Capitolo 3
"Fatto." Giacomo mi guarda e mi sorride, non so come avrei fatto senza il suo aiuto. Devo cercare di contenere i grilli che ho per la testa, sono troppo sbadata e questo di certo non mi gioverà.
"Grazie mille, ti posso offrire un caffè per ringraziarti?"
"Non vedo perché rifiutare."
Davanti alle macchinette parliamo del più e del meno, però non apriamo mai il discorso su Claudio. Provo a sapere un po' di più sul passato di CC, ma quando Giacomo sta per iniziare a raccontare...
"Vedo che non perdi tempo." Dice Claudio fulminando con lo sguardo il fratello. Parli del diavolo e spuntano le corna.
"Fratello, la compagnia della tua allieva mi allieta." Sgrano gli occhi e guardo CC, è diventato rosso in viso e ha serrato la mascella, si avvicina a me e mi circonda con un braccio stringendomi a se.
"Avete una liaison?" chiede Giacomo indicandoci, impassibile.
"Già, stiamo per sposarci, fratellino." Sul suo viso compare un ghigno. "Siamo molto felici insieme." Lo guardo stupita, non ha mai detto qualcosa del genere.
"Chi lo avrebbe mai detto, Claudio cuore di ghiaccio è innamorato!"
"Questo cuore di ghiaccio, caro fratello, si è scongelato grazie a lei." Giacomo ha stampato sul volto lo stesso sorrisetto di Claudio. Si assomigliano molto.
"Comunque, devi dirmi qualcosa?"
"Si, volevo parlarti di quella questione..."
"Ho poco tempo, muoviti." Poi CC posa i suoi occhi blu su di me e mi da un bacio. "Sacrofano, vedi di non origliare."
Sono ancora scossa da quanto ha detto Claudio, non riesco a crederci. Ha capito cos'è l'amore grazie a me, il suo cuore di ghiaccio si è scongelato grazie a me.
Rabbrividisco se penso a quando un anno fa nel suo studio mi diceva che vedeva l'amore come una malattia che paralizza la parte primitiva dell'encefalo. Era un vero e proprio epicureo, ma con il tempo ha capito che non è vero e che l'amore è fondamentale nella vita di una persona.
Immersa nei miei pensieri non mi accorgo che stanno entrando nello studio, ho promesso a CC che non avrei origliato, ma è più forte di me. Ho bisogno di risposte, subito.
Fingo di tornare in biblioteca, ma quando Claudio chiude la porta mi avvicino e cerco di sentire. Giacomo ha un tono di voce preoccupato, mentre quello di CC è alterato, nervoso, come suo solito del resto.
"Claudio verrò indagato, ne sono quasi sicuro, ma io sono innocente!"
"Senti, ma secondo te io sono Mago Zurlì o un veggente? Giacomo io sono un medico legale."
"Aiutami, per favore."
"Non ci penso minimamente, ma anche se avessi avuto un gran cuore e avessi deciso di aiutarti non avrei saputo cosa fare."
"Merda!"
"Ci potevi pensare due volte, non si piange sul latte versato, caro fratello. Prima di compiere azioni irreparabili, bisogna riflettere attentamente sulle possibili conseguenze."
"Non voglio la tua predica."
"Allora cosa vuoi, eh? Cosa cerchi da me? Sei tornato dal niente, solo per chiedermi di aiutarti? Con me non attacca, non mi faccio mettere di nuovo i piedi in testa da te. Ora vattene, non posso farti niente."
Improvvisamente sento dei passi dietro di me, ma non faccio in tempo a togliere l'orecchio dalla porta che la Wally inizia a insultarmi, ormai è di routine.
"DOTTORESSA ALLEVI, COSA LE HANNO INSEGNATO? Origliare è maleducazione! Questo è un istituto di Medicina Legale, non una scuola per spie! Allevi giuro che se non mi consegnerà l'articolo entro domani farò presente al professor Maalcomès del suo spiacevole comportamento. Se fosse per me l'avrei già cacciata da tempo!"
"Scusi professoressa."
"La aspetto domani mattina alle 9:00 nel mio studio, mi raccomando." Mi fissa con gli occhi sgranati, sembra uscita da un film horror, il peggiore. Senza proferire parola se ne va, pronta per importunare e godere del fallimento di altri poveri e innocenti aspiranti medici legali.
Appena sento che CC sta per aprire la porta corro nell'aula specializzandi. Giacomo esce, sembra abbastanza arrabbiato dalla sua camminata, mentre Claudio rientra nello studio. Voglio capirci meglio. Busso ed entro.
"Claudio, cosa è successo?"
"Alice, no. Ora no!"
"E quando allora?"
"Mai."
"Perfetto, grazie per la fiducia!" Quanto è stronzo. Che rabbia!
Guardo l'orologio, sono quasi le 21. È ora di andare a casa, ho sonno e ho bisogno di un bagno caldo per scaricare la tensione.
"Alice!" È CC. "Vieni da me?"
"No, ho promesso a Cordelia di stare con lei stasera."
"Fai come ti pare. Comunque domani alla nove facciamo l'autopsia."
Arrivo a casa e sento dei singhiozzi. Vado in salotto e vedo Cordy piangere sul divano, solita pena d'amore. Con chi si sarà lasciata questa volta?
È mattina, la sveglia suona e vedo con piacere che sono le 8:30. È tardissimo!
Prendo una fetta biscottata con la marmellata e raccatto la borsa da terra e l'articolo per la Wally dalla scrivania.
Arrivo in Istituto giusto in tempo, credo che potrei aver facilmente battuto il record di Usain Bolt.
"Allevi, il mio articolo dov'è?"
"Ecco professoressa tenga." Le dico porgendole la cartellina con il lavoro all'interno e poi inizia a leggerlo.
"Buono, peró potrebbe fare di più."
"Grazie professoressa." Gentile come sempre!
"Sacrofano!Autopsia!" CC mi chiama mentre si sta avviando verso l'ascensore.
"Arrivo!"
Dopo ben due ore l'autopsia è terminata e torno in aula specializzandi. Le ore passano velocemente, qui in Istituto non ci si annoia mai grazie alla quantità abnorme di lavoro.
Il pomeriggio Claudio si affaccia per un secondo dalla soglia della mia aula.
"Sacrofano, la perizia è pronta portala a Calligaris."
"Va bene."
Monto in sella alla mia bicicletta elettrica e mi dirigo verso la questura. Pedalando mi godo il venticello tra i capelli, è rilassante.
Continuo a chiedermi il motivo per cui Claudio non voglia parlarmi di suo fratello e del perchè sia tornato solo ora.
Perché tutti questi segreti? Cosa potrà mai aver fatto per essere così disperato?
"Ispettor Calligaris, buongiorno." Dico entrando nel suo ufficio.
"Alice, accomodati."
"Le ho portato la perizia."
"Cosa avete scoperto?"
"Carmen è stata strattonata violentemente. Poi l'assassino non contento ha deciso di tagliarle la gola." Calligaris mentre mi ascolta addenta una ciambella con la glassa al cioccolato.
"Avete già qualche sospettato?"
"Si Alice, proprio oggi il marito della donna è venuto a denunciare sua sorella, dovrebbe arrivare tra poco."
Venti minuti dopo una donna, credo sui quarant'anni, fa il suo ingresso trionfale. Veste capi firmati e indossa un paio di scarpe che ho sempre desiderato, mi ci vorrebbero due anni di lavoro per permettermele.
"Salve signorina Rossi."
"Buongiorno a tutti." Dice Sergio entrando nell'ufficio. "Ciao Alice."
"Signorina lei è stata denunciata da suo fratello per l'omicidio di Carmen Rinaldi."
"Io non ho fatto niente!"
"Suo fratello ci ha anche detto che lei nutriva un certo astio nei confronti della vittima."
"Si è vero non avevamo un bel rapporto, ma non l'avrei mai uccisa!"
"Dove si trovava alle ore 17:00 del 4 Marzo, signorina?"
"Stavo tornando a casa."
"Dove era andata?"
"A casa di Carmen, abbiamo litigato, ma niente di più?"
"Di cosa avete discusso?"
"Avevo scoperto da poco che aveva un amante, lavoravamo nello stesso ospedale e perció le voci giravano velocemente. Un giorno la vidi con un uomo e poco dopo ho capito che era il mio fidanzato."
"E allora glielo spiego io come è andata! Lei era gelosa e presa dalla rabbia ha ucciso Carmen Rinaldi!"
"Io non l'ho uccisa!"
"Signorina lei è in stato di fermo."
"Ma non è giusto, non sono stata io!"
"Vedremo signorina, intanto si procuri un buon avvocato, Visone portala via."
Questa storia non mi convince, i segni di colluttazione dimostrano che il killer ha una grande forza.
"Ispettore c'è qualcosa che non mi porta."
"Ti ascolto." Dice Calligaris sporgendosi in avanti.
"Durante l'autopsia, come può leggere nella perizia, abbiamo notato che il killer aveva una grande forza attribuibile a quella di un uomo. A meno che la signorina Rossi non avesse una forza sovrumana..."
"Alice, per ora è la principale indagata, faremo altre indagini."
Torno in Istituto, è molto tardi, stanno andando via tutti. Claudio viene verso di me.
"Dov'eri?" Mi accarezza una guancia. "Per consegnare la perizia non ci vuole molto tempo."
"Ho assistito all'interrogatorio di Marta Rossi. C'è qualcosa che non mi porta."
"Ecco ci risiamo. Alice continuo a ripeterti che non sei la signorina in giallo, ma sei un medico legale e in quanto tale non puoi interessarti alle indagini. Ma le mie sono parole al vento, non capirai mai." CC mi guarda scuotendo la testa, tra noi cala il silenzio, poi ricomincia a parlare.
"Forza prendi tutto, ti porto a cena fuori."
"Veramente?"
"Sacrofano, Claudio Conforti non scherza mai."
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Ciao a tutti/e,
Volevo dirvi che mi farebbe molto piacere se lasciaste un voto e qualche commento per capire il vostro gradimento. ❤️
Ilaria❤️
Ps. Ho appena iniziato a leggere la storia della mia amica _bblonde_
Si chiama "Ogni maledetto Giorno" e mi è piaciuta moltissimo!! Se volete passate a leggerla!!
Hey, ho scritto una nuova storia! Si chiama "Oblivio", mi farebbe piacere se passaste a leggerla e se mi faceste sapere il vostro parere (accetto consigli e critiche purché siano rivolte con rispetto). Ricambio volentieri❤️
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