Marco cap. 3


Alice

Dopo i tarocchi di Yukino assistere alla lezione del dottor Conforti è dura... non mi azzardo a chiamarlo Claudio neanche nei miei pensieri... voglio lasciare quei ricordi, quelle immagini dov' erano, nel mio passato... ma più passa il tempo e più rendo conto che dopo aver aperto il vaso di Pandora non posso più far finta di niente... intanto la lezione è finita... lo vedo parlare con un allievo... sta spiegando qualcosa ... la sento da qua la passione che mette nelle sue parole... come nel suo lavoro... quella luce bianca che entra dalla finestra illumina i suoi occhi... è un tempo strano... ora il colore dei suoi occhi è cambiato... hanno assunto una sfumatura verde... sono così magnetici che mi bloccano sul posto... perdo tempo a sistemare la mia cartellina... ed il suo sguardo per un attimo incrocia il mio, io abbasso subito gli occhi con la scusa di prendere la penna... e vado via voltandogli le spalle... cerco di non pensare più a lui... finchè sono impegnata in istituto ci riesco... ma quando vado a casa le immagini del passato... mi saltano davanti agli occhi... mi sovviene quando l' ho visto la prima volta... io andavo il pomeriggio a casa dei Conforti , una coppia giovane, per guardare la loro figlia di qualche anno, Chiara... una bambina vivace ma adorabile... da pochi giorni... quando arrivò lui... bellissimo... con occhi brillanti di un blu cielo... mai visto... con un sorriso scanzonato, i capelli al vento... sembrava giovane ma dopo ho scoperto che aveva... aveva si giusto dieci anni più di me... ventisei anni... allora indossava una maglia colorata e jeans, non come i completi di adesso, camicia chiara e pantaloni dritti... mi ha preso in giro dal primo momento che mi ha visto...

Ma è una ragazzina...

Ha detto rivolto al fratello... come se io non ci fossi...

ce ne hanno parlato bene, non fare il solito rompiscatole.

io ritrovo la voce e ribatto...

nessuno si è mai lamentato, i bambini mi adorano.

vedremo... Chiara è impegnativa... 

e proprio in quel momento la piccolina si abbarbica alle sue gambe gridando... sioooooo!

La mia nipotina preferita!

Esclama lui prendendola in braccio.

E' anche l' unica veramente... devi sapere Alice che mio fratello è molto spiritoso.

Non sai quanto!

Ribattè lui guardandomi... ed io subito pensai che ero fritta... non ho mai visto uno così bello e con uno sguardo così accattivante... mentre lui pensava che io fossi una ragazzina ed effettivamente i dieci anni di differenza c' erano e non si potevano cancellare. Lui non veniva molto dal fratello, anche perchè non avrebbe trovato a casa nè lui, nè la moglie, un' antipatica di prima categoria... lavoravano entrambi come avvocati, ma la moglie non ricordo che concorso stava facendo all' epoca, era molto ambiziosa. Quelle poche volte che veniva io non capivo più niente... e non potevo fare niente, perchè Chiara correva da lui, anche lei presa dal fascino dello zio, divertente e coccolone... con quel ciuffo che gli ricadeva sugli occhi, quei capelli indomabili... come lui del resto... non andava mai sul personale... all' inizio... poi non so perchè il suo sguardo iniziò a soffermarsi su di me... e le sue prese in giro presero una piega particolare...

ragazzina che fai quando non stai con questa peste?

Stustudidio... e pooooi... esco connnnn le amiiiche...

risposi balbettando... come una perfetta cretina... io avevo a che fare solo con i miei compagni di scuola... ragazzini brufolosi che pensavano a giocare a pallone... e non sapevano certo corteggiare... io tempo prima avevo preso solo quelle che possono considerarsi  cotte...  per un paio di  ragazzi di una classe più grande di me... ma vicino a Claudio non erano nulla... perfettamente il niente!

E dove vai di bello?

Chiese ancora sorridendo... mi sembra ancora di sentire quella sensazione di fuoco sul viso... era la prima volta che mi chiedeva una cosa personale... ero sicuramente un pomodoro vivente...

Aaaal parco... al cineeeema...

mi pare che risposi sempre balbettando... non potevo credere che uno come lui mi potesse prendere in considerazione... infatti...

Ma sei proprio piccina picciò...

Esclama sfiorandomi la guancia... Sentii una scarica di corrente che mi destabilizzò... ma mi ripresi e risposi piccata...

io non sono piccola...

solo che non ressi il suo sguardo sardonico  fino in fondo e scappai nell' altra stanza.

Dove scappi timidona... a sciacquarti il viso? Sei diventata rossa come un peperone!

Lo sentii ridere dietro di me... ricordo ancora la vergogna... e chiusi la porta, non avrei voluto uscire più... per fortuna dopo poco sentii un' altra voce, era ritornato il signor Giacomo... molto più serio del fratello, anche se aveva pochi anni in più... guardai l' orologio... era infatti l' ora di andar via, uscii fuori dalla stanza e raccattai in fretta le mie cose sul divano salutai tutti velocemente, anche Chiara... e me ne andai con gli occhi bassi... ma non potei fare a meno di  ascoltare le parole del papà di Chiara...

Scommetto che l' hai messa in difficoltà... ma la vuoi finire...? E'  solo una ragazzina!

Anche lui con questa ragazzina? La prossima volta che vedrò quello sbruffone... dovrò risponderlo con le rime, gli dimostrerò che non sono affatto una ragazzina... a questo pensai allora... ma non sapevo che piega avrebbe preso il nostro rapporto. Ma ora basta... mi è venuta fame... che devo fare? Yukino chissà dov' è a quest' ora... lei si è trovata il fidanzato ed io sto a pensare al mio sexy dottorino... mannaggia a me... che mi doveva capitare! 

Nel frigo non c' è niente e non mi va di cucinare anche perchè con la testa che ho adesso combinerei solo pasticci... dovrei ascoltare la nonna e la mamma ed imparare almeno a cucinare in modo decente. Mi sa che chiamerò una pizzeria o paninoteca... forse mando un messaggio prima a Yukino? Per vedere se sta tornando a casa? Lei mi pensa sempre... sto ancora scrivendo che si apre la porta ed entra Yukino accompagnata  niente di meno da m io fratello Marco con delle scatole in mano.

Fratellone, che ci fai qua?

Raramente mi viene a trovare Marco... è due anni più grande di me... e cerca di sbarcare il lunario facendo il fotografo, lui vive ancora a Sacrofano, ma spesso sta a Roma ospite dei suoi innumerevoli amici... 

Ti ho portato qualcosa che ti farà molto piacere...

Allora sarà sicuramente qualcosa preparato dalla nonna.

La nonna si sarà resa conto che ho finito tutto e mi ha mandato questi squisiti piatti... anzi teglie intere, mangeremo qualcosa e conserveremo il resto, se non se lo porta Marco appresso... 

Approfitto anch' io...

esclama invece lui sedendosi a tavola.

Allora aiutami ad apparecchiare.

Faccio io, lui non sa dove mettele le mani.

Esclama Yukino...

invece Marco secondo me saprebbe proprio dove mettere le mani... su Yukino, visto come la guarda... mentre preparo tutto... e poi durante questa cena... penso... chissà se sia una coincidenza che siano arrivati insieme... vedo i loro sguardi... e sono anche un tantino imbarazzati... io sono sempre stata un' ingenua, ma c' è un limite... dopo dovremo fare due chiacchiere... non è che mi dispiaccia che loro abbiano una simpatia, se non addirittura una storia, ma Yukino ha un fidanzato in Giappone che per vari motivi non vuole lasciare... e per quanto Marco voglia fare il forte... è invece molto sensibile e non vorrei che soffrisse... perchè un giorno non lontano Yukino ritornerà in Giappone.

Guardo i loro piatti che sono puliti, hanno fatto anche la scarpetta... lei si sente gli occhi miei addosso ed esclama...

i piatti di tua nonna sono la fine del mondo, anche tua mamma è così bava?

Si, ma mamma dice che devo imparare, non si sognerebbe nemmeno di mandarmi qualcosa.

La nonna infatti l' ha fatto di nascosto, non dire niente eh?

Non ci penso proprio... e voi... a proposito... non avete niente da dirmi?

Yukino fa  tanto d' occhi... come per dire,  ci ha scoperti... e non ci voleva tanto guardandoli insieme... ma all' unisono rispondono... no... che cosa?

Seeee... voi due state insieme, da quando?

Mio fratello balbetta....

po...o...co ... perchè ti dispiace?

No se non me l' avreste tenuto nascosto...

Volevamo apetale...

e mò che avete aspettato? A che siete giunti?

Ma noi viviamo alla giornata, vero?

Esclama Marco gesticolando e rivolgendosi a Yukino... lei acconsente velocemente con la testa. Non facevo mio fratello così aperto, vivere alla giornata, senza aspettative, mah! E menomale che Yukino si considerava una grande romantica... forse più che romantica è passionale... presa dal maschio latino... ma a me che me frega? Saranno problemi loro alla fine, no? 

Contenti voi...

Ola ci vuole un dolce.

Afferma decisa Yukino alzandosi, come se volesse festeggiare l' avvenimento, infatti prende anche una bottiglia di vino che non sapevo, l' aveva nascosta? Quante cose non so?

E scommetto che abbiamo anche il dolce...

dico sospirando.

L' ha mandato nonna.

Ed apre un' alto piatto che non avevo visto... me l' avevano nascosto da sotto gli occhi... ma guarda sti due! Quando lo racconterò a Silvia si sbellicherà dalle risate... ma ora mangiamoci questa torta che è spettacolare, speriamo che nonna coi suoi problemi non si sia pappata tutto il resto.


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