Capitolo 2

Sono passate due ore da quando ho iniziato a scrivere l'articolo, ma senza grandi risultati.
Perdo la concentrazione ogni due minuti, devo assolutamente sapere chi è quell'uomo. Mi alzo e mi dirigo con fare furtivo verso lo studio di CC, sono chiusi là dentro da molto tempo. Spero che Claudio non abbia avuto l'istinto omicida, prima mi sembrava molto infastidito della presenza di quella persona.
Parlano a bassa voce, non riesco a sentire bene. Appoggio l'orecchio sul freddo legno della porta.
"Claudio mi devi aiutare. Sono nella merda totale." Dice l'uomo implorandolo.
"Io mi sono stancato di rimediare alle tue cazzate. Ti ho sempre dovuto proteggere con mamma e papà e tu non hai mai avuto un minimo di riconoscimento." Oddio, è il fratello di CC, ecco perché si assomigliano tanto.
"Claudio, non si ripeterà più."
"Vattene, arrangiati."
"Sei il solito stronzo."
Non sento più nulla, mi concentro di più, ma improvvisamente CC apre la porta e sto per cadere a terra quando il fratello di Claudio mi prende al volo.
"Grazie." Mi sistemo i capelli dietro l'orecchio e sorrido.
"Di niente."
"Alice non ti hanno detto che spiare è maleducazione?" Mi dice CC con il suo ghigno stampato in viso e alzo gli occhi.
"È una tua allieva?"
"Si, ora vattene grazie."
"Ah, piacere signorina. Non mi sono presentato, sono Giacomo Conforti, suo fratello." Dice dando una pacca sulla spalla a CC, che lo fulmina con lo sguardo e si scosta.
"Io sono Alice Allevi. Piac..."
"Volete un tè, qualche biscotto?" Ci interrompe CC mentre stiamo per stringerci la mano.
"Ho ricevuto, me ne vado." Giacomo alza le mani a mo' di resa e mi sorride per poi andarsene.
La sua camminata è disinvolta, è sicuro di se, sembra un adolescente.
Chi lo avrebbe mai detto che CC avesse un fratello? Perché non me ne ha mai parlato?
"Cosa è successo tra voi due?" Gli chiedo avvicinandomi alla sua scrivania.
"Alice, ora non è il momento. Torna a lavorare." CC prende la sua pallina da tennis arancione e gialla e inizia a maneggiarla, lo fa quando è nervoso, è una specie di anti stress per lui.
"Ma non ti fidi di me?"

"Sacrofano, potresti andare a svolgere ciò per cui vieni stipendiata? Grazie." Mi fa segno con la mano di uscire dalla stanza e lo faccio. Certe volte sa essere uno stronzo all'ennesima potenza. Capitan Stronzo al vostro servizio.

Torno in biblioteca e ricomincio a scrivere l'articolo, devo assolutamente finirlo, dovrò consegnarlo alla Wally domani. Ho la capacità di ridurmi sempre all'ultimo momento, ma devo dire che quando sono alle strette do il meglio di me.

***
Studio clinico criminologico sul rapporto tra omicidio efferato e trauma passato

Dal punto di vista storico, i primi albori della criminologia si hanno con l'affermarsi della cultura illuminista nel XVIII secolo e in particolare con l'intellettuale giurista Cesare Beccaria e il suo trattato "Dei delitti e delle pene". Nasce in questo contesto la cosiddetta scuola classica imperniata sui concetti liberistici del diritto penale.

***

Dopo ben quattro ore intense sono riuscita a finire il lavoro, sono stanchissima. Gli occhi mi bruciano e ho assolutamente bisogno di un caffè. Sistemo la scrivania, spengo il pc, ripongo i libri al loro posto nella libreria e poi mi dirigo alle macchinette.

La porta di CC è ancora chiusa, chissà cosa è successo con il fratello? Perché non me lo vuole dire? Insomma non sono un' estranea, sa che può fidarsi di me. Ho bisogno di sapere, assolutamente. Mi scoppierà la testa se continuerò  a farmi domande.

Sto per tornare in biblioteca quando CC esce dal suo studio e mi chiama.

"Sacrofano ci sta aspettando un cadavere."

"Arrivo!" Prendo la borsa e raggiungo Claudio, che mi guarda con una strana espressione.

"Che fai vieni con il camice?"

"Ah giusto."

***

Claudio parcheggia la macchina, dopo mille manovre ed entriamo nel palazzo dove è stato ritrovato il cadavere.

"Siete arrivati finalmente." Calligaris sembra piuttosto urtato.

"Buongiorno dottoressa." Mi saluta Visone, gentile e solare come sempre. Gli sorrido mentre prendo al volo la borsa con la macchina fotografica che sta per cadermi. "Aspetti dottoressa, l'aiuto."

"Grazie Visone, tu sei molto più gentile rispetto ad altre persone." dico ad alta voce guardando CC che mi fa le smorfie. È peggio di un bambino piccolo.

"Si chiamava Carmen Rinaldi, era una dottoressa. L'ha ritrovata sua nonna poco fa, era venuta a trovarla."

Carmen Rinaldi, non mi è nuovo questo nome...Giusto, frequentava il mio stesso corso di medicina. Era simpatica, mi ha passato diverse volte i suoi appunti.

"Claudio."

"Cosa?"

"Io la conoscevo..." gli dico sottovoce.

"E ti pareva!"

Carmen è stesa a terra nella cucina, ha ancora gli occhi aperti. Ha un'espressione di terrore in viso. Mi guardo intorno e vedo la signora anziana che l'ha ritrovata. È scioccata.

"Sacrofano, che ne dici magari di scattare qualche foto?"

"Si, scusa." Mi inginocchio vicino al cadavere.

"Sono le 17:00 del 4 marzo, il corpo appartiene ad una donna di razza caucasica, dall'età apparente di 35 anni. Presenta una lesione da taglio nel collo."

"È stata accoltellata." Dico sovrappensiero e CC mi fulmina con lo sguardo e poi riprende a parlare.

"Presenta inoltre delle ecchimosi da compressione. Il rigor mortis è in risoluzione perciò questo ci fa capire che è morta da almeno tre ore."

"Salve a tutti. Scusatemi per il ritardo." Alzo lo sguardo e vedo Sergio che è appena arrivato, chiede informazioni sul caso a Calligaris.

"Ciao Alice." Gli sorrido. "Ciao Conforti."

"Oh guarda chi è arrivato. Salve Einardi." CC ci guarda e poi torna a osservare il cadavere. Poco dopo si alza e si toglie i guanti in lattice "Noi abbiamo finito, ti potrò dire di più dopo l'autopsia."

"Aspetto la tua perizia." Gli dice Sergio stringendogli la mano. Sono molto contenta del fatto che si sia sistemato tutto fra loro.


"Allora Sacrofano, hai finito il tuo articolo?" Mi chiede CC mentre siamo in macchina. "Domani dovrai consegnarlo alla Boschi."

"Si, l'ho finito."

"Cosa sentono le mie orecchie." mi guarda stupito. "Sacrofano che in un giorno riesce a finire un lavoro. Sorprendente."

"Quanto sei divertente." Fingo una risata e poi lo guardo male.


Arrivati in Istituto ognuno prende una strada diversa, io torno in biblioteca per stampare il mio articolo invece CC va nel suo studio.

Riaccendo il computer preistorico, cerco il mio lavoro, ma non lo trovo da nessuna parte. No, non ci posso credere. Ho chiuso senza salvare. Perché sono così senza testa? Sbatto ripetutamente la fronte sulla scrivania e proprio in quel momento Claudio entra e inizia a ridere.

"Sacrofano cosa hai combinato questa volta?"

"Ho chiuso il lavoro senza salvare."

"Ma tu sei una minus habens!" Urla CC chiaramente infastidito. "Ora sono cavoli tuoi!"


Sono passati venti minuti e sto ancora fissando lo schermo del computer con le mani tra i capelli, non riesco a capacitarmi di quanto è successo. Sono un casino, ha ragione Claudio, sono proprio un'idiota.

"Ciao, sai dove posso trovare Claudio? L'ho cercato dappertutto." Alzo lo sguardo e vedo il fratello di CC sulla soglia della biblioteca.

"No, scusa non so dove sia." Torno a guardare il computer.

"Qualcosa non va?"

"È che sono una cretina. Domani dovrò consegnare un articolo alla Wally." Mi guarda con aria interrogativa. "Scusa, alla Professoressa Boschi, Wally è il suo soprannome, ma è una lunga storia."

"E quindi qual è il problema?" Mi chiede avvicinandosi alla mia scrivania.

"Sono uscita senza salvare e ora devo fare tutto da capo. Erano ben cinquanta pagine."

"Posso recuperartelo."

"Veramente?"

"Certo, non ci vuole niente! Mi cedi il tuo posto?"

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Ciao a tutti/e,

come state? Spero bene.

A causa del Coronavirus le scuole saranno chiuse per due settimane, per ciò potrò essere più attiva.

Vi sta piacendo questa storia? Fatemelo sapere nei commenti.

Mi scuso se la descrizione del sopralluogo non è giusta (non sono un medico legale, ho come fonte solo Internet) Bacioni :)

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Hey, ho scritto una nuova storia! Si chiama "Oblivio", mi farebbe piacere se passaste a leggerla e se mi faceste sapere il vostro parere (accetto consigli e critiche purché siano rivolte con rispetto). Ricambio volentieri❤️

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