Capitolo 11
"Chi comincia ad amare, deve essere pronto a soffrire.
(Antoine Gombaud)"
Sapete qual è il modo migliore per svegliarsi la mattina?
Sentire l'odore della persona che più amate stuzzicarvi il naso. Sentire ogni suo respiro sulla vostra pelle e sorridere guardandolo dormire come un angelo che è stato mandato sulla terra solo ed esclusivamente per voi, per proteggervi da ogni male e farvi sentire felice per il resto della vita.
Aprire gli occhi e trovarmi al sicuro, qui, tra le sue braccia, mi fa capire quanto possa essere fortunata ad aver trovato la mia anima gemella, il mio pezzo mancante.
Mi ha fatto capire finalmente il significato della parola amore, che prima non ero ancora riuscita a cogliere o per lo meno con Arthur non ne ho avuto la possibilità, ma è meglio così. Con lui non sarei mai stata veramente felice come lo sono con Claudio.
Mi perdo nell'osservarlo dormire, è talmente bello che non trovo nemmeno le parole per descriverlo. Gli sistemo una ciocca di capelli che ricadeva sul suo viso e nel frattempo CC si sveglia, aprendo gli occhi lentamente.
"Buongiorno principessa." Dice accarezzandomi la guancia. Gli basta solamente sfiorarmi la pelle per farmi prendere il volo e per far scatenare le miriadi di farfalle che ho nello stomaco.
"Buongiorno!"
"Come ti senti?"
"Come se avessi fatto un viaggio di andata e ritorno dal paradiso."
"Ah si?"
"Ha capito bene Dottor Conforti." Lo guardo ancora qualche minuto e poi riprendo a parlare. "Comunque non potrò mai ringraziarti abbastanza per quello che hai fatto per me ieri."
"Per te, questo ed altro..." Sul suo viso compare il solito sorrisetto beffardo, ecco sta per dirlo. "Sacrofano."
"Questa mattina dovrò affrontare la dolcissima professoressa Wally."
"Già, dovrai andare nella tana del lupo." Sghignazza e così gli tiro una piccola ginocchiata.
"Aia."
"Aiaa." Gli faccio il verso e lui per vendetta mi fa il solletico sapendo che lo soffro. Iniziamo a ridere come due ragazzini, quanto vorrei che tutte le mattine fossero così.
"Sacrofano, non so tu, ma io ho una fame da lupi."
"Anche io, ho tantissima fame. Preparo qualcosa?"
"Ho così fame che mi va bene tutto."
"Perfetto." Mi sporgo per dargli un bacio sulla guancia, ma lui di scatto gira la testa e poggia le sue labbra sulle mie.
"Cosa hai stamattina?"
"Perchè?"
"Non so, sei troppo gioioso."
"Perchè le altre mattine come sono?"
"Beh...come dire...molte mattine sembra che tu abbia letteralmente il mal di gente."
"Il mal di gente...Mi piace!" Dice mentre si alza ed inizia a prepararsi. "Muoviti va. Ti ricordo solo che devi consegnare il nostro lungo lavoro di questa notte a Wallynator."
"Wallynator." Sgrano gli occhi e penso a ció che mi aspetterà fra poco.
"Ma tranquilla, ci saró io. Il tuo futuro maritino ti rassicurerà."
"Ora sono più sollevata." Dopo essermi stirata producendo strani lamenti, mi alzo.
Indosso una camicia bianca e una gonna nera a ruota. Ci abbino degli stivaletti neri con un pochino di tacco, mi trucco leggermente e poi preparo il caffè e le fette biscottate con la marmellata. Appena abbiamo finito, controllo che abbia tutti i fogli nella cartellina, ma ne ho dimenticati alcuni.
"Ehi, potresti aspettarmi, ho dimenticato delle cose."
"Certo."
Giusto il tempo di andare in camera per cercare i fogli che quando torno, pronta per uscire, Claudio ovviamente già se ne è andato. Non capisco il motivo per cui non possa aspettarmi, è sempre di fretta. Che ansia!
Essendo la bicicletta ancora a casa di Cordy, dovrò prendere l'autobus. Non arriverò mai in tempo per consegnare il compito alla Wally e proprio come avevo previsto, sono in netto ritardo. Sono le nove e avrei dovuto dare l'articolo alla professoressa mezz'ora fa. Sono morta.
La macchina di Claudio è nel parcheggio, è la più scintillante. Non ha neanche un graffio, dire immacolata è poco. Credo che se un comune mortale tamponasse la sua macchina divina, sarebbe capace di ucciderlo. Non voglio neanche pensarci.
Salgo velocemente le scale, apro la porta e proprio in questo momento il mio cuore si ferma. La Wally mi sta fissando, immobile, impassibile, con i suoi occhi sgranati fissi nei miei.
"Allevi."
"Professoressa."
"Vedo che è in ritardo."
"Mi scusi io..."
"Niente scuse dottoressa Allevi. Sono arrivata al limite della mia pazienza. Come può minimamente pensare di svolgere questo lavoro se si comporta in questo modo. COME PUO' DIRE DI AMARE QUESTA PROFESSIONE!" La Wally sta urlando tanto da far girare tutti gli altri studenti e uscire CC dalla sua stanza reale. Lo guardo implorandolo di intervenire, ma lui rimane con la schiena appoggiata allo stipite della porta, sorridendo.
"ALLEVI, QUESTA VOLTA SONO SERIA. SE QUESTO ARTICOLO NON SARA' DI MIO GRADIMENTO GIURO CHE CHIEDERO' AL SUPREMO DI FARLA ESPELLERE DA QUESTO ISTITUTO IN QUANTO NON E' D'AIUTO E TIENE OCCUPATO UN POSTO CHE POTREBBE ANDARE AD UNO STUDENTE MOLTO PIU' EFFICENTE DI LEI." Le porgo la cartellina con tutto il lavoro di una notte e lei me lo strappa letteralmente dalle mani per poi andarsene.
Rimango pietrificata davanti alla porta, cerco di trattenere le lacrime, sono stata umiliata abbastanza. Non riesco a credere che Claudio non sia intervenuto. Mirco, uno degli studenti appena arrivati, mi guarda ridendo.
"Cosa ti guardi? Vuoi per caso una foto?" Mi dirigo verso l'aula specializzandi, dove mi aspettano Paolone e Lara.
"Alice, come stai?"
"Come vuoi che stia Paolone. La Wally mi ha letteralmente minacciato di cacciarmi dall'Istituto dicendomi di essere una completa perdita di tempo. Come vuoi che mi senta."
"Ali." Lara mi accarezza un braccio e poi mi abbraccia. Non so come farei senza di lei.
Indosso il camice e poi mi siedo davanti al computer per studiare. Poco dopo Claudio entra, continua a guardarmi sorridendo, è senza ritegno.
"Eh Sacrofano Sacrofano questa volta l'hai fatta grossa. Non ci siamo." Dice sedendosi sulla mia scrivania. Alzo lo sguardo dal libro e lo fisso con gli occhi che potrebbero straripare da un momento all'altro. Mi osserva interdetto.
"Se questa mattina tu mi avessi aspettato...Niente di tutto questo sarebbe successo."
"Non ti ho aspettato perché devi imparare a velocizzarti."
"Oh certo. E non potevi insegnarmelo un'altra mattina."
"Mi sembrava la giornata giusta."
"Tu sei fuori di testa. Per colpa tua, la Wally vuole cacciarmi dall'Istituto."
"Adesso sarebbe colpa mia?"
"Si!"
"Magari tu saresti potuta arrivare prima. Ti saresti potuta dare una velocizzata."
"Inoltre saresti potuto intervenire, invece di startene li, appoggiato alla tua porta a sorridere. Ti divertivi?"
"Giusto un pochino."
"Io no. Non mi divertivo Claudio. Sono stata umiliata davanti tutto l'Istituto e credo che tutto ciò si sarebbe potuto evitare."
"Me ne torno nel mio studio, potrei dire cose di cui me ne pentirei." E di nuovo abbiamo litigato.
Claudio se ne va e nel frattempo spacco la matita che avevo tra le mani. Lara e Paolone, mentre io e CC litigavamo, sono rimasti per assistere ad una delle nostre solite battaglie.
"Beh, comunque per me è uno stronzo. Tu cosa dici Paolone?"
"Io non mi esprimo. In questo momento la Svizzera sono."
Li guardo e poi mi viene da ridere. E' bello avere degli amici che riescono a farti sorridere nell'istante in cui vorresti solamente piangere e rompere ogni cosa che ti capiti tra le mani.
"Dottoressa Allevi." Mi volto e vedo dopo circa due ore la Wally, fissarmi nuovamente con il suo sguardo assassino. "Mi raggiunga nel mio ufficio."
La mia espressione deve essere così disperata che Lara mi offre delle gocce naturali contro l'ansia. Ovviamente non le rifiuto.
Entro nello studio della morte e mi siedo davanti alla scrivania del boia.
"Ho visionato il suo lavoro. Devo dire che è fatto molto bene." Dice guardandomi con gli occhi socchiusi. "Fin troppo."
"Grazie professoressa."
"Allevi."
"Dica."
"Le do un'altra possibilità."
"Graz..."
"NON ME NE FACCIA PENTIRE."
"Nonono."
"LA PROSSIMA VOLTA NON SARÓ CLEMENTE."
"Se ne vada ora."
"Subito."
"Mi raccomando chiuda la porta." Mi alzo ed esco. Sono veramente euforica e soprattutto sollevata.
Pensandoci, sono stata troppo dura con Claudio. Prima ero in preda al panico, voglio dargli la bella notizia.
Apro la porta senza bussare, una brutta abitudine, ma ora non importa. Appena entro, rimango di ghiaccio, il respiro si ferma e lo stesso fa il tempo.
In questo preciso istante penso che non avrei mai dovuto decidere di venire qui.
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Ciao a tutti,
Come state? Spero bene!!
Scusate se non sono costante nel pubblicare, ma sono veramente impegnata. Spero vivamente che questi capitoli vi piacciano.
➡️Come sempre vi invito a lasciare un voto e un commento in modo che possa capire il vostro gradimento.
Vi auguro una buonanotte.
Ila🥰
p.s ho pubblicato il primo capitolo della mia storia fantasy "Oblivio", spero passiate a leggerla e che vi piaccia. Ci ho messo tutta me stessa. !!
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