Primo giorno da fidanzati

Alice
Sto andando in istituto col mio brillocco sul dito. Già immagino la curiosità di Lara, ma dovrò tenere un profilo basso. Come al solito sono in ritardo, mentre Claudio già è chiuso nel suo studio. Non faccio in tempo a salutare e mettermi il camice che Lara dice

 "che bell'anello! È di Arthur? Ho notato un avvicinamento..... È di fidanzamento assolutamente!"


Come gli viene in mente Arthur? Anche se ultimamente è vero mi stava sempre addosso e voleva ritornare con me. Comunque rispondo a bassa voce per non farmi sentire dagli altri. Lei capisce l'antifona e si avvicina chiamando anche con un dito Paolone.

 "Veramente è di Claudio...... noi stiamo insieme!"

 
Lei mi guarda titubante ed esclama..

"Claudio chi? Conforti? Hai capito Alice..... ci sei riuscita? Vedevo che c'era qualcosa, ma non fino a questo punto."


"Come Conforti..?..." balbetta Paolone che non si era accorto di niente. 

Poi aggiungo...  "Lara per piacere però non mettiamo i manifesti, se no a Claudio chi lo sente e poi non voglio dare nell' occhio. Non vorrei che pensassero che sto con lui per andare avanti, soprattutto la Wally."

 
"Ci proverò" promette lei.

 
Inizio a lavorare proprio su una ricerca della Wally e passano così un paio d'ore quando vedo Claudio avvicinarsi al distributore del caffè. Subito una specializzanda del primo anno si alza e sculetta verso di lui. Inizia a parlare con lui con tante moine e lui gonfia il petto come il gallo cedrone. Mi sale un nervoso.....ti pare che io devo sopportare una scenetta del genere? Ora vado e lo chiamo tesoro....no non è il caso! avrei voglia di prenderla per quei suoi capelli boccolosi e trascinarla per tutta la sala! Nel frattempo che faccio questi pensieri, lui se ne va e lei si viene a sedere. L'altra specializzanda si avvicina a lei e si mettono a parlottare a bassa voce. Io faccio un segno a Lara che mi capisce al volo e rivolgendosi a loro dice

 "ehi novizie che blaterate? Sono io la regina dello spetteguless! Fateci sapere!"

 Allora quella gallina di prima ha detto che aveva preso un appuntamento con il caro dottor Conforti, ma in realtà poi precisa che doveva andare da lui per delle spiegazioni su una lezione. Io non ci ho visto più e andandole vicino le ho detto 

"carina, vedi questo anello? è del mio fidanzato, il caro dottor Conforti, perciò se ti vedo in qualche atteggiamento strano, io ti prendo per i capelli e ti faccio lo strascino per tutto l'istituto."

 È la prima volta che mi comporto così, ma quando ce vo, ce vo. Così si calmano e mi metto a scrivere fino all' ora di pranzo quando Paolone dice che in auto ha una teglia di pasta al forno. Così mentre loro vanno li per mangiare, io gli dico che avviso Claudio e poi li raggiungo. Sicuramente Claudio non verrà per non mischiarsi con noi poveri mortali, ma se vuole posso portargli un piatto in studio. Busso, entro e lui mi dice...

 "qual Buon vento Allevi! Ti serve qualcosa?"


"Claudio lo guardi l'orologio? È ora di pranzo! Io vado a mangiare con Lara e Paolone la pasta al forno di Paolone. Facciamo un picnic nella sua auto".


 "E vuoi rendermi partecipe del tuo pranzo sacrofano? "


"No, volevo sapere se lo vuoi anche tu. Cosi ti porto un piatto!"


"Scommetto che già hai detto di noi."


"Per forza, il tuo brillocco non passa inosservato. O volevi che le facessi credere che era di Arthur?"


"Come di Arthur? Perché? "


"Perché vedendolo Lara ha pensato che era di Arthur".


Lui aggrotta le sopracciglia e dice "Ora questa me la spieghi, che c'entra Arthur? "

 
"Prima, invece mi spieghi cosa voleva quella gallina da te."


"Quale gallina?"


"Preferisci oca starnazzante? Forse la rispecchia meglio!"


"Ma chi dici? La specializzanda! Mi pareva che ancora non eri venuta a dirmelo! ti ho visto che guardavi".


"Si, ho visto, il tuo ego era grande come tutto l'istituto!" 

Lui ride e io rispondo "vedo che ti diverti eh? Comunque vado a mangiare, tu lo vuoi questo piatto o no?"


"Vengo con te, me lo prendo io e ringrazio Paolone,  altrimenti passerò per il fidanzato egoista e scroccone ".

 
Così arriviamo davanti ai due che già stanno mangiando. Paolone lo ringrazia della sua
presenza "Che onore dottor Conforti", quasi si inchina davanti a lui e si profonde in salamelecchi.

 
"Paolone non esagerare non sono uno sceicco arabo e né un principe d'altri tempi, dammi questo piatto e falla finita!"

 Claudio invece di portarselo, si siede in auto con noi, prende una forchetta ed inizia a mangiare. Va tutto bene finché io non faccio saltare un rigatone pieno di sugo dal mio piatto sul suo camice candido.


"Sacrofanooooooooo solo tu potevi essere così goffa. È che cavolo! Ora vado a provare a togliere questa macchia, altrimenti corri tu a portarmelo in lavanderia!"

 E nero come non mai se ne rientra in istituto. Ritorniamo anche noi in istituto e lavoriamo fino a tardi. All' uscita guardo nel parcheggio e la macchina di Claudio non c è, già se ne è andato. Chissà se è ancora arrabbiato con me? Lo scoprirò più tardi. Vado a casa e penso di cucinare qualcosa  per farmi perdonare per averlo sporcato oggi. Lasciamo stare pasta, carne e sugo per non fargli ricordare il guaio e opto per il pesce. Tiro fuori una busta dal congelatore e chiamo nonna Amalia in videochiamata per farmi aiutare nella cucina, altrimenti combino un disastro. Poi sistemo il borsone perché dovrei dormire con lui, sempre se non mi caccia. Apro con le chiavi che mi ha dato, entro, ma la luce è spenta. Riesco ad accendere la luce senza far cadere il piatto che ho in mano. Poso il piatto sul tavolo ed il borsone in terra e vado ad affacciarmi in camera da letto, ma non c'è. Neanche in bagno c'è. Strano è uscito prima di me, poi sono stata un paio d'ore a casa..... ma lui chissà dov' è?  Lo chiamo, ma è irraggiungibile..... Allora apparecchio la tavola, nel frattempo arriverà! Invece passa un'ora e non torna....non riesco a stare ferma! Mi siedo sul divano e accendo la tv, poi mi alzo.... Non riesco a guardare niente e la spengo!  Richiamo....È sempre irraggiungibile! Basta! Non lo aspetto! Non gli do' questa soddisfazione!  Me ne vado a casa. Prendo il borsone e me ne vado. In auto chiamo Silvia e le chiedo se vuole venire a casa, ma lei è al bar con un altra amica e mi dice di raggiungerla là per parlare. Io le dico che non ne ho voglia. Arrivo a casa e Cordelia non c'è,  poso il borsone e mi siedo sul letto. Ho bisogno di sfogarmi, chiamo Silvia e le chiedo di spiegarmi dov' è il bar che le raggiungo. Prendo l'auto e vado. Loro già hanno bevuto un po',  ma mi ascoltano con interesse e mi dicono che già mi sto facendo un film in testa, che è vero. Io bevo poco che devo guidare, ma vorrei bere fino a non pensarlo più. Dopo un po' usciamo e me ne torno casa, non richiamandolo.

Claudio 

Appena uscito da casa di Ruggiero mi arrivano le notifiche sul telefono. Sono chiamate di Alice,  quando il mio telefono era irraggiungibile. Non mi ero accorto che si era fatto così tardi. Lei mi starà aspettando a casa. Presumo sarà arrabbiata. Entro in casa, la luce é spenta. Forse è in camera, si sarà addormentata! Vado a vedere, ma non c'è!  Guardo in cucina e vedo la tavola apparecchiata e la busta con un piatto. Avrà preparato qualcosa! Perché se ne è andata? Non riesco a capire, dovrei essere arrabbiato io per la sua goffaggine o lei? Ho fatto solo un po' tardi! Ora che faccio? La chiamo, ma non risponde. Se aspetto domani, sarà insopportabile, metterà il muso per una settimana! Ora vado a casa sua. Santa pazienza! Arrivo da lei, busso, ma nessuno risponde. Non c'è nessuno! È tutto buio! Ma guarda un po' che mi tocca fare! Quando mai ho aspettato una donna così? Neanche all'università! Al liceo ero piccolo e timido, non conta! Ecco un' auto, è lei!

 
"Alla buon'ora" dico senza chiedere con chi stava.

 
"Io? E tu? Mi sono stancata di aspettarti".


"Scusami, non mi ero reso conto che si era fatto tardi. Ma tu dove sei andata?"

 
"Ero con Silvia".


"Immagino,  mi avrà fatto nero, perciò ho sentito fischiarmi le orecchie ".


"No, anzi mi ha detto di richiamarti e non essere impulsiva come al solito".


"Intelligente la tua amica del cuore, dovresti ascoltarla più spesso".


"Io ti ho chiamato, ma eri sempre irraggiungibile. Che dovevo fare? Aspettarti a
letto? E tu dov' eri di cosi importante da spegnere il telefono? "


" Mi sarebbe piaciuto trovarti a letto. Ma ho una fame da lupo e avrei mangiato prima quello che hai preparato con le tue manine" le dico avvicinandomi e prendendole le mani.


Lei toglie le mani e dice, anzi urla "non mi hai risposto, dove eri?"


"Ero da un amico che ha litigato con la fidanzata e forse non c'era linea".

 
"Quale amico? Tu non hai amici!".


"Si chiama Ruggiero, è un vecchio amico dell'università, ci vediamo poco perché è fidanzato con Nicoletta".

 Lei mi guarda storto. "Che c'è,  non mi credi? Perché dovrei dirti una bugia? Appena fanno pace te li faccio conoscere, va bene? "


Ma come sono diventato? Che mi fa Alice? Non sono mai stato così remissivo. In passato l'avrei mandata a quel paese senza pensarci troppo. Allora le prendo di nuovo le mani e le dico 

"dai sistema l'auto e vieni con me."


Lei risponde "Claudio come vado in istituto se vengo con te? Devo venire con la mia auto."

 
"Possiamo andarci insieme, tanto in pochi giorni lo sapranno tutti con quel brillocco che hai sul dito e il megafono di Lara. Poi se ti ci metti a spaventare le specializzande sventolandoglielo sotto il naso e minacciandole di prenderle per i capelli!"


"Subito è venuta da te l'ochetta giuliva? "

 
"Sacrofano, non mi interessa minimamente né lei, né oche e galline. Ora prendi il borsone e muoviti! Se no ti lascio seduta stante!"


Finalmente si decide, parcheggia l'auto e prende il borsone in casa. In auto le dico 

"però domattina,  non farmi aspettare, doccia e colazione veloci, altrimenti ti lascio a piedi e prendi un  taxi!"


Poi aggiungo "già stamattina non mi hai fatto fare colazione che hai perso tempo con la doccia!" Ridendo sotto ai baffi.


"Ioooooooo! Tu mi hai buttato sotto la doccia, peraltro fredda, poi mi hai voluto lavare, ma hai iniziato a fare altro. Io non ci posso fare niente!"


Adoro prenderla in giro! Neanche se ne accorge!

 
"Vorrà dire che stasera metterò la sveglia mezz'ora prima, così faremo con calma" dico guardandola di sbieco.

 
"Tu sei pazzo! Già dormo poco con te! Non ci pensare proprio! La mattina docce separate! La colazione è sacra! Già stamattina ho dovuto rinunciare al caffè e mangiare due biscotti di corsa per non fare più tardi del solito".


Ora le rido proprio in faccia! È deliziosa anche quando si arrabbia, soprattutto quando la faccio arrabbiare io. Vuol dire che la metterò di nascosto la sveglia. Lei se lo scorda sempre. Una volta le ho detto che era imprevedibile, ma su certe cose è prevedibilissima!

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