Capitolo 8

"Non so dove vada la mia strada, ma cammino meglio quando la mia mano stringe la tua."

-Alfred De Musset

Oggi il tempo è passato molto velocemente, ho lavorato più del solito e soprattutto non sono mai andata a fare visita a Claudio nel suo ufficio. So che non dovrei farmi intimidire da Azzurra, ma non posso rischiare di farmi cacciare dall'Istituto. 

Sono stanca del fatto che ogni volta che ci avviciniamo e stiamo per fare un grande passo, qualcuno si metta tra noi e ci faccia allontanare di nuovo. Perché non possiamo vivere una vita di coppia normale, serena? 

Stranamente nella biblioteca regna il silenzio, non vola neanche una mosca, è disorientante. Sto finendo di scrivere un altro divertentissimo articolo per la Wally su "Le lesioni neuropatiche periferiche degli arti inferiori dopo interventi di artroprotesi di anca e ginocchio: aspetti medico legali". Ci sto lavorando da ore ormai, credo sia uno dei più difficili che abbia dovuto scrivere. Mentre sto per prendere un libro dalla libreria, CC fa il suo ingresso nell'enorme stanza. Per il silenzio riesco a sentire i suoi passi. 

"Ti serve aiuto?"

"Ehm, no grazie." Mi guarda in modo perplesso. 

"Tutto bene? Non ti ho vista per tutto il giorno e...ecco è un fatto... insolito." 

"Ho avuto molto da fare con la piccola nuova incombenza della Wally." Mi osserva con quei suoi occhi cristallini a cui non so resistere, mi scruta il viso con attenzione.

Sta per accarezzarmi la guancia quando entra all'improvviso Grimilde e mi scosto. Claudio rimane sorpreso dal mio gesto, mi fissa con un'espressione contrariata e lascia cadere il braccio sul fianco. Azzurra fa un leggero colpetto di tosse per schiarirsi la voce e si avvicina a CC. 

"Andiamo al bar insieme?" Claudio gira la testa di scatto verso di lei e poi nella mia direzione. E' confuso e allo stesso tempo infuriato. Cerco di trattenere le lacrime, questa situazione mi sta asfissiando, letteralmente. Non ne posso più. Sono gelosa, tremendamente. 

"Forse non hai capito..." Claudio cerca di controbattere, ma Grimilde lo ferma con un gesto della mano.

"Devo semplicemente parlarti di lavoro." CC incrocia di nuovo il mio sguardo, ci pensa e poi acconsente. 

"Ti raggiungo dammi un attimo." Azzurra sfoggia uno dei suoi sorrisi più belli e si dirige verso l'uscita. Claudio sbuffa e poi riprende a parlare. "Alice, cerco di risolvere tutto, non le permetterò di  mettersi in mezzo. Non piangere." Mi asciuga una lacrima che mi sta scendendo lungo la guancia. "Ricordati che ti amo, tanto."

"Anche io."

"Ok, basta questa conversazione sta diventando troppo sdolcinata, rischio di farmi cariare qualche dente." Mi viene da ridere, riesce sempre a tirarmi su di morale. "Sei bellissima quando ridi." 

"Grazie." 

"Meglio che vada." Prende la valigetta di pelle che aveva appoggiato sulla scrivania ed esce dalla biblioteca. 

Passo parte del pomeriggio a scrivere l'articolo e in cinque ore riesco a terminarlo, dopo averlo revisionato, per la prima volta nella mia carriera di medico legale, consegnerò il mio lavoro in tempo alla Wally. Non nascondo di essere emozionata per questo traguardo. Mi dirigo verso lo studio della Boschi. Non riesco a spiegarmi il motivo per cui ogni qualvolta mi avvicini alla sua porta, il mio cuore inizia a battere velocemente. Forse è perché sto per entrare nella tana del lupo o meglio dell'ansia in persona.

Busso e dalla stanza giunge una voce rauca che mi invita ad entrare. 

"Allevi qual buon vento la porta?"

"Professoressa sono venuta a consegnarle l'articolo che mi aveva assegnato." La Wally rimane letteralmente a bocca aperta, mi guarda con gli occhi colmi di stupore.

"Lo ha già terminato?"

"Si, ecco a lei." Glielo porgo e lei lo prende. 

"Allevi devo dire di essere alquanto sorpresa." Mentre parla sfoglia velocemente il fascicolo con le sue mani rugose e ruvide, dovrebbe usare un po' di crema. "Sta migliorando molto."

"Grazie."

"Può andare, chiuda la porta."

"Arrivederci, grazie ancora."

Appena esco riprendo a respirare, ancora non riesco a crederci, la Wally mi ha appena fatto dei complimenti. Non è possibile, deve essere un sogno, non trovo altre spiegazioni possibili. 

Guardo l'orologio sul telefono e vedo che sono le 18:00. Potrei passare da Calligaris, sono curiosa di sapere come stanno procedendo le indagini. 

Mentre sto per salire in sella della mia bicicletta elettrica, Claudio parcheggia la macchina e appena scende viene verso di me. 

"Sei riuscito a chiarire con Grimilde?"

"Grimilde?"

"Dai, hai capito, Azzurra."

"Le ho detto che se la deve smettere di importunarti, sembra aver capito."

"Non ne sarei così sicura, non mi fido."

"Non so. Comunque è proprio vero, sono irresistibile. Magari è per via del profumo." Alzo gli occhi e mi viene da ridere. 

"Dove stai andando?"

"Da Calligaris."

"Dicono che Odisseo sia un uomo poliedrico, ma anche tu non scherzi."

"Mi sembra appropriato questo paragone dato che la mia vita è un'odissea."

"L'unica cosa che ti manca rispetto ad Odisseo è la furbizia, mia cara Alice."

"Ti do ragione."

"Wow, Sacrofano che mi da ragione."

"Spiritoso, ci vediamo dopo." Mi saluta con un gesto del capo. 

Questa sera per strada non c'è molto traffico, mentre pedalo mi godo il venticello fresco tra i capelli e in venti minuti arrivo sotto la questura dove incontro  Visone.

"Dottoressa!"

"Buona serata!"

"Cerca l'Ispettor Calligaris?"

"Si." Mentre parliamo ci dirigiamo verso il suo ufficio. Appena entro, l'ispettore mi saluta con un sorriso. 

"Come va Alice?"

"Tutto bene, come procede il suo spuntino?"

"E' delizioso, vuoi favorire?" 

"Con piacere!" Prendo dal piccolo vassoio in carta un cannolo alla crema, la mia pasta preferita. Da piccola ne ero ghiotta e lo sono tutt'ora.

"Come vanno le indagini?"

"Siamo rimasti all'ipotesi che il killer possa essere la sorella del marito."

"C'è qualcosa che non mi torna, glielo avevo detto anche la scorsa volta."

"Dimmi."

"La forza con cui è stata data la coltellata corrisponde a quella maschile."

"Tu pensi che non sia stata..." Calligaris cerca un foglio in un fascicolo, evidentemente non si ricorda il nome della sospettata. "Marta Rossi?"

"Si, ma oltre a questo, non pensate sia strano il comportamento del marito?" 

"Alice, stai facendo un'accusa grave."

"Lo avete già interrogato?"

"No, gli avevamo fatto alcune domande perché era venuto a denunciare la sorella, ma dove vuoi arrivare?"

"Potrebbe interrogarlo di nuovo, tanto per essere più sicuri di quello che aveva affermato la scorsa volta." 

"Lo convocherò per domani, Visone chiamalo."

"Certo Ispettore." Dice Visone dirigendosi verso la scrivania. 

"Alice, ti aspetto domani alle dieci, credi di riuscirci?"

"Ce la farò, grazie ispettore."

"A te." Mi sorride e prende un'altra pasta, non oso immaginare a quanto sia salita la sua glicemia. 

Saluto tutti e mi dirigo verso casa per prendere le mie cose, è arrivato il grande giorno. Da oggi mi trasferirò da Claudio. 

Pedalando verso casa, immersa nei pensieri, mi godo la vista di Roma illuminata, è incantevole, quasi mi emoziono. Arrivata nell'appartamento di Cordy raccatto le mie cose e le metto nella valigia.

"Dove vai?" Cordelia compare dal niente dietro di me e mi fa sobbalzare.

"Prova ad indovinare?!"

"Parti per un viaggio nell'ignoto?"

"No, scema!" Mi metto a ridere e continuo a prendere i vestiti dall'armadio. "Mi trasferisco da Claudio!"

"NON CI POSSO CREDERE! QUANDO TE LO HA CHIESTO?"

"Ieri sera, non puoi capire quanto sia stato emozionante."

"Come te lo ha chiesto?"

"M-mi ha portato nel bagno e mi ha mostrato uno spazzolino nuovo."

"E' un modo molto ambiguo per proporre ad una dolce metà di convivere."

"C'è tutta una storia dietro, te la racconterei, ma devo fare in fretta. Prendo l'essenziale, i prossimi giorni vengo a prendere le altre cose." Le do un bacio sulla guancia e poi chiamo un taxi, non posso ovviamente andare in bici con la valigia. 

Non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura con Claudio e di scoprire cosa ci stia riservando il futuro. Questa convivenza cambierà la mia vita completamente, ma sono pronta, più che mai.

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Ciao a tutte\i,

come state? Spero bene!

Vi auguro un buon Primo Maggio!! Scusate per il lungo periodo di assenza, ma la scuola mi sta dando parecchio da fare! In questi giorni proverò ad aggiornare anche Io e te complici fuori dal set. Mi raccomando commentate e votate, per capire il vostro gradimento❤️

Ilaria.
p.s ho pubblicato il primo capitolo della mia storia fantasy "Oblivio", spero passiate a leggerla e che vi piaccia. Ci ho messo tutta me stessa. 

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