Capitolo 18

Cercare di non pensare alla telefonata di Azzurra si rivela una tortura. Vorrei concentrarmi, ritrovare la motivazione per tornare a studiare e dare un senso a questa vita, ma il pensiero, quasi fosse una calamita, corre di continuo al Supremo e alla sua esasperazione. 

Per minuti mi tormenta la stessa domanda: torno a studiare o scopro cosa sta accadendo? Probabilmente se Claudio sapesse che sto perdendo tempo invece di provare a costruire il mio futuro, si trasformerebbe  in Super Saiyan e non avrei scampo. D'altro canto se non sfamo la mia curiosità, non studierò più per il resto della mia vita. Cosa faccio?

Alla fine decido di seguire il mio istinto da "Signora in giallo" e salgo, con il cuore in gola le scale per raggiungere lo studio del Supremo. Mi guardo intorno nella speranza di non vedere la Wally e men che meno Claudio o qualsiasi altro essere vivente. Sembra non esserci nessuno in questo momento. Con fare furtivo appoggio l'orecchio sulla porta in legno con l'intento di cogliere qualche particolare della conversazione, ma niente. Azzurra sta parlando troppo piano, per sentire bisognerebbe essere dotati di orecchie da pipistrello. 

"Alice." Mi giro di scatto appena sento la voce di Claudio dietro di me, per lo spavento mi sembra di sentire lo stomaco in gola, come quando si va sulle montagne russe. 

"Non credo che sia necessario che tu chieda cosa stessi facendo perchè è abbastanza ovvio." CC incrocia le braccia e alzo il sopracciglio. 

"Non ti avrei chiesto cosa stessi facendo perchè lo avevo già capito e dirti di non farlo sarebbe come dire ad un masochista di smettere di farsi del male, quindi del tutto inutile."

"Perfetto, quindi cosa c'è?"

"Devo passare." Faccio un passo di lato e continuo a guardarlo. 

"Perchè mi guardi?"

"Erano molte ore che non ti vedevo e quindi colgo l'occasione per ammirarti."

"Un po' meno che sennò mi consumi."

"Simpatico."

"Sacrofano, ho molte belle qualità, ma simpatico credo proprio di no." Tra di noi scende il silenzio, ma poco dopo riprendo a parlare. 

"Non bussi?"

"Sì, lo farò appena risponderai alla domanda che ti sto per fare."

"Sono tutta orecchi."

"A che punto sei con lo studio? Credo bene, visto che perdi tempo qui a impicciarti degli affari del Supremo e a giocare a fare la detective con l'impermeabile giallo."

"Mi dispiace deluderti, ma questa volta non potrai rimproverarmi. Sono riuscita a studiare molto oggi e appena tornerò da Ostia Lido continuerò a..."

"Dove vai? A Ostia Lido?"

"Sì, devo accompagnarci Lara."

"Ma ora oltre che a detective, sei anche diventata una tassista?"

"Marco vuole farle una sorpresa, non potevo dirgli di no."

"Avevo in mente altro per questa sera, però se sei felice di accompagnare la tua amica Mercoledì fai pure." Appena sento il soprannome che CC attribuisce a Lara, provo in tutti i modi a soffocare una risata, ma non ci riesco. 

"Perchè hai chiamato Lara in quel modo?"

"Non so, mi ricorda la famiglia Addams." dice schioccando le dita a ritmo, ricordando la sigla della celebre serie Tv. 

"Se vuoi puoi accompagnarmi..."

"Ti fermo subito, sarebbe molto carino e romantico, ma non ci penso minimamente." mi interrompe per poi accarezzarmi una guancia con quel suo tocco vellutato. Ogni volta che mi tocca, lo fa con una leggerezza tale che sembra quasi abbia paura di rompermi. Il momento in cui mi sfiora con tanta dolcezza è quello che aspetto di più per tutta la giornata. CC può sembrare burbero e alquanto insopportabile, ma in realtà sa essere dolce come un gattino appena nato ed è per questo che lo amo. 

"Perchè?"

"Perchè no  e basta!" Esclama e poi senza dire più nulla bussa alla porta di Azzurra ed entra. Stringo i pugni e scendo le scale per tornare in biblioteca. Quell'uomo alle volte mi suscita degli istinti omicidi unici. Riesce a far svanire ogni buon pensiero che mi ero fatta su di lui in periodo di tempo pari ad un battito di ciglia.  Quando si comporta in questo modo, potrei tranquillamente trasformarmi nell'incredibile Hulk e scaraventarlo come aveva fatto quel gigante verde con Loki. Che soddisfazione!

Nonostante non sia riuscita a scoprire cosa stesse accadendo ad Azzurra, decido di immergermi ancora per un po' nello studio, mai sprecare il tempo che si ha a disposizione. Come direbbe nonna Amalia: «Chi ha tempo, non aspetti tempo!» 

I minuti passano e non mi accorgo che sono trascorse circa due ore da quando sono stata completamente inghiottita dai libri. É tardissimo! Se Lara se ne è già andata, sono finita e Marco mi detesterà per il resto della sua vita! In tal caso dovrò inventarmi qualcosa.  Raccatto in tutta velocità le mie cose e corro verso l'aula specializzandi, dove per fortuna trovo la mia amica che si sta preparando per andarsene. 

"Lara!"

"Ali, che succede perchè stavi correndo?"

"Avevo paura che te ne fossi già andata." le dico con il fiatone. Quanto darei per tornare ad avere sedici anni per fare tutti gli sforzi possibili senza alcuna conseguenza. Beata giovinezza. 

"Perchè?" Lara smette di infilare i libri all'interno del suo zainetto che appariva piccolo, ma al suo interno riuscivano ad entrarci infiniti oggetti, tipo la borsa di Mary Poppins. 

"Ha aperto un nuovo locale e dato che per questa sera Claudio non è in vena di fare nulla, avevo pensato che sarebbe stato carino andarci." 

"Oddio, Ali. Non ti ricordi che ti avevo detto che saremmo andati al nostro solito bar?"

"Sì, me lo ricordo. Però ho pensato che magari avremmo potuto cambiare locale e andare lì."

"Alice, sono trenta chilometri e..."

"É sera e già sono le nove, lo so, ma come dicevi tu ogni tanto le pazzie vanno fatte."

"Mi piace il tuo spirito, guerriera."

"Quindi accetti?"

"Sì, ma dobbiamo dire a Paolone che abbiamo cambiato programma." 

"MA COME AVETE CAMBIATO PROGRAMMA!?" Io e Lara ci giriamo lentamente e vediamo Paolone immobile davanti alla porta dell'aula, preso dal totale sconforto. 

"Paolone" dico interrompendo il silenzio che si era creato per qualche secondo. "Ha aperto un nuovo locale ad Ostia Lido, vuoi venire con noi?"

"Assolutamente no. É tardi e di arrivare fino ad Ostia Lido  non ho proprio voglia. Preferisco abbuffarmi di tagliatelle e poi andare a dormire." 

"Scelta sana come sempre." interviene Lara dando una pacca sulla spalla di Paolone. "Non smettere mai di seguire questa tua vita igienica."

"Quanto sei simpatica, si stanno sconquassando anche i muri." 

"Quindi Lara andiamo?"

"Puoi contarci amica!" Esulto dentro di me, cercando di non darlo a vedere. Operazione appuntamento a sorpresa completata con successo! Mi chiedo cosa abbia progettato Marco per questa serata speciale; forse potrei aver capito e se così fosse sarei la persona più felice del mondo. 

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Ehilà,

Come state? Spero bene!

Sono passati molti mesi da quando ho aggiornato questa storia. Sono successe molte cose, ho avuto nuove esperienze, momenti molto difficili e  non ho mai trovato il tempo per scrivere. Questa sera però sono riuscita finalmente a produrre qualcosa e ne sono davvero felice. 

Come al solito vi invito a lasciare un voto e un commento per farmi capire il vostro gradimento. (è molto importante che lo facciate se volte sostenermi).

➡Vi ricordo anche che sto scrivendo una nuova storia, si chiama "OBLIVIO". É un fantasy ed è la prima storia che scrivo da zero. É molto impegnativo, ma ne vado molto fiera. Confido che mi sosterrete anche in questa mia nuova avventura. <3

Bacioni, cercherò di aggiornare il prima possibile! Spero che il capitolo vi sia piaciuto. 

ila





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