Confusione... cap. 28


Alice

Essendo da sola a casa ho potuto piangere e strepitare quanto volevo, avrei voluto anche rompere tutto quello che avevo avanti, ma non mi conveniva... mi sono dovuta accontentare di maledire quel bastardo, anzi quei due... quel disgraziato di Claudio e quell' odioso del supremo... aveva ragione Arthur... è odioso.. antipatico.. snob... insopportabile... ed io che lo difendevo col figlio. Poi mi sono buttata praticamente sul letto piangendo tutte le mie lacrime... e non ho neanche cenato.. è l' ultimo dei miei pensieri, visto che ho lo stomaco contratto... ho spento il telefono, non voglio sapere niente... sicuramente quell' attore da strapazzo mi chiamerà e verrà qui ma io non lo apro... non lo voglio vedere e non lo voglio sentire... può anche crepare di curiosità... ma per ora avrà silenzio assoluto da parte mia... domani si vedrà... io non sono vendicativa... ma me la pagherà cara!


Claudio

Si è fatto tardi ed il telefono di Alice risulta sempre irraggiungibile, forse si è dimenticata di riaccenderlo? O si sarà addormentata dormigliona com' è? Adesso vado a casa sua e vediamo se si è ripresa. 

Sono fuori casa sua, sto suonando il citofono da dieci minuti... ma niente da fare, non mi risponde, ma non è che se ne è andata a Sacrofano dalla nonna?  Mi pare strano... domani deve venire in istituto... e non credo che stesse così male da aver bisogno della nonna. O sarà andata da un' amica perchè non voleva stare da sola? E maledizione... perchè non mi ha avvisato? Ora non mi resta che andarmene, ma domani mi sentirà.


Alice

Oggi sono dovuta per forza venire in istituto, anche se volevo andarmene per un pò da nonna a Sacrofano per leccarmi le ferite e sorbirmi i suoi consigli da vicino... ma avrei dovuto solo farmi fare un certificato medico per assentarmi ancora... e che gli dicevo al dottore? Di soffrire d' amore? O di una crisi isterica? Comunque sabato andrò da nonna, le devo parlare da vicino, al telefono non serve a niente, voglio uno dei suoi abbracci coccolosi... non l' ho chiamata come non ho chiamato Silvia... che mi commisererebbe soltanto e mi spingerebbe da una parte a vendicarmi di brutto e dall' altra a trovare un chiodo schiaccia chiodo, ma figuratevi se ora mi va di cercare già un altro. Era meglio restare con Arthur poi... poverino... questa è la punizione per quello che gli ho fatto. Ritornando a quel bastardo di Claudio ieri l' ho sentito citofonare, chiamarmi e sbraitare fuori la mia porta... qualcuno l' avrà fatto entrare dentro...  ma nulla, ho fatto finta di non essere in casa... e ho acceso il telefono solo oggi... tanto non avevo nè chiamate nè messaggi urgenti da ricevere, infatti c' erano solo i suoi... prima di preoccupazione per me.. poi sempre più arrabbiati perchè ero  praticamente scomparsa... ma così deve morire... l' attore... 

In sala faccio finta di niente... ed anche a lezione faccio l' indifferente mentre di sottecchi lo vedo che mi scruta... poi approfittando che alcuni allievi lo fermano probabilmente per avere delle spiegazioni filo subito in sala... facendo finta di non aver notato un suo gesto d' intesa... (di aspettarlo lì)  crede lui d' intesa... gliela farò vedere io l' intesa... 


Claudio

Non capisco il comportamento di Alice, è strana... mi ha evitato con lo sguardo.. e ha fatto finta di non vedere il mio segnale per farle capire di non andarsene, che aspettasse che io finissi di parlare coi due allievi... lo so che mi aveva visto e se ne è andata lo stesso, si sarà arrabbiata per qualcosa che ho fatto? E non me ne sono accorto? Strano... forse sarà nervosa per qualche altro motivo... ma che centro io? In pausa pranzo la cerco...

 Ma quando la vado a chiamare... per pranzare insieme, davanti agli altri mi dice che deve mangiare con loro... ed io preso alla sprovvista non insisto... ma aveva uno sguardo alquanto strano... di chi vuole essere distaccata... forse non vuol far sapere nulla agli altri? Avrà timore di essere malgiudicata? Mah... ne parleremo dopo... 

Dopo pranzo siccome viene un altro allievo per una ricerca mando lui a chiamare Alice per parlare... ma poco dopo invece di Alice mi vedo ritornare questo con una faccia bianca...  sembra che quasi abbia paura di parlare... e più io insisto più lui balbetta... infine con un fil di voce esclama...

Ha detto che è impegnata... e verrà quando può.

E abbassa gli occhi conoscendomi... temendo che io lo fulmini con gli occhi... sa che nessuno si permette di rispondermi così, lei è la prima... gli faccio un gesto con la mano che se ne può andare e lui subito scappa a gambe levate... no questo è troppo... non credo che l' abbia fatto con leggerezza... non l' ha mai fatto... l' ha fatto deliberatamente... e devo capire perchè... ma devo calmarmi altrimenti vado di là e faccio una strage... finisco di scrivere una nota sul pc e poi con calma la vado a chiamare, non se ne parla di aspettare stasera.


Alice

Ho mandato Alberto indietro... così Claudio impara, anche se non credo che abbia capito che so tutto... lo farò crepare finchè avremo modo di parlare, cioè quando deciderò io... lo farò prima arrabbiare di brutto, questo si merita. Alberto ritorna in una sala con una faccia borbottando... un... lo sapevo che si arrabbiava.. io lo guardo e lui esclama...

mannaggia a te... mi ha guardato in un modo che temevo mi prendessi per i capelli.

Forse era la volta che te li tagliavi...

gli rispondo ridendo... visto che ha una coda di cavallo degna di un adolescente...

Ehehehe... riderò io quando prenderà te per i capelli.

Si deve permettere.

Tu... sempre così tranquilla... non so chi te la dà sta faccia tosta di rispondergli di no.

Ehhh... dell' acqua cheta devi aver paura.

Risponde una che voleva farsi dare una ripassata da Claudio... e non c' è riuscita... ecco perchè... perchè lui ci stava provando con me... e non voleva rischiare di sbagliare.

Ehhh... forse perchè hai preso confidenza col boss eh?

Invece insinua Lara che ci è andata vicino, io di risposta alzo la testa... esclamando.. 

invece sono solo una rivoluzionaria.

Attenta a fa la rivoluzione, che qualcuno c' ha rimesso la testa.

Scherza  un' altra.

Seee... vorrei dire... gliela taglio io la testa a Claudio.

Shhhh... 

fa Paolone ad un tratto mentre cerca di farsi piccolo piccolo, visto che è il primo della fila seduto al tavolo, mentre io sono all' altro lato... e sta arrivando Claudio con un espressione furibonda...

neanche arriva vicino al tavolo... che con due occhi di fuoco sibila un ... Allevi... che nemmeno se l' avesse gridato avesse ottenuto lo stesso risultato... sguardo terrorizzato di tutti... che abbassano gli occhi facendo finta di scrivere o sistemare, eccetto io naturalmente...  ed aggiunge ...nel mio ufficio... poi si volta per andarsene... ma di spalle continua ancora con un ... subito!

Allora io mi alzo... con calma... quasi sbuffando... sotto lo sguardo attonito di tutti... che non comprendono certamente questo mio comportamento alquanto strafottente, non da me ... ma nessuno osa parlare oppure non sanno che dire, neanche Lara... che alla fine però esclama quando le passo vicino... Conforti ti ha fatto arrabbiare e ora lo provochi, brava!

Io sorrido senza rispondere, ci ha azzeccato Lara , com' è perspicace. Arrivata trovo la porta aperta visto che mi aspetta... lui è seduto dietro la scrivania e m' intima di chiudere la porta. Io lo faccio senza dire una parola e lui con uno scatto nervoso si alza dalla sedia e si avvicina mettendo le sue mani sui fianchi ed esclama con un tono che mi sembra trattenuto...

ma si può sapere cos' hai?

Iooo? Perchè?

Come perchè? Ieri sei scomparsa, vabbè che Lara mi aveva detto che stavi male... ma perchè hai spento il telefono? Stamane non ti sei degnata di rispondere... e mi hai evitato... non dire che non è vero...

Esclama tutto d' un fiato in un tono che è sempre un crescendo, sempre più alterato... ecco... sorrido... perchè una parte di me si è vendicata...

Cos' è quel sorriso soddisfatto? Che ti prende?

Non mi riconosci eh?

In effetti no... che è successo?

Risponde stavolta con aria confusa.

Beh... neanch' io ti conosco veramente.

Ma che dici?

Pensavo di conoscerti, ma ieri ho avuto una rivelazione...

Lui raggrinzisce la fronte cercando di capire dove vado a parare...

Anzi... me l' hai rivelata stesso tu...

Vedo il suo sguardo sempre più confuso, volevo giocare ancora un pò come il gatto col topo, com' è abituato invece a fare invece lui, ma non resisto più, decido di  non girarci più intorno e butto praticamente  fuori...

Ti ho sentito parlare col supremo.

E mi godo il cambiamento della sua espressione... da confusa a spaventata... con le sue mille sfumature... esclamando poi...

Hai capito ora eh?

Guarda che non è come credi.

Una frase alquanto scontata... da film.

Che hai sentito?

Tutto quello che c' era da sentire... sei riuscito nel tuo intento, di farmi lasciare il figlio, siete entrambi soddisfatti vero?

Io non sono soddisfatto... io..

Ah no? mi volevi portare a letto e ci sei riuscito... non sei soddisfatto?

Non è questo...

Ahhh... perchè volevi divertirti ancora un pò vero? Invece il giocattolo non vuole più ... mi spiace...

Non ti considero un giocattolo.

E invece così mi hai trattato.

Ma mettendo da parte la conversazione con Paul quand' è che ti sei sentita un giocattolo?

Su questo ha ragione, non ho mai provato una sensazione del genere... ma...

Perchè sei un bravo attore.

Io non ho recitato... io sono sempre stato sincero.

Non ti credo.

Io voglio davvero stare con te.

Come faccio a crederti...? Perchè non me l' hai detto?

Ma ti potevo mai dire cosa pensasse Paul di te?

Si..

Pensaci, lui è il tuo capo, oltre ad essere il padre del tuo ex, avresti potuto fare qualcosa di sbagliato.

Non potevi saperlo... tu hai preso la palla al balzo, accontentato lui... e vinta una sfida...

Che sfida?

Con te stesso... tu hai scommesso di avermi... fino a che ci sei riuscito.

Ma non è come pensi tu... non era una sfida o un gioco... è vero quello che provo per te... credimi.

Ora vuoi salvarti la faccia, sarebbe più onesto per te ammetterlo.

Non lo ammetterò mai.. perchè non è vero.

Qui non arriviamo da nessuna parte, io vado.

Non andartene , devi capire...

Addio Claudio.

Sono stanca di parlare... non c' è niente da capire... ora si vuole solo giustificare... ma col tempo ammetterà... chiudo la porta dietro di me, poi la sento riaprire con lui che esce... ma si ferma, c' è gente che ci guarda... come se capisse che sta succedendo qualcosa, io non mi giro perciò non so qual è la sua espressione, sento soltanto la porta che sbatte violentemente... e contemporaneamente sento come se le mie spalle scendessero, come se mi afflosciassi tutto ad un tratto, è davvero finita... con lui...  ma devo essere ancora forte... ho ancora qualche ora davanti a me.. con gli altri... metto su una maschera imperturbabile e continuo la mia giornata... 


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