A piccoli passi... cap. 41


Alice

Il rapporto con Claudio va avanti a pizzichi e mozzichi , una carezzina alla volta, però i bacetti aumentano anche se sono lievi e senza stretta, senza approfondire troppo... e poi non voglio farlo stare male... anche se lui mi dice che non mi devo preoccupare.  Io seguo i consigli della mia psicoterapeuta, mi fido di lei e di Claudio naturalmente... e andando piano sta procedendo come dice lei... tutto bene. Anche stavolta finiamo la serata sul divano dopo la cena... preferisco starmene con lui che andarmene in giro con Silvia, anche se ogni tanto lo faccio, per un aperitivo seduta tranquilla, non tanto al locale che può essere affollato, mi mette un pò d' ansia stare in mezzo a tanta gente... però prima o poi dovrò andare... per ora m' interessa il rapporto con Claudio.  Mentre guardo il film appoggio una mano sulla sua gamba e lentamente  l' accarezzo... lui si volta verso me, i suoi occhi incredibilmente blu mi fanno impazzire... non resisto e gli accarezzo la guancia e le labbra, quando poggio le dita sulla sua bocca lui me le bacia delicatamente. Non ho mai visto un Claudio così delicato e tenero... non l' avrei mai immaginato... la psicoterapeuta mi ha anche detto che devo seguire il mio istinto, devo ascoltare quello che sento, io amo Claudio e lo desidero... come desidero le sue coccole... vabbè che lui è molto più passionale che coccolone, ma anche lui ha i suoi momenti... io ora ho tanta voglie di coccole, di abbracci, i suoi abbracci, ma soprattutto dei suoi baci... così seguo la mia voglia, mi allungo verso di lui con una mano sulla sua spalla e avvicino le mie labbra alle sue, lui si aspetta il solito bacio a stampo e rimane sorpreso quando si rende conto che non mi stacco e che anzi lo approfondisco... quando sento la sua lingua mi sembra di prendere la scossa, ma in senso positivo, non ho paura, ma quando lui si stringe a me, visto che anch' io gli ero andata con la mano dietro il collo, mi manca l' aria e mi stacco... balbettando un... aspetta... 

Non ti preoccupare... forse hai esagerato.

Era solo un bacio!

E che bacio... e poi lo volevo... come vorrei sentire il suo calore... lui mi guarda sconsolato, anche se non lo vorrebbe... poi mi rendo conto che la paura mi è venuta solo quando lui mi è venuto addosso... e non prima... così mi viene un' idea... tanto che può succedere? Se mi dà fastidio mi fermo... con somma sua sorpresa mi siedo sulle sue gambe con le gambe di lato, gli faccio mettere le mani sul divano, poi gli riempio il viso di baci ed infine mi rivolgo alle sue labbra... è così delicato e sensuale allo stesso tempo... sento i brividi lungo la schiena... non siamo mai andati così lenti... ed è così bello gustarci... riprendo a respirare e appoggio la fronte alla sua...

Oh Claudio...

dico in un sospiro e poi poggio il viso sul suo collo aspirando il suo profumo mischiato al suo odore, mi è sempre piaciuto ... lo stringo a me piano tirandolo per una spalla, ma quando mi finisce addosso non è lui che vedo ma quel bastardo di Arthur, mi manca l' aria e mi metto le mani sul viso come per scacciare quell' immagine. Claudio si spaventa e si ritrae...

Piccola... mi spiace.

No ... ho sbagliato io... sono stata impulsiva.

Mi alzo e vado in bagno a sciacquarmi il viso... quello che mi ripete la mia psicologa, come per riprendermi... mi guardo nello specchio e mi dico una frase che mi ripeto spesso,  che non devo farmi rovinare la vita da quel disgraziato... ritorno nel salone e mi ritrovo Claudio con la testa tra le mani... mi abbasso davanti a lui e gli prendo le mani... accarezzandole piano, sono così delicate e forti allo stesso tempo... e gli ripeto guardandolo negli occhi...

non è colpa tua...

lui sospira...

è che... vorrei aiutarti, invece mi sento... impotente.

Lo so... non è facile.

Tolgo le mani dalle sue e gli sposto i capelli dalla fronte, per poi accarezzargli il viso... erano dei gesti che prima non riuscivo a fare, ma ora pian piano ho ripreso, in modo tranquillo... ma ora voglio andare avanti... con la mia vita... azzardo... senza esagerare... come dice la mia psicologa... un solo passo avanti , ma sicuro... che tre e poi tornare indietro. Con sua grande sorpresa mi siedo sulle sue cosce, ma con le gambe di lato, appoggiandomi piano a lui, sul suo petto... gli accarezzo la guancia, con quella barba ispida che mi dà i brividi... e poi le labbra con un dito, lui chiude gli occhi, lo sto facendo impazzire lo so, ma non resisto, poi avvicino il viso al suo, lui ha ancora gli occhi chiusi... allora gli sfioro le labbra con le mie, adoro la sua bocca, lui apre gli occhi all' improvviso... lo guardo ipnotizzata, lo amo da impazzire, non devo avere paura di lui, mi dico che non ho paura di lui, lo sento trattenere il respiro come se fosse in apnea... allora mi avvento sulle lue labbra assaggiandole e poi divorandole, lui muove a malapena la testa, si costringe a stare fermo, come costringe a non muovere le sue mani... sono ferme alla mia vita... lo so che vorrebbero stringermi o vagare sul mio corpo, spogliarmi e tutto il resto, ma è ancora presto... come ho detto prima... un passo alla volta... ora mi accontento di baciarlo... la prossima volta andremo avanti...


Claudio

Neanche nei primi tempi io e Alice siamo andati così lenti... nei nostri rapporti... mi sembra di essere tornato ragazzino... ai primi approcci... ma anche allora non perdevamo troppo tempo... ci ho sempre saputo fare con le ragazze... per cui in poco tempo erano mie... ma ora sono cambiato... diciamo che sono maturato... ci sono altre priorità... io amo Alice ed aspetterò tutto il tempo che serva ... finchè sarà di nuovo mia... l' importante che i suoi sentimenti verso di me non sono cambiati... che mi ami ancora... il gesto di quel vigliacco non li ha intaccati e le visite dalla psicologa stanno sortendo il loro effetto... Alice si sta sciogliendo... purtroppo dorme ancora da silvia e non da me... ma questa volta cercherò di convincerla a restare... dopotutto è seduta sulle mie gambe contro il mio petto... dopo una serie di baci che mi hanno tolto il respiro ha poggiato la fronte alla mia... sono già diverse sere che ci limitiamo a questo... le mie mani fremono dalla voglia di stringerla, ma ho paura di spaventarla, di farle vivere il terrore vissuto con quell' animale di Malcomess... 

tesoro resti con me questa notte?

Non... so...

lo sai che non succederà niente...

non è per te...

dormirai solo sul mio petto... come facevi prima.

Mi manca tanto.

Proviamo allora.

Non ho portato niente con me.

Puoi indossare una maglietta mia... se proprio vuoi.

Lo sai che non vorrei indossare nulla... ma...

Lo fai per me... dillo...

Il suo sguardo diventa malizioso mentre con un dito mi accarezza il viso poi scende giù lungo la camicia... fino ad arrivare alla cintura dei pantaloni.

Io ti desidero... Claudio... e non vorrei combinare un... casino.

Non combinerai nulla... farò il sacrificio di non toccarti.

Ma... sono io che vorrei ... toccarti.

Tesoro... ti dò il permesso di farlo!

Che stupido che sei.

Esclama sbottonandomi la camicia.

Che fai?

Inizio a spogliarti, non dobbiamo andare a letto?

Allora resti?

Ci ho riflettuto, voglio dormire con te, non voglio perdere altro tempo, per colpa di quell' imbecille di Arthur. 

Finalmente.

Dopo aver sbottonato la camicia vorrebbe tirarmela fuori dai pantaloni ma non ci riesce, allora io sbottono i pantaloni, per cui con un sorriso soddisfatto lei ci riesce... e mi scende la camicia dalle spalle fermandola a metà braccia... poi mi tocca il torace lentamente con delicatezza, come se avesse paura di farmi male, ma in realtà è lei che ha paura di sentire qualcosa di strano, di sentirsi male... ma non succede, anzi sorride sussurrando... 

sei così bello...

mi hai visto tante volte.

L' avevo dimenticato.

Mi guarda negli occhi e si poggia al mio petto portando le braccia dietro al mio collo e cerca di nuovo le mie labbra... dopo un bacio dolcissimo mi sussurra all' orecchio...

portami a letto.

Io mi alzo portandola in braccio fino alla camera da letto dove mi spoglio ed infilo solo i pantaloni del pigiama, lei mi osserva adorante poi va nella cabina armadio dove sparisce per un pò... io aspetto, voglio lasciarle tutto il tempo che vuole... poi la vedo ritornare con indosso una t-shirt che gli arriva a metà coscia e i suoi vestiti tra le braccia, li posa sulla sedia e poi viene a letto. Si siede accanto a me esclamando...

Va bene questa?

L' hai indossata ormai.

E' una maglietta che ho più per ricordo che altro, la indossavo tempo fa, ma lei l' ha vista una volta mentre riordinavo i cassetti e le piaceva tanto. Ha uno sguardo furbetto, non risponde e si sistema sul mio petto con la mano che mi cinge la vita... poi inizia a strofinare il viso sul mio petto e darmi qualche bacio.

Eh no... così non va bene.

Le dico fintamente arrabbiato.

E' che non riesco a stare ferma.

Ma io devo esserlo, perciò non stuzzicare... il can che dorme.

Povero cane...

mi prende in giro.

Eh già... povero cane.

Ma non aspetterà ancora per molto.

Speriamo.

Lei alza la testa guardandomi  e mi sussurra a mezza voce ...

ti amo.

Non mi resta che rispondere...

ti amo anch' io piccola.



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