così... e non me ne pento affatto, lo feci per il suo bene... si.. non fu una cosa estemporanea... lo feci intenzionalmente. Quella sera mi resi conto che per lei sarebbe stata la sua prima volta e che credeva molto nel nostro rapporto, mi vedeva come il suo ragazzo, il classico fidanzatino. Io preso da lei non mi ero ancora reso conto fino in fondo della situazione in cui mi ero infilato. Ed in quel momento, sul divano... capii che non potevo farlo... ma non solo , dovevo lasciarla andare, perchè l' avrei fatta soffrire... io non volevo assolutamente una relazione, figurarsi una sedicenne con tanti sogni in testa, col primo vero batticuore... così decisi che dovevo toglierle dalla testa quei pensieri romantici su di me... prima d' innamorarsi davvero... altrimenti io veramente l' avrei spezzato il cuore... io il cuore ce l' avevo ma non volevo usarlo ancora, volevo solo divertirmi. Le dissi perciò che era una ragazzina... e non faceva per me, mi ero sbagliato... ora non ricordo le parole precise, ma questo era il succo. Lei ci rimase male, mi ricordo quegli occhi sgranati... come mi veniva dietro mentre me ne andavo via... feci finta che non me ne interessava nulla, ma in realtà fu una sofferenza, lei mi piaceva davvero... ma non era cosa diventare il suo primo uomo... sarebbe stato peggio poi quando l' avrei mollata, perchè sapevo che l' avrei mollata... ma non ero così str...o! Perciò ho preferito farlo in quel momento... per poi sparire dalla sua vita, per non farlo dopo e farla soffrire molto di più. Ovviamente non gliel' ho raccontato... quando abbiamo iniziato a parlare come amici... è inutile dopo tanto tempo, poi neanche lei me l' ha chiesto, sicuramente non ha voluto rivangare quei momenti... ed io in verità avevo sepolto quei ricordi sotto ad altri... forse se non l' avessi baciata e lei reagito in quel modo non l' avrei neanche ricordato e riconosciuta... chissà!
Ma ora è cresciuta e anche se abbiamo pur sempre dieci anni di differenza ... è matura per iniziare una relazione con me... dopo aver mollato quel baccalà naturalmente.. io che dico relazione, sono impazzito? Forse si... comunque devo stare attento, devo seguire il ritmo di Alice, anche se è lento, altrimenti corro il rischio di allontanarla.
Alice
Sono in auto con Claudio dopo un sopralluogo e mi spiazza con una richiesta che mai avrei immaginato... molto diretto com' è lui...
Ti vorrei ritrarre, che ne dici?
Ma... ma... io non sono una modella.
Non ti voglio in posa... voglio un' atmosfera spontanea.
E che dovrei fare?
Ti muovi in una stanza finchè non trovo l' ispirazione, poi ti fermi ed oplà...
E tu... dipingi... io non lo so.
Di che ti preoccupi?
Di niente... ma è strano.
Non è strano... per niente.
A me... fa strano.
Non devi temere, fidati di me.
Quello è il problema... fidarmi di te.
E' solo un dipinto.
E quanto ... ti ci vuole per farlo?
Ma non saprei proprio... dipende da tanti fattori... poi... ti devo rivelare una cosa.
Cosa?
Ci potrei impiegare tanto.
E perchè?
Perchè è da tanto che non lo faccio.
E come mai vuoi farlo?
Perchè tu m' ispiri, devo farlo.
Io già gli volevo dire di no, rifiutarmi, ma quest' ultima sua confessione mi ha colpito, in pieno petto... gli dovrei dire almeno che ci dovrei pensare... tentennare, ma lui mi guarda con quegli occhi blu... così profondi... che quando ci fermiamo nel parcheggio... io posso solo rispondere...
Va bene...
poi aggiungo per giustificarmi, ma di che non lo so...
sono curiosa.
Certo.
Ma mi guarda con quel suo sorrisetto che mi fa innervosire... tanto.
Non gongolare... la mia è solo curiosità.
Per carità... non ho detto niente.
Voglio solo vedere che combini.
E lo vedrai...
Ma lo dice in un tono come se volesse sottintendere altro, lui è il maestro dei doppi sensi... comunque anch' io gli hop mentito, per una volta voglio vederlo in altri panni... in quello di pittore... come sarà?
Sai che mi dovrai dedicare del tempo vero?
Mica a te...? Al quadro.
Siccome lo farò io... starai con me.
Stai per caso insinuando che dovrei mentire ad Arthur?
Sei tu quella che hai omesso di dirgli del mio regalo... e ora che gli dirai?
Sembra quasi che si ritenga più importante del mio fidanzato per via di questa cosa, o sono stata io a renderlo importante per via di questa maledetta omissione? Mi sono data la zappa sui piedi e comunque lui si prende troppa confidenza!
Sono affari miei.
Sacrofano si è arrabbiata, cosa ti è andato storto?
Che ti interessi troppo dei miei affari privati.
Sei tu che me ne rendi partecipe... e poi non ci vedo nulla di strano che due amici... si raccontino.
Tu non mi racconti niente.
Vuoi che ti racconti del mio privato? Non hai che da chiedere.
Assolutamente no... Non voglio sapere niente.
Non voglio sapere delle sue avventure, che si è messo in testa?
Non è vero, sei una curiosona... e comunque non c' è niente da sapere.
Tu... che dici? Non stai con nessuna?
Mi scappa dalla bocca... mannaggia... devo raddrizzare il tiro.
Sarei contenta sai...
Mmm... davvero? Sai... da tempo non c' è nessuna.
Ma và là... non ci credo.
E fai male sacrofano.
Non avere quell' aria depressa... stai facendo finta, non mi freghi.
Non fingo... sono molto depresso... l' unica che voglio avere... sta con un altro... e mi tratta male.
Che cretino... starà parlando di me? A chi la vuole dare a bere? A me non di certo.
Significa che te lo meriti allora.
Però ora si farà dipingere così mi consolo.
L' ha ammesso il farabutto... ma non faccio finta di niente...
No... non stai parlando di me... eh?
Dopo me lo tengo il quadro.
Non mi ha risposto eh... ha sviato...
Non mi regali anche quello?
Eh no, ora vuoi troppo, se lo vuoi ne faccio due.
Vedremo...
E come al solito non so più che dire, perciò scappo con la scusa di scaricare le foto ed il video del sopralluogo.
Claudio
La mia sacrofano non riesce mai ad andare fino in fondo, finisce sempre che scappa troncando la conversazione, questo vorrà dire qualcosa? Che è interessata a me, nonostante tutto quello che le esce dalla bocca... però si è contraddetta... qualche volta.. era curiosa di sapere se uscivo con qualcuna, non mi ha fregato... e poi ha accettato di farsi ritrarre, questo dice tutto, anche se si è giustificata con mille scuse... dovrò giocare tutte le mie carte... dovrò farle capire che vuole me e non quel baccalà che si è scelta come fidanzato... e non solo per Paul... a proposito di Paul, ho sempre il suo fiato sul collo... gli ho detto che ci vuole tempo, ma prima o poi la piccoletta o cosettina, come la chiama lui, cadrà ai miei piedi. Non gli ho detto ancora che lei mi piace davvero, non era il caso... vedrò dopo... cosa raccontargli.
Alice
Sono con due pensieri contrastanti... ho raccontato a Silvia e a nonna della conversazione con Claudio e della sua richiesta di ritrarmi... Silvia mi ha consigliato di non dire nulla.. e vedere come stanno le cose con Claudio, tanto lei pensa che cadrò dalle sue braccia e mollerò lo stoccafisso, cioè Arthur. La nonna invece mi ha detto che si dice sempre la verità, perchè le bugie come le omissioni, hanno le gambe corte, perciò la verità prima o poi verrà fuori... e farò una tremenda figura con Arthur.
Devi parlà co Arturo.
Arthur nonna.
Come si chiama... se lo viene a sapè... ce resta male e c' ha ragione... gioia mia... non fà ste fregnacce!
Ma io non voglio che pensi una cosa per un' altra.
E che deve penzà se glielo nascondi? Non è peggio? A nipotina mia... non dì le bucie.
lo so nonna... non mi piace raccontarle... e comunque sono delle omissioni.. a fin di bene.
Come le chiami chiami, so sempre delle scuse, a te piace er dottorino, perciò te fai fà il quadro.
Ma no nonna... sono curiosa di vedere come viene.
Ehhhh... non dì le bucie a nonna tua... che io te capisco co na occhiata.
Eh già, nonnina mia mi comprende con uno sguardo, come lei nessuna, neanche mamma ci riesce, infatti ci sentiamo poco... uffà io lo so che una parte di me è attratta da Claudio... e mi devo costringere a non pensarlo... a come mi parla, alla sua ironia, la sua risata, i suoi sguardi, quel sorriso canzonatorio... per non parlare di quel bacio... quel maledetto bacio... che ha messo in discussione tutto... e messo in crisi il mio rapporto con Arthur... ma a lui non ho detto niente... anche se qualcosa ha intuito, ma secondo me fa finta di niente... ed ora gli devo dire che mi faccio ritrarre da Claudio...? Dal dottor Conforti? Che a lui peraltro, non è neanche tanto simpatico... una volta lo ha definito un arrogante donnaiolo impenitente... magari gli dico che me l' ha chiesto un pittore... un artista di strada? Un amico di mio fratello? Uffà.... in che guaio mi sono messa... ma purtroppo solo il pensiero di dire a Claudio che non se ne fa più niente per rispetto verso Arthur, mi sento male, dovrei approfondire questo pensiero ma ora non posso... è arrivato Arthur.
Lui parla mentre io penso a cosa devo dirgli... cioè quale delle mie invettive e la più plausibile.
Alice, allora cosa ne pensi?
Ehhh cosa devo dirgli, che non l' ho ascoltato persa nei miei pensieri? Mi butto.
Quello che pensi tu amore.
Allora non ti dispiace?
A cosa si riferisce? Mi pare che stesse parlando di lavoro.
Ma certo che no... il tuo lavoro è importante.
Vedrai che al massimo due settimane e sarò di ritorno.
E che sarà mai... voleranno.
Pensavo di mancarti.
Certo che mi mancherai, ma tu sarai impegnato col lavoro, io con lo studio, così il tempo passerà io fretta.
Così magari ti renderai conto che non puoi stare senza di me e ripenserai alla convivenza.
Io sorrido senza rispondere, che gli dovrei dire? La mia mente va a Claudio, che non ho più bisogno di dirgli del tempo che dovrò dedicare al dipinto, visto che Arthur andrà all' estero per un articolo... anzi è caduto proprio a fagiolo... dovrei sentirmi in colpa... ma non lo sono... anzi gli regalo una notte insieme... purtroppo sono le mani di un altro che immagino su di me... ha ragione la mia nonnina, lei ha sempre ragione!
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